Neve primaverile smossa e sci strutturati

Pool187

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Salve a tutti oggi vi voglio porre un quesito, nella speranza che non diventi un altro "massacro" come l'ultima volta :PAAU

Ieri sono andato a sciare a roccaraso, situazione drammatica sin dalle 10 praticamente con neve papposa e dune a non finire su ogni accenno di pendenza.
Questa situazione su tutto il comprensorio praticamente da metà mattinata con peggioramento verso le 12 anche nelle piste come sopra valleverde che fino a metà mattinata erano agibili.

Fatta questa premessa ne aggiungo un altra, relativa al mio livello di sciata e agli sci che ho al momento. Secondo una valutazione fatta proprio 2 settimane dal maestro sto tra il livello 4 e il livello 5. ( valutazione che tra l'altro ha confermato la mia autovalutazione dopo aver visto e rivisto i video e aver letto le varie indicazioni livello per livello. Giusto per farci una risata alla prima visualizzazione ero convinto di essere un livello 6:TTTT).

Sono alto 1.89, peso 85 kg, molto allenato e scio con i rossignol hero lt ti 2017/2018 da 182 cm.

Ora che ho rappresentato tutta la situazione vi racconto la problematica e la conseguente perplessità.

Mi è capitato in passato di sciare in situazioni di neve simili a quelle di ieri e non ho mai sentito cosi tante difficoltà come ieri. Di fatto sono riuscito a "sciare" nel vero senso della parola solamente nelle parti semi piane dove non si erano accumulate dune e gobbe per il passaggio di tanti spazzolatori.
Anche io, ieri mi sono trovato costretto a spazzolare qua e là perdendo quota in punti dove proprio non riuscivo a sciare ...e non parlo di muri da nera, ma di punti di media pendenza!

Ora, venendo al punto, il dubbio è questo. Possibile che aver acquistato sci definiti Gs da negozio, comunque strutturati per uno sciatore che si fa al massimo 20 uscite stagionali, mi abbia creato tutta questa problematica? Non avevo mai avuto queste difficoltà con sci "inferiori" e comuqnue con raggio più corto, praticamente alle 11 e 30 avevo le gambe fritte e alle 12 e 30 il primo crampetto mi ha costretto a fermarmi prima di farmi male. (da considerare sempre che mi ritengo "abbastanza" allenato considerando che faccio sollevamento pesi e corsa).
Dopo mezz'ora in cui mi sono rifocillato ho riprovato a sciare un altro pò ma ero proprio cotto. ho fatto piano piano, perdendo quota, qualche pista ma poi ho desistito e mi sono rimesso in viaggio verso casa.

poco dopo oltre le 10/ 10 e mezza non riuscivo neanche a gestire e cercare di affrontare le asperita della pista divenuta tutta una gobba. Secondo voi questo epilogo è dovuto al fatto che sono scarso oppure la situazione è stata peggiorata "e non di poco" dalla tipologia di sci che avevo agli scarponi?

Nel caso in cui la risposta fosse "sei scarso", c'è qualche esercizio/accorgimento che si può mettere in pratica per migliorare la situazione anche quando si va incontro a giornate sulla neve sempre peggiori a causa del caldo?
 
Con la tecnica giusta ovviamente si va ovunque con qualsiasi tipo di sci, ma un GS in quelle condizioni è la scelta più difficile, ti fa sentire tutte le disomogenità del terreno e ti si incaglia ovunque, se non sei a posto con la posizione.

Il problema però non è che sia uno sci "strutturato" ma che è uno sci stretto.
 
[...] Secondo voi questo epilogo è dovuto al fatto che sono scarso oppure la situazione è stata peggiorata "e non di poco" dalla tipologia di sci che avevo agli scarponi?

Nel caso in cui la risposta fosse "sei scarso", c'è qualche esercizio/accorgimento che si può mettere in pratica per migliorare la situazione anche quando si va incontro a giornate sulla neve sempre peggiori a causa del caldo?

Sei scarso :TTTT

Il consiglio, seppure banale, è di cercare di adattarti alla situazione, ovvero di non tentare di sciare come se fossi sul millerighe invernale ma di scegliere attentamente le traiettorie leggendo la pista, di ammortizzare le sconnessioni del terreno ecc.
Che poi sono tutte cose vengono in modo naturale con l'esperienza, quindi alla fine il consiglio è di cercare di sciare molto nelle condizioni più ostili che trovi (nel limite di quanto riesci a gestire in sicurezza) perché solo così riuscirai ad affinare la tua risposta ai vari tipi di terreno.

Alla fine è forse più una questione di strategia e di confidenza che di tecnica.

P.S. rileggendo il post, mi sento un po' "capitan ovvio" HIHIHI
 
Sciare dalle 10 in mezzo ai mucchi e la neve papposa alternata da fondo ghiacciato è uno sforzo fisico non indifferente.
Sfido chiunque a farsi 6 ore di fila così ....
Io dopo 3 ore sono cotto!
 
