Monte Civetta - Dolomiti di Zoldo - 26/07/2019

subsahara

Coldest Ice
Alle sette meno un quarto parcheggio a Pecol Vecchio, a circa 1420 m slm.
Alle sette in punto mi metto in marcia per il sentiero 587, che dapprima è una comoda forestale
248046-civetta-img9050.jpg


La vetta del monte Civetta è sempre ben visibile
248047-civetta-img9051.jpg



248048-civetta-img9052.jpg


Vado a destra, in direzione Col Grant
248049-civetta-img9053.jpg


Il sentiero poi continua a sinistra
248050-civetta-img9054.jpg


E’ ancora presto, il Pelmo è in controluce
248051-civetta-img9055.jpg


Croda da Lago e Lastioi de Formin
248052-civetta-img9056.jpg



248053-civetta-img9057.jpg


Alle 8:00 sono a Col Grant. E’ presto, e l’attraversamento dei mughi non è gravoso
248054-civetta-img9058.jpg



248055-civetta-img9059.jpg


Si sale traversando verso destra, prendendo il sentiero 557
248056-civetta-img9060.jpg



248057-civetta-img9061.jpg


Fino ad arrivare al Sass del Nin, 2181m, lungo l’anello Zoldano
248058-civetta-img9062.jpg


Si punta verso l’alto, verso il nevaio in alto a sinistra in prossimità del quale inizia la normale vera e propria
248059-civetta-img9063.jpg



248060-civetta-img9064.jpg


Una serie di giganti ancora in controluce
248061-civetta-img9065.jpg


La progressione sulle ghiaie è faticosa…
248062-civetta-img9066.jpg



248063-civetta-img9067.jpg



248064-civetta-img9068.jpg


… ma arrivo alfine al nevaio, alle 8:50, a quota 2420 m slm.
248065-civetta-img9069.jpg


248066-civetta-img9070.jpg


248067-civetta-img9072.jpg


I primi mille metri sono andati, ora ne mancano altri ottocento
248068-civetta-img9073.jpg


La via è segnata con abbondanti bolli rossi e qualche raro ometto
248069-civetta-img9074.jpg


248070-civetta-img9075.jpg


Si prosegue tendenzialmente a mezza costa salendo a strappi. Incontro le prime due persone: due francesi che stanno scendendo dopo avere dormito al Torrani e essere saliti in vetta all’alba
248071-civetta-img9076.jpg


248072-civetta-img9077.jpg


248073-civetta-img9078.jpg


Questo credo sia il Passo del Tenente
248074-civetta-img9079.jpg


248075-civetta-img9080.jpg


O forse è questo
248076-civetta-img9081.jpg


Si punta verso i nevai superiori
248077-civetta-img9082.jpg


248078-civetta-img9083.jpg


248079-civetta-img9087.jpg


248080-civetta-img9088.jpg


248081-civetta-img9089.jpg


Nevaio
248083-civetta-img9090.jpg


248084-civetta-img9091.jpg


248085-civetta-img9092.jpg


248086-civetta-img9093.jpg


248087-civetta-img9094.jpg


248088-civetta-img9095.jpg


248089-civetta-img9096.jpg


248090-civetta-img9097.jpg



Più o meno a quest’altezza (circa 2800 m) succede l’incidente: all'improvviso sento che l’appoggio sul piede sinistro è diventato scivolosissimo, una specie di saponetta.
La suola si è staccata ed è scivolata via; sono rimasto con la sola tomaia.

Per un attimo penso a Maurice Herzog sulla cima dell’Annapurna che vede rotolare giù i suoi guanti e si rende faticosamente conto che è appena accaduto qualcosa di molto grave.

