Ancora sul bootfitting

vbMizio

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Ciao a tutti,
se non volete sorbirvi la lunga premessa, andate più giù (o saltate il post, non mi offendo)

[Premessa lunga]

Da quando pratico questo sport, ho sempre avuto problemi con gli scarponi. A causa di una pianta larga, ho dolori sul bordo esterno della pianta stessa, per circa 1/4 della lunghezza della stessa, ad iniziare poco sotto le dita.
Questo dolore si presenta su ambedue i piedi, e un fastidio simile, seppur meno importante, lo provo anche con scarpe dure, ad esempio le trekking, scarpini da calcetto ed addirittura le pinne per la subacquea (si, addirittura).
Ma adesso ci sono i bootfitter, evviva!
Due anni fa ho buttato un paio di Tecnica Ten2 nuovi, usati solo 5 volte, proprio perché il dolore era forte.
Ho quindi acquistato un paio di Rossignol Track 130, presso il Rossignol Pro Shop, dopo aver misurato il piede abbiamo scelto un 26 con last 104. Ho tenuto gli scarponi in negozio per un bel po', di sicuro più di un'ora, ci ho camminato e, come al solito a freddo gli scarponi sembravano perfetti.
Ci ho abbinato anche un paio di plantari, Lange, con il supporto dell'arco plantare più robusto.
Vado a sciare e dopo poco ecco il dolore apparire. Dopo un'ora mi devo fermare, sfilo gli scarponi, poi riprendo ecc.
Vado da un famoso bootfitter a Roma, gli spiego il problema e me ne vado. La settimana dopo mi fa trovare gli scarponi allargati (non so se con trattamento termico o fresatura, ma penso il primo - non ci sono state misurazioni o altro), modella un po' i plantari, provo, sembrano ok, pago 40 euro e me ne vado.
Torno a sciare, male.
Se tengo su gli scarponi per un paio d'ore, il dolore inizia al bordo della pianta del piede, si espande sotto la pianta andando a colpire tutta la fascia che si estende nel senso della larghezza del piede e per una lunghezza di circa 3 centimetri.
Sfilando il piede dagli scarponi, il primo impatto anziché essere di sollievo è di un forte, fortissimo dolore nella fascia già indicata e che rimane li per una decina di minuti o forse meno (con quel dolore il tempo non passa mai) e poi piano piano rientra tutto nella norma.
E' anche capitato che, dopo aver fatto riposare il piede, non sono comunque riuscito a rimettere lo scarpone, neanche se slacciato, senza avere dolore.
Torno dal bootfitter, rispiego, decide di allargare molto; torno la settimana successiva a riprenderli, chiedo se possibile regolare anche il canting perché non vorrei che il problema esce fuori in particolare a causa di un appoggio non perfetto, torna il ragazzo a darmi gli scarponi dicendo che ha regolato il canting "tutto fuori" (senza una misura, un segno, neanche un'occhiata… boh), pago 35 euro ( e siamo a 75, più quattro mezze giornate, più quattro viaggi A/R Latina-Roma), torno a sciare il prima possibile e, niente stesso problema.
Ah, ho anche acquistato un paio di calzini super-fini, sperando di aiutare la cosa.
[Fine premessa]

A questo punto, avrei bisogno di un consiglio su un buon boot-fitter, che sappia capire il piede (forma, appoggio ecc.) , per cercare di risolvere per quanto possibile il problema.
Io abito a Latina, se fosse raggiungibile nel giro di 3 ore, sarebbe fantastico. Sento parlare davvero bene del negozio in quel di Mantova, ma sarebbe l'ultima risorsa.
Tenete presente che, a meno di miracolose nevicate in zona agli inizi di dicembre, la prima giornata di sci sarà durante la settimana di Natale, quando avremmo intenzione di andare in settimana bianca in Alto Adige.
Consigli?
 
