Seggiovia POMA "Scerscen - Sasso Alto": ha fatto la storia degli impianti italiani?

Fabio

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Seggiovia POMA "Scerscen - Sasso Alto": ha fatto la storia degli impianti italiani?

A Chiesa in Valmalenco c'è una bellissima seggiovia che penso possa entrare "nella storia" degli impianti di risalita. Si tratta di una POMA (marchio mi sembra torinese ora sssorbito da uno dei 2 colossi) che di nome fa Scerscen - Sasso Alto.
Magari mi sbaglio a pensare che sia vecchia perchè la stazione di valle e quella di monte le ho trovate molto piccole, compatte e tutto sommato silenziose.
Ecco qualche scatto per gli amanti del genere :D

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Stazione di partenza a quota 1857 m slm della seggiovia Scerscen - Sasso Alto.

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Stazione di valle dell'impianto seggiovia Scerscen - Sasso Alto a Chiesa Valmalenco.

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Stazione di arrivo a 2334 m slm della seggiovia seggiovia Scerscen - Sasso Alto di Chiesa Valmalenco.

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Stazione di monte della seggiovia Poma "seggiovia Scerscen - Sasso Alto".

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Perche' avrebbe dovuto "fare la storia" ? Non l'ho mica capito...Io non l'ho mai associata a un'idea di "impianto vecchio".

Semmai di "rimpianto vecchio", visto che la speranza originaria era quella di arrivare, su quel lato, a sfiorare quota 2850m ... cosa che invece e' rimasta in sospeso.
 
La POMA è francese, da qualche anno è fusa con Leitner. In Francia è pieno di impianti così, in Italia ne ha fatti pochi e in collaborazione con Agudio (cd. Poma Italia). Quella seggiovia in particolare, prima di essere montata a Chiesa, si trovava a Beaulard in Val di Susa. Trattasi quindi di impianto riposizionato. Non è vecchissimo, mi pare 1994, è già una seggiovia automatica della seconda generazione.
 
Ultima modifica:
Toh, presa la prima volta pensavo fosse stata una dei primi agganciamenti al mondo.
Poi nei giri dopo mi sono detto: è troppo silenziosa ed è troppo compatta.
Se è del 1994 allora non è una veterana dell agganciamento. In ogni caso in italia di questo modello se ne vedono poche forse nessun altra?
 

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Ce n'è qualcuna in Via Lattea, una a Livigno, quella di Chiesa e penso basta.

Diciamo che tra una Poma del 94 e una Leitner/Agamatic della stessa età la differenza si sente...la Poma sembra la nonna.
 
La POMA è francese, da qualche anno è fusa con Leitner. In Francia è pieno di impianti così, in Italia ne ha fatti pochi e in collaborazione con Agudio (cd. Poma Italia). Quella seggiovia in particolare, prima di essere montata a Chiesa, si trovava a Beaulard in Val di Susa. Trattasi quindi di impianto riposizionato. Non è vecchissimo, mi pare 1994, è già una seggiovia automatica della seconda generazione.

A fare i sofisti andrebbe detto che questo modello di Agudio ha ben poco (anzi nulla).

La cosa è nata con la collaborazione Agudio (che faceva le cabinovie) e Graffer (seggiovie fisse) con i primi impianti automatici marchiati Gradio (primi anni 80'), che però avevano componentistica presa anche da Poma galski (francese). Agudio sviluppò una (l'unica) seggiovia in completa autonomia nel 1988 (Pinzolo - Doss del Sabion). Negli stessi anni Agudio fu prima parzialmente comprata da Poma (e divenne "Agudio Poma" 1989) e poi definitivamente e cambio nome in Poma Italia.

Sotto questo marchio praticamente rimarchiavano le seggiovie francesi e le rivendevano sul mercato italiano, sono impianti che hanno spopolato in zona come la Vialattea (in occasione dei mondiali di Sestriere) e come dice ste1258 ce n'è una anche a Livigno.

La differenza stava nel fatto che erano impianti più economici rispetto alla concorrenza (Leitner e Agamatic/Doppelmayr) ma era anche qualitativamente inferiori, sia come componentistica sia come aspetto estetico (copertura molto cheap) sia perché non hanno magazzino.

