Scarponi: un’eterna lotta contro il Ventotto e Mezzo!

Vettore2480

VETTORE
Vorrei reintrodurre un tema forse largamente trattato, ma ultimamente poco visto nel forum. Vorrei chiedere agli esperti di scarponi se gli atleti professionisti (che immagino siano tutti “bootfittatissimi”) conservano lo spazio per muovere le dita oppure toccano in punta ed hanno le dita ferme.
Osservando un atleta e un domenicale di pari statura, saltano immediatamente all’occhio gli scarponi cortissimi del primo, sembra impossibile che non tocchino.
La mia vita sciatoria è stata un’eterna lotta contro il 28,5, poi spiegherò il perché... :MESMAL::MESMAL:
 
Vorrei reintrodurre un tema forse largamente trattato, ma ultimamente poco visto nel forum. Vorrei chiedere agli esperti di scarponi se gli atleti professionisti (che immagino siano tutti “bootfittatissimi”) conservano lo spazio per muovere le dita oppure toccano in punta ed hanno le dita ferme.
Osservando un atleta e un domenicale di pari statura, saltano immediatamente all’occhio gli scarponi cortissimi del primo, sembra impossibile che non tocchino.
La mia vita sciatoria è stata un’eterna lotta contro il 28,5, poi spiegherò il perché... :MESMAL::MESMAL:

Lo scarpone di un atleta ha lo scafo minimo due numeri in meno di quanto consigliabile per un amatore... e c'è dietro un lungo lavoro di bootfitting.
Si tende ad usare scafi piccoli, scarpette ultralavorate, e anche puntali e talloni modificati per assecondare le esigenze agonistiche e avere uno scarpone molto sensibile e molto preciso, meno spazio c'è intorno al piede, più netta e precisa sarà la sensazione trasmessa dallo sci.
Per un uso amatoriale, lo scarpone deve essere in primis comodo, poi preciso.

Se hai problemi, hai già provato vari modelli ma non ne vieni a capo, vai da un bravo bootfitter come ad esempio Marco Pistoni ad Asola, e lui qualsiasi problema tu abbia te lo risolve e ti mette al piede uno scarpone perfetto...
 
Vorrei reintrodurre un tema forse largamente trattato, ma ultimamente poco visto nel forum. Vorrei chiedere agli esperti di scarponi se gli atleti professionisti (che immagino siano tutti “bootfittatissimi”) conservano lo spazio per muovere le dita oppure toccano in punta ed hanno le dita ferme.
Osservando un atleta e un domenicale di pari statura, saltano immediatamente all’occhio gli scarponi cortissimi del primo, sembra impossibile che non tocchino.
La mia vita sciatoria è stata un’eterna lotta contro il 28,5, poi spiegherò il perché... :MESMAL::MESMAL:

Lo scarpone gara è molto meno imbottito del negozio, anche a parità di numero lo scafo è molto più piccolo. Inutile veramente usarli se non fai GS oppure vuoi esagerare in campolibero, a meno che tu non abbia un piede veramente snello.
Non tocca in punta, perchè altrimenti lo allunghi, ma considera che perdi l'uso delle dita e la sensibilità dopo un po' che li hai calzati (almeno per me).
C'è di bello che ci scii tranquillamente a ganci aperti, ma scordati di lasciarli allacciati appena arrivi al tornello per la risalita, non ti preoccupare che se ti dimentichi te lo ricordano loro!

io ho un 43 da tennis e porto un 304 mm ... e non ho esagerato! Anzi è piuttosto comodo, considera che sono tutti fresati all'interno e bombati termicamente, Comunque è incredibile come quando lavori una scarpa in un punto dopo un po' inizia a farti male un altro! Incredibile...
 
