Sei imprenditore? Non dovresti sciare.

LuigiXV

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Buonasera.

Un conoscente che ho la malasorte di trovare sul mio cammino quotidiano dichiara apertamente e senza mezzi termini che:

" un imprenditore che abbia un minimo di discernimento deve evitare scrupolosamente di praticare lo sci. La possibilità (altissima a suo parere) di subire un infortunio ed il conseguente allontanamento dall'azienda per le cure e la successiva convalescenza, non può essere sottovalutato per chi ha scelto di fare impresa per conto proprio".

Solo un uomo irresponsabile può decidere diversamente.

A mio parere è una pseudo riflessione di un cretino. (che nulla conosce di questo sport)

Pareri?
 
Sto con te.

Artigiano autoriparatore. Quando mi son rotto la tibia, giravo in officina con la sedia a rotelle, 7 giorni dopo l'operazione in anestesia totale.
 
Se fossi imprenditore mi metterei in una palla antiurto e starei sul divano [emoji33][emoji33][emoji33]

Ahah fossi in lui vieterei anche ai dipendenti di sciare, non so da maggio che debba lavorare al loro posto....
 
Dieci anni fa mi sono incrinato 6 costole e mi sono rotto con frattura composta la testa dell'omero, sono andato al pronto soccorso la settimana dopo perché non capivo perché non riuscivo a muovere il braccio, il giorno dopo lavoravo, ho trovato lungo perché non sono riuscito a dormire per un mese, ma è andata.:D
 
Buonasera.

Un conoscente che ho la malasorte di trovare sul mio cammino quotidiano dichiara apertamente e senza mezzi termini che:

" un imprenditore che abbia un minimo di discernimento deve evitare scrupolosamente di praticare lo sci. La possibilità (altissima a suo parere) di subire un infortunio ed il conseguente allontanamento dall'azienda per le cure e la successiva convalescenza, non può essere sottovalutato per chi ha scelto di fare impresa per conto proprio".

Solo un uomo irresponsabile può decidere diversamente.

A mio parere è una pseudo riflessione di un cretino. (che nulla conosce di questo sport)

Pareri?

Che se lui fosse un imprenditore, e gli auguro di non esserlo, sarebbe una persona molto, molto triste e pessimista. E non ho mai conosciuto un imprenditore triste e pessimista di successo. Solo quelli falliti.
 

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Ha perfettamente ragione, ci sono lavori compreso l’essere imprenditore che lo sci e altri sport posso rovinare irrimediabilmente la carriera. L’unico problema è che la passione ti porta a fare cose che non dovresti fare.

Ciao
 
Non capisco perchè giudicarlo un cretino.
Dipende dalla sua organizzazione aziendale, dalla sua propensione al rischio e da tanti altri fattori.
Se una giornata di piacere, come deve essere quella sugli sci, si deve trasferare in una giornata di ansia, forse è meglio smettere.

Personalmente, quando ho avuto un'azienda, per alcuni anni ho sciato senza problemi, avendo personale di fiducia nel caso mi fossi infortunato e avendo una struttura solida... poi le cose sono cambiate e ho preferito interrompere per parecchi anni, proprio perchè il mio contributo personale continuativo era diventato essenziale... da qualche anno ho ricambiato tipologia di business e organizzazione, meno dipendente dalla mia presenza fisica, e ho (con grande gioia) ripreso a sciare ogni settimana.

Mai mettersi nei pantaloni degli altri imho
 
Anche io sono a partita iva , e non solo scio ma
faccio anche gare e vi assicuro che la rischi, ma i rischi vanno presi nella vita e nel lavoro, se non sai farlo soprattutto in quest’ultimo rimarrai non solo per tutta la vita un mediocre imprenditore , che si è cagato sotto a fare ogni cosa, lavorando come un negro 12 ore al giorno per pagare le tasse, in più ti sarai privato dei piaceri e padsiomi della vita !
oltre che cornuto , pure mazziato !
 
Fossi in lui non andrei nemmeno più in ditta. Si sa mai che gli possa crollare il capannone in testa.
 
