Inverno e primavera di là e di qua dal Foscagno - Livigno & Bormio 23/24.03.19

ste1258

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Una stagione decisamente scarsa per svariati motivi, non ultimo quello nivometrico, è stata recuperata in extremis con un paio di signore sciate nella cd Magnifica Terra, sabato in quel di Livigno e domenica sulle piste del Vallecetta: 8 ore di sci il primo giorno e 7 il secondo, tutte assai soddisfacenti, con pochissimo traffico e qualità della neve spesso oltre le aspettative.

Iniziamo con un notturno bormiese di venerdì sera:
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Sabato mattina, salendo il Foscagno, si incontrano temperature alte, 7 gradi appena prima del passo, e il tipico vento caldo di caduta. Appena passata la dogana, il termometro scende di colpo a -1... di là è inverno.
Passo d'Eira, ore 9:00: collaudiamo la nuova realizzazione 2018 del Mottolino, la seggiovia Yepi, alias "Vallaccia riciclata", che costituisce un valido accesso alternativo a Trepalle.
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Il gruppo del Bernina si svela all'orizzonte, mentre passano un paio di cabine del Mottolino rimesse a nuovo, devo dire un gran bel lavoro di ristrutturazione dei classici bidoni Leitner anni 90 Made in Piacenza, che adesso si presentano nei 3 diversi colori societari (che poi sono gli stessi della bandiera francese, ma va beh).
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Una classica foto delle piste di Livigno di mattina presto: la battitura qui è sempre impeccabile, e ce ne accorgeremo ancora di più il giorno dopo a Bormio...
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La pista Sponda: nonostante siamo a fine marzo e a poco più di 2000 mslm, la neve è la miglior polvere livignasca!
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Una galleria di neve nel divertentissimo percorso di skicross del Mottolino, uno altrettanto bello ma ancora più lungo c'è al Carosello 3000.
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Le nere del Monte della Neve sono per me i tracciati migliori del Mottolino, neve bellissima fino a fine stagione grazie all'esposizione NNW e alla quota 2200-2700:
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Questo è il finale (sbilenco) della Paradisin, la più larga di tutte:
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Ci spostiamo subito di là sfruttando la nuova navetta "espressa" di collegamento tra i 2 versanti, in aggiunta alle solite 3 linee bus urbane. La navetta però porta direttamente davanti agli impianti, sia lato Carosello che Mottolino, a differenza dei bus che si fermano lungo la strada. E di là prendiamo subito il "nuovo mostro": 3200 persone orarie e 6 m/s di velocità, code dimenticate e 900 m di dislivello in 10 minuti... la vecchia Agudio non mi manca.
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Tre giri nel bianco totale della val Federia, e unica "coda" del giorno (3 minuti), poi il nulla.
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Il gruppo Ortles-Gran Zebrù con i ghiacciai dello Stelvio, in primo piano i vasti "campi di scki" del Mottolino:
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La bella pista nera Zuelli che da Cima Blesaccia scende direttissima fino in paese con quasi 1000 m di dislivello:
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Pausa pranzo con vista sull'alta valle di Livigno:
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Verso le 13 la "strettissima" pista Centrale è invasa da centinaia di sciatori... non si sa proprio dove scendere...
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Pista Femminile bassa, adesso rinominata Blesaccia (dite a quelli della Carosello di mettere i nomi delle piste sulla mappa... il disegno muto così com'è adesso è incomprensibile!), scende fino in paese con una bella vista sul biscione:
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Nel dedalo di piste di Cima Blesaccia: questa è la Valle, tracciata su un terreno 100% naturale:
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Seggiovia Fontane (con i piloni alzati, finalmente... non si rischia più di decapitare qualche sciatore che passa sotto) con la nuova variante di collegamento da Valandrea, in primo piano, che mi dicono essere una novità di questa stagione, in effetti non l'avevo mai vista.
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Groviglio di impianti in quel delle Tagliede:
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La nera della Costaccia, nome di poca fantasia ma sicuramente indovinato.
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Prendiamo di nuovo lo "ski-link" che ci deposita direttamente davanti all'ascensore che conduce al piano imbarco della cabinovia Mottolino, e risaliamo sul versante est. Qui una vista del versante Carosello con tutto il suo reticolo di piste:
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"Livigno"... ma quelle fotografate sono le piste di Bormio!
