28 e 29/09/2019 - Ferrate Mesules e Sass Rigais

Jagar

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Fine settembre: si avvicina la chiusura di stagione per la maggior parte dei rifugi in quota, fortunatamente le previsioni per l'ultimo weekend del mese sono incoraggianti e allora... vado!
Sabato 28 di buon mattino giungo così a Passo Sella, scollino verso la Val di Fassa e parcheggio nei pressi del famoso 5° tornante, dove termina il sentiero "monco" 656 che dovrò percorrere per rientrare dalla ferrata Mesules.



Mi incammino verso il Passo Sella costeggiando la statale, sovrastato dalle imponenti bastionate del massiccio...
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Il sole sta per spuntare alle mie spalle, dietro al - credo - Piccolo Pordoi
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All'altezza dell'hotel Maria Flora parte il sentiero per la ferrata, e subito mi appare la magnifica visione delle Torri del Sella con la Locomotiva
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Dopo pochi minuti di sentiero in falsopiano si arriva all'attacco della ferrata, giustamente celebrata dalle targhe commemorative per gli 80 e per i 100 anni dalla sua costruzione
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L'inizio fa subito capire di che pasta è fatta questa ferrata: il primo tratto è decisamente verticale, la roccia pur molto levigata offre numerosi appigli che consentono di salire senza sottoporre le braccia ad uno sforzo eccessivo
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In questo primo tratto si alternano stretti camini poco o per nulla attrezzati...
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...a scalette e staffe per superare salti di roccia più esposti
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Si sbuca da questo stretto pertugio...
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...e si risale in un camino ancora più stretto e verticale ma ottimamente attrezzato con staffe
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lo stesso tratto visto da sopra
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all'uscita del camino ci si imbatte in una scala molto "aerea", non mi sporgo troppo per scattare foto per paura che mi cada il cellulare HIHIHI
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L'esposizione in questa prima parte è sempre molto accentuata, ogni tanto si trova qualche piccola rientranza per rifiatare e guardare in basso, sempre senza sporgersi troppo :D
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Concluso il primo tratto si arriva così ad un'ampia conca, mi sposto fino al margine della bastionata da cui si vede la statale circa 700 metri più in basso
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Per un po' si risale la conca proseguendo su tracce di sentiero, fino ad arrivare al tratto finale della ferrata che condurrà sulla vetta del Piz Selva
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Questa parte è decisamente meno esposta e più facile, si sale senza particolari difficoltà su roccia molto ricca di appigli
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Ultimi metri di cavo...
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...e si arriva ai 2941 metri della vetta, contrassegnata da una piccola croce in legno un po' sgangherata...
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Dalla vetta del Piz Selva mi incammino sul sentiero 649
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Come potete notare l'inizio soleggiato della giornata mi ha illuso ed ha lasciato il posto ad un cappello di nuvole che mi accompagneranno per tutto l'altopiano delle Mesules.
La mia idea era di arrivare fino sul Piz Boé, ma le condizioni meteo mi spingono a rinunciare.
Nessun rischio di pioggia, però il cielo coperto e un venticello fastidioso non sono le condizioni ideali per arrivare ai 3152 metri della Capanna Fassa.



Percorrendo la cresta tra Piz Selva e Piz Miara si aprono degli squarci sulla vallata: campanili del Murfreit
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Dopo una breve sosta al rifugio Boé, riprendo il cammino sul sentiero 627 ed arrivo fino alla Forcella del Pordoi, con l'omonimo rifugio
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Servizi igienici un po' spartani... mi chiedo come possa essere la zimmer mit dusche reclamizzata sulla finestra del rifugio HIHIHI
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Mi tuffo così nel Vallon del Foss, che mi porterà nella Val Lasties
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I ghiaioni della parte alta lasciano il posto ad un tratto di sentiero più morbido ed erboso
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Cascatella lungo il Ruf d'Antermont
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Concludo il sentiero e rientro sulla statale all'altezza del... 7° tornante, evidentemente non mi ero accorto di una qualche deviazione sul sentiero e mi tocca spararmi qualche centinaio di metri di strada per raggiungere la macchina.


La domenica opto per qualcosa di più facile ma altrettanto remunerativo dal punto di vista dei panorami: la ferrata del Sass Rigais sulle Odle.