Se vieni a fare la settimana bianca in zona Vipiteno prendi appuntamento PER TEMPO con Philipp Plank, presso Plank Sport. Figlio d'arte, bootfitta per gli agonisti un po' in tutto l'Alto Adige.
 
Allora, secondo me il tuo problema ha radici un po' profonde, dato che a secco (e caldo) per oltre un'ora non hai problemi di sorta e poi invece sulle piste il dolore riappare, per di più bello forte.
Ma fai altri sport? Con le scarpe normali hai mai qualche tipo di problema?
Perché il timore (almeno mio) è che tu debba innanzi tutto capire se qlcs di importante ci sia, probabilmente con l'aiuto di uno studio baropodometrico, dove possano analizzare appoggio e scarico plantare in maniera seria e approfondita.
Al di là di ciò, sicuramente affidarti ad un bootfitter davvero esperto e capace è probabilmente una necessità.
Ad Asola questo non è esattamente il momento più giusto (Mark ha avuto un brutto incidente), in ogni caso da Latina di km da macinare ne avrai, necessariamente.
 
zona classica per dolori, ma anche delicata. a me fa male li quando faccia "serata" e il giorno dopo scio:skifrusta:

come suggerito sopra, puoi vedere di cercarne uno dove andrai in ferie, magari indica la zona per avere piu aiuto
 
In ogni caso 35 euro per regolare il canting mi sembrano una follia e non da persona seria.
Anche io sponsorizzo Plank, certo per te non è comodo, ma se per caso passi in zona una volta...
 

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Il Canting si regola con gli scarponi indossati ed in piedi, digli a quel ragazzo, che lo ha fatto da solo nel retrobottega, che è un crethino patentato!

Anche io avevo quel problema da giovane, anche con le pinne da mare, prova a farti regolare il Canting seriamente e usa una pomata analgesica sulla zona prima di indossarli.
 
Il Canting si regola con gli scarponi indossati ed in piedi, digli a quel ragazzo, che lo ha fatto da solo nel retrobottega, che è un crethino patentato!

Anche io avevo quel problema da giovane, anche con le pinne da mare, prova a farti regolare il Canting seriamente e usa una pomata analgesica sulla zona prima di indossarli.

+ 21 caratteri di Confermo in pieno
 
Anche io ho lo stesso problema, detto del 6° dito, quest'anno ho dovuto portare lo scarpone a fresare/bombare 5 volte prima di trovare il giusto settaggio che rendesse lo scarpone sopportabile.

Secondo me dovresti portarti dello nastro di carta, incollarlo sullo scarpone dove ti fa male e prima di toglierlo segnare bene con il pennarello le zone dove ti duole, in modo che quando vai dal bootfitter, sei tu ad indicargli cosa fare, dove bombare e dove fresare.

Io diciamo che me li faccio così, uso il tecncio solo per la manualità e gli attrezzi, ma quel che deve fare e dove, glielo indico io.

Solo così puoi arrivare ad avere una scarpa che ti fascia e non ti causa un dolore estremo!

PS la mia pianta è 112 mm
 
Effettivamente stavo pensando la stessa cosa...canting regolato a scarponi non indossati?
Il canting serve per porre rimedio al fatto che la parte inferiore della gamba può non essere perfettamente perpendicolare alla pianta del piede appoggiata e chiaramente questo varia da persona a persona...regolarlo a caso della serie "te l'ho messo tutto fuori" senza una misurazione con gli scarponi ai piedi è totalmente senza senso...
Come credo sia senza senso fare una modifica di bootfitting facendo lasciare lo scarpone...secondo me si modifica in maniera conservativa e si prova al momento, e se necessario si ritocca e si riprova e avanti così per approssimazioni successive fino a che non si arriva al risultato voluto.
E se dopo qualche prova su neve (che spesso non restituiscono le stesse sensazioni della prova a secco) ci sono ancora problemi si affina ancora...
Mi sa che tanto esperto quel bootfitter non lo era...
 
