Tu sei uno di quei dottori da cui starei alla larga, diciamo almeno un centinaio di km, se dovessi farmi male. E mi spiace, perché probabilmente sei bravo e competente, ma il tuo atteggiamento mi farebbe immediatamente instaurare con te un rapporto deleterio per la mia guarigione.
Perché vedi, io questo atteggiamento saccente del cavolo l'ho visto in faccia a molti medici bravizzzzimi e titolatizzzimi, i quali prima non sono riusciti a diagnosticare la spondilite anchilosante, visto che IO dopo 4 anni ho intuito che forse ne ero affetto leggendo un libro, credo di patologia clinica (ci fosse stato dr google ai tempi, ci avrei messo anche meno); e dopo i reumatologi, che ritengo essere tra i medici più inutili dell'universo, mi hanno sempre messo i bastoni tra le ruote e se li avessi ascoltati con i loro "non puoi far questo non puoi far quello", non solo non sarei diventato maestro di sci a 37 anni, ma probabilmente adesso non attraverserei nemmeno la strada di corsa.
Ok, mi dirai che esistono i dottori bravi e quelli scarsi, tuttavia è abbastanza difficile non notare che il tuo incipit "È un link di un sito di uno studio di fisioterapia" denoti il ritenere di DEFAULT un fisioterapista inattendibile. Ma questo lo avevamo già capito nell'altro post.
“crociato rotto: non ti operare!” non è una cagata, è semplicemente il consiglio di provare prima a far riabilitazione, e poi se non si ottengono risultati, operare.
Questo io leggo in quell'articolo, il grassetto è il mio.
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Chiama un fisioterapista.
- Analizziamo la tua situazione
- Valutiamo l’entità del trauma
- Ti spieghiamo cosa ti è successo e come potrebbero andare le cose
- Ti diamo un programma di lavoro con esercizi da fare fin da subito
- Ti diamo degli obbiettivi da raggiungere, che ti permettono di vedere che stai migliorando
- Se le cose non ci piacciono, ti consigliamo il chirurgo giusto (quello bravo)
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Cosa c'è che non va in questo approccio? Se non quello (sacrilegio!) che questi non consigliano di chiamare un medico ma un fisioterapista?
Se hai altri studi più recenti che smentiscono quelli vecchi (ce ne sono del 2018 e 2019... boh) riportati in quell'articolo, postali, fornisci qualche link, smentisci quanto detto in quell'articolo, con tutta la tua esperienza non credo ci metterai più di due minuti.
Lo so che vi rode un sacco, il tuo atteggiamento lo evidenzia in modo estremamente chiaro, ma purtroppamente per voi l'argumentum ad auctoritatem oggi funziona sempre meno.
WellnessGourmet, sei un maestro di sci no ?
Allora, domani un tizio apre un sito, un blog…quello che vuoi tu, e scrive che per sciare è inutile comperare gli sci. Che è la lobby delle ditte di sci che vuole questo. Anzi, due belle perline legate sotto i piedi e via ! E poi se cadi, ti consiglio io lo sci giusto…
Ecco, lo bolleresti (a ragione) come un deficiente. Perché? Perché sei competente nello sci e capiresti subito che scrive delle panzane.
Però quando si tratta di medicina (che ha una sua bella complessità) una buona fetta della popolazione odierna si sente di dare consigli, di spiegare, di dire cosa è giusto e cosa no…e fioriscono le mamme informate, i gomblottari, i no vax, quelli che curano con il bicarbonato e via dicendo.
Se leggi (e ripeto : leggi bene) il mio intervento ho detto chiaramente che oggi si opera meno di anni fa, che la chirurgia non è più l’unica soluzione per tutti, ma che resta ancora la migliore soluzione in molti casi.
E ho anche ribadito che quello che hanno scritto nel sito che citavi è una visione MOLTO parziale della realtà, in quanto articoli scientifici (non blog) più recenti, meglio fatti, hanno mostrato che comunque la chirurgia ben eseguita è superiore al trattamento riabilitativo. Guarda, io sono un riabilitatore, perché dovrei dire questo ? Se vuoi te li posto anche gli articoli, ma sono articoli scientifici, non divulgativi, non semplici da leggere. Se proprio vuoi cercali su PubMed, che è la National Library of Medicine (
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/); alcuni sono free, altri a pagamento (a meno di avere un accesso via una biblioteca universitaria). La lettura resta comunque ostica per chi non è del mestiere (ma è normale, io non mi metto nemmeno a leggere le riviste universitarie di astronomia).
Diciamo (per semplificare molto) che il time-frame di valutazione degli articoli più vecchi (2012-2014 eh) non era adeguato. È come se volessi valutare se un paracadute è efficace nel diminuire la mortalità da caduta da un aereo rispetto allo zaino. Per fare questo prendi due gruppi e li lanci da 6000 m, la metà con lo zaino e l’altra metà con il paracadute. Se valuti i due gruppi a un minuto dal lancio, il paracadute non è più efficace dello zaino…ma se li valuti a 10 minuti la differenza la vedrai eccome. Ecco, l’errore di fondo principale degli articoli più vecchi era questo. A 5 anni c’era una differenza a favore della chirurgia (ma non statisticamente significativa), a 10 anni invece si. E una parte rilevante di chi non si era fatta operare prima si è fatta poi operare entro 2 anni dalla fine dello studio, a causa dell’instabilità eccessiva.
Ovvio che servono ancora altri studi, ma questo è frequente in medicina.
Inoltre lo scrivere « ti consigliamo il chirurgo giusto (quello bravo) «…non aggiungerei altro. Come valuti il chirurgo bravo ? Chi è ? Il primario dell’ospedale locale ? Dell’ospedale di riferimento regionale ? Mio cugino ? Permettimi, ma è un modo di fare che, sbandierato su un sito, è davvero da mercato del pesce.
Io non ho niente contro i fisioterapisti, ci lavoro assieme ogni giorno (assieme ai terapisti occupazionali, neuropsicologi, logopedisti, psicologi clinici…), sono una parte INDISPENSABILE e INSOSTITUIBILE della riabilitazione. Ma sono una parte (come lo è il medico, insostituibile, indispensabile, ma una parte). L’unica cosa è che ognuno deve fare il suo mestiere. Se operare o no, lo propone lo specialista, lo accetta oppure no il paziente. Altrimenti domani mettiamo chiunque a insegnare a sciare no ? Anche il personale degli impianti, i pisteurs. Tanto sanno sciare, stanno 5 mesi l’anno sulla neve, cosa cambia dal maestro?
Come ho cercato di spiegare (ripeto, leggi bene quello che ho scritto) è che la decisione è complessa, ed oggi i chirurghi ortopedici più aggiornati non fanno più l’equazione rottura=chirurgia (in realtà non l’hanno mai fatta quelli più esperti). Ma la decisione resta dello specialista. Ed la chirurgia di oggi è iper-specialistica, ragione per la quale esistono chirurghi ortopedici che fanno praticamente solo ginocchio o solo anca ecc.
Che poi la tua esperienza personale sia negativa, beh resta la tua, con tutto il rispetto. E che se hai incontrato tre reumatologi pirla pensi che la classe dei reumatologi sia solo fatta da incapaci, beh sei al livello del tacchino induttivista di Russell. Grazie ai reumatologi la prognosi dell’artrite reumatoide è stata rivoluzionata, di gotta non si muore più (non so, ricordi Lorenzo il Magnifico di cosa morì?) eccetera.
Ma ti ripeto, io non la prendo sul personale (prova a rileggerti), ma oggettivamente, chi ha scritto quella pagina internet o è in malafede oppure è ignorante (e parecchio).