Terios2
Well-known member
Cominciai molto timidamente ad accostarmi allo scialpinismo diversi anni fa (pubblicai pure un report qui sul forum “Cotolivier: omaggio a mia moglie” o qualcosa di simile).
Poi la pigrizia (si, sono un po bradipo) un po’ traversie di salute (non gravi ma fastidiose) proprio nel momento sbagliato, hanno fatto si che le pelli le ho sempre prese piuttosto di rado, in modo estemporaneo e, soprattutto, sofferto.
Questo inizio inverno salta fuori il primo corso base di scialpinismo curato dalla sezione CAI di Sauze d’Oulx grazie alla “voglia di fare” e all’intelligenza del nuovo responsabile Massimo Perron.
Vista la “mala parata” della situazione neve per fare freeride e la voglia di approfondire sul campo le tematiche sulla sicurezza (a teoria sono fortissimo, a pratica.... una mezza sega[emoji12]) io e mia moglie ci iscriviamo, attratti e domenica 6 gennaio iniziamo con la prova di ammissione
Un paio d’ore introduttive a tavolino (cose che so già ma altri no, più che altro sull’attrezzatura e l’alimentazione)
Tutti ragazzini[emoji1787]
Quindi brevissimo giretto sopra Bessen Haut vicino a Sestriere.
Miseriaccia, già ad infilare lo scarpone nell’attaco ci mettiamo un quarto d’ora[emoji849]
Subito ripido, creata piazzola d’appoggio, sti ***** di pin che manco riesco a vedere perché sono cecato.... Gabri (mia moglie) che suda freddo.... alcuni più imbranati di noi....
Primo passo: la gucia. Per i non piemontesi l’inversione in salita.
Scene fantozziane.... io mi coloro subito le mutande (perdonate la finezza) perché mi vedo aperto dall’inguine al naso con le ginocchia girate.
Vabbè, in un modo o nell’altro ne veniamo fuori.
Proseguiamo così per qualche altra inversione e, alla fine, mi riesce pure decorosamente (anche alla Gabri)
Ho solo una foto di questi momenti perché affaccendati tutti (guida compresa, poraccia) in altre faccende più scabrose...
Poi proseguiamo con il passo di giro, ovvero la curva in salita passo dopo passo: bisogna avere tanta fiducia nelle pelli.... ma proprio tanta tanta..... vabbè, fatte anche quelle.
Continuando così per quella che a noi sembra una eternità, arriviamo in un punto dove togliere le pelli e scendere.
Notare la plasticità del mio gesto nell’intento di affettarmi le dita cercando di ripulire la pelle prima di riporla....
Il problema è che, insomma, non c’è tutto sto spazio e la colla delle pelli è una gran ***** (ariscusate la finezza): si stacca quando non deve e rimane ancorata come una patella allo scoglio quando la vuoi levare. Così tiro un po più forte, mi sbilancio e cado all’indietro: io mi faccio nulla ma con il gomito urto lo sci del mio vicino che viene colpito dalla lamina sull’orecchio. Non bestemmia nemmeno: un vero signore! Gli devo come minimo una birra (e così impariamo altra cosa utilissima: mai stare vicini a fare ste cose).
Bene, iniziamo la discesa (saranno 150/200 m di dislivello massimo): neve tutto sommato facile. Molliccia, umida ma non fonda e quindi sciabilissima. Per me, che sono uno strafigo della madonna! [emoji41][emoji1787] Poche curve in aria e arrivo al fondo tra i gridolini di ammirazione[emoji38] Sto a scherzà.....
La Gabri va a spazzaneve in curva ma si vede che ha il cuore in gola: arretra sul finale e fa una fatica quadrupla.
Nel frattempo la più giovane del gruppo (19enne) vola sulla guida falciandola....
La Gabri vista la male parata prosegue ma alla terza curva sulle chiappe cade e si stira un po il ginocchio: arriva al fondo comunque.
Alla fine torniamo alle macchine
e la guida ci conferma che, a suo giudizio, siamo tutti in grado di continuare, tranne la mascotte (data la giovane età): rimandata al prossimo anno con indicazione di prendersi un maestro per creare mestiere.
La Gabri può proseguire perché è in grado di controllare lo sci, deve solo avete meno paura. Questo secondo la guida.
Secondo voi come va a finire?
Va a finire che la Gabri ritiene di aver capito che lo sci fuoripista e lo scialpinismo non le sono congeniali[emoji849]
Io proseguo: alle prossime!
