Quali studi avete fatto e quale lavoro svolgete?

marco85

Member
Quali studi avete fatto e quale lavoro svolgete? Siete soddisfatti della vostra vita lavorativa e dello stipendio?
Confrontiamoci
 
Perchè dovrei mettere in piazza il mio cursus honorum ? E' una gara ? Vince chi ha più master ? E se non volessi che si sapesse in giro che faccio per campare ?

Le finalità del topic francamente sfuggono. Senza polemica.
 
semplice curiosità!
però non è obbligatorio rispondere, è solo per capire e confrontarsi nel difficile mondo lavorativo italiano.
 
Ho due lauree in Economia e Marketing e in Imprese e mercati internazionali, sudate in 8 terribili anni di studi.

Per lavoro, produco e distribuisco pornografia ungherese.

Lo trovo coerente con i miei studi.
 
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(...) Doubt?
 

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Ho una laurea in Relazioni Pubbliche allo iulm di milano, ho fatto per 10 anni il fotografo sportivo professionista, e a quel tempo il mio conto era piuttosto triste, più che altro per la botta di tasse che dovevo pagare tutti gli anni...
Ora lavoro in un'azienda che commercializza vini, ho una busta paga, mi lamento e mi lamenterò sempre del mio stipendio, anche se al momento non dovrei...
Soldi da parte non ne ho, spendo tutto in sci, bici, cibo, viaggi.
 
Sono un iper-formato e lamentarsi non serve a nulla. Nemmeno discuterne serve. Solo agire forse può portare al cambiamento :D

Detto questo sono affascinato dal gioco di magia che ci deve essere in italia:
  • le aziende si lamentano che non trovano le professionalità iper-formate
  • gli iper-formati si lamentano che non trovano le aziende che li vogliono.

Come mai?
Il discorso sul lavoro in italia, sole24ore compreso è sempre zoppo e monco: si parla di posti di lavoro, mansioni, parole in inglese messe a caso, etc. ma mai di stipendi e retribuzioni. Mai.

La situazione italiana si può vedere in due modi opposti. Uso questo esempio per illustrarla:
- c'è chi ha festeggiato che Apple abbia aperto un centro ricerca e sviluppo di software in Italia;
- c'è chi ha visto questo fatto come la certificazione del completo fallimento italiano.

Io sono tra i secondi, ecco perchè: Apple è una azienda orientata al profitto. Se invece di aprire il centro di sviluppo software in India lo ha aperto in Italia significa che il nostro costo del lavoro è oramai inferiore. Ed è così nonostante il costo del lavoro sia il doppio del netto che prende il lavoratore. Questo fa capire che stiamo lavorando prendendo circa un quarto di quello che prendono i pari-iper-formati in giro per il mondo. Pare strano ma è così.

Un barbiere che fa taglio, piega, colore ad una donna e si fa pagare 80€ in nero incassa come il netto di 2 giorni di lavoro di un iper-formato.

Tutto secondo me si risolve con un discorso di domanda - offerta: del taglio piega c'è bisogno e si è disposti a pagare mentre dell'automazione industriale, analisi dati, bla bla, no! e pertanto non si paga chi lo sa fare (teoricamente tutta l'opinione pubblica dice che ve ne sia bisogno, ma se così fosse si pagherebbe bene e cvi sarebbero ingegneri tedeschi e americani che verrebbero a lavorare in italia; non si paga e quindi non c'è domanda).
Ci sono poche parrucchiere perchè non c'è stata la corsa a diventare parrucchiere, quindi il mercato è ricco.
Ci sono milioni di iper-formati e pare che il mercato non ne abbia bisogni: il mercato diventa una sfida tra poveri.

Spero di leggere tantissime persone soddisfatte.
 
Perdona, ma considerare gli 80€ della parrucchiera netti oltretutto in situazione di illegalità mi pare un tantino pretestuoso...
 
Io mi occupo di finanza su cui mi sono formato in Italia.

