Noleggio sci diffuso: avrebbe impatto significativo su "Circular economy" et similia?

Fabio

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Staff Forum
Noleggio sci diffuso: avrebbe impatto significativo su "Circular economy" et similia?

La cultura del Noleggio sci, dello sharing, dello sci "as a service", etc. potrebbe aiutare a "risparmiare" materiali pregiati ed energia in ottica della nuova ondata spero non solo modaiola dei canoni della CIRCULAR ECONOMY?

Ci sono materiali particolarmente pregiati, oppure materiali la cui produzione causa consumo di risorse particolarmente limitate nella produzione dello sci?
Il noleggio diffuso porterebbe a ridurre la quantità di kg di sci circolanti secondo voi? :roll:

Secondo me si tratta di un settore talmente di nicchia e fortunatamente talmente basato su materiali naturali quali il legno che non lo vedo un mercato capace di impattare sulla sostenibilità globale. Mentre dal punto di vista della sua "rappresentatività culturale" il suo impatto è enorme! Tutto quello che si fa in montagna ed outdoor ha un valore emotivo che viene moltiplicato per 100.
 
C'entra marginalmente con la tua domanda.. qualche anno fa quando Völkl ha prodotto i miei amati Amaruq c'era la versione eco il cui topsheet era non di plastica ma di legno intarsiato. Suppongo fosse sintetica solo la soletta

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Purtroppo i miei sono Amaruq normali
 
La cultura del Noleggio sci, dello sharing, dello sci "as a service", etc. potrebbe aiutare a "risparmiare" materiali pregiati ed energia in ottica della nuova ondata spero non solo modaiola dei canoni della CIRCULAR ECONOMY?

Ci sono materiali particolarmente pregiati, oppure materiali la cui produzione causa consumo di risorse particolarmente limitate nella produzione dello sci?
Il noleggio diffuso porterebbe a ridurre la quantità di kg di sci circolanti secondo voi? :roll:

Secondo me si tratta di un settore talmente di nicchia e fortunatamente talmente basato su materiali naturali quali il legno che non lo vedo un mercato capace di impattare sulla sostenibilità globale. Mentre dal punto di vista della sua "rappresentatività culturale" il suo impatto è enorme! Tutto quello che si fa in montagna ed outdoor ha un valore emotivo che viene moltiplicato per 100.

Io so che le squadre di sci, che sono quelle che consumano più sci all'anno (ogni atleta, sin dalla coppa europa, ha almeno 12 paia di sci per stagione, arrivando a più di 40 per un atleta multispecialità di coppa del mondo) hanno l'obbligo di restituire gli assi inutilizzati, anche se rotti, poi visto che il reso viene fatto a kg e qualche sci si tiene per la stagione successiva non tutti vengono resi, ma il reso viene smantellato e riciclato.

Per i materiali, il più pericoloso è la resina fenolica che unisce le lamine alla struttura, ma costituisce meno dell'1% del peso dello sci e non è riciclabile, non so con titanial e grafene come invece si regolino, specie il grafene lo vedo problematico da isolare e riciclare.
 
Io credo che invece il noleggio sia una soluzione conveniente principalmente alle aziende e poco ecologica. Perché un privato compra gli sci e li usa 5 o 6 anni poi è capace pure di rivenderli e dargli altri 2 anni di vita. Questo per il 90% degli utenti. Col noleggio diffuso invece ogni 2 anni al massimo devi rinnovare il parco attrezzature per garantire sempre l'ultimo modello quindi la vita media di uno sci è molto più breve.
Il sistema più ecosostenibile sarebbe sci costruiti interamente in materiale naturale e prodotti che durino fino a usura completa. Ma nessuna azienda con questa mission sopravviverebbe alle richieste del mercato
 

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però molte volte il privato in 5 anni fa 50 uscite, mentre in due anni di noleggio uno sci magari fa 2-300 uscite quindi è evidente che i noleggiatori riducono il numero di sci circolanti rispetto a chi acquista

e al termine dei due anni, anche i noleggi li rivendono, mica vengono buttati via...

generalmente io sono per un futuro di noleggio:

. le auto con un modello di car sharing +noleggio breve, potrebbe già oggi sostituire moltissime seconde auto nell' città, e anche molte prime auto

. le seconde case, mito un tempo e oggi molto spesso lasciate vuote tutto l'anno. io ho preso 20 anni fa una casa in montagna grazie alla liquidazione di mio padre e un mutuo quasi finito ora, e la uso tantissimo, quasi 200 giorni l'anno, ma sto meditando di venderla e passare all'affitto o a soluzioni diverse tipo Airbnb perché ultimamente vorrei cambiare località e ovviamente non posso, obbligandomi e fare troppi km per sciare
 
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