PS prima vera lezione: uso ARTVA e discesa nella crosta: ci sarà da ridere.....
Poi la pigrizia (si, sono un po bradipo) un po’ traversie di salute (non gravi ma fastidiose) proprio nel momento sbagliato, hanno fatto si che le pelli le ho sempre prese piuttosto di rado, in modo estemporaneo e, soprattutto, sofferto.
Questo inizio inverno salta fuori il primo corso base di scialpinismo curato dalla sezione CAI di Sauze d’Oulx grazie alla “voglia di fare” e all’intelligenza del nuovo responsabile Massimo Perron.
Vista la “mala parata” della situazione neve per fare freeride e la voglia di approfondire sul campo le tematiche sulla sicurezza (a teoria sono fortissimo, a pratica.... una mezza sega[emoji12]) io e mia moglie ci iscriviamo, attratti e domenica 6 gennaio iniziamo con la prova di ammissione
Un paio d’ore introduttive a tavolino (cose che so già ma altri no, più che altro sull’attrezzatura e l’alimentazione)
Tutti ragazzini[emoji1787]
Quindi brevissimo giretto sopra Bessen Haut vicino a Sestriere.
Miseriaccia, già ad infilare lo scarpone nell’attaco ci mettiamo un quarto d’ora[emoji849]
Subito ripido, creata piazzola d’appoggio, sti ***** di pin che manco riesco a vedere perché sono cecato.... Gabri (mia moglie) che suda freddo.... alcuni più imbranati di noi....
Primo passo: la gucia. Per i non piemontesi l’inversione in salita.
Scene fantozziane.... io mi coloro subito le mutande (perdonate la finezza) perché mi vedo aperto dall’inguine al naso con le ginocchia girate.
Vabbè, in un modo o nell’altro ne veniamo fuori.
Proseguiamo così per qualche altra inversione e, alla fine, mi riesce pure decorosamente (anche alla Gabri)
Ho solo una foto di questi momenti perché affaccendati tutti (guida compresa, poraccia) in altre faccende più scabrose...
Poi proseguiamo con il passo di giro, ovvero la curva in salita passo dopo passo: bisogna avere tanta fiducia nelle pelli.... ma proprio tanta tanta..... vabbè, fatte anche quelle.
Continuando così per quella che a noi sembra una eternità, arriviamo in un punto dove togliere le pelli e scendere.
Notare la plasticità del mio gesto nell’intento di affettarmi le dita cercando di ripulire la pelle prima di riporla....
Il problema è che, insomma, non c’è tutto sto spazio e la colla delle pelli è una gran ***** (ariscusate la finezza): si stacca quando non deve e rimane ancorata come una patella allo scoglio quando la vuoi levare. Così tiro un po più forte, mi sbilancio e cado all’indietro: io mi faccio nulla ma con il gomito urto lo sci del mio vicino che viene colpito dalla lamina sull’orecchio. Non bestemmia nemmeno: un vero signore! Gli devo come minimo una birra (e così impariamo altra cosa utilissima: mai stare vicini a fare ste cose).
Bene, iniziamo la discesa (saranno 150/200 m di dislivello massimo): neve tutto sommato facile. Molliccia, umida ma non fonda e quindi sciabilissima. Per me, che sono uno strafigo della madonna! [emoji41][emoji1787] Poche curve in aria e arrivo al fondo tra i gridolini di ammirazione[emoji38] Sto a scherzà.....
La Gabri va a spazzaneve in curva ma si vede che ha il cuore in gola: arretra sul finale e fa una fatica quadrupla.
Nel frattempo la più giovane del gruppo (19enne) vola sulla guida falciandola....
La Gabri vista la male parata prosegue ma alla terza curva sulle chiappe cade e si stira un po il ginocchio: arriva al fondo comunque.
Alla fine torniamo alle macchine
e la guida ci conferma che, a suo giudizio, siamo tutti in grado di continuare, tranne la mascotte (data la giovane età): rimandata al prossimo anno con indicazione di prendersi un maestro per creare mestiere.
La Gabri può proseguire perché è in grado di controllare lo sci, deve solo avete meno paura. Questo secondo la guida.
Secondo voi come va a finire?
Va a finire che la Gabri ritiene di aver capito che lo sci fuoripista e lo scialpinismo non le sono congeniali[emoji849]
Io proseguo: alle prossime!
PS prima vera lezione: uso ARTVA e discesa nella crosta: ci sarà da ridere.....