Che Pasubio! Val Pruche in salita e Val Sorapache in discesa - 23/06/19

Fabio

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Staff Forum
Non avevo ancora visitato il lato meno famoso e più "duro e puro" del Pasubio.

Posina ed il Pasubio
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Premessa: ad ottobre in queste zone ci deve essere stato un vero martirio di pioggia. Si parla spesso del vento che ha abbattuto gli alberi perchè fanno "scenografia" ma anche quello successo per queste vallate ha del surreale! Interi fiumi di sassi, enormi sassi, si sono mossi andando a creare ex-novo dei valloni e dei colatoi.

Ci sono smottamenti e lavori in corso ovunque. Forse la strada per il Passo della Borcola è ancora chiusa ed inagibile.
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Verso Posina (vallata magnifica non mi stancherò mai di ripeterlo) dal massiccio del Pasubio scendono alcuni lunghi e selvaggi itinerari oramai percorsi raramente.
Sono sparate dal oltre 1000 di dislivello e per niente banali.

Mappa Pasubio Pruche Sorapache
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Oggi ho provato in salita quello forse più difficile dei 3 (finora ne ho fatto 2 ma ho letto in giro i commenti), la Val Pruche e sono sceso per il più "alpeggioso" ovvero la Val Sorapache. Prossimamente proverò il terzo ovvero la Val Caprara.
Forse entrambi i sentieri sono chiusi, lo sono stati mi pare nel 2016 oppure qualche anno fa.... io non ho visto nessun cartello alla partenza, ma se fossero più frequentati un ragionamento ce lo farei soprattutto, anzi solo, per la Val Pruche che nella parte centrale è "instabile".

Arriviamo al dunque: questa salita per la Val Pruche mi ha entusiasmato! Una specie di Vajo Pelegatta, più semplice ma mooolto più lungo.

Si può lasciare l'auto a "Doppio" una contrada con un comodo parcheggio segnalato.
Danno 4.30 per l'Arco Romano, ci si può mettere molto meno tenendo un buon passo, in 2 ore e mezza si può arrivare al rifugio Papa
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La prima parte corre a destra del "colatoio" lungo un sentiero ripido e non banale.
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Si entra poi finalmente nel "parco giochi selvaggio", il letto del "fiume di sassi". Da guardare bene il meteo, trovarsi qui con un temporale significa rischiare di venir sepolti dai sassi.

Il segnalino non permetti dubbi... sì sì si sale per quello sfasciume :D
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Chissà che frana: ci sono ancora matasse di cavi di acciaio ovunque nella prima parte.
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Resti di ordigni bellici.
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La cosa si fa sempre più interessante: vista da sotto.
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Servirà qualche facile passaggio di arrampicata.
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Vista da sopra. Meglio non far muovere nulla.
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La pendenza c'è ma non è mai pericolosa.
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I segni del sentiero sono sbiaditi.
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Altro passaggio simpatico.
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Questa parete si può evitare salendo per il prato ripido a lato.
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E si continua per questa roccia e muffe. Occhio a non scivolare.
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Si giunge in prossimità di un bivio con due colatoi di ghiaia. Qui si vedono ancora gli effetti dei disastri recenti: lo vedete quel sasso di 10 kg ancora sospeso dalla pianta?
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In prossimità di questa valanga di sassi si deve girare a destra (non è immediato trovare il sentiero visto che tutto è distrutto). Nella cartina (guardate segno in giallo) mettono a puntini una variante "pepata".
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Usciti dal fiume di sassi il sentiero torna a "picchiare" ma finalmente iniziano a presentarsi i primi big-panorami.
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Con fatica si giunge al Passo degli Alberghetti, postazione strategica durante la Guerra.
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Dal Passo degli Alberghetti fino all'Arco Romano si percorre una comoda ex-strada militare.
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Piccole (non sempre) Dolomiti
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Ecco la Chiesetta e l'Arco Romano.
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Dall'Arco Romano inizia la gente e aumenta fino all'eccesso del Rifugio Papa. Caffè d'ordinanza[SUP]cit.[/SUP] perchè sono abituato a lasciare una lira ai rifugi anche se non ne ho necessità e poi giù per la bucolica Val Sorapache.
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Prima una panoramica sul Carega.
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Val Sorapache parte iniziale.
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Alpeggi della Val Sorapache: wow.
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Resti di vecchie melghe o costruzioni.
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Magnifica, semplicemente magnifica la parte alta della Val Sorapache.
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Il sentiero poi si butta nel bosco e attraversando una miriade di frane (occhio a non perdere il sentiero, seguire gli ometti di sassi sperando non siano stati portati via da una pioggia) torna a Posina.

