Heinz61
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Un po’ di foto in libertà dalla mia settimana in quel di San Martino dal 4 al 9 marzo. Da sciatore della domenica non aspettatevi niente di fescion, poser, freeride, selfie, ripido, etc
Quest’anno una serie di circostanze “anomale” mi hanno portato a programmare la classica settimana bianca in un posto di cui ho sempre sentito parlare, ma che non avevo mai preso in considerazione come meta di una vacanza invernale: San Martino di Castrozza. E sì che vent’anni fa ci avevo trascorso una memorabile vacanza estiva con tutta la famiglia, quando i miei figli erano ancora bimbi…
Il fatto è che per uno che vive nel centro-sud Italia, andare a sciare sulle Alpi significa quasi sempre muoversi per una settimana, sennò il gioco non vale la candela. Ed allora ecco che le mete più gettonate fatalmente diventano per lo più i grandi comprensori, che permettono di variare un po’ nel corso della settimana. Ultimamente questa cosa comincio a trovarla alquanto opinabile, tuttavia ammetto di essere partito con più di qualche dubbio…
SMDC in teoria non risponde ai requisiti di un grande resort: dichiara 45 km di piste, peraltro suddivise tra il comprensorio di S. Martino vero e proprio (fra Alpe Tognola e Punta Ces), la pista Colverde e Passo Rolle.
Tuttavia, proprio grazie al fatto che Passo Rolle fa comprensorio a sé, e ad una “chicca” che mi sono concesso al sabato (“spingendomi” con l’auto fino a Passo Valles), diciamo che non mi sono affatto “annoiato”. E volendo si poteva “osare” ancora di più.
Cosa mi è piaciuto:
Cosa non mi è piaciuto:
E adesso le foto:
Il Cimon della Pala la mattina del 5 marzo (splendida giornata) visto dalla Tognola 3
Uno sguardo verso la l'Alpe Tognola dall'arrivo della lentissima SG Cima Tognola. In primo piano la pista che ritorna verso la zona Tognola, una bella rossa, con diversi curvoni e cambi di pendenza. Volendo si può rientrare fino a base impianti, coprendo un dislivello totale di circa 900 metri
Dalla rossa Cima Tognola verso le Pale
Cima Tognola e il Colbricon
Adesso sulla pista Cristiania, in Valcigolera
Le Pale non ci abbandonano mai...
Cima Tognola vista da Punta Ces. Si vede bene a destra la Cristiania, a sinistra la pista Cima Tognola. Entrambe servite da SG lentissime, ma indispensabili per trasferirsi da un versante all'altro del comprensorio. Secondo me, proprio la lentezza degl'impianti disincentiva più di qualcuno dall'intraprendere il tragitto... peccato che sia l'unico modo per farlo sci ai piedi... Ah, e se posso permettermi: eviterei di farlo se con voi ci sono proprio dei principianti...
Uno sguardo sulle Pale e l'abitato di S.Martino da Punta Ces. In basso il primo tratto della pista "Sole"
Uno scorcio "bucolico" da malga Frattazza, la ns. pausa pranzo... non male
La mattina del 6 avevo già deciso: mattinata su all'Alpe Tognola e poi con lo skibus a "provare" la zona di Passo Rolle. Peccato che la scelta non è stata proprio vincente: se il 5 la giornata era stata splendida, il cielo sin dal mattino del 6 si presentava velato, per poi coprirsi sempre più nel corso della giornata (si preparava alla "tormenta" del giorno dopo). Qui la zona dell'Alpe Tognola, servita dalla cabinovia, ed il reticolo di pistini azzurri (e annesso snowpark) serviti dalle SG Rododendro, Conca e Scandola
Il trasferimento verso Passo Rolle richiede circa 30' di skibus (a pagamento...). Ma ne vale la pena. Bus semi-vuoto: altra roba rispetto p.es. al Monte Pana-Saltria di gardenese memoria...
Qui a bordo della SG Ferrari, che copre un piccolo dislivello e serve un paio di piste facili, più un imprecisato numero di tragitti FP nei boschetti limitrofi... i ns. ragazzi hanno decisamente gradito
Decisamente più intrigante la SG Paradiso, che serve una bella rossa ed una nera "fattibile" persino da me. Qui il muro centrale:
La cosa bella di Passo Rolle: pochissima gente ingiro. Questa cosa rende l'ambiente, già suggestivo di per sè, quasi irreale. Ci tornerei davvero volentieri.
E dopo un "rocambolesco" (per la poca neve) trasferimento sul versante del Castellazzo, eccoci sotto le pale al Rif. Capanna Cervino. Cosa ci azzecca il Cervino con le Pale... chissà se qualcuno si ricorda l'origine di questo nome
Di seguito alcuni scatti la mattina dopo la nevicat(ina) di giovedì 7 marzo:
Alpe Tognola
Pista Cristiania... in controluce
Ultimo giorno. E' il 9 marzo. E qui devo fare un minimo di "outing". Era il giorno della GOM. 42 km da SMDC a Cavalese (circa un'ora di auto). Sono stato molto combattuto. Alla fine, ho lasciato decidere a mio figlio (che ormai lavora in UK e che vedo di rado): lui ha "votato" Falcade, e Falcade è stato.