Parto da Santa Cristina all'altezza della stazione di valle della cabinovia del Col Raiser, anche questa giornata inizia nel migliore dei modi: il Sassolungo svetta alle mie spalle, illuminato dal sole
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Di fronte a me il profilo frastagliato dello Stevia
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Superato il rifugio Firenze, giungo ai piedi delle Odle: visione paradisiaca, qui lo sbadabam (©) è d'obbligo HIHIHI
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Mi avvicino alle Odle ed inizio ad inquadrare meglio il sentiero che dovrò percorrere
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Decido di affrontare la ferrata in senso antiorario, per cui risalgo lungo i ghiaioni della Val di Salieres, a est del Sass Rigais
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L'inconfondibile sagoma della Furchetta fa bella mostra di sé
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Mi volto a guardare la lunga salita appena affrontata, e anche oggi le nuvolette fantozziane sembrano non voler darmi tregua
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Arrivo all'attacco della ferrata, questa è la parete est del Sass Rigais che mi appresto ad affrontare
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Da questa forcella si apre il panorama sulla parte alta della Val di Funes
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Mare di nubi un po' irregolare che mi impedisce di vedere la Plose
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Primo tratto della ferrata, in realtà l'unico un po' verticale, ottimamente attrezzato con staffe
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Da qui in poi si prosegue quasi in free solo HIHIHI e in poco più di mezz'ora si raggiungono i 3025 metri della vetta.
Le nuvole non sono così invadenti come temevo, la mole della Furchetta torreggia di fronte a me...

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Sassolungo e Sassopiatto emergono a fatica dal mare di nubi
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La croce di vetta del Sass Rigais
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Verso nord si intravedono le cime innevate della catena di confine con l'Austria, non chiedetemi i nomi... HIHIHI
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La ferrata prosegue in discesa sul versante sud ovest, la parte attrezzata è più lunga rispetto alla via di salita che ho percorso ma non presenta particolari difficoltà
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Incontro parecchi escursionisti che stanno salendo da questo versante
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La ferrata termina e la traccia si ricongiunge al sentiero che scende dalla Forcella di Mezdì
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Mi volto a guardare l'ultima parte della ferrata che ho appena percorso
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Torno a camminare sui morbidi prati degli alpeggi...
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...e mi fermo al rifugio Firenze per una meritata sosta
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Rientro a Santa Cristina, cercando di godermi fino all'ultimo momento le Dolomiti in versione estiva...

Alla prossima,
ciao! :skiciao:
 
splendidi giri e splendide foto, complimenti!

mi puoi dire i tempi di percorrenza del gro sul Sass Rigai?
pro e contro della percorrenza in senso orario rispetto ad antiorario?
 
Allora, io da Santa Cristina ho impiegato circa 6 ore, incluse un paio di brevi soste.
A farla in senso antiorario - così ho letto e così in effetti mi è sembrato - si incontra meno gente, dato che la maggior parte degli escursionisti la percorre in senso orario.
E ci si ritrova ad affrontare in salita l'unico tratto esposto di tutta la ferrata (quella parete attrezzata con pioli e staffe che ho fotografato).
Per contro il sentiero di avvicinamento è più lungo e si devono risalire i ghiaioni della forcella di Salieres fino a una quota di circa 2800 metri, mentre sul versante opposto la ferrata inizia decisamente più in basso.
A livello di difficoltà comunque non ci sono particolari differenze, quindi direi che i tempi di percorrenza sono grossomodo gli stessi...
 
Belli sti effetti mare di nuvole, ti sei fatto due bei giri.

Per mettere la ciliegina sulla torta avresti dovuto dormire al Rifugio Firenze: l' enrosadira sul Sassolungo, sia al tramonto che all' alba, non è da sbadadam: è proprio da cappottarsi indietroschiena tre volte :shock:
 

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Complimenti Jagar!

2 bei giri e 2 belle vie ferrate!
Molto diverse tra loro per svariati motivi ma ugualmente belle a mio parere!
Le Mesules l'ho fatta 5 volte (ma se capitasse la farei ancora) e sul Sass Rigais 2 volte.. la 3 ci vado con mio figlio! Tecnicamente è facile ma complessivamente diventa un bellissimo itinerario! Volendo si può concatenare con una parte dell'Alta Via di Cisles.
Quando si ha fatto la ferrata, invece che rientrare direttamente verso il Firenze, si devia a dx verso la TrojerAlm (evitiamo battutaccie HIHIHI) percorrendo questa alta via. Raggiunta la malga si gira a sx in discesa verso gli impianti del Col Raiser e si chiude il giro ad anello!
 
