Tutti noi gli dobbiamo qualcosa: prestigio internazionale, passione, e perchè no, semplice ORGOGLIOSA voglia di sciare. RIP
vorrei ricordare le tristi zavorre burocratiche contro cui, novello Gulliver, dovette combattere, per riconoscere un uomo (tra i pochi) che ragionava (e faceva) con la PROPRIA TESTA e il proprio TALENTO.....il nostro patrimonio ineguagliabile nel mondo (ma fino a quando?)
.......In varie interviste ha dichiarato che la fine della sua avventura e dei successi della valanga azzurra fu dovuta all'intromissione della Federazione nel suo lavoro, che non fu in grado di formare dei nuovi campioni poiché tentava di eliminare le rivalità interne, segreto del successo della sua gestione........