Ski Test Racing 19/20 Sporteam - Palafavera 17/03/2019

alfpaip

Well-known member
ieri ho avuto il piacere di partecipare con alcuni amici a questo ski test organizzato da sporteam di sedico (bl), dedicato esclusivamente al materiale racing (con alcune eccezioni)...

luogo di svolgimento la pista servita dallo skilift palafavera, su cui sono stati allestiti due tracciati di GS e SL... non proprio la pista più indicata per testare sci da gara, ma ci si accontenta di quello che passa il convento...

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condizioni della neve: dura da rigelo fino alle 10:00 circa, grazie anche alla copertura nuvolosa... poi progressivamente più molle, comunque accettabile...

aziende presenti: blizzard, fischer, head, nordica, rossignol/dynastar

di seguito le mie personalissime impressioni sugli sci testati sperando possano essere di vostro interesse, con la consapevolezza che si tratta di prodotti di nicchia... prima, però una doverosa premessa circa il profilo del tester, cioè il sottoscritto... 39 anni, 182 cm per 69 kg, in buona forma fisica ma a corto di allenamento specifico (una sola giornata di allenamento tra i pali, quest'anno)... livello tecnico: sono un mediocre agonista, gareggio da una vita ma non l'ho mai fatto "seriamente", per dare un dato oggettivo diciamo che quest'anno per il momento ho confermato 73 punti fisi (sottolineo fisi, non fis!) e difficilmente da qui a fine stagione migliorerò ancora... per il test degli sci da gara ho effettuato una prima discesa in campo libero per saggiare il comportamento dell'attrezzo, seguita da un paio di giri in tracciato, mentre per gli sci "non fis" mi sono limitato al campo libero... ma veniamo al dunque...


dynastar speed master gs 175 r18

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prima di buttarmi sul materiale fis, ho fatto un paio di giri di riscaldamento con sci da “campo libero”… approfittando del fatto che lo ski-man rossignol aveva portato anche qualche paio di master, ho pensato di unire l’utile al dilettevole e realizzare una piccola prova comparativa tra i miei M18 del 2015, con ancora la vecchia piastra R20 in due blocchi, e il modello 2019/2020 che invece monta la nuova piastra R22 e l’attacco rockerflex (in questo caso era il gemello dynastar ma si sa che, per quanto riguarda il materiale race/master, gli sci delle due case francesi differiscono solo per la serigrafia)… perciò, a una discesa con il mio sci ho fatto seguire un paio di giri con il modello nuovo, così da saggiare “live” l’evoluzione nel tempo di questo attrezzo campione d’incassi e di post dedicati su skiforum… beh, se M18 è stato spesso “accusato” di un comportamento troppo slalomeggiante per essere considerato un vero GS, direi che ora la situazione si è forse aggravata: infatti, se rimane inalterata l’immediatezza nell’ingresso curva grazie alla geometria della spatola, divenuta ormai uno standard anche per altre case, la nuova configurazione piastra+attacco dona ancora più propulsione in uscita dalla curva stessa, con un rebound entusiasmante ma che occorre saper gestire… l’arco medio resta il suo terreno d’elezione al punto che, preso dal piacere della carvata, ho scordato di provare un po’ di corto raggio… eccezionale la tenuta sul rigelato del primo mattino, anche con una preparazione non particolarmente aggressiva (88-0,5)… in poche parole, solo conferme per questo sci che ricomprerei domani, se non lo possedessi già… :D


dynastar speed wc fis gs 185 r27

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riconsegnati i master, mi butto sul primo fis di giornata restando in casa rossignol/dynastar… da un paio di stagioni, la casa francese è tornata a produrre il proprio r27 in misura 185, come aveva fatto fino al 2015… una scelta in controtendenza rispetto alla maggior parte delle case, che adottano la misura 188 o 189 (quest’ultima lunghezza, adottata anche da rossignol nel biennio 2016-2017, aveva portato a realizzare un prodotto un po’ anonimo)… ne scaturisce uno sci atipico, di quelli che secondo me si ama o si odia senza mezze misure, e i feedback raccolti tra gli amici presenti al test tendono a confermare questa mia convinzione… la spatola è piuttosto morbida, come da tradizione transalpina, per cui l’inserimento in curva è abbastanza semplice, tuttavia la geometria particolare lo rende un po’ nervoso lungo l’arco e parecchio reattivo in uscita… ciò lo fa risultare molto facile nei tratti filanti, più scorbutico dove c’è da girare… un feeling che a me piace molto, mentre altri non lo hanno gradito… pour parler, lo ski-man rossignol mi spiegava che kristoffersen, nello sviluppo dello sci da gigante, lavora molto sul comportamento della coda e sul collegamento tra una curva e la successiva… quanto questo sia realtà e quanto romanzo ovviamente non è dato sapere (per non parlare di quanto sviluppato per la coppa del mondo si riversi anche negli attrezzi per i comuni mortali), fatto sta che questa peculiarità dello sci nel bene e nel male è stata riscontrata da parecchi…


