M
MAXINMARE
Guest
Pian pianino sto colmando le mie lacune appenniniche.
Avevo deciso ormai da tempo di sciare sul Terminillo e, approfittando di una giornata rubata al lavoro, ho deciso di cominciare dal versante meno conosciuto e, ciononostante, meglio organizzato, ovvero Campo Stella.
Questa stazioncina, lo dico subito è un vero gioiellino nascosto.
Non è certo grande: ci sono due belle piste azzurre in alto, con divertenti varianti rosse e nere, tante possibilità di fare bei boschetti ed una pista (o, se volete, uno skiweg più lungo e largo della media) che scende nel bosco e porta a valle, affiancando quella che è la sorgente di un caratteristico torrente.
La strada per arrivarci da Roma non è semplicissima: d'estate si può anche salire dal Terminillo e “svalicare”, ma d'inverno la strada è chiusa.
Quindi, arrivati a Rieti, bisogna "circunnavigare" il Terminillo, scegliendo se fare il giro orario, che è la via più breve, ma tortuosa, passando da Morro Reatino, oppure quella leggermente più lunga ma con strada migliore che passa da Antrodoco e Posta.
Entrambe le strade comportano più o meno gli stessi tempi di percorrenza (ho fatto la prima all'andata e la seconda al ritorno) ma la prima è sconsigliata se avete gente in macchina che soffre il mal d'auto.
Arrivati a Leonessa la strada si inerpica brevemente: da qui, attenzione a non correre troppo: ci sono alcuni sassi (quasi massi) che rotolano dal costone della montagna e che vi ritroverete in mezzo alla carreggiata (non ci sono ancora reti di protezione, forse sarebbe il caso di pensarci).
Alla partenza la situazione sembra un po così... ma non fatevi ingannare: il bello sta per arrivare.
La base degli impianti non è ad altezza elevata: parliamo di 1.129 metri. Ma l'esposizione nord e la pista di rientro tra i boschi aiuta a mantenere l'innevamento (non c'è ancora quello artificiale, mi dicono che arriverà). Si sale con una quadriposto ad ammorsamento fisso fino alla stazione intermedia. Da li (ove è posto il rifugio in quota "Orsetto") si scende per un breve tratto per poi prendere la seggiovia biposto che arriva fino a 1.700 metri (per un dislivello complessivo di 600 mt).
La stazione è consigliatissima alle famiglie con bimbi: da quest'anno hanno aggiunto anche un breve campo scuola con tappeto coperto dal plexiglass.... comodo per chi è alle primissime armi.
Giunti in quota, il panorama è "double face":
- guardando a sud (verso il Terminillo) sembra tipicamente alpino,
- guardando a nord sarete rallegrati da faggete a perdita d'occhio e panettoni appenninici.
Le piste scendono quasi interamente in mezzo ai faggi ma, salvo alcuni tratti ed alcune varianti, sono abbastanza larghe per gli standard dell'appennino: ma, soprattutto, sono battute da favola, vorrei dire quasi DSS style...
Sarò stato fortunato (ho beccato una giornata cominciata con -4, zero nuvole, zero vento) ma non ricordo di aver sciato per un giorno intero su biliardi del genere da tanto, tanto tempo: complimenti vivissimi ai gattisti !!
Avendo lasciato il pargolo grande a casa (leggermente infortunato... e piuttosto incazzato... per una banale caduta coi rollerblade) ho sciato solo con la piccoletta di casa, la quale, lasciati gli iniziali timori per le piste a lei (ed a me) sconosciute, si è molto divertita e mi ha già chiesto di tornare.
Penso che sarà accontentata anche perchè il fratello vorrà andarla a vedere.
Aggiungo che il Rifugio in quota ha ottimi piatti (obbligatorio a contorno un piatto di patate di Leonessa) ed è gestito da ragazze sorridenti e cortesi.
Ma è tutta l'atmosfera della stazione ad essere rilassata: alla prima risalita gli impiantisti vi salutano dandovi il buongiorno, i responsabili di stazione si intrattengono a chiacchierare e forniscono informazioni, la gente che ci scia è educata e rilassata.
A fine giornata, veniamo a sapere che la pista di rientro (il cui tratto finale era stato scoperto dagli infami due giorni di pioggia della settimana scorsa) era stato ripristinato... hanno porTato per ben due gg la neve con i camion e l'hanno ricoperto... così ci avventuriamo e scendiamo a valle sci ai piedi... tutto bene tranne gli ultimi 100 metri... che però ci avevano avvisato che sarebbero stati completati per il weekend)
Sulla strada del ritorno,
Prima di Posta... vedo qualcosa di familiare: l'imponente figura del Gran Sasso che si staglia nitida... non me lo aspettavo :shock:.
In definitiva.
PRO: Ambiente, battitura piste TOP, boschetti che mi paiono da esplorare, atmosfera... e prezzi favorevolissimi (in infrasettimanale gli adulti pagano 15 euro :shock: e i bimbi 5
CONTRO?? Direi nessuno.. Volendo proprio trovare il pelo nell'uovo... ne trovo due:
- da Roma ci vuole più tempo delle mete classiche
- state attenti ai sassi negli ultimi due km di strada...
Ma una volta su, sarete ampiamente ripagati.
Da scoprire e supportare.
Aggiungo altre foto a contorno.
