Primo corso scialpinismo base CAI Sauze d’Oulx

Terios2

Well-known member
Cominciai molto timidamente ad accostarmi allo scialpinismo diversi anni fa (pubblicai pure un report qui sul forum “Cotolivier: omaggio a mia moglie” o qualcosa di simile).
Poi la pigrizia (si, sono un po bradipo) un po’ traversie di salute (non gravi ma fastidiose) proprio nel momento sbagliato, hanno fatto si che le pelli le ho sempre prese piuttosto di rado, in modo estemporaneo e, soprattutto, sofferto.

Questo inizio inverno salta fuori il primo corso base di scialpinismo curato dalla sezione CAI di Sauze d’Oulx grazie alla “voglia di fare” e all’intelligenza del nuovo responsabile Massimo Perron.

IMG_6432.jpg

Vista la “mala parata” della situazione neve per fare freeride e la voglia di approfondire sul campo le tematiche sulla sicurezza (a teoria sono fortissimo, a pratica.... una mezza sega[emoji12]) io e mia moglie ci iscriviamo, attratti e domenica 6 gennaio iniziamo con la prova di ammissione

Un paio d’ore introduttive a tavolino (cose che so già ma altri no, più che altro sull’attrezzatura e l’alimentazione)

IMG_7226.jpg
Tutti ragazzini[emoji1787]

Quindi brevissimo giretto sopra Bessen Haut vicino a Sestriere.
Miseriaccia, già ad infilare lo scarpone nell’attaco ci mettiamo un quarto d’ora[emoji849]
Subito ripido, creata piazzola d’appoggio, sti ***** di pin che manco riesco a vedere perché sono cecato.... Gabri (mia moglie) che suda freddo.... alcuni più imbranati di noi....

Primo passo: la gucia. Per i non piemontesi l’inversione in salita.
Scene fantozziane.... io mi coloro subito le mutande (perdonate la finezza) perché mi vedo aperto dall’inguine al naso con le ginocchia girate.
Vabbè, in un modo o nell’altro ne veniamo fuori.
Proseguiamo così per qualche altra inversione e, alla fine, mi riesce pure decorosamente (anche alla Gabri)
Ho solo una foto di questi momenti perché affaccendati tutti (guida compresa, poraccia) in altre faccende più scabrose...

IMG_7225.jpg

Poi proseguiamo con il passo di giro, ovvero la curva in salita passo dopo passo: bisogna avere tanta fiducia nelle pelli.... ma proprio tanta tanta..... vabbè, fatte anche quelle.
Continuando così per quella che a noi sembra una eternità, arriviamo in un punto dove togliere le pelli e scendere.

IMG_7214.jpg

IMG_7213.jpg
Notare la plasticità del mio gesto nell’intento di affettarmi le dita cercando di ripulire la pelle prima di riporla....

Il problema è che, insomma, non c’è tutto sto spazio e la colla delle pelli è una gran ***** (ariscusate la finezza): si stacca quando non deve e rimane ancorata come una patella allo scoglio quando la vuoi levare. Così tiro un po più forte, mi sbilancio e cado all’indietro: io mi faccio nulla ma con il gomito urto lo sci del mio vicino che viene colpito dalla lamina sull’orecchio. Non bestemmia nemmeno: un vero signore! Gli devo come minimo una birra (e così impariamo altra cosa utilissima: mai stare vicini a fare ste cose).

Bene, iniziamo la discesa (saranno 150/200 m di dislivello massimo): neve tutto sommato facile. Molliccia, umida ma non fonda e quindi sciabilissima. Per me, che sono uno strafigo della madonna! [emoji41][emoji1787] Poche curve in aria e arrivo al fondo tra i gridolini di ammirazione[emoji38] Sto a scherzà.....

La Gabri va a spazzaneve in curva ma si vede che ha il cuore in gola: arretra sul finale e fa una fatica quadrupla.
Nel frattempo la più giovane del gruppo (19enne) vola sulla guida falciandola....

La Gabri vista la male parata prosegue ma alla terza curva sulle chiappe cade e si stira un po il ginocchio: arriva al fondo comunque.

Alla fine torniamo alle macchine

IMG_7212.jpg

e la guida ci conferma che, a suo giudizio, siamo tutti in grado di continuare, tranne la mascotte (data la giovane età): rimandata al prossimo anno con indicazione di prendersi un maestro per creare mestiere.

La Gabri può proseguire perché è in grado di controllare lo sci, deve solo avete meno paura. Questo secondo la guida.
Secondo voi come va a finire?

Va a finire che la Gabri ritiene di aver capito che lo sci fuoripista e lo scialpinismo non le sono congeniali[emoji849]

Io proseguo: alle prossime!

