Paragonare la funivia di Fonte Cerreto con la Skyway mi sembra quanto meno azzardato……… lasciamo perdere.
Chiudendo la strada si creerebbero delle file interminabili alla partenza della funivia, succede già in inverno con un afflusso turistico sicuramente limitato rispetto all' estate, figuriamoci a luglio od agosto, se ben ricordo la portata oraria max della funivia è di c.a 700 persone\ora ma in realtà fa solo due corse l' ora ( altrimenti lavorano troppo ) quindi porteresti in quota pochissime persone rispetto a quante possono accedere con la strada, se su ci sono poche persone come lavorano l' ostello ed il bar ristorante dell' albergo??. Inoltre se io una sera da L' Aquila volessi andare a cena su come ci vado visto che la funivia la sera non funziona?, in estate moltissimi turisti vengono dalla costa, durante la loro vacanza al mare si fanno un giro visitando Calascio, Castel del Monte, S.Stefano di Sessanio ed allungano sino a Campo Imperatore, senza strada dovrebbero scendere a Fonte Cerreto, salire con la funivia, riscendere prendere la macchina e risalire, veramente comodo. Qui non si tratta di volere la montagna gratis ( non mi sembra di aver mai sollevato problemi di natura economica) ma non puoi pensare di chiedere soldi ad un turista per farlo semplicemente accedere ad un luogo, i soldi vanno chiesti come corrispettivo dei servizi che offri e quali servizi offre Campo Imperatore??. Oltretutto, sempre in tema di montagna gratis, mi ricordo che quando il CTGS ha provato ad aumentare, di una manciata di €, le tariffe degli skipass a L' Aquila è successa la rivoluzione, con soggetti che invocavano la funzione di trasporto pubblico della funivia, costringendo ad un rapido dietro-front.
Capitolo sprovveduti e merenderos in montagna: io frequento i sentieri e le ferrate del GS da sempre e di simili personaggi ne ho visti a centinaia, un fiorire di infradito, superga in tela, sandali improponibili, è fisiologico e non lo risolvi limitando o vietando l' accesso, è come quando per limitare i pericoli delle valanghe si fanno le ordinanze che vietano il fuoripista; questi problemi li risolvi facendo informazione e creando cultura della montagna ed in questo il vero soggetto latitante è il Parco Nazionale, che sino ad ora mi sembra sia stato solo un inutile stipendificio capace solo di creare divieti.
Cominciamo a mettere, agli inizi dei vari itinerari, della segnaletica che spieghi BENE che ci si trova in un ambiente di alta montagna e quali pericoli si corrono, prepariamo degli opuscoli informativi da consegnare assieme al biglietto della funivia e da distribuire nei bar e negozi di Fonte Cerreto ed in quota, facciamo informazione nelle scuole della Regione ( per creare nei più piccoli una vera cultura della montagna ), nei parchi nazionali alpini mi è capitato spessissimo di incontrare Forestali e Guardaparco lungo i sentieri che se vedono turisti male equipaggiati li consigliano di non intraprendere percorsi difficili, sul Gran Sasso non ho mai incontrato nessuno, perché? un parco nazionale serve anche a questo.
Il problema di fondo è che in Abruzzo si parla tanto di Regione dei Parchi, sviluppo turistico del territorio, il turismo come motore di sviluppo dell' economia locale, poi però si vorrebbe che tutto questo sviluppo e lavoro arrivasse con pochissimi turisti ai quali non offrire nessun servizio e senza fare investimenti e quindi i nuovi impianti di CI non si devono fare, l' albergo deve tirare a campare con affidamenti di gestioni di sei mesi in sei mesi, ad Ovindoli dobbiamo salvaguardare la vipera dei piloni, secondo te, continuando così dove si arriva??
Se posso permettermi un piccolo consiglio, forse sarebbe meglio continuare questa chiacchierata sul trhead dell' Abruzzo senza " sporcare " questo aperto da Max con quel meraviglioso video di Montanus, a proposito, Max, mi sono visto tutti i loro video sul canale vimeo, meravigliosi, andateli a vedere!