Con l'auto sono ca. 25 km e 40', attraverso P. Rolle e P. Valles. Lascio l'auto al fangosissimo parcheggio del residence Sussy (che fantasia: siamo al Pian della Sussistenza). SG Laresei e... sbadabam! (cit.)
Da solo, il panorama ripaga i 40' di curve
Un pò di piste, scendendo fino a Falcade prima che il caldo faccia troppi danni alle quote basse, e poi ci spostiamo verso il Col Margherita e Passo S.Pellegrino.
Prima uno sguardo verso la zona Pradazzo-Laresei e le dolomiti che fanno da cornice
Ore 11:30, la "Cima Uomo" appena discesa, con facile neve primaverile
Decisamente molta più gente qui che a SMDC, ma oggi è anche sabato, ed arrivano su i giornalieri...
Qui sotto l'ultimo muretto della nuova "Volata". Non proprio affollatissimo
Uno scatto verso la partenza della funivia. Dietro la SG del Passo, che permette di accedere facilmente agli impianti sull'altro versante.
Per quanto riguarda gli impianti, qui è un altro pianeta rispetto a SMDC
Torniamo su al Col Margherita. Un altro sguardo verso le Pale
E con questo chiudo il mio breve campionario di foto. Non tutte di qualità proprio eccelsa (ho lasciato fare il resize a whattsapp...)
Mi resta il rimpianto della mancata partecipazione alla GOM, ma non era questo il giorno... Saprò ritagliarmi altre occasioni
E mi sarebbe piaciuto anche tornare per una giornata all'Alpe di Lusia.
In conclusione, forse SMDC è un pò "strettino" se vuoi passarci un'intera settimana e ti piace variare spesso piste e impianti.
Tuttavia, se non si hanno vincoli "familiari" (es. scuole sci o simili), in poco più di 30' di auto c'è la possibilità di spaziare parecchio.
Quest’anno una serie di circostanze “anomale” mi hanno portato a programmare la classica settimana bianca in un posto di cui ho sempre sentito parlare, ma che non avevo mai preso in considerazione come meta di una vacanza invernale: San Martino di Castrozza. E sì che vent’anni fa ci avevo trascorso una memorabile vacanza estiva con tutta la famiglia, quando i miei figli erano ancora bimbi…
Il fatto è che per uno che vive nel centro-sud Italia, andare a sciare sulle Alpi significa quasi sempre muoversi per una settimana, sennò il gioco non vale la candela. Ed allora ecco che le mete più gettonate fatalmente diventano per lo più i grandi comprensori, che permettono di variare un po’ nel corso della settimana. Ultimamente questa cosa comincio a trovarla alquanto opinabile, tuttavia ammetto di essere partito con più di qualche dubbio…
SMDC in teoria non risponde ai requisiti di un grande resort: dichiara 45 km di piste, peraltro suddivise tra il comprensorio di S. Martino vero e proprio (fra Alpe Tognola e Punta Ces), la pista Colverde e Passo Rolle.
Tuttavia, proprio grazie al fatto che Passo Rolle fa comprensorio a sé, e ad una “chicca” che mi sono concesso al sabato (“spingendomi” con l’auto fino a Passo Valles), diciamo che non mi sono affatto “annoiato”. E volendo si poteva “osare” ancora di più.
Cosa mi è piaciuto:
- La preparazione delle piste, nonostante le temperature ormai quasi primaverili. A SMDC, con una sola nevicata seria nell’intera stagione (primi di febbraio), sono riusciti a tenere tutto aperto, senza un solo sasso o zone di pista scarsamente innevate
- I panorami e l’ambiente in generale, ma non sono certo io a scoprirli
- Passo Rolle: un must-go. È piccolino eh, però provate ad immaginarvi un posto dove praticamente non ci sono scuole sci, orde di turisti in pullman, etc. Nonostante anche lì l’impiantistica sia tutt’altro che l’ultimo grido, quest’area è un piccolo gioiello, molto godibile, davvero
- Zero file agli impianti: per l’intera settimana mai fatto più di 60 secondi in fila, tranne forse alla partenza della Tognola, evitabile andando lontano dall’orario di inizio dei corsi di sci. E questo nonostante fossimo nell’ultima settimana di carnevale
- La pista Tognola 1. Tanto celebrata su questo forum, e a ragione
Cosa non mi è piaciuto:
- Come ampiamente descritto e dibattuto su questo forum, diversi impianti di risalita – anche abbastanza nevralgici - sono chiaramente obsoleti. L’area avrebbe bisogno di investimenti. Credo ne trarrebbero giovamento tutti gli operatori. Penso sicuramente alle SG Cima Tognola, Valcigolera e Coston. Se ci fossero al loro posto delle SG veloci cambierebbe tutto, in meglio.
