M
MAXINMARE
Guest
Era da tempo che volevo fare una gita autunnale sul GS... ma negli anni scorsi vuoi gli impegni lavorativi/familiari, vuoi il meteo (strada chiusa per neve prima del tempo) vuoi qualche occasione mancata, non c'ero ancora stato.
Questa volta, le previsioni erano strafavorevoli, c'era l'occasione di far svagare il "nuovo arrivato" in casa, c'erano le congiunzioni astrali (chi aveva altri impegni li ha "gentilmente" accantonati) e non c'erano scuse .
Al netto di qualche contrattempo (ci muoviamo con qualche ritardo... ma amen): Si va !!
L'avvicinamento mi faceva già pregustare la giornata spaziale. Avrei voluto fare più foto sulla (bellissima) strada che porta in cima (da novembre a maggio è sempre chiusa) ma ero un po in ritardo.
Mi sono limitato a riprendere i primi contrafforti sud orientali del massiccio
Più avanti, si gira verso nord e si risale verso Campo Imperatore.
Ma prima ancora di svoltare del tutto ecco che,... cucù spunta fuori il corno grande.
Sapevo di voler far tappa in un dato posto... ma non sapevo benissimo a quale altezza fosse. :think:
Che ci faranno tante mucche li ??
:SISI Ah ecco , trovato: lo scenografico laghetto Pietranzoni, teatro di mille foto paesaggistiche.
Ovviamente ne approfittiamo per far fare una sgambata anche al peloso di famiglia
E per fare qualche altra foto
Passiamo oltre e, ripercorrendo a ritroso, come salmoni, quella che d'inverno è la pista baby più lunga dell'appennino, risaliamo la strada fino a Campo Imperatore.
Il parcheggio era stracolmo e la stazione piena di gente. Mi rincuora (viste tutte le difficoltà che passa la stazione.. vedi albergo che resterà chiuso per un imprecisato numero di anni e resistenza idiota al collegamento dei versanti).
Cominciamo la salita:
Osservatorio
Tornanti (la strada che vedete partire dal piazzale è proprio il "campo scuola" di cui vi dicevo prima)
Prima tappa: il rifugio Duca degli Abruzzi
Visuale sul gruppo sirente/velino, al di la della conca aquilana.
Dopo una rapida pausa pranzo (bbona la polenta con le salsicce) ci rimettiamo in moto per fare qualche rapido giretto nei dintorni: prima verso il Pizzo Cefalone, poi verso il Monte Aquila. Non facciamo vetta da nessuna parte (troppo poco il tempo anche perchè volevo andare a vedere anche altro) ma il pranzo è digerito .
Decidiamo poi di ridiscendere perchè volevo andare a dare uno sguardo (in versione non invernale) ai famosi impianti dismessi di M. Cristo e Fossa di Paganica.
Ma, sulla via, non potevamo fare a meno di fare due passie qualche foto sulla piana "tibetana" a valle di Campo Imperatore.
Verso nord
Verso est (con i contrafforti di Prena Brancastello e Camicia)
Verso sud (in fonfo in fondo, immagino - salvo smentite, ci sia la Majella)
Lasciamo la piana per recarci finalmente verso quella che dovrebbe essere (ed una volta era) la parte bassa degli impianti, ovvero Monte Cristo.
Dei volenterosi ragazzi hanno riaperto e messo in funzione il rifugio a base impanti dove (mi dicono) si mangi anche bene.
Di sicuro, sebbene l'ora di pranzo fosse già bella che passata, era ancora stracolmo di gente.
Il rifugio è intorno ai 1400/1500, posto giusto davanti a quella che una volta era (ed auspicabilmente lo tornerà in futuro) la base degli impianti.
Dal rifugio si vedono dolci pendii erbosi... basterebbe farci tre cabinovie (a posto dei 7 ruderi esistenti) e questo versante sarebbe collegato a Campo Imperatore, consentendo di sciare anche quando in quota (a 2000/2300) c'è bufera. Il tutto senza tagliare un albero e senza necessità di alcun movimento terra per adeguare il pendio.
La conservazione degli impianti, nonostante i vari lustri di abbandono, era stupefacente...
Vabbè che ci sciava frequentemente Giovanni Paolo II, però sembrerebbero "miracolosamente" quasi pronti a tornare in funzione.
Assurdo che non siano stati almeno smontati e rivenduti.
La piccola di casa comincia ad ispezionarli
Papà che dici, ce lo facciamo un giro?
E che ccè vo
Salutiamo alcuni "abitanti" .. molto meno asini di coloro che ostacolano la riapertura di quegli impianti
E torniamo giù, accompagnati dai colori di questo caldo, ma splendido autunno.
