giulio1971
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[Dislaimer : mi scuso se questo report non è al livello degli altri miei, ma ho avuto seri problemi con la nuova gopro.]
Tra i fuoripista serviti dagli impianti il Toula è sicuramente uno dei più belli del mondo.
Lo stesso impianto che lo serve è un'attrazione a sè. Centinaia di persone ogni giorno pagano 50 euro solo per salire e scendere con le cabine... e sono ben felici di farlo visto lo spettacolo che si trovano di fronte. Per gli appassionati di freeride è una vera mecca anche se bisogna essere un minimo sgamati, stare super attenti alle valanghe e non patire l'alta montagna e la (relativa) esposizione. Ho visto quest'anno riders agguerriti che si sono piantati terrorizzati all'ingresso della scala [vd foto] e la guida ha dovuto legarli e calarli uno ad uno come salami... e poi scendeva a spiegar loro dove mettere i piedi... e vabbè. Capita anche questo a Punta Helbronner.
Sono arrivato tardi all'all'appuntamento con i miei amici più esperti e quindi , sapendo che in certi posti è meglio non sciare da solo... ( e sapendo che il giorno prima proprio lì vicino una valanga aveva ucciso 4 turisti ... ) , mi sono aggregato ad un local conosciuto in funivia che mi dava l'idea di saperla lunga, tale Renato. Egli si è rivelato un'ottima guida e lo ringrazio anche qui. Mi ha fatto conoscere una zona del ghiacciaio che ancora non avevo percorso e cioè la discesa integrale dalla Scala al traforo senza mai deviare verso il Pavillon ( stazione intermedia).
In pratica 2300m ( DUEMILATRECENTOMETRI ) di dislivello in fuoripista tutti di un fiato. Io ero molto felice, le mie gambe un pò meno.
La giornata è stata calda e bellissima e , cosa rara sul Toula , la neve andava migliorando man mano che si scendeva. ed intorno ai 2400 metri è diventata spettacolare . Restando così fino in fondo.
Essendo a rimorchio di uno sconosciuto , non potevo attardarmi , dovevo pensare a sciare ed ho fatto poche foto e pure brutte, ma le pubblico lo stesso a memoria di una bella giornata in montagna.
Ma veniamo alle foto:
Renato ed io al Colle Flambeau
ingresso della scala, mentre attendiamo che le guide calino i clienti...
l'ingresso alla scala visto da sotto.
classic Toula photo
uscita dalla scala. Mai easy come quest'anno.
Si inizia a sciare. Neve un pò ventata ma sciabile. Ambiente spettacolare come al solito.
qui la neve comincia a diventare bellissima. Renato decide di tirare giù dritto fino al Traforo del Monte Bianco
Uno sguardo verso Brenva e Miage.
Dopo la discesa risalgo al Pavillon per una bella birra con Renato e con gli altri amici e poi mi concedo un'ultima sciata sull'altro versante ( Canale dei Camosvi). Neve tutta all'ombra e spettacolare.
sci grassocci al Pavillon. I miei BMT122 sono i più piccoli.
Le tracce degli sciatori e snowboarders della giornata sulla parte intermedia del Toula. Noi siamo passati tutto sulla sinistra praticamente senza incrociare nessuno. Grazie ancora Renato.
Tra i fuoripista serviti dagli impianti il Toula è sicuramente uno dei più belli del mondo.
Lo stesso impianto che lo serve è un'attrazione a sè. Centinaia di persone ogni giorno pagano 50 euro solo per salire e scendere con le cabine... e sono ben felici di farlo visto lo spettacolo che si trovano di fronte. Per gli appassionati di freeride è una vera mecca anche se bisogna essere un minimo sgamati, stare super attenti alle valanghe e non patire l'alta montagna e la (relativa) esposizione. Ho visto quest'anno riders agguerriti che si sono piantati terrorizzati all'ingresso della scala [vd foto] e la guida ha dovuto legarli e calarli uno ad uno come salami... e poi scendeva a spiegar loro dove mettere i piedi... e vabbè. Capita anche questo a Punta Helbronner.
Sono arrivato tardi all'all'appuntamento con i miei amici più esperti e quindi , sapendo che in certi posti è meglio non sciare da solo... ( e sapendo che il giorno prima proprio lì vicino una valanga aveva ucciso 4 turisti ... ) , mi sono aggregato ad un local conosciuto in funivia che mi dava l'idea di saperla lunga, tale Renato. Egli si è rivelato un'ottima guida e lo ringrazio anche qui. Mi ha fatto conoscere una zona del ghiacciaio che ancora non avevo percorso e cioè la discesa integrale dalla Scala al traforo senza mai deviare verso il Pavillon ( stazione intermedia).
In pratica 2300m ( DUEMILATRECENTOMETRI ) di dislivello in fuoripista tutti di un fiato. Io ero molto felice, le mie gambe un pò meno.
La giornata è stata calda e bellissima e , cosa rara sul Toula , la neve andava migliorando man mano che si scendeva. ed intorno ai 2400 metri è diventata spettacolare . Restando così fino in fondo.
Essendo a rimorchio di uno sconosciuto , non potevo attardarmi , dovevo pensare a sciare ed ho fatto poche foto e pure brutte, ma le pubblico lo stesso a memoria di una bella giornata in montagna.
Ma veniamo alle foto:
Renato ed io al Colle Flambeau
ingresso della scala, mentre attendiamo che le guide calino i clienti...
l'ingresso alla scala visto da sotto.
classic Toula photo
uscita dalla scala. Mai easy come quest'anno.
Si inizia a sciare. Neve un pò ventata ma sciabile. Ambiente spettacolare come al solito.
qui la neve comincia a diventare bellissima. Renato decide di tirare giù dritto fino al Traforo del Monte Bianco
Uno sguardo verso Brenva e Miage.
Dopo la discesa risalgo al Pavillon per una bella birra con Renato e con gli altri amici e poi mi concedo un'ultima sciata sull'altro versante ( Canale dei Camosvi). Neve tutta all'ombra e spettacolare.
sci grassocci al Pavillon. I miei BMT122 sono i più piccoli.
Le tracce degli sciatori e snowboarders della giornata sulla parte intermedia del Toula. Noi siamo passati tutto sulla sinistra praticamente senza incrociare nessuno. Grazie ancora Renato.