Edo
???
Buonasera!
Dopo Jasná, Vysoké Tatry è uno dei "maggiori" comprensori sciistici di questa nazione. Il virgolettato sta a significare che probabilmente solamente la località dei Bassi Tatra, oggetto del precedente réportage può essere definita di media grandezza in quanto gli altri centri sciistici della Slovacchia sono composti da un limitato numero di impianti e di piste, e la località qua descritta non fa eccezione. Dicevo, le due skiarea che formano questo "comprensorio" sciistico sono molto piccole ma ciò che è discreto per la zona in oggetto è il dislivello sciistico di una delle due località, che va da 850 metri a poco meno di 2200. Certo, tra 850 metri e l'intermedia della cabinovia a quota 1173 la pista è piatta e di poco interesse, restano comunque altri mille metri di dislivello che sono un dato a mio avviso non trascurabile.
Vysoké Tatry è il nome dei due comprensori sciistici nonché della municipalità che racchiude all'interno dei suoi confini tre centri abitati: Štrbské Pleso, Starý Smokovec e Tatranská Lomnica. Queste località, situate a circa mille metri d'altitudine su un balcone naturale che dà sulla valle, ai piedi del versante meridionale degli Alti Tatra, sono in una posizione piuttosto carina e lo sci non è l'attività principale. I comprensori sciistici hanno una taglia modesta ma un grande numero di itinerari e di sentieri per passeggiate e trekking estivi, piste ciclabili, una ferrovia elettrica che collega queste tre località tra loro ed alla città di Poprad, in fondovalle, fanno sì che l'alta stagione cominci a giugno piuttosto che nei mesi invernali.
Visto che siamo su Skiforum però, sono le due piccole skiarea l'oggetto di questa fotocronaca. Dicevo, le skiarea sono due perché la località di Starý Smokovec dispone di una sola funicolare come impianto di risalita. C'è se ho ben capito anche una pista da sci ma, a parte il fatto che in questa stagione era chiusa, l'interesse è così limitato da non valere la pena fermarsi qua. Inoltre le skiarea non sono collegate tra di loro, motivo per il quale è necessario spostarsi in macchina per circa venti chilometri se si vuole sciare in entrambe, cosa consigliata vista la limitata estensione.
Dunque, la mattina ho sciato a Tatranská Lomnica. Questo dei due resort è quello con il maggior dislivello sciistico ma purtroppo la stagione inoltrata fa sì che l'innevamento sia scarso e che alcune delle piste più basse - di per sé queste piste non avrebbero un gran interesse visto il loro limitato dislivello ma, la skiarea essendo già piccola, con uno degli impianti chiusi alla fine ciò che rimane si riduce a due piste con qualche variante - fossero già chiuse per mancanza di neve. Sono però qua per uno sci "turistico" e questo fatto non mi pesa più di tanto così come non lo fa lo scarso innevamento. L'atmosfera quella sì che, a differenza che nella precedente skiarea è quella un po' triste di fine stagione.
In ogni caso, adesso qualche fotografia.