rossignol hero master 180 r21

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nell’attesa che si liberasse qualche altro fis di mio interesse, ho fatto un paio di giri in campo libero con “his majesty” [cit.] HIHIHI M21… era da un pezzo che non ci salivo sopra ed è stato come ritrovare un vecchio amico… cosa scrivere su questo sci che non sia già stato scritto mille volte? se il fratello M18 è adrenalina e divertimento puro, M21 è probabilmente uno sci più completo, più sfaccettato e credo che proprio in questo risieda il segreto del suo successo: quel sottile compromesso tra facilità d’uso e altissime prestazioni… lanciato in velocità non fa una piega, ma se provi a stringere l’arco e abbassare i giri ti asseconda senza sbuffare… ed è magnifico nel corto raggio, molto più fluido del mio M18… varrebbe la pena comprarlo anche solo per l’attacco “go green”… :HIP


head i.gs rd pro 188 r27

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dopo questa carrellata di rossignol/dynastar, esco dalla mia comfort zone francese per salire finalmente sui richiestissimi head… nel giro in campo libero resto sorpreso dalla facilità e immediatezza di questo sci, non sembra di avere ai piedi un r27… sensazione confermata anche tra i pali, lo sci si lascia inserire facilmente in curva e ti accompagna docilmente lungo tutto l’arco, con una risposta fluida e armoniosa, assorbendo benissimo le buche che hanno iniziato a formarsi nel tracciato… questo comportamento docile, che è sicuramente un pregio, rischia però di trasformarsi in un’arma a doppio taglio… infatti, mi sono sorpreso in un paio d’occasioni quasi ad “addormentarmi” tra una curva e l’altra, come cullato da questo rebound dilatato… ad ogni modo uno sci veramente bello, di quelli che ti sembra di essere fermo e invece stai correndo a tuono…


nordica dobermann gs wc plate 184 r25

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lo ammetto, ho approcciato con un certo timore reverenziale lo stand della casa italiana e la fama di sci “cattivi” che i suoi prodotti si portano dietro (del resto, con quel logo minaccioso :D)… dopo quattro chiacchiere con i simpaticissimi ski-men, complici anche le condizioni della neve ormai molle e del tracciato sfondato, anziché il 188 r27 ho conigliescamente deciso di testare il fratellino dal raggio più contenuto… dopo le prime curve circospette, ho potuto tuttavia tirare un respiro di sollievo e aprire il gas… lo sci è sicuramente più rigido di quelli con cui sono abituato a sciare io, ma la geometria della spatola aiuta molto in ingresso curva anche chi, come me, non è in possesso di una tecnica chissà quanto raffinata… per il resto, questo dobermann è un vero bolide: piantato a terra e incurante delle buche, fulmineo nel cambio spigoli e con un bella spinta in uscita… alla prossima occasione conto di provare anche la misura più lunga…

come detto, al test erano presenti anche blizzard e fischer… a parte la mancanza di tempo (tra una chiacchiera e una birretta, il tempo vola HIHIHI), i primi non li ho provati in quanto – almeno sulla carta – simili se non identici ai nordica… i secondi, invece, li ho bypassati per mera scaramanzia, dato che è proprio con un giallo/nero ai piedi che mi sono infortunato un anno fa… non che sia colpa dello sci se mi sono fatto male, ma diciamo che non ho voluto solleticare la sorte… :KEV


per concludere, ringrazio pubblicamente agostino e tutto lo staff di sporteam per la gentilezza, la perfetta organizzazione e l'opportunità di provare materiali che non si trovano in giro facilmente...


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Bellissima recensione! Bravo! Mi piace soprattutto perché fatta da un punto di vista diametralmente diverso dal mio: quello di uno che fa pali senza pensare però di essere il fratello bravo di Hirscher, uno in grado però di trasmettere agli altri le proprie sensazioni. :CC:CC:CC
 
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