Saluti soddisfatti
Infine, per chi volesse, questo è il video della giornata
Avevo deciso ormai da tempo di sciare sul Terminillo e, approfittando di una giornata rubata al lavoro, ho deciso di cominciare dal versante meno conosciuto e, ciononostante, meglio organizzato, ovvero Campo Stella.
Questa stazioncina, lo dico subito è un vero gioiellino nascosto.
Non è certo grande: ci sono due belle piste azzurre in alto, con divertenti varianti rosse e nere, tante possibilità di fare bei boschetti ed una pista (o, se volete, uno skiweg più lungo e largo della media) che scende nel bosco e porta a valle, affiancando quella che è la sorgente di un caratteristico torrente.
La strada per arrivarci da Roma non è semplicissima: d'estate si può anche salire dal Terminillo e “svalicare”, ma d'inverno la strada è chiusa.
Quindi, arrivati a Rieti, bisogna "circunnavigare" il Terminillo, scegliendo se fare il giro orario, che è la via più breve, ma tortuosa, passando da Morro Reatino, oppure quella leggermente più lunga ma con strada migliore che passa da Antrodoco e Posta.
Entrambe le strade comportano più o meno gli stessi tempi di percorrenza (ho fatto la prima all'andata e la seconda al ritorno) ma la prima è sconsigliata se avete gente in macchina che soffre il mal d'auto.
Arrivati a Leonessa la strada si inerpica brevemente: da qui, attenzione a non correre troppo: ci sono alcuni sassi (quasi massi) che rotolano dal costone della montagna e che vi ritroverete in mezzo alla carreggiata (non ci sono ancora reti di protezione, forse sarebbe il caso di pensarci).
Alla partenza la situazione sembra un po così... ma non fatevi ingannare: il bello sta per arrivare.
La base degli impianti non è ad altezza elevata: parliamo di 1.129 metri. Ma l'esposizione nord e la pista di rientro tra i boschi aiuta a mantenere l'innevamento (non c'è ancora quello artificiale, mi dicono che arriverà). Si sale con una quadriposto ad ammorsamento fisso fino alla stazione intermedia. Da li (ove è posto il rifugio in quota "Orsetto") si scende per un breve tratto per poi prendere la seggiovia biposto che arriva fino a 1.700 metri (per un dislivello complessivo di 600 mt).
La stazione è consigliatissima alle famiglie con bimbi: da quest'anno hanno aggiunto anche un breve campo scuola con tappeto coperto dal plexiglass.... comodo per chi è alle primissime armi.
Giunti in quota, il panorama è "double face":
- guardando a sud (verso il Terminillo) sembra tipicamente alpino,
- guardando a nord sarete rallegrati da faggete a perdita d'occhio e panettoni appenninici.
Le piste scendono quasi interamente in mezzo ai faggi ma, salvo alcuni tratti ed alcune varianti, sono abbastanza larghe per gli standard dell'appennino: ma, soprattutto, sono battute da favola, vorrei dire quasi DSS style...
Sarò stato fortunato (ho beccato una giornata cominciata con -4, zero nuvole, zero vento) ma non ricordo di aver sciato per un giorno intero su biliardi del genere da tanto, tanto tempo: complimenti vivissimi ai gattisti !!
Avendo lasciato il pargolo grande a casa (leggermente infortunato... e piuttosto incazzato... per una banale caduta coi rollerblade) ho sciato solo con la piccoletta di casa, la quale, lasciati gli iniziali timori per le piste a lei (ed a me) sconosciute, si è molto divertita e mi ha già chiesto di tornare.
Penso che sarà accontentata anche perchè il fratello vorrà andarla a vedere.
Aggiungo che il Rifugio in quota ha ottimi piatti (obbligatorio a contorno un piatto di patate di Leonessa) ed è gestito da ragazze sorridenti e cortesi.
Ma è tutta l'atmosfera della stazione ad essere rilassata: alla prima risalita gli impiantisti vi salutano dandovi il buongiorno, i responsabili di stazione si intrattengono a chiacchierare e forniscono informazioni, la gente che ci scia è educata e rilassata.
A fine giornata, veniamo a sapere che la pista di rientro (il cui tratto finale era stato scoperto dagli infami due giorni di pioggia della settimana scorsa) era stato ripristinato... hanno porTato per ben due gg la neve con i camion e l'hanno ricoperto... così ci avventuriamo e scendiamo a valle sci ai piedi... tutto bene tranne gli ultimi 100 metri... che però ci avevano avvisato che sarebbero stati completati per il weekend)
Sulla strada del ritorno,
Prima di Posta... vedo qualcosa di familiare: l'imponente figura del Gran Sasso che si staglia nitida... non me lo aspettavo :shock:.
In definitiva.
PRO: Ambiente, battitura piste TOP, boschetti che mi paiono da esplorare, atmosfera... e prezzi favorevolissimi (in infrasettimanale gli adulti pagano 15 euro :shock: e i bimbi 5
CONTRO?? Direi nessuno.. Volendo proprio trovare il pelo nell'uovo... ne trovo due:
- da Roma ci vuole più tempo delle mete classiche
- state attenti ai sassi negli ultimi due km di strada...
Ma una volta su, sarete ampiamente ripagati.
Da scoprire e supportare.
Aggiungo altre foto a contorno.
Saluti soddisfatti
Infine, per chi volesse, questo è il video della giornata
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