Per accedere alle piste dal parcheggio principale si potrebbe scegliere tra una telecabina un po' stagionata ed una seggiovia a sei posti, anch'essa dalle cupole arancioni. Purtroppo solamente la prima era in funzione, visto lo scarso affollamento. Scrivo purtroppo solo perché sarebbe stato carino provare il pessimo effetto della cupola di questo colore (anche se, se non sbaglio, da qualche altra parte avevo già preso un impianto similare a questo) ma la pista che scende dall'intermedia al paese è piatta e priva di interesse, motivo per il quale la percorrerò solamente una volta per ritornare alla macchina:
Come potrete notare in molte foto, è in questa località che le tempeste di vento degli anni passati hanno più stravolto il panorama. Per certi versi gli alberi rimasti in piedi hanno creato degli scorci piuttosto suggestivi e particolari ma il fatto di pensare che probabilmente fino a quindici anni fa queste località, che ora si trovano sopra la linea del bosco erano immerse tra le piante, fa un po' impressione...:
Arrivo alla stazione intermedia, in località denominata Štart. La successiva telecabina è di recente costruzione. Ero già stato qua in estate un po' di anni fa ed avevo trovato il precedente impianto, cioè il secondo tronco della telecabina a quattro posti un po' azzardato in un luogo così ventoso. Questo nuovo impianto con le cabine belle grosse e più pesanti mi pare più adatto alla situazione:
Arrivo in vetta nel luogo chiamato Skalnaté Pleso, 1751 metri di altitudine secondo la skimap, 1768 secondo la scritta sulla stazione d'arrivo della telecabina:
Adesso una delle discese che portano all'intermedia. In realtà un sottile strato di neve caduto due giorni prima ed il fatto che ci fossero pochissimi sciatori, unito ad una temperatura non troppo calda ha fatto sì che la neve non fosse così brutta:
Risalito con la telecabina, finalmente le nuvole basse se ne sono andate e posso salire a piedi di qualche metro per raggiungere la partenza della seggiovia biposto "Skalnaté Pleso - Lomnické Sedlo". Pleso vorrebbe dire in slovacco, se ho ben capito "laghetto di montagna". Infatti d'estate c'è sì un laghetto quassù. Sedlo invece non l'ho ben capito ma ciò che è difficile da comprendere è anche la reale altitudine alla quale è posta la stazione d'arrivo della seggiovia biposto, in quanto sulla skimap è riportato solamente il dato di 2190 metri, riferito però al nome della vetta poco distante. Google Maps confermerebbe che anche la stazione di monte si trova circa a tale altitudine, però la skimap la trovo poco chiara a proposito:
A questo punto è il momento di mostrare qual è l'impianto più interessante di questa località. Una piccola ma ardita funivia, dalla stazione intermedia ed arrivo della seconda telecabina, raggiunge in una sola campata e in 900 metri circa di dislivello i 2634 metri del Lomnický štít, la terza montagna più alta dei Monti Tatra e dei Carpazi interi. La funivia, che ha un solo ramo di risalita ed una piccola cabina in grado di trasportare solamente dodici passeggeri per volta, e che viaggia tra l'altro a soli 4,5 metri al secondo, ha una portata oraria di sole 45 persone. Non è compresa nel biglietto giornaliero, che ha già di per sé un costo per nulla trascurabile data la limitata grandezza della skiarea, al quale bisognerebbe aggiungere la bellezza di 26 euro. Qualora si decidesse comunque di non badare a spese, ed in una giornata come questa credo che ne valga la pena, il principale problema per il turista itinerante è che il biglietto va acquistato su internet parecchi giorni in anticipo. Perché ad esempio, anche in una giornata apparentemente poco frequentata come quella nella quale sono stato io, il primo posto disponibile sulla funivia era alle ore 15. Ho dovuto perciò accontentarmi, come quando ero stato in estate, di guardarla da sotto:
Ciò mi ha però permesso di ripetere un po' di volte la pista della seggiovia a due. Anch'essa si trovava in condizioni migliori di come potessi aspettarmi per via dello strato di neve caduta qualche giorno prima:
Un ingrandimento verso le piste basse della skiarea:
Il gatto vericellato, in quanto la pista, classificata nera è abbastanza ripida:
E la discesa dalla pista numero 7:
Ingrandimento sul centro abitato di Tatranská Lomnica:
E su altre località in fondovalle:
La discesa continua verso il fondovalle:
Ed ancora qualche giro su queste piste, prima di spostarmi nell'altra località:
Anche questa seggiovia biposto Tatra-Poma è stata, come la sua gemella di Jasná è stata restaurata a dovere e questo particolare tipo di seggiolino è, come già ho scritto piuttosto confortevole:
Ancora due ingrandimenti:
