Sarà un video/foto reportage con poche parole, parlano i posti.
In tre tappe (in illo tempore).
Tappa 1:
Da tempo leggevo di questo posto quasi fuori dal mondo e finalmente settembre scorso riesco a raggiungerla per un'escursione di un giorno, metto poche foto, ne avevo già inserite alcune.
San Domenico dalla gippabile che sale al Veglia, in basso il prato colpito dall'esondazione di agosto
La strada bianca che sale al Veglia, la porzione precedente presenta tornati strettissimi, pendenza elevate ed è lastricata di pietroni nei passaggi più 'delicati'
rende l'idea dell'orrido che si apre sotto la strada che accede all'alpe
Di fronte alla strada ed appeso sulla gola del torrente che scende dall'alpe questo smottamento ben raffigura la fragilità idrogeologica del contesto
il versante che scarica le valanghe sulla gippabile, di solito il fronte viene 'tagliato' a metà giugno
Le cime verso il Ciamporino e il versante del sentiero alpe Ciamporino - Alpe Veglia
Il monte Leone e la sua caratteristica cengia nevosa
L'Alpe ed in fondo i primi contrafforti delle cime che la circondano
Già da queste breve gita capii che questo posto remoto e meraviglioso mi era entrato nel cuore e mi ripromisi di tornarci il prima possibile.
Segue...
- - - Updated - - -
Tappa 2: luglio 2019
A fine luglio un w-e per approfondire la conoscenza del luogo e l'ospitalità di chi ci accoglierà per una decina di giorni ad agosto.
L'alpe incredibilmente presenta ancora tracce di nevai lungo il torrente sotto l'abitato di Cianciavero a 1700 mt. di quota!! Tutt'intorno un tripudio d'acque.
Ecco che scopriamo anche la perla del Veglia: la Balma, poche costruzioni antiche in una conca disseminata di massi erratici dal sapore ancestrale, bellissimo il racconto che ci fece uno del posto sulla grande valanga che una settantina di anni fa scendendo dalle cime che affacciano al Ciamporino spazzò tutta la conca fino a danneggiare anche la chiesetta prospiciente Cianciavero.
Dopo questo breve soggiorno l'Alpe Veglia mi aveva conquistato completamente e già non vedevo l'ora di tornare su in agosto.
- - - Updated - - -
Parte 3: Agosto 2019
Arrivati a S.Domenico di buon'ora affido le compagne all'autista del fuoristrada che le accompagnerà su, parcheggio l'auto sotto l'hotel la Vetta (gratis) e salgo con le seggiovie al Ciamporino e di lì raggiungo l'Alpe Veglia a piedi su di un sentiero bellissimo.
Bellissimo e magico, natura al 100%, di notte solo la luna ad illuminare il piano, innamoramento fatale, salirò se sarà ancora accessibile per il ponte di Ognissanti l'Alpe Veglia coi larici in livrea autunnale dev'essere una cannonata.
Segue...
In tre tappe (in illo tempore).
Tappa 1:
Da tempo leggevo di questo posto quasi fuori dal mondo e finalmente settembre scorso riesco a raggiungerla per un'escursione di un giorno, metto poche foto, ne avevo già inserite alcune.
San Domenico dalla gippabile che sale al Veglia, in basso il prato colpito dall'esondazione di agosto
La strada bianca che sale al Veglia, la porzione precedente presenta tornati strettissimi, pendenza elevate ed è lastricata di pietroni nei passaggi più 'delicati'
rende l'idea dell'orrido che si apre sotto la strada che accede all'alpe
Di fronte alla strada ed appeso sulla gola del torrente che scende dall'alpe questo smottamento ben raffigura la fragilità idrogeologica del contesto
il versante che scarica le valanghe sulla gippabile, di solito il fronte viene 'tagliato' a metà giugno
Le cime verso il Ciamporino e il versante del sentiero alpe Ciamporino - Alpe Veglia
Il monte Leone e la sua caratteristica cengia nevosa
L'Alpe ed in fondo i primi contrafforti delle cime che la circondano
Già da queste breve gita capii che questo posto remoto e meraviglioso mi era entrato nel cuore e mi ripromisi di tornarci il prima possibile.
Segue...
- - - Updated - - -
Tappa 2: luglio 2019
A fine luglio un w-e per approfondire la conoscenza del luogo e l'ospitalità di chi ci accoglierà per una decina di giorni ad agosto.
L'alpe incredibilmente presenta ancora tracce di nevai lungo il torrente sotto l'abitato di Cianciavero a 1700 mt. di quota!! Tutt'intorno un tripudio d'acque.
Ecco che scopriamo anche la perla del Veglia: la Balma, poche costruzioni antiche in una conca disseminata di massi erratici dal sapore ancestrale, bellissimo il racconto che ci fece uno del posto sulla grande valanga che una settantina di anni fa scendendo dalle cime che affacciano al Ciamporino spazzò tutta la conca fino a danneggiare anche la chiesetta prospiciente Cianciavero.
Dopo questo breve soggiorno l'Alpe Veglia mi aveva conquistato completamente e già non vedevo l'ora di tornare su in agosto.
- - - Updated - - -
Parte 3: Agosto 2019
Arrivati a S.Domenico di buon'ora affido le compagne all'autista del fuoristrada che le accompagnerà su, parcheggio l'auto sotto l'hotel la Vetta (gratis) e salgo con le seggiovie al Ciamporino e di lì raggiungo l'Alpe Veglia a piedi su di un sentiero bellissimo.
Bellissimo e magico, natura al 100%, di notte solo la luna ad illuminare il piano, innamoramento fatale, salirò se sarà ancora accessibile per il ponte di Ognissanti l'Alpe Veglia coi larici in livrea autunnale dev'essere una cannonata.
Segue...