Poi per poter lavorare dignitosamente sono dovuto emigrare.

La finanza in Italia sta alla finanza nelle principali piazze estere quanto nell'informatica il Gabon sta alla Sylicon Valley
 
Ci sono 65500 licenze di negozi di parrucchieri in Italia (dato 2014).
Nel solo ambito di saloni si impiegano più di 80.000 addetti ufficialmente impiegati, più un fottigliardo di apprendisti che ruotano spesso di 6 mesi in 6 mesi per 1-2 anni.

Dire "ci sono poche parrucchiere" è leggermente fuorviante.
Siamo il paese che pro capite ne ha di più al mondo, dopo di noi c'è staccata (di tanto) Spagna e Francia, Germania ancora più indietro, con dinamiche di mercato (e redditività dei servizi in salone) diversissime; anche all'interno del territorio italiano.


Inoltre non si può prendere un lavoro puramente d'intelletto (e per di più non legato ad una domanda diretta), dove la capacità di analisi deriva a volte semplicemente da un software, senza qualcuno che sappia INTERPRETARE i dati (per non parlare di dirigenze medie Italiane che dei dati gli interessa al limite il fatturato), e paragonarlo ad un lavoro fatto di manualità e inventiva, nonché di prodotti che se buoni, costano, e sì, in parte anche di lavoro dipendente (negozi piccoli hanno 2 persone, dove difficilmente sono entrambi soci... di solito c'è 1 titolare e 1 dipendente).
Se non sei buono di fare un colore o anche banalmente una piega, che è la vetrina del tuo salone, non hai clienti e non hai soldi per arrivare a fine mese.

E' tra le categorie che fanno meno nero in assoluto e non naviga certo nell'oro.


Cercate un altro esempio, cortesemente



ps. forse s'è capito, non distribuisco pornografia ungherese; ma ho studiato (tanto), sono acculturato, lo dimostro in ogni colloquio, mi sono fatto il culo da stagista, il culo da co.co.pro, infine continuo a farmi il culo anche da tempo indeterminato.
Sono in una multinazionale americana con tutto ciò che ne consegue (ritmi, pressione, numeri, EBTDA, profittoprofittoprofitto), ho uno stipendio mediamente più alto di chi ha la mia esperienza lavorativa e la mia età.
Ho avuto anche un po' di fortuna, perché non guasta mai, ma se non mi fossi fatto il culo sempre, non ci sarebbe stata fortuna che tenesse: la mia azienda in questo momento si sta ringiovanendo ed è piena di gente che ha fatto stage con umiltà e intraprendenza, richiamata anche dopo 1-2 anni.
Lavoro spesso di domenica (domani ad esempio) e non mi lamento, capita di mandare qualche mail di sabato e non mi lamento, ce l'ho scritto sul contratto di lavoro e per ora lo ritengo commisurato al mio stipendo, ai pochi benefit che ho e a un lavoro che tuttosommato è coerente coi miei studi e mi piace.

Ma la prima regola è farsi il culo e vi assicuro che la mia generazione (1985) è l'ultima che l'ha capito in modo sistematico, parlo con gente che ha 4-5 anni in meno di me e sento "pretendere", "esigere" delle cose, che mi fan pensare che questo paese non ha futuro ANCHE per colpa dei giovani.
 
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Ma la prima regola è farsi il culo e vi assicuro che la mia generazione (1985) è l'ultima che l'ha capito in modo sistematico, parlo con gente che ha 4-5 anni in meno di me e sento "pretendere", "esigere" delle cose, che mi fan pensare che questo paese non ha futuro ANCHE per colpa dei giovani.

Sono d'accordo con te tranne sulla distribuzione di chi è disposto a farsi il culo.
Mi capita di pensarla come te (ma spostando la data verso il 1970 :cool:))) e alla fine sono giunto alla conclusione che alla fine siano pochi in generale in qualsiasi generazione.
 
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