30 aprile 2019 - Inaspettato powder day sui canali della Piella (Cusna)

AskY

Sci_cane
A un inverno decisamente sotto tono (non solo in Appennino) è seguita a ruota una primavera davvero dinamica, soprattutto da aprile in avanti.

Non tutte le sciate sono state fortunate, soprattutto per via del meteo spesso capriccioso; ma qualcosa di buono si è portato a casa, e questa forse è stata l'uscita migliore dell'anno.

Tracce di bestie e sciatori all'imbocco del canale dei Cervi
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Prima della nevicata - davvero clamorosa - del 5 maggio, un'altra perturbazione più blanda ha portato una qualche cm di neve dai 1000 metri in su il 29 aprile.
Viste le previsioni incoraggianti e fredde per il giorno successivo, con Federico decidiamo di giocarci un giorno di ferie, e alla mattina ci troviamo alle 7 a Parma. Il sole è già alto, ma il Cusna staglia bello bianco all'orizzonte dietro i campi e gli alberi più verdi che mai… stagioni a confronto!

Dopo la solita ben nota sfilata di curve, oggi rallentata anche dal traffico di un giorno feriale, arriviamo a Febbio, al limite di quota della spolverata. Tante seconde case in vendita, atmosfera di abbandono… durante l'inverno gli impianti sono andati davvero poco: purtroppo alla neve non si comanda, viene quando vuole lei.

Pian vallese, 1220 m
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Parcheggiamo a Pian Vallese, che raggiungiamo senza problemi su strada sgombra di neve. I faggi hanno già iniziato a buttare le prime foglie dai 1200 in giù. Ci incamminiamo sci in spalla, lungo il sentiero per il Passone, la neve nei primi 20 minuti è solo coreografica ma poi si riesce a pellare tutto sommato agevolmente… abbiamo fatto bene a lasciare in auto le scarpe da avvicinamento per stavolta!

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Usciti dal bosco, la vista dei prati di crinale è piuttosto insolita, sicuramente pittoresca: chiazze di neve rossastra - risultato della sciroccata dei giorni precedenti - si alternano alla fresca e all'erba affiorante… forse ad essere "affiorante" è più la neve, ma contiamo che nei fossi, dove sicuramente è rimasto più fondo, la situazione sia migliore.

Il Passone sembra un'enorme mosca
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Risaliamo l'ampio costone che conduce alla Piella, con le pelli fin dove si riesce, poi nell'ultimo tratto un po' ghiacciato e ripido preferiamo procedere a piedi.

Sul crinale verso la Piella: sullo sfondo in primo piano il Vallestrina, in secondo piano a sinistra Cimone, a destra il gruppo del monte Giovo.
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La Piella (2070) di fatto è un dosso non troppo individuato sull'enorme crinale del monte Cusna, poco più basso rispetto alla vetta principale (2121). Tra le diverse possibilità di discesa, il cosiddetto Fosso dei Cervi (o Fosso della Piella) è sicuramente la più bella e selvaggia. Esposto a ovest, il canale tende ad accumulare molta neve, ed è uno degli ultimi dove rimane, spesso fino a giugno inoltrato. Se si sale da Pian Vallese (est) o dalle piste di Febbio (nord), bisogna arrivare in tutti i modi alla vetta per vedere il canale e infilarcisi dentro.

La vetta del Cusna al centro, a destra il Sasso del morto e l'arrivo delle piste di Febbio
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A tratti sembra inverno pieno
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Giochi del vento
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Sull'ampio e panoramico crinale, i tratti scoperti di erba contrastano con accumuli poderosi e piccole cornici che alle porte di maggio fanno la loro figura. Una è proprio sopra il canale, sembra messa lì apposta! Visti i tanti sassi affioranti, dopo la "violazione" della cornicetta preferiamo però portarci all'imbocco principale, più a sud rispetto alla vetta.

In vetta alla Piella. Sullo sfondo a destra il monte Prado
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La discesa dal canale - immacolato e pieno di fresca - è fantastica! Certo, la neve è un po' pesante (sono le 11 del 30 aprile!), ma polverosa e abbondante, almeno in tutto il primo tratto… poi iniziano ad affiorare (anzi, a NON AFFIORARE, in quanto nascosti dalla fresca…) un po' troppi sassi, che fanno pagare agli sci lo scotto dei 400 metri di tracciatura. Comunque riusciamo ad arrivare fino all'inizio del bosco, dove di fatto il canale diventa un torrente ben poco interessante.