La storia finisce verso la fine degli anni 90' (precisamente nel 2002 con la seggiovia di Montecampione, ultimo impianto Poma in italia anche se di generazione successiva) perché Leitner si è comprata Agudio e successivamente anche Poma (francese) è finita sotto il cappello dell'azionista di Leitner. Ad oggi quindi Leitner e Poma condividono moltissimi componenti ma rimane il marchio Poma in Francia (per questioni di nazionalismo) e in alcune parti del mondo dove era più forte il marchio.
 
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A Piancavallo ci sono un paio di seggiovie Poma ad agganciamento fisso. ( Casere, Sauc ) e credo siano degli anni 2000.
 
A fare i sofisti andrebbe detto che questo modello di Agudio ha ben poco (anzi nulla).

Ma allora come mai i primi esemplari di queste seggiovie (Cit Roc) portavano la targa Agudio-Poma?
Ho sempre pensato che i pali fossero Agudio (sono uguali al Doss del Sabion) perché in Francia la Poma li ha sempre fatti cilindrici.
 
La targhetta è dovuta al fatto che i primi anni l'azienda si chiamava Agudio Poma prima di diventare Poma Italia.

Di fatto Agudio ha costruito solo la seggiovia di Pinzolo, prima di allora costruiva con Graffer comprando parte della tecnologia dai francesi (e in cambio Agudio forniva la tecnologia delle cabinovie ai francesi) e dopo la seggiovia di Pinzolo, mi pare 1989, è fallita o quasi ed è stata comprata da Poma francia.
Dopo l'acquisizione non aveva più senso sviluppare gli AA in autonomia visto che i francesi avevano i modelli già pronti (Omega per le automatiche e Alpha per le fisse).

Per i piloni non ci pensavo, forse l'unica cosa fatta in Italia che non era importata dalla Francia.
 
Rilettevo sulle differenze di percezione....
In Dolomiti quello può sembrare un impianto storico.


In appennino quando riposizionano qualche vecchio impianto anche peggiore di questo (vedi Crete Rosse a rocca), comprandolo proprio da quelle zone, si grida al miracolo HIHIHI

Per fare un esempio: se a Campo felice sostituissero quasi tutte le seggiovie esistenti (un paio sono buone) con quadriposto automatiche come questa ... sarebbe festa grande e fuochi d'artificio.
 
In realtà il concetto è un po' differente max.

Se prendiamo impianti del 1994 in Italia ( e Dolomiti) ce ne sono tantissimi ma parliamo di impianti più di qualità che quindi non sentono il peso degli anni (se poi ci si fa un restyling sono all'apparenza nuovi). Queste seggiovie con filosofia "alla francese" costavano di meno e valevano di meno, quindi ad oggi sembrano più vecchie. Inoltre per questioni geografiche al nord-est c'erano legami più stretti con le aziende che producevano in loco e quindi si preferivano marchi differenti.
In ogni caso mentre sugli AA la differenza si sentiva (e tanto) sui fissi la differenza era minore tanto che in Alta Badia c'erano almeno 5 seggiovie fisse Poma Italia (ora ne sono rimaste 2, ancora per poco).

Tanto per fare un paragone

Leitner 1994
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Agamatic 1994
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Per fare un esempio: se a Campo felice sostituissero quasi tutte le seggiovie esistenti (un paio sono buone) con quadriposto automatiche come questa ... sarebbe festa grande e fuochi d'artificio.

Stai facendo confusione tra impianti automatici e fissi, a Campo Felice ci sono impianti fissi praticamente nuovi. Il fatto che dice che "sarebbe festa" è solo per la velocità perché come qualità i Leitner sono enormemente superiori.
 
Non sapevo che nel 94 Leitner avesse già le compatte, ero convinto che usasse ancora gli scatoloni bianchi "alla Borest"...

Mi hai messo la pulce nell'orecchio…

Spulciando l'annuario Leitner le compact hanno fatto la loro comparsa nel 1993 con la Rinneralm di Racines e almeno un altro impianto in Austria, nello stesso anno veniva montato anche il modello precedente. Poi nel 94' solo compact (oltre alla Costabella anche la Lastè del Lusia, Braia Fraida di Corvara o Cir di Selva).
 
Grazie dell'approfondimento.

C'è da dire che Leitner era avanti in quegli anni, nel 91 Agamatic montava ancora i bestioni a 6 zampe mentre Leitner aveva già da un paio d'anni le stazioni rettangolari a 2 piedi, non possiamo definirle compatte ma occupavano metà spazio rispetto alla concorrenza.
Mentre con le compatte vere e proprie di terza generazione sono arrivati praticamente insieme (93/94).
 
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