Salomon S/Max 12 e consiglio

gabbbri92

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Ciao a tutti, sono Gabriele, nuovo del forum.

Ho deciso di cambiare i miei sci che hanno ormai 10 anni e sto cercando di provarne un po' per orientarmi sulla scelta grazie agli eventi dedicati.
Ho capito che la "categoria" in cui cercare lo sci perfetto è l'Allround e in particolare mi sono piaciuti i Rossignol React e i Salomon S/max 12, questi ultimi in offerta e quindi maggiori indiziati all'acquisto.
La mia domanda è: come mai nessuno ne parla? Hanno qualche difetto che non ho notato?
Ne approfitterei anche per chiedere qualche alternativa simile da provare prima della scelta definitiva.

Grazie in anticipo del vostro tempo
 
Dell'S/Max 12 se ne parla poco perché ora il top della gamma allround è il nuovo S/Max Blast, un po' più rigido e strutturato, grazie soprattutto alla piastra "racing".
Và da se che il 12 rimane un po' più leggero, agile e maneggevole ad andature turistiche rispetto allo sportiveggiante top di gamma, però è inevitabile che sia un po' meno al centro dell'attenzione rispetto ai tempi in cui il progenitore X-Max X12 era lui stesso il top di gamma.
 
Grazie mille del FB.

Ho trovato una buona offerta sugli Atomic Redster TR che dovrebbero essere della stessa categoria degli S/Max Blast e dei React... Corretto?

Grazie ancora
 
Grazie mille del FB.

Ho trovato una buona offerta sugli Atomic Redster TR che dovrebbero essere della stessa categoria degli S/Max Blast e dei React... Corretto?

Grazie ancora

Da fonti:

L’Atomic Redster TR è una conferma nella gamma Atomic: lo sci è particolarmente azzeccato e inserito perfettamente nella categoria di Allround Performance. E’ uno sci che coniuga comfort e stabilità, intuitività e struttura come pochi altri nel mercato.
Adatto a tutti gli archi di curva” precisa Alex Favaro, perché “stabile e preciso in curva e facile da utilizzare”. Ha l’indubbio pregio di essere sempre, in ogni situazione, “stabile ma non faticoso, intuitivo e gestibile su tutta la curva” racconta Giovanni Manfrini.
L’impostazione della curva è rapidissima, grazie alla sciancratura con spatola non eccessivamente larga. La struttura offre grande stabilità sulle nevi più compatte ma regala anche buona galleggiabilità su quelle più mosse.
Eccelle nelle curve medie, sequenziali e ritmate dove riesce ad esprimere il meglio di sé, ma in tutti gli archi di curva è godibile e stabile, “tiene bene anche ad alte velocità” ricorda Walter Nus. E’ infatti il compagno ideale per “sciare tutto il giorno” (Massimiliano Novena) perché “non troppo impegnativo ma con ottime caratteristiche” (Laura Jardi). Il comfort è elevatissimo e si riesce davvero a chiedere all’attrezzo ogni sciata.
Ci sono pochi difetti, emergono soprattutto nelle curve strette, in cui risulta a volte eccessivamente irruento, mentre un po’ sordo nelle sollecitazioni ad alte velocità. Tutto questo viene però presto dimenticato dalla maggior parte degli sciatori, che godrà del comfort e della innata facilità di gestione.




La casa francese propone uno sci tutto nuovo per la prossima stagione, perseguendo sempre l’obiettivo di rendere la sciata semplice e leggera ma sempre precisa.
Questo nuovo Salomon S/Max Blast è uno sci “molto stabile su tutto l'arco di curva” racconta Riccardo Giacomel, che rimane colpito “dall’ingresso e dalla concatenazione tra curve anche di archi diversi”. Federico Casnati ne loda la “semplicità di impostazione della curva”, Stefano Belingheri apprezza la stabilità sulle nevi mosse e Isabel Anghilante la conduzione precisa.
E’ uno sci divertente sulle curve medio-ampie, che offre il meglio di sè nella conduzione della curva, fluida e dinamica, praticamente in tutti i frangenti: “riesci a fare tutti gli archi di curva con molta facilità” ricorda Alex Favaro al termine del test. Lo sci regala fiducia fin dal primo momento in cui lo si mette ai piedi, questo grazie alla semplicità nell’impostazione e alla stabilità sull’arco della curva (Giovanni Manfrini). Più che semplicità e comfort stiamo parlando di maneggevolezza nella gestione della sciata e ottima conduzione.
I difetti sono veramente pochi, se non una certa pesantezza nel gestire il corto raggio, dovuto alla rigidità della struttura, evidenziato da quasi tutti i testatori, che ne rende difficile l’inserimento nei primi metri di curva.
 
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