Corto raggio 2

franzonf

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Salve,

Posto qui visto che nel topic Corto Raggio di Manawa il mio post era passato inosservato.

Purtroppo non ho video. Solo tre domande 'teoriche'.

1. Sabato ho lavorato con il maestro sul corto raggio. Il maestro mi diceva di dare piu' dinamicita'. Cioe' finire la curva in modo piu' netto, iniziando subito la curva successiva. Diceva che avrei dovuto sentire a fine curva una spinta per iniziare la curva successiva. Una sorta di stop che poi mi avrebbe fatto ripartire per la curva successiva.

In generale, anche mettendo il peso sull'esterno la spinta non la sentivo. Pero' ho cominciato a sentirla se facevo forza anche con l'adduttore della gamba esterna. E' corretto? E' questo il modo di finire la curva.

2. Poi sul ripido (ad es. nera del Ciampac a Canazei) avevo difficolta' a stare sopra gli sci. Gli sci erano piu' avanti di me. Consigli per migliorare questo aspetto?

3. Il maestro mi ha detto di dimenticare l'idea di piegare la spatola. Nelle curve strette non si riesce. Solo l'angolazione e' importante. Che ne dite?

Grazie.
 
Salve,

Posto qui visto che nel topic Corto Raggio di Manawa il mio post era passato inosservato.

Purtroppo non ho video. Solo tre domande 'teoriche'.

1. Sabato ho lavorato con il maestro sul corto raggio. Il maestro mi diceva di dare piu' dinamicita'. Cioe' finire la curva in modo piu' netto, iniziando subito la curva successiva. Diceva che avrei dovuto sentire a fine curva una spinta per iniziare la curva successiva. Una sorta di stop che poi mi avrebbe fatto ripartire per la curva successiva.

In generale, anche mettendo il peso sull'esterno la spinta non la sentivo. Pero' ho cominciato a sentirla se facevo forza anche con l'adduttore della gamba esterna. E' corretto? E' questo il modo di finire la curva.

2. Poi sul ripido (ad es. nera del Ciampac a Canazei) avevo difficolta' a stare sopra gli sci. Gli sci erano piu' avanti di me. Consigli per migliorare questo aspetto?

3. Il maestro mi ha detto di dimenticare l'idea di piegare la spatola. Nelle curve strette non si riesce. Solo l'angolazione e' importante. Che ne dite?

Grazie.

RIsposta di getto da un "amateur"

1) Concordo sulla questione della risposta elastica e sulla dinamicità. Aggiungendo ritmo. A mio gusto sono le caratteristiche essenziali di un corto, almeno per come lo intendo io (e non è detto sia la versione "canonica")

2) Se gli sci erano più avanti di te, allora mi sembra evidente che ci sia un arretramento.

3) Mi meraviglia questa indicazione, visto che proprio nelle curve strette l'avanzamento deciso mi sembra faccia prendere e piegare la spatola, conseguentemente chiudere la curva e dare dinamismo (risposta elastica) al tutto.

Adesso aspettiamo qualche pro che di dia indicazioni più affidabili
 
Angolazione sicuramente è fondamentale, non riuscire a tenere gli sci sotto è abbastanza normale quando impari il corto raggio ci vuole tanto esercizio poi passa. Secondo me riportarsi in avanti è importante per contrastare le inerzie dovute a velocità e pendenza. A livello di azioni motorie specialmente quando impari che ti senti gli sci che scappano prova a compensare tirando sotto mediante una contrazione addominale e contemporaneamente una flessione delle caviglie in avanti all'interno dello scarpone.
 
1. quello che ti voleva insegnare il tuo maestro era usare la deformazione dell'attrezzo per sfruttarlo sul cambio, rendendo la curva più dinamica, quindi deformandolo a dovere, più che uno stop è un chiudere la curva creando avvanzamento per poi risalendo sul nuovo esterno creare un effetto elastico per l'inversione

2. sul ripido portarsi centrali sullo sci vuol dire avanzare molto di più che sul piano , metti le dita ad elle , il tuo pollice sei tu e il tuo indice sono gli sci .
Inclina come se stessi aumentando la pendenza, come vedi la tua testa (quindi la punta del tuo polliciotto) per restare centrale deve avanzare , fino ad arrivare fino alla punta del tuo sci. Pensi di farlo quando affronti una pista particolarmente ripida? Oppure al contrario tendi ad arretrare? ....

3.mah.... dipende cosa hai ai piedi, che tipo di neve c'è .... su questo non sono proprio d'accordo.... far entrare la spatola non mi sembra una cosa sbagliata ... anche nel corto !
 