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Pomeriggio sul pistone centrale del Mottolino:
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Vista del centro del paese con il Motto alle spalle:
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La chiesina di Trepalle dalla pista omonima, e l'immancabile benzinaio:
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Ultima salita con la seggiovia Trepalle, alle 16:40. In questa stagione gli impianti chiudono addirittura alle 17:00!
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Breve pausa dissetante al rifugio Mottolino, e pochi minuti prima delle 17 l'ultima discesa fino al Passo d'Eira, per un totale di 12.200 m di dislivello.
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Sulla strada del ritorno, la cima della Levissima...
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...e l'enrosadira sul Tresero:
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Domenica ore 8:30, a Bormio ci sono già 5 gradi, è primavera. Salendo in cabinovia lo scenario invita più al trekking che allo sci...
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A Bormio 2000 alle 8:45 c'è già mezza Milano che fa casino, gara sociale in allestimento, speaker che si sente fino a Sondalo e oscura il sottofondo di Van de Sfroos che sarebbe molto meglio.
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Saliamo in seggiovia al Cimino (che non è quello di Van de Sfroos, però). Qui la neve è bella, anche se la temperatura non è certamente invernale.
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Proseguiamo col terzo tronco fino alla Cima Bianca:
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Qui la vista è sempre bellissima! Valfurva con l'arco delle 13 cime del Cevedale:
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Il terzetto Ortler-Zebrù-Gran Zebrù, e a destra il mio Confinale che ho salito l'estate scorsa (https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=90961)
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Il passo del Foscagno, in fondo si distinguono gli impianti di Livigno:
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Parata di seggiovie al Cimino. Poco traffico in pista e neve ottima:
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Dallo stesso punto, foto rivolta a valle: è evidente la verticalità del comprensorio di Bormio.
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La bellissima pista Sant'Ambrogio (sempre a proposito di Milano...), ondulata e ignorata dai più:
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Tornati a Bormio 2000 dopo un'ora, troviamo letteralmente il mondo... niente di meglio che un viaggio a bordo di Nonna Agudio, alias La Carretta della Neve, alias #Whitelady3000:
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La bellissima Bimbi al Sole, secondo me la pista più bella di Bormio e una delle migliori in assoluto, quasi 5 km e oltre 1000 m di dislivello. Qui il muro sotto il Cimino, segnato rosso ma che secondo me è proprio nero:
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...qui invece il tratto basso, dove diventa un tracciato alla vecchia maniera che serpeggia nel bosco fino a Bormio 2000.
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Controluce su una delle seggiovie più ardite che conosco, 700 m secchi di dislivello in 1800 m, e un vasto assortimento di piste servite per tutti i gusti.
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Si scende fino in paese a provare la pappetta sulla Stelvio, siamo in quella breve finestra di tempo tra il marmo e l'acqua corrente... neve divertentissima.
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Il centro storico di Bormio:
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"...e il tempo dolcemente sale come una bianca funivia..."
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La nera delle Betulle, purtroppo chiusa nel ripido tratto iniziale.
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Dopo mezzogiorno apre il Canalino Sertorelli, prima chiuso per allenamenti. Un halfpipe naturale:
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Gli (antiquati) impianti di Valdidentro:
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Pomeriggio al 3000: questa è la variante della pista Stella Alpina che dovrebbe chiamarsi Ferrari. Neve di Livigno.
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Un simpatico skivelox (funzionante!) sul percorso Funslope Valbella:
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Ore 15:15: si parte dai 3011 per l'ultima discesa della giornata, sperando di riuscire ad arrivare in paese senza fermarsi...
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Ore 15:40: dopo 25 minuti di discesa no stop su tutti i tipi di neve, compreso lo sci d'acqua sui ruscelli della blu Bosco Basso, e le gambe che chiedono aiuto, la parata di cannoni a riposo ci accoglie a 1211 mslm:
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È tutto. Skifate e commentate numerosi.
 
