In foto (tratto dall'ottimo Blog della Provinz), si segnalano 3 TIPI DIVERSI di valanghe SPONTANEE occorse contemporaneamente in questi giorni sulla Nordkette a Innsbruck (a proposito di sicurezza piste...):
QUALI TIPI SONO? Chi sa riconoscerle?
Info: DALLE GUIDE ALPINE DELLE DOLOMITI.
1 Valanga di superficie, quando il solo strato superiore scivola non avendo aderito allo strato sottostante. Lo spessore di questo strato può variare da pochi centimetri a ben più di mezzo metro.
2 Valanga di fondo, quando tutta la neve si stacca ed il terreno viene messo a nudo a causa della grande instabilità del manto nevoso.
Queste valanghe possono assumere forme diverse:
Valanga di neve polverosa.
Dopo una caduta di neve fredda, abbondante, lo strato è molto instabile, per mancanza di coesione tra i cristalli.
Il rischio è molto più alto se ci si trova in un grande pendio poiché le valanghe di neve farinosa si staccano in modo molto rapido, raggiungendo a volte una velocità di 200 chilometri all’ora. La neve si mischia all’aria formando una miscela molto dannosa.
Chi ne viene investito rischia la morte per asfissia, in quanto i cristalli di neve penetrano nei polmoni attraverso il naso e la bocca.
Quando si stacca una valanga di neve polverosa, bisogna tentare di fuggire rapidamente poiché lo spostamento d’aria e la neve leggera possono percorrere delle distanze impressionanti!
Valanga di neve bagnata.
Sono queste delle valanghe di fondo dovute all’aumento della temperatura per l’azione del sole o del vento caldo. Tutta la massa nevosa diventa senza coesione, umida e scivolosa. La velocità di stacco è assai lenta, ma la massa di neve è notevole e la sua densità può toccare i 400 chilogrammi al metro cubo. La valanga scende sotto forma di molte palle di neve e si crea un passaggio raschiando il suolo come un bulldozer. Quando essa si ferma le forme di neve si schiacciano le une contro le altre soffocando lo sciatore sommerso; questa neve si indurisce rapidamente come cemento rendendo difficile il sondaggio.
È la tipica valanga di primavera ed è anche la più prevedibile.
Lastroni formati dal vento.
Il vento comprime i cristalli di neve gli uni contro gli altri distruggendone le ramificazioni e formando granuli fini. Agglomerandosi i granuli formano lastroni molto instabili che non aderiscono allo strato inferiore dal quale rimangono separati come da un materasso d’aria.
Questi lastroni si formano abitualmente nelle zone sotto-vento, sotto le cornici, nelle interruzioni di pendenza e nelle conche sovraccariche di neve ventata. Questa neve si frantuma molto facilmente e tutto il pendio è interessato dall’onda di rottura del lastrone. La velocità di questo tipo di valanga è in funzione della pendenza e dello spessore del lastrone stesso (da 30 cm a 2 m circa).
I pericoli di valanghe di lastroni sono i più imprevedibili e richiedono molta prudenza, perché da essi dipendono i 3/4 degli incidenti.
Va notato che certe valanghe sono miste in quanto la qualità della neve varia con l’altitudine, ossia una valanga di neve farinosa che si stacca in quota può a sua volta causare il distacco di una valanga di neve bagnata ad una altitudine inferiore. Per lo stesso motivo lo stacco di un lastrone su di un grande pendio può trasformarsi in una pericolosa valanga di neve polverosa."
LA più a valle è di fondo, le altre due di superficie