Ski Center Latemar (Pampeago-Obereggen-Predazzo) 23 Febbraio 2019

fabio_80

Active member
Dopo più di un mese, ecco che finalmente trovo il tempo per il report dello Ski Center Latemar….. posto di cui mi sono innamorato e che ritengo tra i migliori comprensori “medio-piccoli” che ho visitato.

Un posto che offre praticamente tutto: piste di tutte le difficoltà, molto belle, non lunghissime ma sempre interessanti. Personalmente, ho preferito la zona verso Predazzo, ma le piste sono comunque belle anche nelle altre aree.

Impianti praticamente tutti veloci, e finalmente al servizio dello sciatore: cabinovie solo dove servono, per il resto ottime e veloci seggiovie con cupola.

Panorami notevoli, soprattutto lato obereggen, sotto al Latemar

Ricettività in zona tesero-Pampeago davvero ottima, per livello di strutture e prezzi offerti: cercando il mio alloggio, ho visto davvero tanti hotel bellissimi che, per chi volesse farsi più giorni e godersi strutture di livello, offrono tanto e costano molto meno rispetto alle valli del sellaronda.


Piste: 7,5
Impianti: 8,5
Ambiente naturale: 8
Ampiezza comprensorio: 7




Voto complessivo: 7,5





Passo feudo, dove scendono piste bellissime verso Predazzo
238913-latemar-20190223090000.jpg

238914-latemar-20190223090121.jpg

238915-latemar-20190223090721.jpg

238916-latemar-20190223091438.jpg




Pista servita dalla seggiovia Tresca

238917-latemar-20190223094354.jpg

238918-latemar-20190223094758.jpg

238919-latemar-20190223094941.jpg



Bellissimo pistone servito dalla seggiovia Pala di Santa….peccato che la seggiovia non vada un po’ più in alto di quota

238920-latemar-20190223100100.jpg

238924-20190223103031.jpg



Panorami all’arrivo della seggiovia
238921-latemar-20190223101048.jpg

238922-latemar-20190223101055.jpg


Piste verso Obereggen
238925-20190223103317.jpg

238926-20190223104709.jpg

238927-20190223105728.jpg

238928-20190223110240.jpg

238929-20190223110433.jpg

238930-20190223113359.jpg

238931-20190223114551.jpg
238932-20190223114831.jpg

238933-20190223120120.jpg

238934-20190223145649.jpg
 
Ultima modifica:
Io ci son stato 16 anni fa circa, sicuramente nel tempo ha avuto qualche miglioramento, ma anche allora era considerato un punto di riferimento, e me ne avevan parlato benissimo.

Forse le aspettative eran troppo alte, non so, pero' mi ha un po' deluso e non ho piu' avuto il desiderio di tornarci. Era un 14 febbraio... Non si puo' dire che sia scoccato l'amore.


Lato Obereggen non era male, presentava un buon innevamento ma nella parte alta veniva fuori il duro del fondo artificiale. Lato Pampeago sinceramente non mi e' piaciuto perche' le piste mi son sembrate molto corte; Pala di Santa ricordo una bella pista, con bella neve; sbaglio o allora poteva esserci uno skilift? Lato Predazzo (faceva caldo) le piste erano gia' con neve primaverile e cumuli (fatte verso l'una, prima avevam mangiato al rifugio sommitale, ricordo che fu la prima volta che assaggiai i canederli, pero' c'era la musica unz unz teteska di gimmania che dopo 5 min mi aveva gia' stufato). Dovevamo starci due giorni, ma il giorno dopo abbiam cambiato e siamo andati al Passo San Pellegrino + Col Margherita.
 