Ti meritavi un bel 7 ma citare “La ballata del Cimino” di Davide Van de Sfross ti ha portato un bell’otto pieno pieno.
 
Racconto dettagliato come sempre e bellissime foto, due combinazioni che fan proprio voglia di partire all'istante! Mi ritrovo molto nelle tue sensazioni e nelle tue descrizioni... ma a questo punto l'ardua sentenza (a cui io stesso non son mai stato capace di rispondere): meglio Bormio o Livigno? Una ha un dislivello record e piste mai banali, l'altra una sfacciata "intonsité" in quasi tutta la stagione e pistoni godibili e larghissimi, nonche' una neve che non delude mai. Parlando solo di piste (quindi no paese no impianti) tu quale preferisci?
 
"Seggiovia Fontane con la nuova variante di collegamento da Valandrea"

sarebbe? :think:

Dall'arrivo della seggiovia Valandrea, per muoversi verso la Fontane, c'è sempre stata una sola pista, quasi piatta, che tagliava in orizzontale il pendio fino a confluire nella Rin. Da quest'inverno sono state battute 2 nuove piste che partono proprio sotto l'arrivo della Valandrea e picchiano nel vallone del Rin. Io non le avevo mai viste e l'addetto mi ha confermato che sono una novità. Eccone una, l'altra è qualche metro più a destra:
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Racconto dettagliato come sempre e bellissime foto, due combinazioni che fan proprio voglia di partire all'istante! Mi ritrovo molto nelle tue sensazioni e nelle tue descrizioni... ma a questo punto l'ardua sentenza (a cui io stesso non son mai stato capace di rispondere): meglio Bormio o Livigno? Una ha un dislivello record e piste mai banali, l'altra una sfacciata "intonsité" in quasi tutta la stagione e pistoni godibili e larghissimi, nonche' una neve che non delude mai. Parlando solo di piste (quindi no paese no impianti) tu quale preferisci?

Come piste preferisco Livigno. I tracciati di Bormio, in termini assoluti, sono più validi di quelli livignaschi, una Bimbi al Sole vale da sola mezzo Carosello. Però l'idea di fare sempre su e giù per quella montagna, senza mai cambiare versante, e con un numero limitato di piste (alla fine se togli gli ski weg, le variantine insulse tipo Ermellini, e quelle sempre chiuse tipo Stella Alpina centrale e Betulle alta, rimangono 6 piste), mi rende la sciata meno soddisfacente di una livignata. Le piste di Livigno sono più simili tra loro, ok, ma tutte di livello medio-alto (magari senza un'eccellenza), e non fai mai 2 volte la stessa in una giornata. Quando alle 9 del mattino sbarco sul Mottolino, mi prende sempre il panico perchè non so da dove cominciare e so che arriverò alle 5 avendo lasciato indietro qualcosa. A Bormio sai già che all'ora di pranzo hai fatto il grosso del lavoro, poi ricominci dal via. Ci sono 1800 m di dislivello, ok, ma chi li sfrutta tutti a ripetizione? Scendi in paese una, due volte, poi scii da 3000 a 2000 per il resto del tempo. Vogliamo parlare della neve? Meglio il vetro sparato/piovuto di Bormio in inverno e l'acqua in primavera (e i sassi garantiti a 3000), o la polvere di Livigno che solo adesso molla negli ultimi 200 m di dislivello?
Se invece parliamo di paesaggi, direi che purtroppo nessuna delle 2 eccelle in questo senso. Per dire, trovo molto più appagante visivamente sciare nella piccola Chiesa, tra vecchie baite di pietra, laghi, fitte foreste, larici radi, rocce, con montagne bellissime a portata di mano e 3 versanti diversi, anche se a fine giornata hai fatto tutte le piste 4 volte. A Bormio c'è un bel panorama dalla Cima Bianca, ma tolto quello scii e sempre e solo sullo stesso pendio con l'unica vista del marrone di fondovalle, a Livigno sei su 2 panettoni più anonimi del Pora, la montagna bella più vicina è a 20 km, anche se almeno vedi bianco intorno. Ecco, diciamo che se voglio fare una giornata sugli sci cercando dei bei panorami vado a Campiglio o al Monte Rosa, non a Bormio né a Livigno.
Per finire, come paese è infinitamente più bello Bormio, con un vero e delizioso centro storico, mentre quello di Livigno è un centro... commerciale. Non ci andrei mai in vacanza.
 

