Infatti lo ho scritto che era un post provocatorio...
Io sono pragmatico e concreto, molto critico verso quel marketing green che raccoglie elogi ma non apporta benefici effettivi.
Se il problema sono i rifiuti, puoi usare alghe, mattoni, plastica, o quello che vuoi, lo sci non diventa biodegradabile...
Discorso generale
Se il problema è usare fonti rinnovabili, allora va fatto un bilancio legato al se il depauperamento di queste fonti crea danno o meno, o se le sottrae ad altri usi come quello alimentare (il petrolio non si mangia, i vegetali sì).
Mi ricollego alla confusione che fanno gli ambientalisti ignoranti su certi temi.
Parliamo di polimeri plastici, possono essere di origine petrolchimica o anche di origine vegetale, il risultato è la stessa identica precisa plastica, non biodegradabile, che crea il problema delle famigerate isole.
Basta che un’impresa dichiari di usare plastica “da fonte rinnovabile” che partono cuoricini a valanga, la gente pensa che la plastica di origine vegetale sia biodegradabile...
A parità di prodotto finito che crea comunque il problema del rifiuto, se la faccio da petrolio, estraggo quella schifezza dal sottosuolo, se la faccio da oli vegetali, deforesto e sottraggo cibo alle persone. Qui c’è da fare un bilancio di sostenibilità, che noi non sappiamo fare, ma gli ambientalisti ignioranti nemmeno si pongono la questione... quindi, meglio l’una o l’altra?
Io non lo so.
Veniamo infine alle plastiche biocompostabili, anche esse da fonte vegetale (attenzione
compostabili, tengo a precisare che plastiche biodegradabili oggi non esistono, a differenza di quanto possano pensare gli ambientalisti ignoranti).
Plastiche compostabili sono migliori o peggiori delle plastiche tradizionali?
La mia risposta è:
non lo so.
Gli impianti di biodigestione hanno un loro equilibrio ed un loro ciclo temporale, finché giunge loro un mix composto da 80% tra pollo-lasagne-buccebanana e un 20% di sacchetti della spesa, riescono ancora a produrre del compost in modi e tempi accettabili, se tutta la plastica esistente nel pianeta venisse di colpo convertita in compostabile, gli impianti si fermerebbero immediatamente e tramonterebbe anche la possibilità di dare una seconda vita all’organico.
Come vedete io a tutte le domande sui grandi temi del momento, ho umilmente risposto:
non lo so. Gli ambientalisti ignoranti hanno invece solo certezze e una risposta sempre pronta.