Bel report...bravo!!!
Ti auguro di tornarci in un anno con più neve,
Ti divertirai ancora di più :D

Piccola nota:
Per arrivare in cima alla Pala Santa c’e uno ski-lift, perché vista l’esposizione TOTALE all’eventuale vento,
una seggiovia fino in cima sarebbe spesso ferma...
:HIP
 
Bel report...bravo!!!
Ti auguro di tornarci in un anno con più neve,
Ti divertirai ancora di più :D

Piccola nota:
Per arrivare in cima alla Pala Santa c’e uno ski-lift, perché vista l’esposizione TOTALE all’eventuale vento,
una seggiovia fino in cima sarebbe spesso ferma...
:HIP
Forse è anche l unico skilift del comprensorio
 
Forse è anche l unico skilift del comprensorio
ce n'è uno lato obereggen a fianco della oberholz che serve un campo scuola

Pala di Santa ricordo una bella pista, con bella neve; sbaglio o allora poteva esserci uno skilift?
non sbagli, lo skilift partiva (più o meno) dall'attuale partenza della seggiovia ed arrivava come ora, ricordo con piacere le salite eterne su questo pendio. arrivavi in cima con le gambe fiacche e la pista aveva un sapore molto più vero. la seggiovia è del 2006 a memoria
 

.

Io ci son stato 16 anni fa circa, sicuramente nel tempo ha avuto qualche miglioramento, ma anche allora era considerato un punto di riferimento, e me ne avevan parlato benissimo.

Forse le aspettative eran troppo alte, non so, pero' mi ha un po' deluso e non ho piu' avuto il desiderio di tornarci. Era un 14 febbraio... Non si puo' dire che sia scoccato l'amore.


Lato Obereggen non era male, presentava un buon innevamento ma nella parte alta veniva fuori il duro del fondo artificiale. Lato Pampeago sinceramente non mi e' piaciuto perche' le piste mi son sembrate molto corte; Pala di Santa ricordo una bella pista, con bella neve; sbaglio o allora poteva esserci uno skilift? Lato Predazzo (faceva caldo) le piste erano gia' con neve primaverile e cumuli (fatte verso l'una, prima avevam mangiato al rifugio sommitale, ricordo che fu la prima volta che assaggiai i canederli, pero' c'era la musica unz unz teteska di gimmania che dopo 5 min mi aveva gia' stufato). Dovevamo starci due giorni, ma il giorno dopo abbiam cambiato e siamo andati al Passo San Pellegrino + Col Margherita.

lato predazzo è decisamente esposto malino, ma le piste sono le migliori a mio avviso

certamente non parliamo di piste lunghe (cosa per me MOLTO importante), ma quando hai solo impianti veloci ne soffri molto di meno, immagino che 15 anni fa le risalite fossero decisamente più lente e quindi lo sci meno appagante
 
https://www.lanazione.it/umbria/cronaca/sciatore-maestro-neve-1.4849177/amp


Perugia, 24 ottobre 2019 - Se l’allievo principiante cade su una pista da sci da professionisti, la responsabilità è del maestro. E per questo dovrà risarcirlo profumatamente. Eccola qua la sentenza del Tribunale civile del capoluogo che apre un «mondo» a proposito degli infortuni sulla neve. A emetterla la Corte di Appello del Tribunale civile di Perugia, che ha confermato il giudizio di primo grado e stabilito che per i danni riportati, lo sciatore dilettante perugino, debba essere complessivamente risarcito con più di 80mila euro.

E questo proprio perché non aveva le capacità per sciare su un percorso difficilissimo e non adatto alle sue capacità. I fatti risalgono al 2010, ma la sentenza è di soli due giorni fa. Era il febbraio di nove anni fa infatti quando l’uomo (un ingegnere di 51 anni difeso dagli avvocati Francesco e Filippo Calabrese) venne accompagnato insieme ad altre persone dall’istruttore della scuola di sci in una delle piste di Obbergen, in Val di Fiemme (Trentino Alto Adige).

Lui però era appena al secondo giorno di lezione sulla neve e quando si era iscritto alla scuola aveva detto con chiarezza all’istruttore che non aveva mai sciato, che era insomma un autentico principiante. Nonostante questo, il maestro, dopo sole 48 ore di corso, lo accompagna insieme ad altri allievi in una pista «rossa», la seconda ritenuta di categoria più ‘difficoltosa’ (dopo c’è soltanto la ‘nera’ infatti): un percorso a oltre duemila metri di quota con una temperatura di meno 8 gradi e un fondo completamente ghiacciato.

