Ciao ragazzi, causa stop forzato dallo sci non scrivo quasi più qui, ma volevo comunque segnalare questa bella cima superpanoramica salita settimana scorsa, in zona Monte Bianco.
Si parcheggia a Morge (1630) e ci si incammina in un lungo traverso che prima nel bosco e poi su pascolo conduce alle case di Liconi (1880) in poco più di un'ora
Da qui si inizia a risalire la valle, con un sentiero mai troppo ripido ma abbastanza noioso, a dire la verità, comunque confortati dalla lontana presenza alle nostre spalle di Grivola e Gran Paradiso
Si arriva al bel Lago Liconi (2550) in questa piacevole conca erbosa che si risale brevemente fino all'omonimo colle (2670) visibile là in fondo in foto
L'arrivo al colle con dietro la cima, Testa di Liconi
Fin qui il retrostante gruppo del Bianco non si è mai visto, giusto giusto una brevissima apparizione quando siamo in zona lago della calotta sommitale del Monte Bianco appunto e delle Grandes Jorasses (Punte Walker e Whymper)
Ora, non so se Blitz scrive ancora i suoi Sbadabam, ma qui devo per forza rubarne uno. Arrivando al colle infatti il colpo è potente. Ci si trova davanti all'improvviso praticamente... beh tutto
Monte Bianco e tutto il resto a dominare la scena:
Grandes Jorasses, col Dente del Gigante sulla sinistra:
Qualche minuto di contemplazione è d'obbligo, poi proseguendo sulla sinistra su sentiero sempre abbastanza comodo ma finalmente su pietraia, passando accanto ad un altro suggestivo laghetto...
...si arriva alla Testa di Liconi (2930) meta di giornata.
Qui è presente il bel Bivacco Pascal, che più che un bivacco sembra un resort, dotato di fornelli a gas, serbatoio di acqua piovana, pannelli solari che se non ho visto male servono anche per riscaldamento, scorta d'acqua minerale "acquistabile" lasciando un'offerta.
Ma soprattutto da qui la vista sul lato italiano del gruppo del Bianco è vertiginosa, dalle Aiguille Des Glaciers e Trè-la-Tète, propaggini sud-ovest, col ghiacciaio de la Lex Blanche (Ben visibili più in basso le lingue terminali del ghiacciaio del Miage ricoperto di pietre)...
...al Mont Dolent, estremo nord-est
In mezzo, sulla destra dell'arrivo della Skyway di Punta Hellbronner è comparso anche l'Aiguille du Midi con le sue imponenti strutture acchiappaturisti. Guardando bene si nota il pilone sospeso sul Colle del Flambeau degli ovetti della Vallèè Blanche
Il Dente del Gigante
A nord-est, monte svizzero che solo grazie a Peak scoprirò essere il Wildhorn
Più a sinistra, a sud-ovest il ghiacciaio del Rutor...