E' venuto il momento di andare alla macchina per spostarsi di skiarea. Comportamento questo, tanto caro al nostro missouri e da lui utilizzato per le sue "celebri" visite di quindici comprensori diversi in cinque giorni, evidentemente efficiente e questo appunto non vuol'essere una critica ma piuttosto un apprezzamento nei suoi confronti, è dal sottoscritto detestato. Devono sussistere proprio particolari condizioni perché mi decida a compiere un atto del genere e così contro la mia natura perché, se da un lato non ho nessun problema a guidare alla mattina anche per due ore per raggiungere gli impianti, dall'altro il solo pensiero di togliere gli scarponi, riporre gli sci e rivestirmi un'altra volta, mi fa passare la voglia di sciare. Dicevo, la limitatezza delle due skiarea, il fatto di trovarmi in un luogo nel quale difficilmente ritornerò in futuro apposta per sciare ed il fatto che lo skipass vale in entrambi i posti mi hanno fatto decidere di muovermi, ma difficilmente ciò accadrà tante altre volte in futuro:
Quindi, in venti chilometri circa si raggiunge l'altra località del comprensorio incluso nello skipass "Vysoké Tatry":
Ecco prima uno scatto del treno che collega queste tre località tra di loro e con il fondovalle:
La strada, qualche abitazione dal particolare stile che si trova in questi luoghi e lo strano panorama post-apocalisse meteorologica:
La seconda località sciistica si compone di due seggiovie automatiche ed uno skilift. Ci sono una manciata di piste tra circa 1400 e 1900 metri. La località è conosciuta perché è sede di un trampolino che ha ospitato nel passato competizioni internazionali. Alla partenza è presente un hotel denominato "Hotel FIS". Non so se si siano tenute qua anche gare di sci, fatto sta che le piste sono qua più semplici rispetto all'altra skiarea. Qualche foto anche di questa skiarea per completare la fotocronaca:
Per la mia gioia è ancora superstite una sciovia alla francese, che avrebbe potuto anch'essere smantellata visto che la pista alla quale permette di accedere è raggiungibile anche prendendo la seggiovia. La presenza di due curve nel tracciato di risalita ed i particolari, mai visti prima, piattelli dalla curiosa colorazione sono quel di più che proprio ci voleva per far sì che la giornata sciistica possa dire di aver superato con buoni voti le (scarsissime) aspettative che avevo alla mattina :
Ingrandimento della sommità del trampolino:
Con il téléski non si può raggiungere la seconda seggiovia in altitudine ma si può solamente ritornare alla base delle piste:
Per poi, se si vuole salire in alto, prendere la seggiovia quadriposto, impianto principale tra i tre presenti:
Un po' di scatti delle piste in alto e della vicina seggiovia esaposto:
Ingrandimento sulla montagna davanti:
E qualche ultima immagine della pista. Oramai la giornata è finita e gli impianti stanno per chiudere ma riesco a prendere ancora l'ultimo giro della seggiovia, alle 16 e 25 circa:
Anche Štrbské Pleso è famosa per un lago e per un hotel dalla forma particolare. La seconda immagine in versione estiva è presente in qualsiasi cartolina e souvenir della località:
Si legge che in realtà questa sia la località di montagna più rinomata e costosa della Slovacchia. Probabilmente più per il clima e per le attività estive che per lo sci, ma la presenza di un "Grand Hotel Kempinski" parrebbe confermare queste voci. Questa struttura moderna dovrebbe par parte del complesso residenziale:
Per chi non potesse permettersi di soggiornare in siffatta struttura ma desiderasse comunque spendere il poco denaro a disposizione per una sciata, scarponi da sci di recente fattura sono disponibili gratuitamente all'imbocco del sentiero pedonale:
Bene, la giornata sta per volgere al termine. E' il momento di rimettersi per strada:
L'anonima cittadina di Poprad è il capoluogo di questa regione e non offre particolari motivi per fermarsi a fare un giro:
La strada che conduce nel nordest della nazione attraversa una zona scarsamente abitata ed è invece circondata da paesaggi piacevoli e da pittoreschi scorci (difficili però da fotografare mentre si è alla guida), e con queste foto termina questa puntata della fotocronaca:
:skiciao:
Dopo Jasná, Vysoké Tatry è uno dei "maggiori" comprensori sciistici di questa nazione. Il virgolettato sta a significare che probabilmente solamente la località dei Bassi Tatra, oggetto del precedente réportage può essere definita di media grandezza in quanto gli altri centri sciistici della Slovacchia sono composti da un limitato numero di impianti e di piste, e la località qua descritta non fa eccezione. Dicevo, le due skiarea che formano questo "comprensorio" sciistico sono molto piccole ma ciò che è discreto per la zona in oggetto è il dislivello sciistico di una delle due località, che va da 850 metri a poco meno di 2200. Certo, tra 850 metri e l'intermedia della cabinovia a quota 1173 la pista è piatta e di poco interesse, restano comunque altri mille metri di dislivello che sono un dato a mio avviso non trascurabile.