PS prima vera lezione: uso ARTVA e discesa nella crosta: ci sarà da ridere.....
 
vedo che anche voi a neve siete messi male...da noi la beffa e' che se passi i tauri (se passi nel senso che non riesci manco ad arrivarci) c'e' l'apocalisse...

caiani al top vedo! bravi!

saluti
 
La neve lì è scarsissima, ma in alto non è malissimo...

a099da87-08ba-409a-950a-638799d3d34c.jpg
Ph. Tarlo

Siamo rimasti bassi e abbiamo fatto pochissimo giusto per vedere i fondamentali e per fare un minimo di selezione.

Mi dispiace moltissimo per mia moglie perché la fatica non la spaventa e le piace moltissimo la natura, ma la spaventa tanto la discesa fuoripista.... non c’è verso di farla calmare.
E dire che in pista scia benino. Certo non a spazzaneve, non sarà una istruttrice nazionale, ma neppure una crotala....si diverte addirittura nei cumuli primaverili.... bah!
 
Prima vera uscita del corso, meta: il Col Perdu in Francia.
Si passa Monginevro, si scende a Briançonne e di qui si sale a Cervires sulla strada per l’Isoard.

Non ci sono impianti sciistici nella zona, solo quello che mi sembra un buon anello di fondo con discese dove sti mattacchioni di francesi vanno a palla, quasi a uovo,con quegli stuzzicadenti: non sono del tutto finiti [emoji1787]

Circa 700 metri di dislivello in una giornata iniziata in assenza di vento e terminata al colle con raffiche che sembrava volessero denudarti[emoji33]

Il tutorial K2 backside per staccare e attaccare gli sci in pendenza ha funzionato alla grande![emoji38] (la guida era impegnata con un paio in difficoltà)

Abbiamo avuto anche l’avventura di vederci cadere sulla testa in piccola slavina staccata da un paio di cornuti che, sopra di noi, hanno tagliato un canale con evidente accumulo: fortuna non era grossa ed era più una colata che una valanga.... però fa effetto vedere i blocchi scendere al rallentatore viste dimensioni e pendenza non estrema e il polverino che si alza[emoji33]

Foto della discesa non ne ho: mani troppo congelate dalla rimozione delle pelli[emoji849]

https://youtu.be/_6EtVNbGeok
 

.

Ultima modifica:
Purtroppo no. Ha desistito.

riprovaci dai! mia moglie passo passo l'ho portata prima in pista (da zero), poi in fuoripista e per ultimo allo skialp...ancora oggi ad ogni uscita salendo mi dice: ah io da qua non so mica se riesco a scendere! poi dopo 2 scalettate e 4 curve si molla e scende...ovviamente non prima di avermi ribaltato addosso 4mila improperi misti...:D

saluti
 
ahah i due del distacco saranno stati due conoscenti mandati dalla guida per rallegrarvi HIHIHI

bravo, e insisti un po' con la moglie, ne godrete assieme

ps: le pelli imparerai a toglierle con i guanti:TTTT
 
Belle esperienze da condividere, grazie.
Chissà che l'anno prossimo non mi decida anch'io finalmente a buttarmici e queste immagini sono un bellissimo sprone :HIP
 
Belle esperienze da condividere, grazie.
Chissà che l'anno prossimo non mi decida anch'io finalmente a buttarmici e queste immagini sono un bellissimo sprone :HIP

Grazie a te per le belle parole.
Con questo post, a parte fare il pavone, il mio scopo è proprio quello di lasciare intravedere un modo diverso di approcciare la montagna e lo sci.
Diverso non certo per la pratica della risalita con le pelli ma per il modo di accostarsi: il nostro è un corso base, non siamo dei mostri di tecnica (le nostre inversioni se le filmassi entrerebbero nel bestiario dello skialp😆) e neppure di potenza atletica.
È un approccio quasi meditativo (🤣) e, soprattutto, meditato. Nel senso che si fanno le cose con cognizione di causa: non si programmano gite da sfinimento e colpi apopletttici, non si va sul ripido, si imparano le basi della progressione, ci si allena sull’uso delle dotazioni di sicurezza... e si è tutti più o meno allo stesso livello.
Ecco, questo è fondamentale: inutile andare con amici esperti che ti tirano il collo e verso i quali ti senti in debito di riconoscenza (debito che rischia di spingerti ad esagerare e di rovinarti la gioia della gita). Inutile anche perché non sanno spiegare, valutare, aiutare.
anche i corsi CAI “tradizionali” (i csd AS1) sono un poco troppo “severi”, autoreferenziali e poco duttili. Senza considerare che arrivato ad una certa età, la fase dell’associativismo si è superata da un bel pezzo (io farei fatica a sopportarla)
In definitiva, mi è andata di gran lusso avere una sezione del CAI proprio dove ho seconda casa, con un responsabile di buona intelligenza che ha saputo intravedere e cogliere una opportunità parallela alla solita minestra cucinata dalla casa.
 