Io non sono sull’Annapurna: sono a neanche tremila metri di quota su una via di salita senza particolari criticità.
Epperò… il pensiero di rifare in discesa, praticamente su una gamba sola, i quattrocento metri appena percorsi non mi alletta per niente

Decido di continuare a salire fino al Torrani, ormai non lontano, e vedere se posso ricevere aiuto.
248091-civetta-img9098.jpg


Sono diventato di punto in bianco molto lento: praticamente scivolo ogni qual volta punto il piede sinistro
248092-civetta-img9099.jpg


Alla fine comunque sono in vista del Torrani: questa è la piazzola dell’elicottero vista dal basso.
248093-civetta-img9101.jpg


La teleferica ha appena portato un carico di legname. Dietro il rifugio la cima del Civetta
248094-civetta-img9103.jpg


248095-civetta-img9104.jpg


Sono le dieci e mezza. Parlo subito dell’accaduto al gestore. All’inizio non sa come aiutarmi, poi si ricorda che qualcuno gli ha lasciato un paio di vecchi scarponi in magazzino. Il destro è mezzo rotto, mentre il sinistro pare in condizioni migliori.
Perfetto, a me serviva proprio uno scarpone sinistro! Lo infilo, e mi accorgo che è almeno un paio di misure più piccolo dell’ideale.
Vabbè, pazienza.
Rimaniamo d’accordo che porterò nel pomeriggio lo scarpone al camping Balestra (in realtà poi non l’ho fatto, ma ho chiamato il campeggio e ho spiegato perché).
248096-civetta-img9105.jpg


A questo punto, alle undici, comincio la salita per la vetta. Il tempo regge.
248097-civetta-img9106.jpg


Magnifica vista sul Van delle Sasse con l’arcigno gruppo della Moiazza.
Nell’angolo in alto a sinistra: Pelf, Schiara e Gusela del Vescovà.
248098-civetta-img9107.jpg


La via è segnata con bolli giallo-rossi, e mi fa piacere
248099-civetta-img9108.jpg


248100-civetta-img9109.jpg


Dopo avere incrociato un nutrito gruppo di escursionisti slavi che scendeva al Torrani, finalmente sono in vista della croce di vetta
248101-civetta-img9110.jpg


Alle undici e mezza suono il piccolo campanello.
248102-civetta-img9111.jpg


Alleghe (ma anche il Tissi) sono lontanissimi
248103-civetta-img9113.jpg


248104-civetta-img9114.jpg


Ho l’impressione che quel piccolo mucchio di sassi sia la vera cima (diciamo qualche cm più alto del punto dove c'è la croce HIHIHI)
248105-civetta-img9115.jpg


Dopo qualche foto in zona croce…
248106-civetta-img9116.jpg


248107-civetta-img9117.jpg


248108-civetta-img9118.jpg


248109-civetta-img9119.jpg


248110-civetta-img9120.jpg


248111-civetta-img9121.jpg


…mi sposto allora verso quella che secondo me è la vera cima
248112-civetta-img9124.jpg


E da detto punto scatto una foto che ritrae la piccola Civetta e (credo) Cima De Gasperi. Con le Pale sullo sfondo
248113-civetta-img9125.jpg


248114-civetta-img9126.jpg


248115-civetta-img9127.jpg


Dopo venti minuti è tempo di scendere
248116-civetta-img9128.jpg


248117-civetta-img9129.jpg


E dopo altri venti minuti sono di nuovo al Torrani, dal quale si può apprezzare un panorama di questo tipo.
248118-civetta-img9130.jpg


Cinque minuti di pausa e mi metto di nuovo in marcia per scendere la normale.
248119-civetta-img9131.jpg


La scarpa sinistra mi fa un po’ male, ma non ci faccio troppo caso. Ho intenzione di fare un anello passando per il Coldai, dove potrei mangiare. Scendo quindi abbastanza rapidamente, tanto che quasi raggiungo il gruppo di slavi che era partito molto prima di me
248120-civetta-img9132.jpg


248121-civetta-img9133.jpg


248122-civetta-img9134.jpg


I miei piani però vanno in fumo: mi accorgo con orrore che la suola dello scarpone sinistro si sta scollando, a partire dal tacco!
248123-civetta-img9136.jpg


Rallento vistosamente cercando di conservare un po’ di suola per il maggior tempo possibile.
Gli ultimi tratti attrezzati li affronto praticamente in “ciavatte”.
Noto che il gruppo di slavi, di nuovo allontanatosi, mi sta tenendo d’occhio forse un po’ preoccupato per il mio evidente rallentamento.
Mi voltano definitivamente le spalle solo quando sono di nuovo ai piedi del nevaio inferiore, ormai fuori dalla zona potenzialmente pericolosa.
248124-civetta-img9137.jpg