Vysoké Tatry è il nome dei due comprensori sciistici nonché della municipalità che racchiude all'interno dei suoi confini tre centri abitati: Štrbské Pleso, Starý Smokovec e Tatranská Lomnica. Queste località, situate a circa mille metri d'altitudine su un balcone naturale che dà sulla valle, ai piedi del versante meridionale degli Alti Tatra, sono in una posizione piuttosto carina e lo sci non è l'attività principale. I comprensori sciistici hanno una taglia modesta ma un grande numero di itinerari e di sentieri per passeggiate e trekking estivi, piste ciclabili, una ferrovia elettrica che collega queste tre località tra loro ed alla città di Poprad, in fondovalle, fanno sì che l'alta stagione cominci a giugno piuttosto che nei mesi invernali.
Visto che siamo su Skiforum però, sono le due piccole skiarea l'oggetto di questa fotocronaca. Dicevo, le skiarea sono due perché la località di Starý Smokovec dispone di una sola funicolare come impianto di risalita. C'è se ho ben capito anche una pista da sci ma, a parte il fatto che in questa stagione era chiusa, l'interesse è così limitato da non valere la pena fermarsi qua. Inoltre le skiarea non sono collegate tra di loro, motivo per il quale è necessario spostarsi in macchina per circa venti chilometri se si vuole sciare in entrambe, cosa consigliata vista la limitata estensione.
Dunque, la mattina ho sciato a Tatranská Lomnica. Questo dei due resort è quello con il maggior dislivello sciistico ma purtroppo la stagione inoltrata fa sì che l'innevamento sia scarso e che alcune delle piste più basse - di per sé queste piste non avrebbero un gran interesse visto il loro limitato dislivello ma, la skiarea essendo già piccola, con uno degli impianti chiusi alla fine ciò che rimane si riduce a due piste con qualche variante - fossero già chiuse per mancanza di neve. Sono però qua per uno sci "turistico" e questo fatto non mi pesa più di tanto così come non lo fa lo scarso innevamento. L'atmosfera quella sì che, a differenza che nella precedente skiarea è quella un po' triste di fine stagione.
In ogni caso, adesso qualche fotografia.