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Finito il giro giusto in tempo prima della "normale" pioggerella temporalesca del pomeriggio.
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Tornando ai due sentieri 380 e 377 secondo me non sono ufficialmente chiusi ma è anche vero che non ho incontrato nessuno. Forse sono semplicemente sentieri selvaggi lasciati così per far godere chi cerca una salita in montagna selvaggia, selvaggia nel senso più concentrato del termine. E forse anche i circa 1400 m di dislivello sono una barriera per molti.
Chi dice che il Pasubio è iper-frequentato parla di un 10% dello stesso :D Fuori da Gallerie e Strada Eroi il Pasubio è un paradiso.

Se già conoscete il lato "estetico" del Pasubio e siete alla ricerca di un giro impegnativo, selvaggio e appagante ve lo consiglio.
Saluto
 
Hai fatto esattamente l' inverso del giro che avevo fatto 4 anni fa: Sorapache in salita e Pruche in discesa.

Già allora avevo detto della Pruche
un bel vajetto da ravanarsi con mani, piedi, ed eventuali altri arti prensili
non oso immaginare che bordello sia adesso dopo il passaggio di Vaja :PAAU
 
Mmmm dovrei provarlo :think:

Io quella volta ero andato bene a salire per la Sorapache perché ero ad inizio stagione e volevo una salita abbastanza tranquilla.
 
Cavoli, confrontando al volo i due giri pare veramente peggiorata la situazione!! :shock: Premetto però di non conoscere personalmente i posti...certo che definirlo sentiero quello di salita è dura!:D Mi ricorda certi canali qui in dolomiti friulane
 

.

Super giro e spettacolo le nostre Piccole!!!
Splendidi panorami ieri fatti dalla Cima del Baffelan dopo una bella via di arrampicata

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La val Caprara, quando è innevata fino a valle, è una scialpinistica di tutto rispetto. Non ho invece notizie sciistiche sulle altre due valli di questo giro.
 
Saluti dalla base del Sengio Alto, dove però mi è toccato solo far falesia :evil::evil::evil:


Ciao Fabio!
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Ciao spino71 (grrrr) - che via hai fatto?
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Che colori queste Piccole Dolomiti in questa stagione, che oggettivamente è indietro di 1 mese quanto a verdume

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Ciao madflyhalf abbiamo concatenato un mix di vie per arrivare in cima: i primi tre tiri di Ceneri nel vento che sono a spit, poi uno o due della Via del Piacere e gli ultimi 6 dei Segreti del baffelan. Devo dire che è stata proprio una bella ascensione se non fosse stato per due tipi che abbiamo incrociato negli ultimi tiri che procedevano ad una velocità IMBARAZZANTE...penso che abbiamo perso tre ore come ridere :shock:

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bellissimo report, alcune riflessioni:

-quel canale in salita e' tra le cose che temo di piu in montagna, preferisco una belle parete verticale a quelli sfasciumi ripidi, soprattutto invito chi li percorre ad evitare di stare dietro ad altri escursionisti a meno di 300/400mt...piu volte mi e' capitato percorrendoli di far partire massi grandi come comodini...
-bravissimo fabio a ricordare che l'obolo ai rifugi va lasciato a prescindere da fame, sete, voglia, stelle michelin, etc...consideratelo un contributo al mantenimento dell'ambiente montano
-spino 2 foto magnifiche
-fa piacere che il fortissimo pordenonese carlesso abbia aperto vie anche li!!

saluti
 
-bravissimo fabio a ricordare che l'obolo ai rifugi va lasciato a prescindere da fame, sete, voglia, stelle michelin, etc...consideratelo un contributo al mantenimento dell'ambiente montano
saluti

Permettimi di dissentire almeno in parte su questa cosa. Lo faccio volentieri anch'io, ma non dovunque indiscriminatamente! Alle volte il "contributo al mantenimento dell'ambiente montano" non riesco proprio a vederlo, mi spiace :checepossofa: ...anzi!
 