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Ultima modifica:
Come piste preferisco Livigno. I tracciati di Bormio, in termini assoluti, sono più validi di quelli livignaschi, una Bimbi al Sole vale da sola mezzo Carosello. Però l'idea di fare sempre su e giù per quella montagna, senza mai cambiare versante, e con un numero limitato di piste (alla fine se togli gli ski weg, le variantine insulse tipo Ermellini, e quelle sempre chiuse tipo Stella Alpina centrale e Betulle alta, rimangono 6 piste), mi rende la sciata meno soddisfacente di una livignata. Le piste di Livigno sono più simili tra loro, ok, ma tutte di livello medio-alto (magari senza un'eccellenza), e non fai mai 2 volte la stessa in una giornata. Quando alle 9 del mattino sbarco sul Mottolino, mi prende sempre il panico perchè non so da dove cominciare e so che arriverò alle 5 avendo lasciato indietro qualcosa. A Bormio sai già che all'ora di pranzo hai fatto il grosso del lavoro, poi ricominci dal via. Ci sono 1800 m di dislivello, ok, ma chi li sfrutta tutti a ripetizione? Scendi in paese una, due volte, poi scii da 3000 a 2000 per il resto del tempo. Vogliamo parlare della neve? Meglio il vetro sparato/piovuto di Bormio in inverno e l'acqua in primavera, o la polvere di Livigno che solo adesso molla negli ultimi 200 m di dislivello?
Se invece parliamo di paesaggi, direi che purtroppo nessuna delle 2 eccelle in questo senso. Per dire, trovo molto più appagante visivamente sciare nella piccola Chiesa, tra vecchie baite di pietra, laghi, fitte foreste, larici radi, rocce, con montagne bellissime a portata di mano e 3 versanti diversi, anche se a fine giornata hai fatto tutte le piste 4 volte. A Bormio c'è un bel panorama dalla Cima Bianca, ma tolto quello scii e sempre e solo su quel pendio con l'unica vista del marrone di fondovalle, a Livigno sei su 2 panettoni che più anonimi di quelli c'è solo il Pora, la montagna bella più vicina è a 20 km, anche se almeno vedi bianco intorno. Ecco, diciamo che se voglio fare una giornata sugli sci cercando dei bei panorami vado a Campiglio o al Monte Rosa, non a Bormio né a Livigno.
Per finire, come paese è infinitamente più bello Bormio, con un vero e delizioso centro storico, mentre quello di Livigno è un centro... commerciale. Non ci andrei mai in vacanza.

Lo scorso WE mi sa che c'era una bella rappresentanza di skifosi nella conca Bormina, sopratutto Domenica a Bormio.:HIP

Sono completamente d'accordo....aggiungo che a me Bormio non fa impazzire anchè perchè le piste sono continuamente intterrotte da incroci ed intersezioni che, in caso anche solo di medio affollamento, rendono particolarmente snervante la skiata...

Idem Livigno, pistoni quasi tutti uguali lisci come il biliardo che fatto uno fatti tutti...

Passerò per eretico ma in alta valtellina il posto dove torno sempre stravolentieri a skiare e che per me vince come Best Value è Santa Caterina....pendii easgerati per lo ski, dislivello skiabile notevole, Panorama vario ed appagante, poca gente, pochi incroci, qualità della neve quasi* come livigno.