Si parte!
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Ops...
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Bei contrasti
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Occhio al torrente!
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Risalendo
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Risaliamo seguendo il canale nella prima metà, poi ci spostiamo sul comodo crestone alla sua destra che ci consente di ammirare dall'alto l'ottimo lavoro compiuto.

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Strani effetti del vento
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Tornati in cima alla Piella, le gambe sarebbero già quasi a posto, così rinunciamo alla cima del Cusna e a una discesa sicuramente remunerativa nel fosso del Prassordo… che però avrebbe richiesto un altro paio di pellate per tornare al parcheggio.

Un attimo di relax sull'erba, con cielo primaverile
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Non scendiamo però dal costone da cui siamo saliti, bensì dal Canale del Ghiacciaio (il nome è tutto un programma!), esposto a est. L'imbocco è pulito, ma si riesce a scendere nel solco principale da un paio di pendii più ripidi esposti a nord che scendono dal crestone, e sono ben innevati.


Sul crestone della Piella, con la neve rossa

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Il pendio che scende nel canale
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Qui la neve è completamente diversa rispetto al fosso dei Cervi: quella recente si presenta solo in qualche riporto, mentre il grosso del pendio è sul vecchio fondo rossastro, che ha rigelato la notte ma ormai ha mollato e consente una sciata meno esaltante ma senz'altro più facile (anche perché si comincia ad essere sui 35°, forse qualcosa di più all'imbocco). Raggiunto il fondo del fosso principale, ci fermiamo un po' per far passare una nuvola poi riprendiamo la discesa; ora siamo sulla neve nuova, che si è ammucchiata tutta quaggiù, ma dopo varie ore di sole è ormai pappa. Più che la pappa però il problema è un piccolo salto di rocce con tanto di cascata che interrompe il canale e ci costringe a togliere gli sci, riprendendo poco dopo la sciata ormai "pittoresca", con tanto di piccole scariche nei tratti in traverso con sotto il torrente… Rimettiamo gli sci in spalla solo quando la situazione diventa improponibile, ma anche qui 400 metri belli comodi di discesa si sono fatti… e il 30 aprile da queste parti non è male!

Il bel pendio di accesso visto dal basso
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Il canale del Ghiacciaio, parte centrale
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Ostacoli importanti
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Slalom e soddisfazione
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Il torrente latente!
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Una discesa a caso nel bosco - con bestemmie di vari dialetti ed esposizioni per gli sci che si impigliano nei rami - ci riporta all'auto, dove il prato che poche ore prima era imbiancato è tornato verde… Poi merenda vista Cusna con formaggi e salumi reggiani (quando hai fame van bene anche loro) e via di nuovo sulle curve verso la piatta.

Notare la differenza rispetto al mattino...

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"Volete stare sui tavolini fuori? Ovvio!
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Missouri schiatta di invidia...

... Marvelous spring skiing.*******************************
 
Anzi certamente mi compiaccio per chi intraprende questi magnifici itinerari..sono sicuro che la neve primaverile per queste attività sia meravigliosa..tra l'altro il cusna è vicino a casa mia e ci sono stato in estate a piedi e quindi mi piace vederlo in forma primaverile.,bravissimi agli autori.
 
Se maggembre continua così su un paio di fossi si scia ancora il 2 di giugnaio
Questa settimana sopra i 1500 sta continuando a nevischiare, poca roba ma sempre meglio della pioggia… dovrebbe solo fare qualche giorno sereno senza temperature saharaiane.
Ti ci porto volentieri madflyhalf! Però non devi volere troppo bene ai tuoi sci HIHIHI
 
Queste sono le sciate che adoro fare anche sopra casa mia, e che mi sono mancate terribilmente quest'anno. Salire su 10cm di neve e scendere su verdi prati poi è una delle cose più ignoranti che si possano fare :HIP
 
eh ma mi era sfuggito questo report nei prati di casa..... stupendo!!!!!! più neve a maggembre che a febbragosto.
 
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