Cocojambo
Ski & Beer
Per riprendere un po' di confidenza con la stabilità del piede e con scarponi che non usavo da un po', ma che sono costretto a riutilizzare, mi dirigo casualmente verso la Carnia, che come ben sapete non è molto gradita alla mia auto, visto che punta preferibilmente verso le Giulie
Destinazione Passo Pura (1417 m), situato tra il lago di Sauris ed Ampezzo (Friuli)
Arrivando da Ampezzo, si supera il passo Pura e si scende per due tornanti, prendendo una sterrata verso sinistra (inconfondibile, in quanto ha un mega tabellone con scritto parcheggio 500m), la strada non è rovinata, si parcheggia in ampio piazzale a quota 1405 m.
Dal parcheggio si continua lungo la sterrata (cai 215)
giornata di fiori...se volete dirmi i nomi..
la cresta del monte Tinisa, che andrò a percorrere da sx a dx (da est a ovest)
a quota 1495 m si prende a sud-set un sentiero non numerato
qui parte della cresta che percorrerò più a ovest
Cartello che mi indica che sono nella direzione giusta
Ricovero casera Tintina (dove si lascia la sterrata per il sentiero) con panda 500 di giovani studenti universitari
umidità
Aquilegia atrata..bello e tossico
Clematis alpina, fiore che stava scomparendo, e che ora si vede facilmente
si continua verso est
scarpetta di venere, mai vista prima, e ce n'erano in quantità abbondanti...STUPENDA
siamo quasi arrivati alla fine del traverso
giunti, dopo aver passato un piccolo compatto e fastidioso nevaio, ci ritroviamo il primo tratto di sentiero attrezzato, su questa bella roccia rossa
poi il sentiero sale "docilmente"...l'ultimo tratto prima sella sella sembrava di essere su una scala :/
passata la piccola forcella, si ritorna un po' verso ovest lungo cengette, tratti attrezzati e tratti erbosi ripidissimi
monte Bivera e Clapsavon
purtroppo le montagne lontane si vedono poco poco causa nubi
si vede la prima croce, delle cima est, ma non è ancora vicinissima...
per far capire che è ripidino
intanto alle nostre spalle il lago di Sauris
e strettino
e di nuovo ripidino
ed esposto
rilassiamoci con uno sguardo al lago
qui avremo da sinistra dalla montagne della Val Pesarina al gruppo del Coglians
Ultimo tratto attrezzato prima della vetta
sguardo alla cresta che dobbiamo ancora percorrere
e sguardo in basso, sempre poco esposto , sul sentiero prima percorso da casera Tintina
l'ex pista cima Corso
e la strana croce della vetta est del monte Tinisa (2080 m)
a esser bravi qua si posson far bei scatti
il fattore X del lago di Sauris
gioco di ombre, se qualcuno mi spiega come sia possibile questo effetto ottico, visibile anche a occhio nudo e non solo da me
si continua in cresta verso ovest, senza nuvole lo sguardo spazierebbe almeno fino le Dolomiti di Sesto, mentre in basso si scorge il fiume Tagliamento
breve passaggio attrezzato, di attrezzatura ne servirebbe di piu per renderlo piu fruibile, ma la roccia la guardi e si spacca....
e tocca anche perdere quota...pffff
X
tratto comfort, se vai dritto
attrezzatura poca ma nuovissima
la fine di quel prato è la cime ovest...
peccato siano da perdere quasi 100 m di quota pfff
la croce est
tratti agevoli...
si riprende quota...
sempre roccia compatta ihihih
per fortuna abbiamo poi un bel pratone
che sale, sale, sale
grifone senza puzza di morto, ma pare non siamo noi
ormai ci siamo...
sguardo indietro, e si vede da dove siamo saliti, tenendo conto delle due forcellette piu grandi a sinistra, si sale per un canale poco sopra quella piu a destra delle due, nella zona d'ombra
eh si, vietato scivolare
bei pratoni per sciare, peccato che sotto ci sia un mega salto...uff
immaginando le Dolomiti
finalmente cima ovest del Tinisa (2112 m) e la sua ingombrante croce
ora si scende per comodo sentiero..ah no
almeno qualche attrezzatura
altrimenti continua lo standard pietrazze
fino a che il sentiero diventa piu confortevole...