Chiaramente non uso scarponi gara ma scarponi freeride last 97. Dentro ho le scarpette intuition pro wrap, quelle con la schiuma dura che sono già abbastanza punitive per fare freeride.
Io ho un piede di lunghezza 45 ma, indipendentemente dal last, per me gli scarponi 29 sono sempre e comunque “una barca”, mai riuscito a comprarne un paio, già in misurazione ho i ganci tirati a stecca e si muove tutto il piede.
Ho sempre ripieganto sul 28,5 che è comunque largo, mentre in lunghezza ‘giustino’, e sempre tendente al corto.
Da sempre sono costretto a spessorare, inoltre mentre scio devo serrare fortissimo, per evitare che il piede venga avanti e, quando a meta stagione le scarpette iniziano a ‘mollare’ un po’ per l’usura, ad ogni accenno d’arretramento inizio a battere dolorosamente in punta.
Già a 30 anni avevo le unghie abbastanza distrutte, oramai sono letteralmente andate...
Ho cambiato diverse paia di scarponi, già da nuovi tolgo sistematicamente le scarpette originali e metto le termoformabili, per riempire i vuoti sul piede e, al contempo, sfondare in punta termoformando con spessi cappucci.
Comunque alla fine è sempre lo scafo che comanda, quindi hai voglia a cercare spazio davanti davanti, ad un certo punto c’è sempre il duro.

Non sono mai stato da un bootfitter che intervenga sugli scafi... se il global warming si fermerà e vedrò ancora un futuro sciatorio davanti, prima o poi mi deciderò :D
 
Prendi lo scarpone ci metti dentro una scarpetta ad iniezione , ci metti dentro il piede, ci spari dentro la schiuma, attendi un po’ di minuti ed hai risolto tutti i tuoi problemi. Lo fanno tuttti i buoni negozi di sci.
Ciaoo
 

.

Se per la pista/pali uno scarpone asciutto, al limite del corto va bene perchè dona sensibilità al pegno di tenere le dita un po contratte e porconare un po tra modifiche/bombature/fresature, per fare freeride/freestyle lo scafo deve essere lungo il giusto/ mezzo numero in più....pena ritrovarsi le unghie nere dopo la prima infoppata o atterraggio..

Certo che se hai il piede magro e lungo è un bel casino che, se non riesci a venirne a capo da solo, e mi sembra che tu ci abbia già provato (scii con lange xt LV e intuition wrap giusto?, che probabilmente è la combo che offre I volume interni più bassi nel settore), non resta che andare da uno bravoHIHIHI
 
Se per la pista/pali uno scarpone asciutto, al limite del corto va bene perchè dona sensibilità al pegno di tenere le dita un po contratte e porconare un po tra modifiche/bombature/fresature, per fare freeride/freestyle lo scafo deve essere lungo il giusto/ mezzo numero in più....pena ritrovarsi le unghie nere dopo la prima infoppata o atterraggio..

Certo che se hai il piede magro e lungo è un bel casino che, se non riesci a venirne a capo da solo, e mi sembra che tu ci abbia già provato (scii con lange xt LV e intuition wrap giusto?, che probabilmente è la combo che offre I volume interni più bassi nel settore), non resta che andare da uno bravoHIHIHI

Le unghie oramai sono un lontano ricordo per me, specie quelle del piede destro che è mezzo cm più lungo... HIHIHI
 
Ultima modifica:
Anche secondo me passare da un bootfitter competente è l’unica soluzione, lasciando perdere lo scarpone race, quando hai un piede “sfigato” la maggior parte delle volte l’unica soluzione è investire un pomeriggio, partire da una misura piccola e farlo sistemare ad hoc, ci vanno un po’ di soldi e un po’ di pazienza, però sciata e comodità poi ne guadagnano!purtroppo non tutti hanno la fortuna di trovare la scarpa giusta tra gli scaffali!
 
Mi stupiscono un po' queste dichiarazioni così massimaliste sull'uso dello scarpone da gara.
io con un "gara" con 95 mm di last ci giro in pista normalmente, e non sono un fachiro.
Certo, apri e chiudi ogni volta che fai una risalita, ma non lo vedo, sinceramente, come un problema tragico.
Peraltro, non appena si inizia ad avere un minimo di sensibilità sugli sci (e ne ho pochina...) la differenza data da uno scarpone "race", magari spessorato, è davvero rilevante.
 
Questo è il mio piede:

20190327_120907.jpg

questo il mio scarpone:

20190327_070655.jpg

Lunghezza 306mm, larghezza 92mm.