Grazie per il consiglio :D
In realtà non volevo partire troppo tardi visto che mi aspettava ancora il rientro in macchina, ero indeciso se passare dalla malga Piera Longia ma alla fine ho optato per la via più breve :MUCCA
 
La ferrata delle mesules io e consorte l'abbiamo fatta lo scorso 8 agosto in discesa dopo essere saliti dalla via di arrampicata Doctor scintilla, una decina di tiri, via molto bella...minchia sono arrivato giù bello cotto e un pò disarticolato!

Il sass rigais fatto anni fa, bei panorami ma dal punto della ferrata l'ho trovato abbastanza deludente, più che altro una bella camminata.

Posti top comunque!!!!
 
due bellissimi giri, complimenti!!! :D


per il rientro - o, come in questo caso, l'avvicinamento - a passo sella dalla fine della val lasties (sentiero 656) segnalo che è possibile evitare di costeggiare la strada del passo (e quindi evitare di respirare un po' di smog) percorrendo il sentierino normalmente utilizzato da chi rientra dalla cengia dei camosci dopo aver arrampicato sul piz ciavazes... non è segnato sulla tabacco ma è comodo ed evidente, corre al limitare del bosco parallelo alla parete per poi risalire con ripide serpentine il pendio alla base delle torri del sella... arrivati quasi alla base delle torri si attaraversa ancora a mezzacosta fino al passo...

non si risparmia tanto in termini di lunghezza/tempo (anzi), ma almeno non si rischia di farsi stirare da qualche pullman o camper...
 
La ferrata delle mesules io e consorte l'abbiamo fatta lo scorso 8 agosto in discesa dopo essere saliti dalla via di arrampicata Doctor scintilla, una decina di tiri, via molto bella...minchia sono arrivato giù bello cotto e un pò disarticolato!

Il sass rigais fatto anni fa, bei panorami ma dal punto della ferrata l'ho trovato abbastanza deludente, più che altro una bella camminata.

Posti top comunque!!!!

La Mesules in discesa? :shock:
In alcuni punti un po' lisci disarrampicare non deve essere stato facile, immagino parecchia forza di braccia sul cavo...

due bellissimi giri, complimenti!!! :D


per il rientro - o, come in questo caso, l'avvicinamento - a passo sella dalla fine della val lasties (sentiero 656) segnalo che è possibile evitare di costeggiare la strada del passo (e quindi evitare di respirare un po' di smog) percorrendo il sentierino normalmente utilizzato da chi rientra dalla cengia dei camosci dopo aver arrampicato sul piz ciavazes... non è segnato sulla tabacco ma è comodo ed evidente, corre al limitare del bosco parallelo alla parete per poi risalire con ripide serpentine il pendio alla base delle torri del sella... arrivati quasi alla base delle torri si attaraversa ancora a mezzacosta fino al passo...

non si risparmia tanto in termini di lunghezza/tempo (anzi), ma almeno non si rischia di farsi stirare da qualche pullman o camper...

Ho visto la deviazione di cui parli, scendendo dalla Val Lasties quasi in fondo ho notato sulla destra le serpentine che salivano e se non ricordo male c'era anche l'indicazione per passo Sella.
Forse anche per arrivare direttamente al 5° tornante e non al 7° avrei dovuto prendere quella deviazione :think:
 
Diciamo che per farla in discesa ci vuole in bel po' di tecnica perché è decisamente più complessa e pericolosa che in salita per questo la fa chi è un arrampicatore esperto. Farsi quel giro pauroso di rientro per tornare al pordoi dopo 4-5 ore di scalata anche no...
Tutti gli scalatori che percorrono quella via e un paio vicine scendono dalla ferrata nel pomeriggio quando ormai non sale più nessuno
 
Che due belle conquiste! E farsi il Sass Rigais con quel mare di nubi... che fortuna! :CC
La Mesules mi pare molto bella come ferrata, secondo voi farla a metà ottobre (questo sabato) si incontra poco traffico? Se è freddo al mattino pazienza, soffro più la tanta gente che il tanto freddo :D
Poi l'idea è di arrivare al Piz Boè per fare una gita iper-panoramica.
 
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