Assolutamente adeguata per una giornata, in ottica di settimana Bianca in Alta Valle, potendo cambiare comprensorio ogni giorno, probabilmente l'unico che rifarei più giorni



*a volte poco meglio, a volte poco peggio
 
Passerò per eretico ma in alta valtellina il posto dove torno sempre stravolentieri a skiare e che per me vince come Best Value è Santa Caterina

Sabato sera m'era sorto il dubbio se il giorno dopo fare Bormio o Santa Caterina, poi mi è venuta in mente la storia della sciovia Gavia chiusa e con essa la scomodità di tornar su dal centro paese, e alla fine ha vinto Bormio, anche perchè era l'ultima possibilità per questa stagione di fare peak-to-creek (infatti adesso la Stelvio bassa ha chiuso). Santa Caterina è sicuramente una stazione dai panorami grandiosi (lì sì che sei "dentro" la montagna, e non davanti) e anche Valdidentro è carina come ambiente, soprattutto nella parte alta, peccato sia letteralmente insciabile per via degli impianti lentissimi e disposti alla caxxo.

Livigno, pistoni quasi tutti uguali lisci come il biliardo che fatto uno fatti tutti...

Il mantra "a Livigno le piste sono tutte uguali" che si sente spesso è vero solo in parte, e dettato secondo me più dall'omogeneità del paesaggio che dalla reale similitudine delle piste: le discese della Costaccia sono ben diverse da quelle di Federia o del Monte della Neve, sono invece sempre uguali i panettoni. Cerco di spiegarmi meglio: lasciando invariate le piste proviamo a immaginarcele in un ambiente meno desertico e più vario, con boschi, laghetti naturali, rocce, malghe e gruppi di baite qua e là, e al cospetto di qualche montagna bella: credo che le stesse piste diventerebbero improvvisamente più interessanti. O no?
 
Ultima modifica:
e comunque per me, la più deludente di tutte in Valtellina, è Madesimo...
Paesaggi mia Chiesa è il Top
Piste e qualità Neve voto Mottolino
 
Direi uguale, hanno zone con neve sublime garantita entrambi (Monte della Neve di qua, Federia di là) e zone dove la neve si deteriora prima per via della maggiore insolazione (Mottolino di qua, Carosello/Blesaccia di là). Fermo restando che nei periodi freddi, quando Livigno finisce al telegiornale con i suoi bei -20, è polvere finissima di gesso fino in paese e non c'è mezza pista che molli. Tra l'altro, che io ricordi, anche in anni poco nevosi e molto ventosi, perfino a cima Blesaccia non ho mai trovato un sasso che fosse uno, mentre ad esempio a Bormio 3000 sono di default.
 
Sabato sera m'era sorto il dubbio se il giorno dopo fare Bormio o Santa Caterina, poi mi è venuta in mente la storia della sciovia Gavia chiusa e con essa la scomodità di tornar su dal centro paese, e alla fine ha vinto Bormio, anche perchè era l'ultima possibilità per questa stagione di fare peak-to-creek (infatti adesso la Stelvio bassa ha chiuso). Santa Caterina è sicuramente una stazione dai panorami grandiosi (lì sì che sei "dentro" la montagna, e non davanti) e anche Valdidentro è carina come ambiente, soprattutto nella parte alta, peccato sia letteralmente insciabile per via degli impianti lentissimi e disposti alla caxxo.

Io ho parcheggiato in centro, quindi SG2, poi skilift, poi taglio tutto a DX, poi skilift fino al pianettone sopra l'intermedia prima che si impenni et voilà...Certo, con il gavia era più facile ma ci si adatta...anche a dover cambiare ovetto a metà:TTTT

Valdidentro è uno dei pochi posti (nel N. Italia) dove non ho skiato, ma la guardavo da Bormio giusto Domenica e mi sembra un posticino interessante, di quelli un po snobbati che in genere a me piacciono(impianti vecchi e messi a caso non li vedo come un grosso limite)
 
cambiare ovetto a metà

Ancora?? Ma il concetto di intermedia passante non è ancora arrivato da quelle parti? Mi ricordo (l'unica volta in cui ci sono stato, cioè 11 anni fa) la scomodità di scendere e risalire all'intermedia (tra l'altro cabine con sci interni, scomodissimi, come a Bormio, ma almeno a Bormio la prendi poche volte, quella del Sobretta ci giri tutto il giorno). Pensavo che con gli anni si fossero aggiornati.
 
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