Ultima modifica:
Sento parlare davvero bene del negozio in quel di Mantova, ma sarebbe l'ultima risorsa.
Tenete presente che, a meno di miracolose nevicate in zona agli inizi di dicembre, la prima giornata di sci sarà durante la settimana di Natale, quando avremmo intenzione di andare in settimana bianca in Alto Adige.
Consigli?

Ornello ad Asola é sempre la miglior soluzione, ma al momento Marco é in ospedale a causa di un incidente e sará fuori gioco per un mese almeno.
da quel che descrivi, secondo me potrebbe essere un problema di fascite plantare, se cammini a lungo o corri non hai mai dolori alla pianta? se si, ti consiglio un giro dal fisioterapista, magari hai un problema di postura o un’infiammazione che quando solleciti sciando ti porta il dolore.
 
Prova prima di tutto a usare il plantare originale degli scarponi, quello morbido. Un sottopiede troppo rigido e con arco marcato secondo me è il principale indiziato per quanto riguarda il dolore alla pianta. Ovviamente nel caso di problemi di pronazione o supinazione ci vuole un plantare ortopedico.
La regolazione del “canting” del gambetto ha poca influenza sull’appoggio del piede, serve soltanto se c’è una curvatura della tibia. Per verificarne la correttezza puoi semplicemente sfilare la scarpetta, inserire il piede nello scafo e accertarti che lo spazio vuoto a sinistra e a destra del polpaccio sia uguale.
Discorso diverso per quanto riguarda il canting della suola o dell’attacco dello sci, che va regolato in modo da far cadere la perpendicolare passante per il centro del ginocchio a metà del puntale dello scarpone, ma anche questo non penso possa risolvere granché i dolori alla pianta.
 
in effetti quella del sottopiede originale è un'ottima idea.

quando sono andato a comprare i miei scarponi attuali, Mark me ha sostituito i sottopiedi originali con 2 rigidi e molto più sottili, e mi sembra di camminare sulle pietre.
c'è anche da dire che son passato da uno scarpone turistico, e di numero più grande, ad uno più corsaiolo quindi dovrei vedere come mi trovo ora (rispetto allo scorso inverno son calato qualcosina).

ma quando camminavo eran stelle che vedevo, mentre a sciare tutto abbastanza normale.
 
in effetti quella del sottopiede originale è un'ottima idea.

quando sono andato a comprare i miei scarponi attuali, Mark me ha sostituito i sottopiedi originali con 2 rigidi e molto più sottili, e mi sembra di camminare sulle pietre.
c'è anche da dire che son passato da uno scarpone turistico, e di numero più grande, ad uno più corsaiolo quindi dovrei vedere come mi trovo ora (rispetto allo scorso inverno son calato qualcosina).

ma quando camminavo eran stelle che vedevo, mentre a sciare tutto abbastanza normale.

Bisogna vedere cosa uno chiede al bootfitter, io personalmente siccome non ho particolari malformazioni al piede, basta che provi due o tre modelli e alla fine trovo quello che mi sta a pennello, senza nemmeno termoformare, all'ultimo head vector che ho preso ho aperto solo il canting (di norma esce a 0 ma io apro subito tutto non avendo le gambe storte) e basta, e mi calza a pennello, anche perchè pur avendo una sciata aggressiva, amo lo scarpone comodo.
Se chiedi una preparazione orientata alle gare, lo scarpone sarà duro e scomodo, altrimenti o metti plantari sagomati, e ne scegli il grado di durezza.
Anche Marco mi ha confermato che il bootfitting lo fanno due tipi di clienti, quelli che ne hanno davvero bisogno, e quelli che amano farlo lavorare e spendere soldi
 
Anche Marco mi ha confermato che il bootfitting lo fanno due tipi di clienti, quelli che ne hanno davvero bisogno, e quelli che amano farlo lavorare e spendere soldi

"soendere soldi" direi proprio di no, visto che Mark non ha mai fatto pagare un centesimo a nessuno per il bootfitting.
 