Dipende: avanzare su pista piatta ha una sola V, ma su un pendio ripido può averne anche due. Toni Valeruz ne usa tre
 
1. quello che ti voleva insegnare il tuo maestro era usare la deformazione dell'attrezzo per sfruttarlo sul cambio, rendendo la curva più dinamica, quindi deformandolo a dovere, più che uno stop è un chiudere la curva creando avvanzamento per poi risalendo sul nuovo esterno creare un effetto elastico per l'inversione

Pero' glielo ho chiesto esplicitamente se la spinta doveva venire dall'effetto elastico dovuto alla deformazione (vedi anche il punto 3). Mi ha detto di no, che la spinta arriva dalla presa di spigolo che frena gli sci, mentre il tuo corpo per inerzia e' ancora in movimento. Questa inerzia dev'essere sfruttata sulla curva successiva.
 
Ho come l'impressione che, se non si va a spaccare il capello in 4 e poi in 8, alla fine input che vuole far arrivare all'allievo non sia poi così diverso...
 
Salve,

Posto qui visto che nel topic Corto Raggio di Manawa il mio post era passato inosservato.

Purtroppo non ho video. Solo tre domande 'teoriche'.

1. Sabato ho lavorato con il maestro sul corto raggio. Il maestro mi diceva di dare piu' dinamicita'. Cioe' finire la curva in modo piu' netto, iniziando subito la curva successiva. Diceva che avrei dovuto sentire a fine curva una spinta per iniziare la curva successiva. Una sorta di stop che poi mi avrebbe fatto ripartire per la curva successiva.

In generale, anche mettendo il peso sull'esterno la spinta non la sentivo. Pero' ho cominciato a sentirla se facevo forza anche con l'adduttore della gamba esterna. E' corretto? E' questo il modo di finire la curva.

2. Poi sul ripido (ad es. nera del Ciampac a Canazei) avevo difficolta' a stare sopra gli sci. Gli sci erano piu' avanti di me. Consigli per migliorare questo aspetto?

3. Il maestro mi ha detto di dimenticare l'idea di piegare la spatola. Nelle curve strette non si riesce. Solo l'angolazione e' importante. Che ne dite?

Grazie.

1) il concetto è: fase di carico breve, fase di float lunga. Lui ti ha detto di abbreviare la fase di carico.

I problemi se cerchi di "forzare la fase di carico" sono 2:

1- ti scappano le code: ti pianti. PROBLEMA: poca angolazione: hai "spinto" su uno sci piatto, ha perso il vincolo ed è scivolato via
2- ti scappano in avanti gli sci (arretri): puoi ancora recuperare, ma è dura. PROBLEMA: non hai anticipato motoriamente l'accelerazione degli sci, spostando il peso del corpo in avanti nel momento giusto

2) vai su una rossa ;) A parte gli scherzi, prima fai le cose bene sul facile, poi ti trasferisci sul difficile. Se non sai far le cose bene sul facile... Ci siamo capiti.

3) magari è un concetto troppo "avanti" per il tuo livello. Ci può stare.
 
1) il concetto è: fase di carico breve, fase di float lunga. Lui ti ha detto di abbreviare la fase di carico.

I problemi se cerchi di "forzare la fase di carico" sono 2:

1- ti scappano le code: ti pianti. PROBLEMA: poca angolazione: hai "spinto" su uno sci piatto, ha perso il vincolo ed è scivolato via
2- ti scappano in avanti gli sci (arretri): puoi ancora recuperare, ma è dura. PROBLEMA: non hai anticipato motoriamente l'accelerazione degli sci, spostando il peso del corpo in avanti nel momento giusto

Grazie. Molto utile.
Restando sul primo punto, mi ha detto che devo sentire una spinta dal terreno che mi induce a finire la fase di carico e ad iniziare la fase di float successiva. Che comportamento genera questa spinta?
 
Grazie. Molto utile.
Restando sul primo punto, mi ha detto che devo sentire una spinta dal terreno che mi induce a finire la fase di carico e ad iniziare la fase di float successiva. Che comportamento genera questa spinta?
Devi stare sopra lo sci, se allontani le gambe finisci per spingere su uno sci che ti scappa via, come ti diceva wellness al punto 1)
 
Grazie. Molto utile.
Restando sul primo punto, mi ha detto che devo sentire una spinta dal terreno che mi induce a finire la fase di carico e ad iniziare la fase di float successiva. Che comportamento genera questa spinta?
Un maestro italiano della scuola di sci italiana ha usato con te il termine "float"?
Un caso raro...
 
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