Allora vivo in un'isola felice e ti (re-)invito a venire a trovarmi, qui i maestri sono proprio come dici, sono tanti, sono quasi tutti giovani e sono stati tutti impegnati full-time per tutta la stagione con i clienti che tornavano e chiedevano lo stesso maestro, fossero famiglie-mamme-padri-ragazzi. Io non ho mai parlato di sergenti nell'insegnamento, ma ho detto che rispetto ad altri (tennis sicuramente, ma anche calcio, pallavolo/basket, corsa a piedi, bicicletta, per citare i più famosi) lo sci è uno sport molto più esigente, in tutti i sensi. E' uno sport che richiede disciplina, puntualità, impegno, sopportazione, elasticità mentale, ma ripaga quanto e più di altri sport.
Mi inalbero perchè tutto questo movimento parte dai maestri e dalle scuole sci, e sentirli denigrare perchè manca la "didattica", quando non trovavi un maestro libero per un'ora per la moglie neanche il 1' gennaio, suvvia, la didattica questi ragazzi la sanno, altrochè se la sanno. Sempre e solo qui al Cimone ovviamente
PS: agli altri forumisti che mi accusano di essere Rambo dico solo che vedere i miei figli innamorati del loro istruttore, a cui li affido alla mattina assonnati e scocciati, e me li rende al pomeriggio carichi e allegri, non ha prezzo
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Beh se per risultati mediocri intendi quelli raggiunti dallo sci italiano negli ultimi anni direi che la stai facendo fuori dal vaso, poi magari mi sbaglio io..
Io ho parlato di perdenti intendendo la mentalità, di chi vuole arrivare senza faticare, di chi crede di raggiungere un obbiettivo faticando meno di un altro. Nello sci non funziona, Hirscher è il primo perchè è quello che si allena di più di tutti, e io sono convinto, sì lo sono proprio, che se vuoi qualcosa devi sputare sangue per ottenerlo, che tu sia un bimbo di 5 anni o che tu sia un uomo di 50. Non intendo schiavizzare un ragazzo per iniziarlo allo sci, ma intendo spiegargli che qualunque sia l'obbiettivo che vuole, sarà l'impegno che ci mette a decidere tutto. Anche se vuole scendere a spazzaneve dovrà impegnarsi. Poi sono daccordo a spiegarglielo con il gioco, con il tatto dovuto, con tutta la didattica possibile, ma da lì dovrà passare l'educando. All'estero ci vado spesso, e ti garantisco che hanno più fame che noi altrochè balle
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