Terios2
Well-known member
Ho casa a Sauze d’Oulx a circa un’ora di macchina dal paese di Orelle dove parte una telecabina che porta nel più grande comprensorio europeo sci ai piedi e a 59 anni finalmente mi decido. Si, ma a modo mio... piste e impianti giusto per i trasferimenti, per il resto pelli, cuore e neve intonsa[emoji2]
La guida con cui ho iniziato da questa stagione a fare un po’ di scialpinismo più organizzato, ha combinato con un suo socio una gita freeride e mi aggrego ad un gruppo già collaudato attraverso altre gite.
Ritrovo a Bardonecchia: siamo in nove (tra cui due donne) più le due guide. Tra tutte spicca la figura distinta, serena tranquilla con uno sguardo amichevole e simpatico di una persona anziana: me lo presentano. Gioacchino (anche il nome è d’antan) e mi dicono che ha 74 anni. Bene, penso, non farò brutte figure vista la mia scarsa dimestichezza con le pelli e i ramponi.... un emerito casso! Una furia sia in salita che in discesa. Un treno che fermi solo se gli spari nelle gambe[emoji849]
Vabbè, arriviamo a Orelle saliamo con la telecabina e prendiamo una SG4A che ci porterà alla base del nostro vero momento freeride. Nel frattempo passiamo da un paio di piste con una neve spaziale.
Arrivati alla fine della salita impiantistica iniziano i cavoli amari. Per me. Si pella: trecento metri o poco più di dislivello ma sopra i 3000 metri e io non sono abituato a quelle altezze. Salita abbastanza ripida (soprattutto nel finale) con un terreno che richiede anche i rampant: mestiere che entra e colorazione delle mutande in una virata (la mitica gücia).
Dalla cima una fantastica discesona di circa 18 km in ambiente spaziale: cielo blu, neve bianchissima, seracchi e silenzio! E soprattutto senza carvaminkia pericolosi alle spalle.
Al termine lungo tratto a spinta per arrivare a Meribel e di qui risalire per tornare a Orelle con impianti e piste molto belle e godibili (per chi ama le gobbe come me... crotali e sciatori da millerighe in esplosioni ripetute... ma tutti con il sorrisone stampato sui volti! Gli stranieri sono anni luce più avanti di noi italiani come mentalità: se VL lasciasse così le piste fondamentali per il rientro uscirebbero proteste inaudite)
Ora in po di foto
La salita
All’arrivo
Iniziamo la goduria
E dopo l’abbuffata: il conto! 12 km di spinta per rientrare a Meribel... vabbè, tutto mestiere che entra!
Ieri sera rientrato in città, mi sono catafottuto a letto, stanco ma felice come un bambino la sera del 25 dicembre![emoji23]
La guida con cui ho iniziato da questa stagione a fare un po’ di scialpinismo più organizzato, ha combinato con un suo socio una gita freeride e mi aggrego ad un gruppo già collaudato attraverso altre gite.
Ritrovo a Bardonecchia: siamo in nove (tra cui due donne) più le due guide. Tra tutte spicca la figura distinta, serena tranquilla con uno sguardo amichevole e simpatico di una persona anziana: me lo presentano. Gioacchino (anche il nome è d’antan) e mi dicono che ha 74 anni. Bene, penso, non farò brutte figure vista la mia scarsa dimestichezza con le pelli e i ramponi.... un emerito casso! Una furia sia in salita che in discesa. Un treno che fermi solo se gli spari nelle gambe[emoji849]
Vabbè, arriviamo a Orelle saliamo con la telecabina e prendiamo una SG4A che ci porterà alla base del nostro vero momento freeride. Nel frattempo passiamo da un paio di piste con una neve spaziale.
Arrivati alla fine della salita impiantistica iniziano i cavoli amari. Per me. Si pella: trecento metri o poco più di dislivello ma sopra i 3000 metri e io non sono abituato a quelle altezze. Salita abbastanza ripida (soprattutto nel finale) con un terreno che richiede anche i rampant: mestiere che entra e colorazione delle mutande in una virata (la mitica gücia).
Dalla cima una fantastica discesona di circa 18 km in ambiente spaziale: cielo blu, neve bianchissima, seracchi e silenzio! E soprattutto senza carvaminkia pericolosi alle spalle.
Al termine lungo tratto a spinta per arrivare a Meribel e di qui risalire per tornare a Orelle con impianti e piste molto belle e godibili (per chi ama le gobbe come me... crotali e sciatori da millerighe in esplosioni ripetute... ma tutti con il sorrisone stampato sui volti! Gli stranieri sono anni luce più avanti di noi italiani come mentalità: se VL lasciasse così le piste fondamentali per il rientro uscirebbero proteste inaudite)
Ora in po di foto
La salita
All’arrivo
Iniziamo la goduria
E dopo l’abbuffata: il conto! 12 km di spinta per rientrare a Meribel... vabbè, tutto mestiere che entra!
Ieri sera rientrato in città, mi sono catafottuto a letto, stanco ma felice come un bambino la sera del 25 dicembre![emoji23]
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