...ma ci pensa lei a farmi fare un salto :O
fortuna che aveva piu paura di me e si è andata a nascondere
intanto scendiamo...
si arriva a un bivio a quota 1983 m, dove ci si immette per forza nel sent. 233 Nat. Tiziana Weiss (forte alpinista triestina, purtroppo scomparsa in giovane età)
a destra si scende diretti a casera Tintina, e sinistra si prosegue lungo la cresta...
Casera Tintina
Tinisa Ovest
prima di continuare lungo la cresta, bisogna però perdere un centinaio di metri...uffi
ma si tratta di una bella e comoda cengia
cengia che risale fino alla cresta erbosa
rododendri
intanto l'ultima cima è quasi raggiunta
bello bello
ultima cima!!
Punta dell'Uccel (1980 m)
e ora discesa...prima per comoda cresta erbosa
sguardo verso Forca di Montof e dietro le Dolomiti
poi aumenta un po' l'esposizione
e si torna su simpatico sentiero instabile...
un paio di metri attrezzati...
fiori fiori fiori
ed il ravano è terminato a forca Montof (1819 m), ora si riprende il 215 verso nord-est
prima un tratto "cengioso"
poi classico sentiero da bosco
cresta da altro punto di vista
raponzolo di prato
in uno spiazzo a 1505 m il sentiero si trasforma in vecchia mulattiera abbandonata
e si ritorna a casera Tintina, ripercorrendo poi la sterrata fino al parcheggio
panoramica della cresta
e ultimo sguardo al lago X
La mappa
Dislivello contenuto, siamo sotto i 1000 per una decina di km, ma il terreno non è banale, l'anello al contrario non lo farei
obbligo pranzo al rifugio Tita Piaz, sul passo Pura
(poi li vicino c'è anche un agriturismo che ingolosisce..la prossima volta che passo di qua)
antipasto speck di sauris con cappuccio, il resto non c'è stato il tempo di documentarlo
Destinazione Passo Pura (1417 m), situato tra il lago di Sauris ed Ampezzo (Friuli)
Arrivando da Ampezzo, si supera il passo Pura e si scende per due tornanti, prendendo una sterrata verso sinistra (inconfondibile, in quanto ha un mega tabellone con scritto parcheggio 500m), la strada non è rovinata, si parcheggia in ampio piazzale a quota 1405 m.
Dal parcheggio si continua lungo la sterrata (cai 215)
giornata di fiori...se volete dirmi i nomi..
la cresta del monte Tinisa, che andrò a percorrere da sx a dx (da est a ovest)
a quota 1495 m si prende a sud-set un sentiero non numerato
qui parte della cresta che percorrerò più a ovest
Cartello che mi indica che sono nella direzione giusta
Ricovero casera Tintina (dove si lascia la sterrata per il sentiero) con panda 500 di giovani studenti universitari
umidità
Aquilegia atrata..bello e tossico
Clematis alpina, fiore che stava scomparendo, e che ora si vede facilmente
si continua verso est
scarpetta di venere, mai vista prima, e ce n'erano in quantità abbondanti...STUPENDA
siamo quasi arrivati alla fine del traverso
giunti, dopo aver passato un piccolo compatto e fastidioso nevaio, ci ritroviamo il primo tratto di sentiero attrezzato, su questa bella roccia rossa
poi il sentiero sale "docilmente"...l'ultimo tratto prima sella sella sembrava di essere su una scala :/
passata la piccola forcella, si ritorna un po' verso ovest lungo cengette, tratti attrezzati e tratti erbosi ripidissimi
monte Bivera e Clapsavon
purtroppo le montagne lontane si vedono poco poco causa nubi
si vede la prima croce, delle cima est, ma non è ancora vicinissima...