Ora non resta che attendere la prima neve .
Questa volta, le previsioni erano strafavorevoli, c'era l'occasione di far svagare il "nuovo arrivato" in casa, c'erano le congiunzioni astrali (chi aveva altri impegni li ha "gentilmente" accantonati) e non c'erano scuse .
Al netto di qualche contrattempo (ci muoviamo con qualche ritardo... ma amen): Si va !!
L'avvicinamento mi faceva già pregustare la giornata spaziale. Avrei voluto fare più foto sulla (bellissima) strada che porta in cima (da novembre a maggio è sempre chiusa) ma ero un po in ritardo.
Mi sono limitato a riprendere i primi contrafforti sud orientali del massiccio
Più avanti, si gira verso nord e si risale verso Campo Imperatore.
Ma prima ancora di svoltare del tutto ecco che,... cucù spunta fuori il corno grande.
Sapevo di voler far tappa in un dato posto... ma non sapevo benissimo a quale altezza fosse. :think:
Che ci faranno tante mucche li ??
:SISI Ah ecco , trovato: lo scenografico laghetto Pietranzoni, teatro di mille foto paesaggistiche.
Ovviamente ne approfittiamo per far fare una sgambata anche al peloso di famiglia
E per fare qualche altra foto
Passiamo oltre e, ripercorrendo a ritroso, come salmoni, quella che d'inverno è la pista baby più lunga dell'appennino, risaliamo la strada fino a Campo Imperatore.
Il parcheggio era stracolmo e la stazione piena di gente. Mi rincuora (viste tutte le difficoltà che passa la stazione.. vedi albergo che resterà chiuso per un imprecisato numero di anni e resistenza idiota al collegamento dei versanti).
Cominciamo la salita:
Osservatorio
Tornanti (la strada che vedete partire dal piazzale è proprio il "campo scuola" di cui vi dicevo prima)
Prima tappa: il rifugio Duca degli Abruzzi
Visuale sul gruppo sirente/velino, al di la della conca aquilana.
Dopo una rapida pausa pranzo (bbona la polenta con le salsicce) ci rimettiamo in moto per fare qualche rapido giretto nei dintorni: prima verso il Pizzo Cefalone, poi verso il Monte Aquila. Non facciamo vetta da nessuna parte (troppo poco il tempo anche perchè volevo andare a vedere anche altro) ma il pranzo è digerito .
Decidiamo poi di ridiscendere perchè volevo andare a dare uno sguardo (in versione non invernale) ai famosi impianti dismessi di M. Cristo e Fossa di Paganica.
Ma, sulla via, non potevamo fare a meno di fare due passie qualche foto sulla piana "tibetana" a valle di Campo Imperatore.
Verso nord
Verso est (con i contrafforti di Prena Brancastello e Camicia)
Verso sud (in fonfo in fondo, immagino - salvo smentite, ci sia la Majella)
Lasciamo la piana per recarci finalmente verso quella che dovrebbe essere (ed una volta era) la parte bassa degli impianti, ovvero Monte Cristo.
Dei volenterosi ragazzi hanno riaperto e messo in funzione il rifugio a base impanti dove (mi dicono) si mangi anche bene.
Di sicuro, sebbene l'ora di pranzo fosse già bella che passata, era ancora stracolmo di gente.
Il rifugio è intorno ai 1400/1500, posto giusto davanti a quella che una volta era (ed auspicabilmente lo tornerà in futuro) la base degli impianti.
Dal rifugio si vedono dolci pendii erbosi... basterebbe farci tre cabinovie (a posto dei 7 ruderi esistenti) e questo versante sarebbe collegato a Campo Imperatore, consentendo di sciare anche quando in quota (a 2000/2300) c'è bufera. Il tutto senza tagliare un albero e senza necessità di alcun movimento terra per adeguare il pendio.
La conservazione degli impianti, nonostante i vari lustri di abbandono, era stupefacente...
Vabbè che ci sciava frequentemente Giovanni Paolo II, però sembrerebbero "miracolosamente" quasi pronti a tornare in funzione.
Assurdo che non siano stati almeno smontati e rivenduti.
La piccola di casa comincia ad ispezionarli
Papà che dici, ce lo facciamo un giro?
E che ccè vo
Salutiamo alcuni "abitanti" .. molto meno asini di coloro che ostacolano la riapertura di quegli impianti
E torniamo giù, accompagnati dai colori di questo caldo, ma splendido autunno.
Ora non resta che attendere la prima neve .
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