248125-civetta-img9138.jpg


248126-civetta-img9140.jpg


Devo puntare dritto alla macchina: qualsiasi allungamento in queste condizioni è pura follia. Riesco a scendere quasi tutto il ghiaione ma alla fine la suola si stacca e il mio piede sinistro si ritrova fasciato solo dalla strettissima tomaia dello scarpone.
248127-civetta-img9141.jpg


Sono a quota 2220 m. Mancano ancora ben ottocento metri di dislivello! Capisco subito che non arriverò mai alla macchina in queste condizioni. Intanto il tempo, bontà sua, per il momento sembra reggere in Val di Zoldo.
248128-civetta-img9142.jpg


Arrivato al Sass del Nin mi tolgo la tomaia e metto sotto la pianta del piede la suola. Per solidarizzare suola e piede uso il laccio dello scarpone.
Ho creato una specie di pantofola, scomodissima, che però mi consente di camminare con grande circospezione. Inoltre il piede sinistro respira… sono sicuro che se fosse rimasto intrappolato nella tomaia avrei perso almeno un paio di unghie.
248129-civetta-img9143.jpg


La discesa è lunga e faticosa, aggravata dalla postura innaturale con la quale sono costretto a muovermi per non perdere la “pantofola”
248130-civetta-img9144.jpg


248131-civetta-img9145.jpg


248132-civetta-img9146.jpg


248133-civetta-img9147.jpg


Finalmente in vista del parcheggio: alle 15:30 raggiungo finalmente la macchina. Posso cambiarmi e mangiare un panino.
Ma cancello la fatica, e torno a essere bello pimpante, solo dopo essermi fermato a Forno di Zoldo per due birre medie e un litro d’acqua (che si aggiunge ai tre che mi ero portato appresso).
Alle sedici comincia a piovere
248134-civetta-img9150.jpg



 
Bello, molto bello, complimenti!
Fotografie grandiose.
Grazie per la condivisione.
Insomma, potremmo dire: "Sul Civetta in pantofole"... comunque, tutto e' bene quel che finisce bene.
Qualcuno qui aveva spiegato che Civetta e' una montagna che puo' essere maschile (IL Civetta) oppure femminile (LA Civetta) a seconda di dove ci si trova.
 
Foto panoramiche stupende. Per quanto riguarda l'incidente con le scarpe ti consiglio vivamente di tenere nello zaino un rotolo di nastro americano, ti salva da tanti casini!
 
ELAMADONNA!

Questa è stata proprio un' Avventura! con la A maiuscola!

Certo che comunque c' hai proprio la sfiga te con le suole :shock:
 
Vedendo i suoi trekking, la cosa più significativa potrebbe essere il dislivello accumulato da quelle savate 😅😂
 
E la foto della ciabatta??[emoji123][emoji123][emoji123]

Niente foto...

ELAMADONNA!

Questa è stata proprio un' Avventura! con la A maiuscola!

Certo che comunque c' hai proprio la sfiga te con le suole :shock:

Be', la prima suola persa, quella del mio scarpone, la si può imputare alla sfiga. Nulla lasciava presagire che sarebbe potuto accadere.

Invece la seconda suola staccatasi, quella dello scarpone "sostitutivo", era tutto sommato preventivabile. Il paio di scarponi era vecchio e mal conservato. La scarpa destra era sfondata; quella sinistra no, però era stata sottoposta alle stesse sollecitazioni, alla stessa usura.

Vogliamo però sapere anche modello e marca.. così da completare le statistiche/casistiche... [emoji188]

I miei erano degli scarponi Dolomite. Mai nessun problema in anni di onorato servizio. Diciamo che erano arrivati a fine vita e che, con il senno di poi, avrei dovuto sostituirli a inizio stagione (anche se erano visivamente perfetti).

Che impresa, complimenti! Pecol-Civetta e ritorno in 8 ore in ciabatte!!
Niente male davvero!

Me la sarei evitata volentieri, questa impresa HIHIHIHIHIHI
 
Complimenti per le foto e per la bella avventura!! Na bella ciavattata.. HIHIHI

Riguardo al Civetta che dire.. sicuramente uno dei 3000 Dolomitici che più mi sento di consigliare..
sarà che ho un "rapporto", un "amicizia" particolare con quella montagna ma comunque da qualsiasi lato si salga è davvero spettacolare!
l'ho già salita 5 volte (praticamente da tutti i fronti) ma non mi stanca mai.. la rifarei tutte le stagioni!