L'ho lavorato allargando di qualche millimetro i punti dove doleva, ma adesso è comodo e lo tengo tutto il giorno. Slaccio e allaccio i ganci ogni discesa, però solo che penso di curvare gli sci sono già in lamina.

IMHO
 
Ecco.
Come volevasi dimostrare: gli attrezzi race restano i migliori... chiedono un minimo di cura in più (banalmente, mettere in modo corretto gli scarponi, e aprirli/chiuderli per le risalite), ma garantiscono risultati incommensurabilmente migliori.
 
Chiaramente non uso scarponi gara ma scarponi freeride last 97. Dentro ho le scarpette intuition pro wrap, quelle con la schiuma dura che sono già abbastanza punitive per fare freeride.
Io ho un piede di lunghezza 45 ma, indipendentemente dal last, per me gli scarponi 29 sono sempre e comunque “una barca”, mai riuscito a comprarne un paio, già in misurazione ho i ganci tirati a stecca e si muove tutto il piede.
Ho sempre ripieganto sul 28,5 che è comunque largo, mentre in lunghezza ‘giustino’, e sempre tendente al corto.
Da sempre sono costretto a spessorare, inoltre mentre scio devo serrare fortissimo, per evitare che il piede venga avanti e, quando a meta stagione le scarpette iniziano a ‘mollare’ un po’ per l’usura, ad ogni accenno d’arretramento inizio a battere dolorosamente in punta.
Già a 30 anni avevo le unghie abbastanza distrutte, oramai sono letteralmente andate...
Ho cambiato diverse paia di scarponi, già da nuovi tolgo sistematicamente le scarpette originali e metto le termoformabili, per riempire i vuoti sul piede e, al contempo, sfondare in punta termoformando con spessi cappucci.
Comunque alla fine è sempre lo scafo che comanda, quindi hai voglia a cercare spazio davanti davanti, ad un certo punto c’è sempre il duro.

Non sono mai stato da un bootfitter che intervenga sugli scafi... se il global warming si fermerà e vedrò ancora un futuro sciatorio davanti, prima o poi mi deciderò :D

piu che 45, quanti cm ti misurano?

dovresti prendere misure come johnny

resta il fatto che sarebbe bene andare da uno che vive facendo lamine e bootiftting (non che venda anche attrezzatura e abbigliamentoHIHIHI)
 
Ecco.
Come volevasi dimostrare: gli attrezzi race restano i migliori... chiedono un minimo di cura in più (banalmente, mettere in modo corretto gli scarponi, e aprirli/chiuderli per le risalite), ma garantiscono risultati incommensurabilmente migliori.

sì, ma cosa se ne fa di una scarpa da gara (che uso anch'io, per inciso) lo skifoso che ha aperto il thread, che passa il 90% del suo tempo in fresca e, se mette gli sci in pista, lo fa con dei largoni da 100 e passa sotto il piede?!
 
Ho anch'io un piede lungo e sottile.
Ho fatto gare tra i 10 e 16 anni...sempre con scarponi stretti e iniettati. Con dolori costanti anche durante le discese. Grande precisione, ma con che prezzo. Scarponi slacciati ad ogni risalita. Usavo San marco con cui mi trovavo bene come precisione.
Poi mi sono dato al fuoripista, in via pressoché esclusiva (neve permettendo). Ho preso un garmont con scarpetta iniettabile (non l'ho inettata) e lacci.
Stringo molto i lacci e i ganci a seconda delle condizioni.
Ho perso un po' in sensilbilità, ma scio tutto il giorno senza dolori.
Credo che lo scarpone con lacci per i piedi stretti sia essenziale (dirò una cavolata ma per me meglio ancora dell'iniezione)

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Una soluzione ci sarebbe.
Io da un paio d'anni alterno sci e telemark (75 mm) ecco gli scarponi da telemark per i dolori sono la vera svolta.
 
La soluzione è pedicure !
Unghie molto corte ed eliminare tutte le callosità soprattutto sul tallone per recuperare quei mm vitali. HIHIHI
 
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