Pilotaggio: quando, come e .... quanto

fabimar

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Ciao,
vorrei qualche consiglio su come inserire il pilotaggio per arrivare alla conduzione vera e propria.
Fino ad oggi ho cercato di curare la centralità ed altri miei difetti passando però da spigolo a spigolo e ora, prima di chiudere la stagione, volevo provare ad inserire un minimo di pilotaggio.
Non vorrei prendere altre lezioni adesso, visto che poi non avrei modo di applicare quanto appreso ma sono interessato anche al solo aspetto teorico.
Ho provato sulla media pendenza ma nel momento in cui riprendo lo spigolo lo sci sbanda e non ho più la sensazione di passaggio "pulito" tra uno spigolo e l'altro.
Ho cercato su vari post ma non mi è chiara una cosa:
- la rotazione va fatta velocemente nel momento in cui gli sci sono piatti o è qualcosa che continua anche durante la nuova presa di spigolo (penso più la prima ma leggendo alcuni post mi è venuto il dubbio).
- senza pilotaggio, quando il busto va avanti-interno nella nuova curva, lo sci continua ancora nella vecchia direzione (∞) e sento il carico sullo sci che si applica gradatamente, con il pilotaggio è come se "saltassi" una parte di curva.
Sul ripido penso che più che corto raggio faccio il tergicristallo.

Che faccio ... aspetto l'anno prossimo ?

Grazie
 
Non ho ben capito cosa intendi per "pilotaggio", parlando di conduzione non userei il termine "rotazione" ma traslazione verso l'avanti interno e va fatta a fine curva quando l'interno diventa il nuovo esterno (con inizio di presa di spigolo) ed il busto trasla nel nuovo interno curva. Se durante la curva lo sci derapa invece di condurre può darsi che effettui la presa di spigolo troppo tardi a curva già iniziata oppure non moduli correttamente la presa di spigolo.
Ad ogni modo, cosa intendi per "inserire il pilotaggio per arrivare alla conduzione vera e propria"?
 
Penso intenda l’uso di piedi e caviglie, di come cioè si possa fare presa di spigolo indirizzando lo sci con piedi e caviglie.
Aiuta all’uopo, per chi ha una certa età, avere una impostazione “old school”, non foss’altro per la sensibilità nei piedi che gli sciatori vecchia maniera hanno acquisito negli anni passati sulle... perline.
Il quesito posto da fabimar non è banale, secondo me, e individua un “baco” nella didattica moderna. Mi pare che l’azione di pilotaggio sia aborrita, o venga data per scontata, o che il suo insegnamento venga posticipato ai livelli superiori, temendo che possa inquinare il percorso di apprendimento dei novizi. Va bene per i bimbi, che apprendono da sé sciando, ma per chi ha superato i vent’anni, la vedo un po’ dura.
 
Non ho ben capito cosa intendi per "pilotaggio".
Ad ogni modo, cosa intendi per "inserire il pilotaggio per arrivare alla conduzione vera e propria"?

Da quello che ho capito c'è:
- il binariare puro ... e, anche se devo correggere molti aspetti, mi è chiaro almeno in teoria
- il condurre = pilotare ( aggiungere al taglio la rotazione dei piedi ) per sbandare il meno possibile relativamente alla curva che voglio ottenere. Questo quando la sola sciancratura dello sci non è sufficiente ad ottenere il raggio di curva desiderato.

Poi ci sono differenze tra pilotaggio ed azione di guida ma in ogni caso dovrebbe essere l'azione che, seppur più accentuata, si impara nel cristiania.

Correggetemi se sto dicendo cavolate.

Ciaoo
 
diciamo un raggio variabile? pilotato nel primo terzo e agganciato in binario dopo ?

Pilotare prima serve a non sbandare perdendo quota dopo perché quando è ripido un po' bisogna frenare da qualche parte. Se lo fai prima direzione se dopo scarrocci. Rimane inteso che pilotare non significa solo ruotare i piedi, a fine pilotaggio bisogna trovarsi nella posizione giusta per riprendere lo spigolo. Come si fa non saprei spiegarlo
 

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La domanda non mi è chiarissima, ma provo a risponderti. La Sciata in cristiana ha tutto quello che ti serve e ti aiuta a sviluppare sensibilità nel piede. Il movimento va spalmato il più possibile, in pratica un occhio esterno non deve vedere sterzate. Le cose da fare sono sempre quelle, al cambio vieni avanti e cominci a spingere il vecchio interno, con pazienza, senza buttarti dentro. Lavori con gli adduttori della gamba per tenere l'esterno sotto e fai spazio con l'interno. Dovresti sentire l'appoggio su tutta la pianta del piede e più lavori sentendo l'alluce che spinge verso la neve più chiudi la curva. Con la parte sopra fai il solito lavoro senza andare in rotazione... più o meno...
 
Rimane inteso che pilotare non significa solo ruotare i piedi, a fine pilotaggio bisogna trovarsi nella posizione giusta per riprendere lo spigolo. Come si fa non saprei spiegarlo

Esatto !!! Nei miei pochi accenni di pilotaggio avevo proprio l'impressione di non essere, con la nuova posizione degli sci, nella giusta posizione per riprendere lo spigolo.

Le cose da fare sono sempre quelle, al cambio vieni avanti e cominci a spingere il vecchio interno, con pazienza, senza buttarti dentro. Lavori con gli adduttori della gamba per tenere l'esterno sotto e fai spazio con l'interno. Dovresti sentire l'appoggio su tutta la pianta del piede e più lavori sentendo l'alluce che spinge verso la neve più chiudi la curva. Con la parte sopra fai il solito lavoro senza andare in rotazione... più o meno...

Grazie Flyer76, cercherò di seguire i tuoi consigli.

Grazie ragazzi, anche se per quest'anno ormai è andata almeno ho la certezza che non sono completamente fuori strada.
 
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