Ciao, perdona l'intromissione ....
ho letto con interesse il tuo report, molto in contrasto con quanto si legge a riguardo di altri corsi CAI, e' un peccato sia averlo visto tardi sia purtoppo non riuscire ad essere in Valsusa con un po' piu' di continuita': i miei han seconda casa a oulx, posso dire di esserci cresciuta quassu', ma purtoppo il lavoro mi ha portato a trasferirmi a Roma, e riesco a risalire solo quando ho qualche giorno libero (come questa settimana).
Sono snowboarder e da quest'anno ho preso una splitboard per riavvicinarmi al freeride lontano dalla folla. Purtoppo l'assenza di neve ha notevolmente ridotto il mio range d'azione, limitandomi a qualche giretto proprio tra bessen e il sises, dove racconti nel tuo primo post, e dove salendo un po' su ieri ho ancora trovato neve farinosa (lungo le linee degli skilift in disuso di grangesises).
Vorrei permettermi di chiederti qualche info sul giro che hai fatto in zona izoard di cui ho visto lo slideshow : hai la traccia gps o qualche indicazione piu' precisa su location di partenza ? Situazione neve ? Accettabile o prevalenza di crosta ? Sono ancora qua in valsusa fino a sabato, e riuscissi a fare un giretto un po' piu' interessante non sarebbe male .... Se poi mai il prossimo anno dovessi riuscire a tornare su con piu' costanza valutero' il corso cai di sauze, sempre che le splitboard siano ammesse ...
PEr ora grazie e complimenti per i tuoi resoconti ;)
 
Ciao, perdona l'intromissione ....
ho letto con interesse il tuo report, molto in contrasto con quanto si legge a riguardo di altri corsi CAI, e' un peccato sia averlo visto tardi sia purtoppo non riuscire ad essere in Valsusa con un po' piu' di continuita': i miei han seconda casa a oulx, posso dire di esserci cresciuta quassu', ma purtoppo il lavoro mi ha portato a trasferirmi a Roma, e riesco a risalire solo quando ho qualche giorno libero (come questa settimana).
Sono snowboarder e da quest'anno ho preso una splitboard per riavvicinarmi al freeride lontano dalla folla. Purtoppo l'assenza di neve ha notevolmente ridotto il mio range d'azione, limitandomi a qualche giretto proprio tra bessen e il sises, dove racconti nel tuo primo post, e dove salendo un po' su ieri ho ancora trovato neve farinosa (lungo le linee degli skilift in disuso di grangesises).
Vorrei permettermi di chiederti qualche info sul giro che hai fatto in zona izoard di cui ho visto lo slideshow : hai la traccia gps o qualche indicazione piu' precisa su location di partenza ? Situazione neve ? Accettabile o prevalenza di crosta ? Sono ancora qua in valsusa fino a sabato, e riuscissi a fare un giretto un po' piu' interessante non sarebbe male .... Se poi mai il prossimo anno dovessi riuscire a tornare su con piu' costanza valutero' il corso cai di sauze, sempre che le splitboard siano ammesse ...
PEr ora grazie e complimenti per i tuoi resoconti ;)

Ciao, grazie anche a te per l’apprezzamento.
Purtroppo tracce GPS non ne ho.
Posso dirti che siamo partiti da Cervires entrambe le volte.
Non so neppure descriverti i percorsi in modo dettagliato perché andando con la guida mi sono affidato a lui.
I primi km di avvicinamento (circa un paio o poco più) li abbiamo fatti su piste da fondo (la prima si prende dalla casetta / cassa per i fondisti, la seconda al termine della strada asfaltata al fondo del paese e proseguendo poi per le grange dell’Izoard fino al Col des Ourdeis
Mi spiace non poterti essere di maggiore aiuto
 
Ciao, grazie anche a te per l’apprezzamento.
Purtroppo tracce GPS non ne ho.
Posso dirti che siamo partiti da Cervires entrambe le volte.
Non so neppure descriverti i percorsi in modo dettagliato perché andando con la guida mi sono affidato a lui.
I primi km di avvicinamento (circa un paio o poco più) li abbiamo fatti su piste da fondo (la prima si prende dalla casetta / cassa per i fondisti, la seconda al termine della strada asfaltata al fondo del paese e proseguendo poi per le grange dell’Izoard fino al Col des Ourdeis
Mi spiace non poterti essere di maggiore aiuto

Grazie cmq delle infos. Fare 2km di pista di fondo, sopratutto in discesa con lo snowboard non e' il massimo, dovrei risplittare in modalita' salita senza pelli ma avrei molta paura di farmi male vista la mia dimestichezza con gli assi pari a zero. Ho trovato la traccia del col des Ourdies, ma temo che purtroppo non sia una gita adatta alla tavola. Speravo nella nevicatina di stanotte ma non ha fato praticamente nulla.
Ti chiedo un'ultima cortesia, se puoi. Sai se il corso che stai frequentando e' aperto alle splitboard ? Mi piacerebbe frequentarlo se dovessero ri-proporlo il prossimo anno,non essendo troppi weekend posso trovare il sistema per organizzarmi ....
 
Top