Salve a tutti oggi vi voglio porre un quesito, nella speranza che non diventi un altro "massacro" come l'ultima volta :PAAU



Sono alto 1.89, peso 85 kg, molto allenato e scio con i rossignol hero lt ti 2017/2018 da 182 cm.

Un livello 4/5 con sci da 182 cm... che manco un maestro... vabbè non ci torno sopra per la millantesima volta, fate quellochevvepare.

In quelle situazioni anni fa me ne andavo sulla Orti (una neretta qui di Marilleva, dove la neve è buona perché è in alto) e mi mettevo a fare una specie di corto raggio tra le gobbe cercando di essere il più fluido e composto possibile. Funzionava, nel senso che mi divertivo ed era un allenamento produttivo.

Oggi quando c'è neve mossa è perché fuori c'è fresca, scione da freeride e via andare, molto più divertente. Tipo ieri e oggi ;)

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Sciare dalle 10 in mezzo ai mucchi e la neve papposa alternata da fondo ghiacciato è uno sforzo fisico non indifferente.
Sfido chiunque a farsi 6 ore di fila così ....
Io dopo 3 ore sono cotto!

Io apprezzo la voglia che hanno. Quasi li invidio (non scherzo). Tipo i ragazzini che oggi alle 16.26 han preso insieme a me l'ultima e si sono chiesti: "riusciamo a farne un'altra?". UN'ALTRA? Piste macinate, insciabili (fuoripista immacolati... io andavo lì ;) )
 

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Mi sembrerebbe eccessivo sostenere che un semplice cambio di attrezzo ti risolva magicamente pappa,neve a mucchi e piste "divenute tutte una gobba".
Magari erano condizioni meno severe,o eri più in forma,o assecondavi meglio il terreno o eri più rotondo dove ora magari sei stato Più o troppo spigoloso.
Boh? :D
 
Grazie mille per l'intervento, devo dire che sciare in nevi primaverili non è che sia una cosa che ho fatto molto, a memoria sarà la 10-15 giornata in cui mi capita di sciare in condizioni del genere.

Certo è che fino a che le gambe hanno retto la cosa è andata più lineare, solo che le gambe hanno moooltomeno di quello che mi aspettavo HIHIHI

Parli di assecondare il terreno, certo, utilizzando le gobbe a mò di appoggio. Il punto è che se faccio quello scarroccio a destra e sinistra. Ho provato sui pezzi più pendenti a tentare un pò di corto raggio, il problema era che non riuscivo proprio a prendere un minimo di ritmo e alla fine mi arrendevo e scarrocciavo fin quando non trovavo un po di "aria" per fare qualche curva.
 
Vabbè,le gobbe te le puoi "giocare" in assorbimento,che è anche istruttivo e divertente....fino a un certo punto però,a meno che tu non sia Hulk da giovane. HIHIHI
 
Sciare dalle 10 in mezzo ai mucchi e la neve papposa alternata da fondo ghiacciato è uno sforzo fisico non indifferente.
Sfido chiunque a farsi 6 ore di fila così ....
Io dopo 3 ore sono cotto!

No, ho scoperto (scoperto, non imparato, purtoppo) che con la tecnica giusta si può sciare sulle gobbe per una giornata intera senza nessuno sforzo fisico.

Quest'anno sto sciando con un maestro anziano (75 anni) praticamente senza più ginocchia né anche che, tolti gli sci, non riesce nemmeno a camminare e infatti ha bisogno del bastone.

Bene: lui riesce a sciare una giornata intera sulle gobbe senza fatica, sfruttanto proprio l'alleggerimento degli sci che la gobba ti permette per curvare senza fatica muscolare.

Io ovviamente sono scarsa e non sono ancora riuscita a imparare, ma vi assicuro che lui ci riesce, è incredibile da vedere.
 
Sei scarso :TTTT

Il consiglio, seppure banale, è di cercare di adattarti alla situazione, ovvero di non tentare di sciare come se fossi sul millerighe invernale ma di scegliere attentamente le traiettorie leggendo la pista, di ammortizzare le sconnessioni del terreno ecc.
Che poi sono tutte cose vengono in modo naturale con l'esperienza, quindi alla fine il consiglio è di cercare di sciare molto nelle condizioni più ostili che trovi (nel limite di quanto riesci a gestire in sicurezza) perché solo così riuscirai ad affinare la tua risposta ai vari tipi di terreno.

Alla fine è forse più una questione di strategia e di confidenza che di tecnica.

P.S. rileggendo il post, mi sento un po' "capitan ovvio" HIHIHI

Imho non è "capitan ovvio".
Basti vedere quanti più che discreti (non ottimi) sciatori da "pista liscia" si incastrino e perdano ogni armonia sciando su pista "rotta"-
E anche quanti sciatori ottimi, pur riuscendo a scendere bene in ogni condizione, semplicemente non si divertano a farlo.