per far capire che è ripidino
intanto alle nostre spalle il lago di Sauris
e strettino
e di nuovo ripidino
ed esposto
rilassiamoci con uno sguardo al lago
qui avremo da sinistra dalla montagne della Val Pesarina al gruppo del Coglians
Ultimo tratto attrezzato prima della vetta
sguardo alla cresta che dobbiamo ancora percorrere
e sguardo in basso, sempre poco esposto , sul sentiero prima percorso da casera Tintina
l'ex pista cima Corso
e la strana croce della vetta est del monte Tinisa (2080 m)
a esser bravi qua si posson far bei scatti
il fattore X del lago di Sauris
gioco di ombre, se qualcuno mi spiega come sia possibile questo effetto ottico, visibile anche a occhio nudo e non solo da me
si continua in cresta verso ovest, senza nuvole lo sguardo spazierebbe almeno fino le Dolomiti di Sesto, mentre in basso si scorge il fiume Tagliamento
breve passaggio attrezzato, di attrezzatura ne servirebbe di piu per renderlo piu fruibile, ma la roccia la guardi e si spacca....
e tocca anche perdere quota...pffff
X
tratto comfort, se vai dritto
attrezzatura poca ma nuovissima
la fine di quel prato è la cime ovest...
peccato siano da perdere quasi 100 m di quota pfff
la croce est
tratti agevoli...
si riprende quota...
sempre roccia compatta ihihih
per fortuna abbiamo poi un bel pratone
che sale, sale, sale
grifone senza puzza di morto, ma pare non siamo noi
ormai ci siamo...
sguardo indietro, e si vede da dove siamo saliti, tenendo conto delle due forcellette piu grandi a sinistra, si sale per un canale poco sopra quella piu a destra delle due, nella zona d'ombra
eh si, vietato scivolare
bei pratoni per sciare, peccato che sotto ci sia un mega salto...uff
immaginando le Dolomiti
finalmente cima ovest del Tinisa (2112 m) e la sua ingombrante croce
ora si scende per comodo sentiero..ah no
almeno qualche attrezzatura
altrimenti continua lo standard pietrazze
fino a che il sentiero diventa piu confortevole...
...ma ci pensa lei a farmi fare un salto :O
fortuna che aveva piu paura di me e si è andata a nascondere
intanto scendiamo...
si arriva a un bivio a quota 1983 m, dove ci si immette per forza nel sent. 233 Nat. Tiziana Weiss (forte alpinista triestina, purtroppo scomparsa in giovane età)
a destra si scende diretti a casera Tintina, e sinistra si prosegue lungo la cresta...
Casera Tintina
Tinisa Ovest
prima di continuare lungo la cresta, bisogna però perdere un centinaio di metri...uffi
ma si tratta di una bella e comoda cengia
cengia che risale fino alla cresta erbosa
rododendri
intanto l'ultima cima è quasi raggiunta
bello bello
ultima cima!!
Punta dell'Uccel (1980 m)
e ora discesa...prima per comoda cresta erbosa
sguardo verso Forca di Montof e dietro le Dolomiti
poi aumenta un po' l'esposizione
e si torna su simpatico sentiero instabile...
un paio di metri attrezzati...
fiori fiori fiori
ed il ravano è terminato a forca Montof (1819 m), ora si riprende il 215 verso nord-est
prima un tratto "cengioso"
poi classico sentiero da bosco
cresta da altro punto di vista
raponzolo di prato
in uno spiazzo a 1505 m il sentiero si trasforma in vecchia mulattiera abbandonata
e si ritorna a casera Tintina, ripercorrendo poi la sterrata fino al parcheggio
panoramica della cresta
e ultimo sguardo al lago X
La mappa
Dislivello contenuto, siamo sotto i 1000 per una decina di km, ma il terreno non è banale, l'anello al contrario non lo farei
obbligo pranzo al rifugio Tita Piaz, sul passo Pura
(poi li vicino c'è anche un agriturismo che ingolosisce..la prossima volta che passo di qua)
antipasto speck di sauris con cappuccio, il resto non c'è stato il tempo di documentarlo
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