E adesso le foto:
Il Cimon della Pala la mattina del 5 marzo (splendida giornata) visto dalla Tognola 3
Uno sguardo verso la l'Alpe Tognola dall'arrivo della lentissima SG Cima Tognola. In primo piano la pista che ritorna verso la zona Tognola, una bella rossa, con diversi curvoni e cambi di pendenza. Volendo si può rientrare fino a base impianti, coprendo un dislivello totale di circa 900 metri
Dalla rossa Cima Tognola verso le Pale
Cima Tognola e il Colbricon
Adesso sulla pista Cristiania, in Valcigolera
Le Pale non ci abbandonano mai...
Cima Tognola vista da Punta Ces. Si vede bene a destra la Cristiania, a sinistra la pista Cima Tognola. Entrambe servite da SG lentissime, ma indispensabili per trasferirsi da un versante all'altro del comprensorio. Secondo me, proprio la lentezza degl'impianti disincentiva più di qualcuno dall'intraprendere il tragitto... peccato che sia l'unico modo per farlo sci ai piedi... Ah, e se posso permettermi: eviterei di farlo se con voi ci sono proprio dei principianti...
Uno sguardo sulle Pale e l'abitato di S.Martino da Punta Ces. In basso il primo tratto della pista "Sole"
Uno scorcio "bucolico" da malga Frattazza, la ns. pausa pranzo... non male
La mattina del 6 avevo già deciso: mattinata su all'Alpe Tognola e poi con lo skibus a "provare" la zona di Passo Rolle. Peccato che la scelta non è stata proprio vincente: se il 5 la giornata era stata splendida, il cielo sin dal mattino del 6 si presentava velato, per poi coprirsi sempre più nel corso della giornata (si preparava alla "tormenta" del giorno dopo). Qui la zona dell'Alpe Tognola, servita dalla cabinovia, ed il reticolo di pistini azzurri (e annesso snowpark) serviti dalle SG Rododendro, Conca e Scandola
Il trasferimento verso Passo Rolle richiede circa 30' di skibus (a pagamento...). Ma ne vale la pena. Bus semi-vuoto: altra roba rispetto p.es. al Monte Pana-Saltria di gardenese memoria...
Qui a bordo della SG Ferrari, che copre un piccolo dislivello e serve un paio di piste facili, più un imprecisato numero di tragitti FP nei boschetti limitrofi... i ns. ragazzi hanno decisamente gradito
Decisamente più intrigante la SG Paradiso, che serve una bella rossa ed una nera "fattibile" persino da me. Qui il muro centrale:
La cosa bella di Passo Rolle: pochissima gente ingiro. Questa cosa rende l'ambiente, già suggestivo di per sè, quasi irreale. Ci tornerei davvero volentieri.
E dopo un "rocambolesco" (per la poca neve) trasferimento sul versante del Castellazzo, eccoci sotto le pale al Rif. Capanna Cervino. Cosa ci azzecca il Cervino con le Pale... chissà se qualcuno si ricorda l'origine di questo nome
Di seguito alcuni scatti la mattina dopo la nevicat(ina) di giovedì 7 marzo:
Alpe Tognola
Pista Cristiania... in controluce
Ultimo giorno. E' il 9 marzo. E qui devo fare un minimo di "outing". Era il giorno della GOM. 42 km da SMDC a Cavalese (circa un'ora di auto). Sono stato molto combattuto. Alla fine, ho lasciato decidere a mio figlio (che ormai lavora in UK e che vedo di rado): lui ha "votato" Falcade, e Falcade è stato.
Con l'auto sono ca. 25 km e 40', attraverso P. Rolle e P. Valles. Lascio l'auto al fangosissimo parcheggio del residence Sussy (che fantasia: siamo al Pian della Sussistenza). SG Laresei e... sbadabam! (cit.)
Da solo, il panorama ripaga i 40' di curve
Un pò di piste, scendendo fino a Falcade prima che il caldo faccia troppi danni alle quote basse, e poi ci spostiamo verso il Col Margherita e Passo S.Pellegrino.
Prima uno sguardo verso la zona Pradazzo-Laresei e le dolomiti che fanno da cornice
Ore 11:30, la "Cima Uomo" appena discesa, con facile neve primaverile
Decisamente molta più gente qui che a SMDC, ma oggi è anche sabato, ed arrivano su i giornalieri...
Qui sotto l'ultimo muretto della nuova "Volata". Non proprio affollatissimo
Uno scatto verso la partenza della funivia. Dietro la SG del Passo, che permette di accedere facilmente agli impianti sull'altro versante.
Per quanto riguarda gli impianti, qui è un altro pianeta rispetto a SMDC
Torniamo su al Col Margherita. Un altro sguardo verso le Pale
E con questo chiudo il mio breve campionario di foto. Non tutte di qualità proprio eccelsa (ho lasciato fare il resize a whattsapp...)
Mi resta il rimpianto della mancata partecipazione alla GOM, ma non era questo il giorno... Saprò ritagliarmi altre occasioni
E mi sarebbe piaciuto anche tornare per una giornata all'Alpe di Lusia.
In conclusione, forse SMDC è un pò "strettino" se vuoi passarci un'intera settimana e ti piace variare spesso piste e impianti.
Tuttavia, se non si hanno vincoli "familiari" (es. scuole sci o simili), in poco più di 30' di auto c'è la possibilità di spaziare parecchio.