L'anno scorso l'ho pure salita in velocità partendo da Malga Grava e salendo proprio dalla Via Normale. Sono circa 1600 mt + abbondanti
3,42h andata e ritorno da Malga Grava. 2,11h parcheggio - cima!
 
Complimenti per il giro e complimenti che non ti sei arreso nonostante l'incidente della scarpa!

E da tempo che sogno di salire questa cima, chissà che soddisfazione, ma non ho capito una cosa: questa via normale che hai seguito per salire al Torragni non è forse la ferrata degli Alleghesi? o è un'altra via ancora? Qual'è la più facile o comunqe la più diretta?

Le foto sono stupende, mi è sembrato di partecipare anche io alla scalata guardandole! una curiosità riguardo le foto che guardano dritte giù verso Alleghe (bellissime, rendono l'idea) come hai fatto a farle? nel senso… ad affacciarti così tanto? Io ricordo che in situazioni simili ho avuto problemi a fotografare "il vuoto" che ti si apre su certe vette (per esempio sulla Vezzana:shock:) per via dell'eccessiva esposizione e non potendomi assicurare a niente… Ti sei legato a qualcosa? o ti sei sdraiato? giusto per curiosità…:D
 
Complimenti per il giro e complimenti che non ti sei arreso nonostante l'incidente della scarpa!

E da tempo che sogno di salire questa cima, chissà che soddisfazione, ma non ho capito una cosa: questa via normale che hai seguito per salire al Torragni non è forse la ferrata degli Alleghesi? o è un'altra via ancora? Qual'è la più facile o comunqe la più diretta?

Le foto sono stupende, mi è sembrato di partecipare anche io alla scalata guardandole! una curiosità riguardo le foto che guardano dritte giù verso Alleghe (bellissime, rendono l'idea) come hai fatto a farle? nel senso… ad affacciarti così tanto? Io ricordo che in situazioni simili ho avuto problemi a fotografare "il vuoto" che ti si apre su certe vette (per esempio sulla Vezzana:shock:) per via dell'eccessiva esposizione e non potendomi assicurare a niente… Ti sei legato a qualcosa? o ti sei sdraiato? giusto per curiosità…:D

Edge, mi permetto di risponderti io..

la Via Normale e la Alleghesi sono 2 "vie" diverse.. salgono entrambe il versante sud-est del Civetta ma sono due vie diverse..
la Via Normale è sicuramente più diretta se sali da Pecol o da Malga Grava (come ho scritto anche nel mio post sopra).. se sali da Palafavera, passando per il Rifugio Coldai incontri prima l'attacco della Alleghesi.. dipende un pò da dove sali e sopratutto cosa vuoi fare..

la Alleghesi è una via ferrata "vera e propria".. la via Normale è parzialmente attrezzata.. come hai potuto vedere dalle foto!

Se sali dalla Alleghesi arrivi fino in cima senza passare dal Rifugio Torrani.. lo incontri solo in discesa!
Se sali dalla via Normale, DEVI per forza passare anche per il Torrani!

Se ti stai chiedendo:
A - cazz ma sta Alleghesi sarà difficile?
B - quanto cazz sarà lunga?
C - arrivo in cima o muoio a metà? HIHIHI

ti dico che:
A - la Alleghesi parte un pò difficile ed esposta nella prima parte e poi man mano che sali le difficoltà e l'esposizione si abbatte
B - è molto lunga e ti sembra di non arrivare mai (infatti la croce non la vedi mai fino a che non te la trovi davanti all'improvviso, in quanto è leggermente arretrata e più in basso rispetto a dove sali) Se fatta come Dio comanda, passando entrambi i moschettoni, cambio moschettoni, magari trovando altra gente ecc... ecc... ecc.. puoi metterci anche 2,30h comode per la sola via ferrata
C - se gestisci bene il lungo avvicinamento ce la fai sicuramente.. eventualmente puoi prenotare al Torrani e il giorno dopo ti spari l'alba in cima al Civetta. Ti assicuro che è un esperienza da fare assolutamente! Giorno 1: avvicinamento + ferrata fino in vetta e notte al Torrani / Giorno 2: risali in vetta per vedere l'alba (sono circa 300mt dislivello), fai colazione vista Pelmo e poi scendi dalla Normale.. ed hai chiuso un bel giro ad anello!
 