Per accedere alle piste dal parcheggio principale si potrebbe scegliere tra una telecabina un po' stagionata ed una seggiovia a sei posti, anch'essa dalle cupole arancioni. Purtroppo solamente la prima era in funzione, visto lo scarso affollamento. Scrivo purtroppo solo perché sarebbe stato carino provare il pessimo effetto della cupola di questo colore (anche se, se non sbaglio, da qualche altra parte avevo già preso un impianto similare a questo) ma la pista che scende dall'intermedia al paese è piatta e priva di interesse, motivo per il quale la percorrerò solamente una volta per ritornare alla macchina:
Come potrete notare in molte foto, è in questa località che le tempeste di vento degli anni passati hanno più stravolto il panorama. Per certi versi gli alberi rimasti in piedi hanno creato degli scorci piuttosto suggestivi e particolari ma il fatto di pensare che probabilmente fino a quindici anni fa queste località, che ora si trovano sopra la linea del bosco erano immerse tra le piante, fa un po' impressione...:
Arrivo alla stazione intermedia, in località denominata Štart. La successiva telecabina è di recente costruzione. Ero già stato qua in estate un po' di anni fa ed avevo trovato il precedente impianto, cioè il secondo tronco della telecabina a quattro posti un po' azzardato in un luogo così ventoso. Questo nuovo impianto con le cabine belle grosse e più pesanti mi pare più adatto alla situazione:
Arrivo in vetta nel luogo chiamato Skalnaté Pleso, 1751 metri di altitudine secondo la skimap, 1768 secondo la scritta sulla stazione d'arrivo della telecabina:
Adesso una delle discese che portano all'intermedia. In realtà un sottile strato di neve caduto due giorni prima ed il fatto che ci fossero pochissimi sciatori, unito ad una temperatura non troppo calda ha fatto sì che la neve non fosse così brutta:
Risalito con la telecabina, finalmente le nuvole basse se ne sono andate e posso salire a piedi di qualche metro per raggiungere la partenza della seggiovia biposto "Skalnaté Pleso - Lomnické Sedlo". Pleso vorrebbe dire in slovacco, se ho ben capito "laghetto di montagna". Infatti d'estate c'è sì un laghetto quassù. Sedlo invece non l'ho ben capito ma ciò che è difficile da comprendere è anche la reale altitudine alla quale è posta la stazione d'arrivo della seggiovia biposto, in quanto sulla skimap è riportato solamente il dato di 2190 metri, riferito però al nome della vetta poco distante. Google Maps confermerebbe che anche la stazione di monte si trova circa a tale altitudine, però la skimap la trovo poco chiara a proposito:
A questo punto è il momento di mostrare qual è l'impianto più interessante di questa località. Una piccola ma ardita funivia, dalla stazione intermedia ed arrivo della seconda telecabina, raggiunge in una sola campata e in 900 metri circa di dislivello i 2634 metri del Lomnický štít, la terza montagna più alta dei Monti Tatra e dei Carpazi interi. La funivia, che ha un solo ramo di risalita ed una piccola cabina in grado di trasportare solamente dodici passeggeri per volta, e che viaggia tra l'altro a soli 4,5 metri al secondo, ha una portata oraria di sole 45 persone. Non è compresa nel biglietto giornaliero, che ha già di per sé un costo per nulla trascurabile data la limitata grandezza della skiarea, al quale bisognerebbe aggiungere la bellezza di 26 euro. Qualora si decidesse comunque di non badare a spese, ed in una giornata come questa credo che ne valga la pena, il principale problema per il turista itinerante è che il biglietto va acquistato su internet parecchi giorni in anticipo. Perché ad esempio, anche in una giornata apparentemente poco frequentata come quella nella quale sono stato io, il primo posto disponibile sulla funivia era alle ore 15. Ho dovuto perciò accontentarmi, come quando ero stato in estate, di guardarla da sotto:
Ciò mi ha però permesso di ripetere un po' di volte la pista della seggiovia a due. Anch'essa si trovava in condizioni migliori di come potessi aspettarmi per via dello strato di neve caduta qualche giorno prima:
Un ingrandimento verso le piste basse della skiarea:
Il gatto vericellato, in quanto la pista, classificata nera è abbastanza ripida:
E la discesa dalla pista numero 7:
Ingrandimento sul centro abitato di Tatranská Lomnica:
E su altre località in fondovalle:
La discesa continua verso il fondovalle:
Ed ancora qualche giro su queste piste, prima di spostarmi nell'altra località:
Anche questa seggiovia biposto Tatra-Poma è stata, come la sua gemella di Jasná è stata restaurata a dovere e questo particolare tipo di seggiolino è, come già ho scritto piuttosto confortevole:
Ancora due ingrandimenti:
E' venuto il momento di andare alla macchina per spostarsi di skiarea. Comportamento questo, tanto caro al nostro missouri e da lui utilizzato per le sue "celebri" visite di quindici comprensori diversi in cinque giorni, evidentemente efficiente e questo appunto non vuol'essere una critica ma piuttosto un apprezzamento nei suoi confronti, è dal sottoscritto detestato. Devono sussistere proprio particolari condizioni perché mi decida a compiere un atto del genere e così contro la mia natura perché, se da un lato non ho nessun problema a guidare alla mattina anche per due ore per raggiungere gli impianti, dall'altro il solo pensiero di togliere gli scarponi, riporre gli sci e rivestirmi un'altra volta, mi fa passare la voglia di sciare. Dicevo, la limitatezza delle due skiarea, il fatto di trovarmi in un luogo nel quale difficilmente ritornerò in futuro apposta per sciare ed il fatto che lo skipass vale in entrambi i posti mi hanno fatto decidere di muovermi, ma difficilmente ciò accadrà tante altre volte in futuro:
Quindi, in venti chilometri circa si raggiunge l'altra località del comprensorio incluso nello skipass "Vysoké Tatry":
Ecco prima uno scatto del treno che collega queste tre località tra di loro e con il fondovalle:
La strada, qualche abitazione dal particolare stile che si trova in questi luoghi e lo strano panorama post-apocalisse meteorologica:
La seconda località sciistica si compone di due seggiovie automatiche ed uno skilift. Ci sono una manciata di piste tra circa 1400 e 1900 metri. La località è conosciuta perché è sede di un trampolino che ha ospitato nel passato competizioni internazionali. Alla partenza è presente un hotel denominato "Hotel FIS". Non so se si siano tenute qua anche gare di sci, fatto sta che le piste sono qua più semplici rispetto all'altra skiarea. Qualche foto anche di questa skiarea per completare la fotocronaca:
Per la mia gioia è ancora superstite una sciovia alla francese, che avrebbe potuto anch'essere smantellata visto che la pista alla quale permette di accedere è raggiungibile anche prendendo la seggiovia. La presenza di due curve nel tracciato di risalita ed i particolari, mai visti prima, piattelli dalla curiosa colorazione sono quel di più che proprio ci voleva per far sì che la giornata sciistica possa dire di aver superato con buoni voti le (scarsissime) aspettative che avevo alla mattina :
Ingrandimento della sommità del trampolino:
Con il téléski non si può raggiungere la seconda seggiovia in altitudine ma si può solamente ritornare alla base delle piste:
Per poi, se si vuole salire in alto, prendere la seggiovia quadriposto, impianto principale tra i tre presenti:
Un po' di scatti delle piste in alto e della vicina seggiovia esaposto:
Ingrandimento sulla montagna davanti:
E qualche ultima immagine della pista. Oramai la giornata è finita e gli impianti stanno per chiudere ma riesco a prendere ancora l'ultimo giro della seggiovia, alle 16 e 25 circa:
Anche Štrbské Pleso è famosa per un lago e per un hotel dalla forma particolare. La seconda immagine in versione estiva è presente in qualsiasi cartolina e souvenir della località:
Si legge che in realtà questa sia la località di montagna più rinomata e costosa della Slovacchia. Probabilmente più per il clima e per le attività estive che per lo sci, ma la presenza di un "Grand Hotel Kempinski" parrebbe confermare queste voci. Questa struttura moderna dovrebbe par parte del complesso residenziale:
Per chi non potesse permettersi di soggiornare in siffatta struttura ma desiderasse comunque spendere il poco denaro a disposizione per una sciata, scarponi da sci di recente fattura sono disponibili gratuitamente all'imbocco del sentiero pedonale:
Bene, la giornata sta per volgere al termine. E' il momento di rimettersi per strada:
L'anonima cittadina di Poprad è il capoluogo di questa regione e non offre particolari motivi per fermarsi a fare un giro:
La strada che conduce nel nordest della nazione attraversa una zona scarsamente abitata ed è invece circondata da paesaggi piacevoli e da pittoreschi scorci (difficili però da fotografare mentre si è alla guida), e con queste foto termina questa puntata della fotocronaca:
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