gao92
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Ciao a tutti!
Vi scrivo per cercare di capire il perché di tale abbandono di una pista/boschetto/fuoripista/comepreferitechiamarlo che tutti gli amanti della valle d’ampezzo hanno fatto almeno una volta nella vita: la pista per cortina dal faloria.
Ieri, testone come sono, l’ho fatta per scendere giù... che dire? Non è più una pista, ma nemmeno un boschetto, e non si può nemmeno considerare un fuoripista dato che è pieno di sali e scendi in cui c’è necessità di prendere una bella rincorsa con gli sci e non avere frenate da parte delle condizioni de terreno. Io me ne sono fregato, perché ci sono talmente legato che non ho intenzione di smettere, ma mi rendo conto che le condizioni sono abbastanza proibitive.
Che la pista fosse chiusa da anni (nel senso che non la battevano più con le motoslitte o quello che usavano) si sapeva, però fino a 4/5 anni fa resisteva senza problemi, c’era una sorta di ponticello sul ruscello artigianale accroccato e la facevano talmente tanti sciatori da essere battuta “dagli sci” senza problemi.
Poi il ponticello artigianale (due travi buttate lì) è andato perduto e quindi sono iniziati i primi segni di fine del percorso: bisognava guadare il ruscello ma è talmente piccolo che non è un problema più di tanto. Però questo mi rendo conto che per molti può essere un deficit che porta ad abbandonare l’idea di farla. Ed ecco che da una pista “battuta” dagli sciatori diventa un fuoripista, che senza pendenze diventa difficile (faticoso più che difficile) da fare.
Punti critici:
1. All’inizio stanno facendo dei lavori (credo) che quindi obbligano a fare una deviazione nel punto in cui solitamente c’è il primo punto in cui si spinge, quindi quello che un tempo si faceva a uovo per cercare di spingere il meno possibile ora è diventato infattibile, obbligando a spingere molto più di prima.
2. Il ruscello ormai va proprio guadato rischiando di far entrare acqua negli scarponi (a queste temperature non è proprio il massimo)
3. Subito dopo il ruscello un alberto di grosse dimensioni è caduto completamente al centro della pista , bisogna passarci sotto.
4. Il fatto che non venga più fatta da nessuno la rende molto difficile da percorrere perché diventa una spinta continua.
Qualcuno ha idea del perché, solo per non costruire un cavolo di ponticello, e farci una passata in motoslitta si stia perdendo la possibilità di lasciare a cortina una discesa a valle amata, sopratutto, dai più piccini? Lo trovo veramente allucinante e io continuerò a farla finché ne avrò la possibilità, solo che troppo pochi la pensano
Come me (ci saranno state 2 tracce in tutto).
Vi scrivo per cercare di capire il perché di tale abbandono di una pista/boschetto/fuoripista/comepreferitechiamarlo che tutti gli amanti della valle d’ampezzo hanno fatto almeno una volta nella vita: la pista per cortina dal faloria.
Ieri, testone come sono, l’ho fatta per scendere giù... che dire? Non è più una pista, ma nemmeno un boschetto, e non si può nemmeno considerare un fuoripista dato che è pieno di sali e scendi in cui c’è necessità di prendere una bella rincorsa con gli sci e non avere frenate da parte delle condizioni de terreno. Io me ne sono fregato, perché ci sono talmente legato che non ho intenzione di smettere, ma mi rendo conto che le condizioni sono abbastanza proibitive.
Che la pista fosse chiusa da anni (nel senso che non la battevano più con le motoslitte o quello che usavano) si sapeva, però fino a 4/5 anni fa resisteva senza problemi, c’era una sorta di ponticello sul ruscello artigianale accroccato e la facevano talmente tanti sciatori da essere battuta “dagli sci” senza problemi.
Poi il ponticello artigianale (due travi buttate lì) è andato perduto e quindi sono iniziati i primi segni di fine del percorso: bisognava guadare il ruscello ma è talmente piccolo che non è un problema più di tanto. Però questo mi rendo conto che per molti può essere un deficit che porta ad abbandonare l’idea di farla. Ed ecco che da una pista “battuta” dagli sciatori diventa un fuoripista, che senza pendenze diventa difficile (faticoso più che difficile) da fare.
Punti critici:
1. All’inizio stanno facendo dei lavori (credo) che quindi obbligano a fare una deviazione nel punto in cui solitamente c’è il primo punto in cui si spinge, quindi quello che un tempo si faceva a uovo per cercare di spingere il meno possibile ora è diventato infattibile, obbligando a spingere molto più di prima.
2. Il ruscello ormai va proprio guadato rischiando di far entrare acqua negli scarponi (a queste temperature non è proprio il massimo)
3. Subito dopo il ruscello un alberto di grosse dimensioni è caduto completamente al centro della pista , bisogna passarci sotto.
4. Il fatto che non venga più fatta da nessuno la rende molto difficile da percorrere perché diventa una spinta continua.
Qualcuno ha idea del perché, solo per non costruire un cavolo di ponticello, e farci una passata in motoslitta si stia perdendo la possibilità di lasciare a cortina una discesa a valle amata, sopratutto, dai più piccini? Lo trovo veramente allucinante e io continuerò a farla finché ne avrò la possibilità, solo che troppo pochi la pensano
Come me (ci saranno state 2 tracce in tutto).