Personalmente non faccio una particolare fatica fisica (e mi diverto proprio) a sciare su superfici di quel tipo, ma semmai fatica mentale per la concentrazione necessaria a prevedere il terreno con 2, 3, 4 curve di anticipo. Anzi direi che a livello puramente muscolare trovo più impegnativo un curvone tirato (nei miei limiti) sforzandomi di caricare l'esterno e trovare inclinazione, piuttosto che una sequenza di curve "smooth" sfruttando avvallamenti e gobbe di neve riportata e morbida proprio per controllare la velocità... A patto di riuscire a tenere ritmo...
 
certo che uno schifo come quest'anno è difficile da ricordare,io gli sci larghi non li ho mai considerati,ma se fà un altro anno cosi mi sa che ne prendo un paio.....cmq su pappa e cunettoni io con i gs nn mi trovo poi così male,ovvio che in ste condizioni le gambe durano veramente poco e non ci si diverte.....
 
(...)
Quest'anno sto sciando con un maestro anziano (75 anni) praticamente senza più ginocchia né anche che, tolti gli sci, non riesce nemmeno a camminare e infatti ha bisogno del bastone.

Bene: lui riesce a sciare una giornata intera sulle gobbe senza fatica, sfruttanto proprio l'alleggerimento degli sci che la gobba ti permette per curvare senza fatica muscolare.
(...)

Il tuo messaggio è arrivato contemporaneamente insieme al mio... e il contenuto è molto simile.
Non mi meraviglia che ti riferisca a un vecchio maestro. Maestro quando le piste non erano lisce come biliardi e larghe come autostrade.
Altra epoca e altre sensazioni.
Onestamente credo sia più divertente sciare oggi (ma magari anche un po' più monotono)
 
Un livello 4/5 con sci da 182 cm... che manco un maestro... vabbè non ci torno sopra per la millantesima volta, fate quellochevvepare.

mi è stato consigliato qui lo sci!!! alcuni optavano per il fatto che un gs non deve essere troppo più corto dell'altezza dello sciatore. Pensa che mi avevano fatto venire le seghine mentali su questo punto.
Lo sci a mio parere è abbastanza centrato, mi diverto e ci riesco a fare ottime sciate
Mi sta piacendo molto soprattutto perché riesco a sentirmi "solido" nel vincolo quando faccio tutto con le giuste tempistiche. Certo, di strada da fare ce n'è tanta, ma credo di essere migliorato molto quest'anno, centralità migliorata e ripartizione del peso buona che mi permette anche di controllare abbastanza il raggio della curva senza dover girare i piedi riuscendo a chiuderla in tranquillità.
Importantissimo come abbia capito, già dall'anno scorso ma soprattutto quest'anno QUANTA differenza c'è tra farsi portare a spasso dagli sci in balia delle sciancrature e comandare con giusta cattiveria dove tu vuoi effettivamente andare, anche a scapito di una carvata perfetta.

Certo, non riesco su tutte le pendenze ne, evidentemente, su tutti i tipi di terreno, ma mi ci sto divertendo molto. Allucinante come il cambio di passo, almeno per quanto concerne le mie percezioni, sia stato dato da due semplici Consigli recepiti da un maestro a corvara.
1- far finta di avere una pallina da tenere bloccata sotto le costole per "spezzare" il busto
2- alleggerire l'interno invece che spingere sull'esterno. Lasciando l'esterno a "resistere". Pazzesco come questa sciocchezza cambi completamente l'impostazione che davo alle curve. Prima infatti, cercando di buttarmi sull'esterno scomponevo la figura e sbagliavo completamente il movimento del bacino. Non che ora sia perfetto ma ho maggiore controllo del tutto.

Io apprezzo la voglia che hanno.

Per me, ho 30 anni, non chiudere gli impianti è una macchia all'orgoglio. Magari scarroccio facendomi una passeggiata tra le gobbe e la neve sciolta ma MAI son venuto via per sfinimento come ieri! Devi anche considerare che per noi che facciamo poche giornate a stagione ogni occasione deve essere sfruttata fino alla fine.
 
Il tuo messaggio è arrivato contemporaneamente insieme al mio... e il contenuto è molto simile.
Non mi meraviglia che ti riferisca a un vecchio maestro. Maestro quando le piste non erano lisce come biliardi e larghe come autostrade.
Altra epoca e altre sensazioni.
Onestamente credo sia più divertente sciare oggi (ma magari anche un po' più monotono)

Eh, ma io scio principalmente in Francia, il millerighe è un lusso che non ci possiamo permettere!

In Francia tutti, bravi e scarsi, riusciamo a sciare sulle gobbe senza troppi patemi e divertendoci sempre. Ma riuscirlo a fare con meno fatica che se si sciasse sul millerighe è una cosa che prima di quest'anno non credevo possible, e per quanto mi riguarda è ancora un miraggio.
 
Indubbiamente se non sei abituato a sciare in quelle condizioni fai il triplo della fatica, sia fisica che mentale, le soluzioni, secondo me, sono due
1) sciare di più in condizioni di pappa mucchi e disastri vari per acquisire un minimo di confidenza
2) prenditi un secondo sci fra gli 80 e i 90 di centro e non troppo rigido ( per rimanere in casa Rossignol : experience 88 ) e vedrai che andrai a cercare pappa e gobbe per divertirti.

P.S. ok, sono ovvio anche io :D
 
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