«Il nostro assistito mentre procedeva su una discesa su un tratto di pista particolarmente ripido – spiegano i legali – , nel tentativo di evitare un’allieva che lo precedeva e che si era fermata, cadeva rovinosamente a terra procurandosi gravi lesioni alla gamba destra». A causa di quell’incidente riportò infatti la rottura del piatto tibiale del ginocchio, con invalidità temporanea e permanente di una certa rilevanza. «E’ incontestabile che il ricorrente fosse iscritto al corso per principianti – scrive il giudice nella sentenza –. Il giudizio va qualificato come risarcimento danni da inadempimento contrattuale, con la conseguenza che compete al creditore provare che il danno si è verificato nel corso dello svolgimento del rapporto, mentre al debitore incombe dimostrare che l’evento dannoso si è verificato per causa non imputabile alla scuola o al maestro di sci».

Così il 51enne perugino ha provato ampiamente e in modo convicente a quanto pare, il fatto che fosse in assoluto alle prime armi, che la pista fosse particolarmente difficoltosa e con fondo ghiacciato. «Il maestro di sci si è reso responsabile dell’inadempimento finanche alle prestazioni accessorie connesse al contratto, quali l’obbligo di vigilare sulla sicurezza e incolumità dell’allievo, anche al fine che potesse procurare un danno a se stesso – riporta la sentenza -. La pista ’rossa’ infatti identifica un percorso adatto a sciatori capaci (la scala di difficoltà è verde, blu, rossa e nera, ndr), con una certa esperienza, certamente non consono a un principiante».

«Ne deriva che nell’ambito della prestazione d’opera – aggiunge il giudice –, era lecito attendersi ed esigere dal professionista una diligenza qualificata, inducendo il medesimo a evitare di proporre all’attore di sciare nelle condizioni di tempo e luogo acclarate». La Scuola di Sci della Valdifiemme è stata così condannata a 81mila euro di risarcimento (invalidità temporanea più permanente) e al pagamento delle spese di 5.800 euro più rimborso forfettario del 15 per cento.
 
vabbè, adesso le piste rosse sono piste "da professionisti"...

certo che i giornalisti hanno perso la capacità di scrivere

ma quindi dopo quante lezioni di sci si smette di essere principianti e si possono fare le piste rosse? perché a dirla tutta anche dopo due anni di sci, uno è ancora principiante...

poi non conosco la pista in questione, addirittura a 2000 metri di quota e con temperature sottozero (che coraggio sciare in quelle condizioni, vedo dalla skimap che si arriva addirittura a 2170slm), e magari è davvero una imprudenza del maestro, ma ora me le vedo le scuole che ti inchioderanno al campo scuola per evitare rogne...
 
Ormai purtroppo funziona così...
bisogna far firmare degli scarichi di responsabilità per qualsiasi minchiata!!

Non credo sia il caso del signore 51enne in questione,
ma l'Italia si sta riempiendo di truffatori che si buttano a terra apposta e poi ti denunciano perché li hai spinti o robe simili,
portando certificati medici per lesioni e danni vari !!
Veri e propri professionisti che vivono cosi, facendo cause e chiedendo danni...

Il problema sono purtroppo i giudici che gli danno ragione!! :PAAU
 
Beh, la scuola o il maestro saranno assicurati, si spera. SE il resoconto giornalistico rispecchia fedelmente i fatti la sentenza non sembra campata in aria....
 
nella narrazione del giornalista pare lo abbiano portato a fare la Haute Route ...

per chi conosce il comprensorio come sono ste rosse?
 
C'è una sola rossa che è un pelo difficile, non per nulla al suo inizio c'è il cartello "expert" - solo per esperti.

Però peccato che si sta mescolando una discussione che non c'entra con il reportage..
 
Se vuoi ti descrivo la 5Nazioni

Partenza pendenza media, poi 20mt in leggero falso piano, primo cambio di pendenza verso sx, poi cambio dipendenza verso dx, muretto, ancora leggero falso piano di 50 mt, cambio di pendenza, piano di nuovo cambio di pendenza e bella curva con contropendenza verso dx, di nuovo scorrimento,tratto di 30 mt pendenza media, cambio di pendenza, arrivo , inotre hai la possibilità di scegliere tre varianti sulla stessa pista , 1) un muro ripido, 2) una esse da super G 3) un tratto più semplice per chi arrivato in fondo ha le gambe stanche

il video non è mio, non sono io, rende poco l'idea ma non è male



Il Cermis sicuramente ha piste molto più tecniche nel complesso
 
Top