Come prima cosa, grazie a tutti delle risposte.
Un po' di cosette qua e la...
Le seconde 35 euro non erano per il canting, ma per il nuovo lavoro di allargamento dello scarpone.
Riguardo alla possibile fascite, naturalmente non posso escluderla, ma devo dire che se cammino non avverto dolore; il dolore lo sento, come scrivevo più su, se uso scarpe più dure o anche le pinne per la subacquea. Tanto per fare un esempio, questa mattina sono salito su un monte qui in zona, una passeggiata di un paio d'ore a salire, e quasi le stesse a scendere. Messo le trekking, dopo pochissimo mi hanno cominciato a far male i piedi, sempre nella zona esterna della pianta, ma poco dopo è sparito tutto, probabilmente per un adattamento della scarpa stessa al piede (o viceversa??? mi sembra più difficile HIHIHI )
Riguardo ai plantari, quando sono andato a provare e poi comprare gli scarponi, il ragazzo alle vendite, su mia richiesta e dopo avergli spiegato il problema, mi ha fatto stare in piedi su un "macchinario" formato essenzialmente da una lastra di vetro o materiale simile, ed una luce. Ha visto l'impronta che lasciavo e mi ha consigliato i plantarini. In effetti, se a piede scalzo, con i piedi paralleli, provo a piegare le ginocchia, queste tendono a convergere. Con i plantari, invece, che sostengono l'arco plantare mediale, provando a piegare le ginocchia, queste vanno nella direzione voluta.
L'esame baropodometrico l'ho fatto un paio di anni fa, e anche in quel caso mi sono stati preparati dei plantari appositi con un buon sostegno sull'arco mediale, anche più marcato rispetto a quelli Lange.
Per ciò che riguarda il canting, il ragazzo in Rossignol mi disse che lui non se la sentiva di regolarlo proprio perché non aveva gli strumenti, e anche il "vecchio" metodo di allentare tutto, fare qualche piegamento, poi stringere, non poteva dare risultati troppo affidabili, e mi disse anche che se avessi voluto regolarlo, mi sarei dovuto rivolgere a qualcuno davvero competente e attrezzato. Da quanto leggevo in giro, questo negozio di Roma a cui mi sono rivolto sembrava essere una garanzia, ma dopo quella uscita riguardo al "te l'ho regolato tutto in fuori" senza neanche vedermi, boh, mi ha lasciato davvero perplesso.

Mi spiace che Mark di Ornello si sia fatto male, gli auguro davvero di sistemarsi!
Comunque l'ipotesi viaggio a Mantova, non la escludo a priori, in qualche modo devo risolvere, non posso togliermi il gusto dello sport che più mi piace in assoluto, perché non riesco a stare dentro un paio di scarponi.
Negli ultimi, boh, dieci anni, l'unica volta che non ho avuto problemi è stato noleggiando un paio di Rossignol in un noleggio a Roccaraso. Probabilmente per il fatto che gli scarponi da noleggio di solito sono morbidi e cedono volentieri, quindi magari davvero c'era più spazio per il piede, ma quel giorno me lo ricordo benissimo perché a fine giornata potevo mettere a taccuino la totale mancanza di dolore.

Per ciò che riguarda il bootfitting in zona di vacanza, Vipiteno è un bel po' più su rispetto a ciò che ho in mente; al momento ho tre ipotesi: Colfosco, Alta Pusteria e Valle Aurina. L'ideale sarebbe arrivare già con gli scarponi a posto (o almeno sulla giusta strada), rischierei di perdere uno o due giorni dei 6 totali. Poi comunque la settimana di Natale credo sia uno dei momenti peggiori. Vedremo!
Se comunque avete qualche nome da consigliare, io resto con le orecchie tese.
Grazie ancora
 
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