... E l'area sciistica di La Thuile, col Colle del Piccolo San Bernardo e, sullo sfondo, ghiacciai francesi che non conosco
Pare di volare sopra Courmayeur (1700 m sotto di noi). Essere qui a quasi 3000 e vedere la cima che ci sovrasta di altri 1800 fa certo un effetto probabilmente ineguagliabile in qualunque altra zona delle Alpi
Per finire, incontro con una piccola colonia di alpinisti locali, di stanza presso il bivacco
Consiglio a chi legge e volesse ripetere l'escursione in periodo di caldo africano di partire (relativamente) presto la mattina o nel tardo pomeriggio e dormire al bivacco per godersi l'alba sul Bianco che da qui letteralmente s'infuoca ricordando (in scala 2:1 ) l'enrosadira dolomitica. Per rendere l'idea, metto foto scattata dal fondovalle prima di partire alle 6
Suggerisco di evitare come la febbre tifoide la salita da Liconi al lago nelle ore più calde dato che l'esposizione sud-est del vallone la rende un vero e proprio forno. Io scendendo da lì verso le 12.30 ho consumato più acqua che non in salita. :shock:
Si parcheggia a Morge (1630) e ci si incammina in un lungo traverso che prima nel bosco e poi su pascolo conduce alle case di Liconi (1880) in poco più di un'ora
Da qui si inizia a risalire la valle, con un sentiero mai troppo ripido ma abbastanza noioso, a dire la verità, comunque confortati dalla lontana presenza alle nostre spalle di Grivola e Gran Paradiso
Si arriva al bel Lago Liconi (2550) in questa piacevole conca erbosa che si risale brevemente fino all'omonimo colle (2670) visibile là in fondo in foto
L'arrivo al colle con dietro la cima, Testa di Liconi
Fin qui il retrostante gruppo del Bianco non si è mai visto, giusto giusto una brevissima apparizione quando siamo in zona lago della calotta sommitale del Monte Bianco appunto e delle Grandes Jorasses (Punte Walker e Whymper)
Ora, non so se Blitz scrive ancora i suoi Sbadabam, ma qui devo per forza rubarne uno. Arrivando al colle infatti il colpo è potente. Ci si trova davanti all'improvviso praticamente... beh tutto
Monte Bianco e tutto il resto a dominare la scena:
Grandes Jorasses, col Dente del Gigante sulla sinistra:
Qualche minuto di contemplazione è d'obbligo, poi proseguendo sulla sinistra su sentiero sempre abbastanza comodo ma finalmente su pietraia, passando accanto ad un altro suggestivo laghetto...
...si arriva alla Testa di Liconi (2930) meta di giornata.
Qui è presente il bel Bivacco Pascal, che più che un bivacco sembra un resort, dotato di fornelli a gas, serbatoio di acqua piovana, pannelli solari che se non ho visto male servono anche per riscaldamento, scorta d'acqua minerale "acquistabile" lasciando un'offerta.
Ma soprattutto da qui la vista sul lato italiano del gruppo del Bianco è vertiginosa, dalle Aiguille Des Glaciers e Trè-la-Tète, propaggini sud-ovest, col ghiacciaio de la Lex Blanche (Ben visibili più in basso le lingue terminali del ghiacciaio del Miage ricoperto di pietre)...
...al Mont Dolent, estremo nord-est
In mezzo, sulla destra dell'arrivo della Skyway di Punta Hellbronner è comparso anche l'Aiguille du Midi con le sue imponenti strutture acchiappaturisti. Guardando bene si nota il pilone sospeso sul Colle del Flambeau degli ovetti della Vallèè Blanche
Il Dente del Gigante
A nord-est, monte svizzero che solo grazie a Peak scoprirò essere il Wildhorn
Più a sinistra, a sud-ovest il ghiacciaio del Rutor...
... E l'area sciistica di La Thuile, col Colle del Piccolo San Bernardo e, sullo sfondo, ghiacciai francesi che non conosco
Pare di volare sopra Courmayeur (1700 m sotto di noi). Essere qui a quasi 3000 e vedere la cima che ci sovrasta di altri 1800 fa certo un effetto probabilmente ineguagliabile in qualunque altra zona delle Alpi
Per finire, incontro con una piccola colonia di alpinisti locali, di stanza presso il bivacco
Consiglio a chi legge e volesse ripetere l'escursione in periodo di caldo africano di partire (relativamente) presto la mattina o nel tardo pomeriggio e dormire al bivacco per godersi l'alba sul Bianco che da qui letteralmente s'infuoca ricordando (in scala 2:1 ) l'enrosadira dolomitica. Per rendere l'idea, metto foto scattata dal fondovalle prima di partire alle 6
Suggerisco di evitare come la febbre tifoide la salita da Liconi al lago nelle ore più calde dato che l'esposizione sud-est del vallone la rende un vero e proprio forno. Io scendendo da lì verso le 12.30 ho consumato più acqua che non in salita. :shock: