L'ineffabile Val d'Anniviers - Parte II

Kaliningrad

Kayakçı-ı ekrem
Dicono che il comprensorio di St. Luc/Chandolin sia ancora più bello ed appagante di Grimentz-Zinal. Siccome a me in quest'ultimo sembrava già di avere raggiunto l'apice dell'appagamento sciatorio, le non poche aspettative nei confronti di St. Luc andavano di pari passo con un certo timore di rimanere deluso. A titolo di premessa però, e a scanso d'equivoci, va detto che quando si parla di questi comprensori (e qui io ci metto dentro anche Arolla ed Evolène) si parla di una bellezza, di un fascino, di una pienezza sciistica che non fanno molto rima né con comodità né con velocità né con millerighe, carving, piste autostradali e tutto il resto che ruota intorno a questi concetti cardine dello sci industriale moderno. No, i comprensori della Val d'Anniviers e della Val d'Hérens si distinguono principalmente per ben altri fattori, in larga misura antitetici ai succitati:

1) a livello di piste, grande rispetto del territorio, della conformazione naturale del terreno, senza ferite, sbancamenti, modellamenti, eccessivi interventi di ruspa;
2) a livello d'impianti, salta all'occhio la grande oculatezza con cui essi sono stati disposti sul territorio in modo da garantire una distribuzione ottimale dei flussi senza provocare ingorghi di alcun tipo;
3) molti impianti sono delle sciovie con curva (in non pochi casi con più di una); uno dei grandi vantaggi di queste sciovie è di adattarsi perfettamente al terreno senza bisogno d'interventi correttivi; s'insinuano così bene nel paesaggio, tra le rocce, che in certi casi sembra quasi che ne vengano inghiottite fino a scomparire ... dei capolavori d'ingegneria terra terra .... e a basso costo;
4) discreta presenza, comunque, anche d'impianti più moderni per il conforto dello sciatore più esigente in fatto di comodità .. tutto sommato una combinazione equilibrata di tipologie;
5) cementificazione ridotta al minimo necessario, quasi sempre poco appariscente e di nessun disturbo per l'occhio;
6) rifugi tranquilli senza musica assordante né all'interno né fuori;
7) frequentazione maggioritariamente di vallesani o comunque svizzeri romandi, pochi stranieri ... siamo ben lontani dalle atmosfere cosmopolite di certe altre località alpine;
8) estrema simpatia e cortesia degli addetti agli impianti ... essere accolti con un buongiorno o un benvenuto detti sempre con un sorriso rende certamente più piacevole la giornata sciistica;
9) ultimi, ma non per importanza, i paesaggi grandiosi, non solo per i quattromila e i ghiacciai, ma anche per le vedute da balconi a picco sulle valli; varietà e diversità dei versanti sciabili.

Insomma, il 31 marzo ho sciato a St. Luc e NON sono rimasto deluso, anzi ...



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^ Cartina delle piste e degli impianti. Oggi tutto aperto.



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^ La sciovia con curva Bella Tola.


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^ Sciovia Bella Tola.


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^ Sciovia Bella Tola.



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^ Sciovia Bella Tola.





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^ Sciovia Bella Tola.



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^ Qualcuno sa come possa essere venuta fuori una foto del genere? Per la cronaca, lo sciatore sopra raffigurato è l'Eccellenza per antonomasia.



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^ Il mitico Starli!


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^ Sempre sulla Bella Tola, dopo la curva.



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^ Prima dello sgancio.



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^ Discreto panorama, non c'è che dire.



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^ Discesa entusiasmante fin dalle prime curve.



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^ Lo sguardo si perde verso le dentate, scintillanti vette ...


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^ Pista magnifica. Sullo sfondo il comprensorio di Grimentz.



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^ Un attimo di contemplazione.



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^ Senza parole.



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^ Si procede.



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^ WLF



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^ Qui siamo sulla sciovia Pas de Boeuf, con la bellezza di tre curve.







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^ Sciovia Pas de Boeuf.





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^ Sullo sfondo la sciovia Bella Tola.





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^ Pas de Boeuf e Bella Tola.



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^ Sciovia Pas de Boeuf.





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^ Curva



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^ Sciovia Pas de Boeuf.




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^ Curva.



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^ Puleggiona di curva.



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^ Ci dirigiamo nel versante di Chandolin.



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^ La seggiovia di collegamento tra zona Chandolin e zona St. Luc.



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^ Panorama.



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^
Codice:
La pista servita dalla ripidissima sciovia Illhorn 2.
ERRORE: si tratta della magnifica pista Prilet



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^ Idem.



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^ Ecco, alle volte capita di non avere più voglia di fare foto. E a me è capitato proprio sulla pista più bella in assoluto, la Prilet. Guardando sulla cartina è quella più a destra. Parte da quasi 3000 metri e arriva a 1600 circa. Con circa 1400 metri di dislivello e una lunghezza che sembrava infinita, porta in completa solitudine attraverso paesaggi incantati e incontaminati. Con una parte finale nel bosco divertentissima. In alto un po' Ventina un po' Meccia, giù nel bosco un po' Chamois un po' Tofanina. Che sia veramente la pista più bella non solo della Svizzera romanda, ma della Svizzera intera? E se fosse invece la più bella delle Alpi? Inquadrato l'arrivo all'altezza del rifugio Prilet. A partire dalle ore 14:00 ogni 20 minuti ....


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^ ... passa l'autobus navetta che in 5-10 minuti porta alla stazione inferiore della ...



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^ .... comoda e veloce funicolare. Inquadrata sulla destra la pista nera di rientro a St. Luc che, per mancanza di tempo, non ho percorso.



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^ Tracciato della splendida giornata (ovvero, gli scarponi, malgrado la termoformatura, mi facevano ancora male in due punti ... sì, SOLO due punti). Se volete sciare a St. Luc e non volete pagare il parcheggio, posteggiate, come abbiamo fatto noi, alla partenza della seggiovia Forêt. C'è un bel po' di strada da fare, anche sterrata e sconnessa nella parte finale, ma è la soluzione più economica e comoda.



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^ 1250 KM per sciare due soli giorni. Un po' una pazzia, ma n'è valsa davvero la pena.

PS: quando il socio avrà caricato le sue foto, avrò cura di proporle anche qui, come ricompensa per avervi annoiato con la mia fissazione delle sciovie alla francese.
 
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Comunque, visto che ci ha già pensato lei a documentare questi eccellenti manufatti funiviari come si deve, io, quando visiterò la località sciistica potrò godermi la sciata senza il pensiero di scattare fotografie che siano in grado di aggradarla!
 
Magnifico report anche questo!! Anche se su Grimentz - Zinal ci sono più foto delle piste, ma ci accontentiamo!
 
^ Hai ragione ma arriveranno anche le foto delle piste. A questo giro mi ero concentrato sulle due più belle sciovie delle Alpi.....
 
^ Io ho fatto due notti nell'alberghetto **S di Grimentz a prezzi relativamente modici. La mattina della domenica ci ho messo 20-30 minuti massimo in macchina per arrivare al parcheggio della seggiovia Forêt. Questo per dire che non ho avuto occasione di visitare né Saint Luc né Chandolin. Dalle foto mi sembrano tutt'e due molto tranquilli ed attraenti. Per sciare, a meno di trovare un pernotto nei pressi della funicolare, nel caso di Saint Luc, o delle seggiovie Tsapé e Rotzé, nel caso di Chandolin, occorre in ogni caso spostarsi con l'autobus navetta, per cui direi che uno vale l'altro. Ma conoscitori dei luoghi come Maxxx155 ti potranno consigliare meglio. Come va il polso?
 
ho tolto il gesso e ripreso a sciare lo scorso weekend, rischio un po' ma la scimmia è tanta
 
Vedo che Lei ha quasi 156mila km sulla sua ammiraglia... ma il Qubo di Starli è già arrivato al milione? HIHIHI

PS: Bellissimi il Weisshorn e lo Zinalrothorn visti da lì... appuntitissimi.
 
Sì. Il Qubo, arrivato a fine vita tecnica, l'ha ceduto al padre e in cambio ha preso un Ignis 4x4 a benzina. Col quale è già stato però fino in Chirghisia, poi sull'isola di Man, poi fino in Azerbaigian, solo per citare i viaggi più lunghi che mi vengono in mente (ah, anche in Norvegia l'estate scorsa, se non erro). Insomma, guardiamo quanto gli dura questo (il Qubo mi pare avesse superato i 300.000 km).
 
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