E da tempo che sogno di salire questa cima, chissà che soddisfazione, ma non ho capito una cosa: questa via normale che hai seguito per salire al Torragni non è forse la ferrata degli Alleghesi? o è un'altra via ancora? Qual'è la più facile o comunqe la più diretta?

4 Dolomiti ti ha già risposto :D

Le foto sono stupende, mi è sembrato di partecipare anche io alla scalata guardandole! una curiosità riguardo le foto che guardano dritte giù verso Alleghe (bellissime, rendono l'idea) come hai fatto a farle? nel senso… ad affacciarti così tanto? Io ricordo che in situazioni simili ho avuto problemi a fotografare "il vuoto" che ti si apre su certe vette (per esempio sulla Vezzana:shock:) per via dell'eccessiva esposizione e non potendomi assicurare a niente… Ti sei legato a qualcosa? o ti sei sdraiato? giusto per curiosità…:D

Ti ringrazio; sono contento che tu e gli altri abbiate visionato con piacere le foto.

Quelle istantanee scattate in cima... volevo cercare in qualche modo di catturare il baratro esistente sotto i miei piedi.
Mi sono un po' sporto... del resto non soffro l'esposizione. Ma se fossi scivolato non è che sarei precipitato nel vuoto!

ti dico che:
A - la Alleghesi parte un pò difficile ed esposta nella prima parte e poi man mano che sali le difficoltà e l'esposizione si abbatte
B - è molto lunga e ti sembra di non arrivare mai (...)

Sbaglio o la Alleghesi offre una via d'uscita a circa 3000 m di quota?
Un attraversamento a sinistra, più o meno in orizzontale, che ti fa arrivare direttamente al Torrani.
Ti risulta?
 
4 Dolomiti ti ha già risposto :D



Ti ringrazio; sono contento che tu e gli altri abbiate visionato con piacere le foto.

Quelle istantanee scattate in cima... volevo cercare in qualche modo di catturare il baratro esistente sotto i miei piedi.
Mi sono un po' sporto... del resto non soffro l'esposizione. Ma se fossi scivolato non è che sarei precipitato nel vuoto!



Sbaglio o la Alleghesi offre una via d'uscita a circa 3000 m di quota?
Un attraversamento a sinistra, più o meno in orizzontale, che ti fa arrivare direttamente al Torrani.
Ti risulta?

si, mi risulta ma è fortemente sconsigliabile..
in primis - perchè rispetto alla via ferrata non è attrezzato, e se uno decide di prendere la "scorciatoia" a 3000mt mi viene da pensare che probabilmente non è il nipote di Bonatti e quindi avendo magari poca esperienza è comunque sconsigliabile avventurarsi in parete.. se non altro per l'orientamento "offuscato" dalla stanchezza magari.

in secondis - percorre dei tratti esposti e devi sapere dove andare

in terzis - sei a 3000mt che ti costa arrivare fino in cima e poi scendere al Torrani? Può essere per motivi di brutto tempo o di possibili temporali.. ma in ogni caso sconsiglio caldamente di avventurarsi in parete.. a maggior ragione col brutto tempo in avvicinamento! Se ipoteticamente ti trovi nella emme, con forti temporali in avvicinamento e comunque ormai sei quasi in cima, piuttosto "rischiala" un pò di più salendo velocemente fino in cima (a costo di salire slegato o con solo 1 moschettone) e poi dalla cima in 10/12/15min ad esagerare sei al Torrani!

Su montagne del genere, ma in generale su gran parte dei 3000 dolomitici dove sono presenti dei bei paretoni alternati magari a tratti più friabili o ghiaiosi e sempre meglio non avventurasi fuori dai percorsi.. sopratutto col brutto tempo! Si rischia veramente di peggiorare in modo irreversibile la situazione.. sia per voi che per gli eventuali operatori del soccorso!

PS: nell'ultimo paragrafo ho espresso un mio pensiero in maniera del tutto generica.. non era riferita a te, ci mancherebbe!
 
Top