Tranne casi rari, avere oggi una partita iva è come un cancro senza la cura. Sei esposto senza nessun tipo di paracadute a insoluti, fallimenti, sparizioni, morti di clienti o presunti tali, fottimento di materiale in ditta/cantiere/furgone, equitalia, succhiamento di sangue da associazioni, stato, enti o pseudo tali, sovraesposizione mediatica allo sputta-na-mento in caso di errore. Gli imprenditori e professionisti che conosco che sopravvivono lo fanno lavorando con l'estero, lavorando per banche, lavorando con alle spalle qualcuno che para il culo in caso di problemi. Tanto vale sciare
 
Fare discorsi di propensione al rischio, relativo allo sci in pista (fatto con un maestro di sci, e preparazione fisica adeguata), fa pensare ad una percezione della realtà non corrispondente al vero. Il rischio di infortunio c'è sempre, ma è tutto sommato contenuto (poi certo, col fai da te, aumenta esponenzialmente).

Dire che un imprenditore non debba sciare, è una oggettiva e ingiustificabile ca****a. Dire che lui, per valutazioni personali, non se la sente di sciare, è invece una valutazione personale, e come tale va rispettata.

Mi ricorda un docente di violoncello del conservatorio di Bolzano che "vietava" (come se fosse stato in suo potere), agli allievi di sciare. Che poi ovviamente alcuni ci andavano di nascosto, ma io gli ho sempre detto che se fossi stato allievo suo, non avrei neanche fatto la finta di accontentarlo, ci sarei andato e basta, fregandomene altamente delle sue valutazioni fuori luogo.

Nello sci (fatto con consapevolezza e prudenza) non avverto un rischio maggiore che un bagno nel Trebbia, con le sue correnti e il suo (contenuto, ma possible) rischio di battere irrimediabilmente la testa contro un sasso. Eppure al Trebbia a fare il bagno ci vanno orde di merenderos, tra cui tipi umani come il nostro imprenditore, che poi davanti alla prospettiva di imparare a sciare con un maestro dicono "no, per carità".

Trovo abbastanza odioso poi che vogliano motivare quella che è semplice, e in quanto tale legittima, mancanza di voglia e interesse, come se fosse un oggettivo discorso di responsabilità e di etica del lavoro.
Bastano due dita di cervello per capire che l'argomento è fallace.

Dì che non ne hai voglia e non te la senti, che fai più bella figura, e tanti saluti.
 
Per me sbaglia. Ma non per quello che lui crede. La sua assenza potrebbe giovare alla azienda. E se invece crede che in sua mancanza vada tutto a rotoli allora ha sbagliato a scegliere collaboratori e dipendenti; quindi non è un buon imprenditore se non sa selezionare e delegare.
 
Se hai organizzato la tua azienda in modo che la tua presenza sia assolutamente indispensabile, mi dispiace per i tuoi dipendenti...
 
Buonasera.

Un conoscente che ho la malasorte di trovare sul mio cammino quotidiano dichiara apertamente e senza mezzi termini che:

" un imprenditore che abbia un minimo di discernimento deve evitare scrupolosamente di praticare lo sci. La possibilità (altissima a suo parere) di subire un infortunio ed il conseguente allontanamento dall'azienda per le cure e la successiva convalescenza, non può essere sottovalutato per chi ha scelto di fare impresa per conto proprio".

Solo un uomo irresponsabile può decidere diversamente.

A mio parere è una pseudo riflessione di un cretino. (che nulla conosce di questo sport)

Pareri?

Quindi seguendo il ragionamento un imprenditore non dovrebbe praticare alcun sport motorio, oppure non andare in moto, bicicletta, fare immersioni, etc.. oppure non bere, non mangiare carne di maiale, non fumare etc... oppure questo, oppure quello...
La vita per essere tale va VISSUTA, certo con BUON SENSO e MISURA ma va VISSUTA se poi aggiungiamo anche un pizzico di fortuna (nel senso di non avere grandi sfighe) la cosa non guasta.
 
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