-quel canale in salita e' tra le cose che temo di piu in montagna, preferisco una belle parete verticale a quelli sfasciumi ripidi, soprattutto invito chi li percorre ad evitare di stare dietro ad altri escursionisti a meno di 300/400mt...piu volte mi e' capitato percorrendoli di far partire massi grandi come comodini...
Lo ribadisco e sottolineo soprattutto per le prossime estati poichè sono "freschi" di smottamento. Mentre salivo ne ho smossi 2 grandi come mezza panda (fermati subito vista la "bassa" pendenza).

Molto simile è il Pelegatta, itinerario che amo ma da fare solo senza nessuno sopra. Se non si sta attenti si trasforma in un flipper con biglie sassose grandi come scarpe che percorrono tutto il canale.
 
Ciao madflyhalf abbiamo concatenato un mix di vie per arrivare in cima: i primi tre tiri di Ceneri nel vento che sono a spit, poi uno o due della Via del Piacere e gli ultimi 6 dei Segreti del baffelan. Devo dire che è stata proprio una bella ascensione se non fosse stato per due tipi che abbiamo incrociato negli ultimi tiri che procedevano ad una velocità IMBARAZZANTE...penso che abbiamo perso tre ore come ridere :shock:

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I segreti del Baffelàn è stata la mia prima vie in Piccole Dolomiti 1 anno fa, eravamo in 3, una non tira, e dovevamo smezzarla io e il mio socio, peccato che io dopo il 4° tiro sono stato male (caffè osceno giù a fondovalle, mi è ritornato su durante il tiro, in sosta ero verde con lo stomaco che gorgogliava). Dicono sia una delle più bruttine, ma a me non è affatto dispiaciuta (per quanto ci siano invece i 3-4 tiri centrali così così, tanta verdura e poca stabilità).

Come l'hai trovata la via del Piacere? So che il marciotto è in alto sul tiro chiave (che è un VI e fare un VI marcio anche no), ma se ci si raccorda all'altra non è male come idea.
A che tiro/altezza hai deviato? Mi vien da pensare in quella specie di cengia erbosa che sulla foto è sopra la A di SassbAloss

@IlPordenonese: gran via quella di Carlesso al Baffelan, severa e ancora chiodata quasi come l'originale, come poi quella al Soglio Rosso del Pasubio, banco di prova di chi vuole fare il salto di qualità in ambiente alpinistico


scusate lo spam, @spino71 ok anche se mi rispondi in privato
 
12 settembre 2021 - sentieri 380 e 377 aperti - nessuna frana

andata:
sentiero 380 della Val Pruche, non ho trovato differenze da quando l’ho fatto 3 anni fà, praticabile, ovviamente sempre livello EE. Stare sempre attenti a metà percorso circa, di non perdere il sentiero, perchè il paletto a destra è poco visibile, che praticamente ti fà uscire dal torrente (sempre secco).
ritorno: 377 della Val Sorapache che è molto più semplice, anche questo ancora praticabile, ma scesi giù in valle bisogna stare molto attenti a non perdere i segnali, anche questi purtroppo poco visibili perchè la vegetazione è cresciuta molto.
Quindi portarsi dietro sempre il GPS, per non rischiare di incanalarsi su discese ostiche.
Evitare il 377 (ma anche il 380 per le rocce) se non si è sicuri che il tempo sia sereno, perchè anche con la sola pioggerella ci si fà la doccia e bagno completo in mezzo alla vegetazione alta e sentiero strettissimo. Qualche rametta di traverso l'ho tolta, ma ce ne sono ancora parecchie. Altrimenti impermeabile obbligatorio….
Tempo totale solo di camminata normale 6 ore; andata sent. 380: 4 ore – ritorno sent. 377: 2 ore
 
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