Muore bambina di 8 anni sullo slittino al Renon

Maxima

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Ancora una vittima, la terza bimba, delle vacanze invernali, fra Italia e Svizzera:
altoadige.it
Terribile schianto in slitta sul Renon, si teme per la vita della mamma
Nell'incidente ha perso la vita una bambina di 8 anni; decisivo un errore di direzione: mamma e figlia (da Reggio Emilia) sono finite sulla pista 'nera'
 
Visto che è stato citato anche l'incidente sul Renon, spendo 2 parole sulle piste, sul luogo che conosco bene e sulla devastante disgrazia della quale sono state teatro.

Ancora una vittima, la terza bimba, delle vacanze invernali, fra Italia e Svizzera:
altoadige.it

Non per fare polemica su una tragedia del genere però qualche dubbio sull'errore ce lo avrei.
La pista nera in questione è la variante della 3 Schwarzersee che si imbocca dalla stazione a monte della cabinovia e finisce a fianco della stazione intermedia.
Gli slittini scendono all'intermedia per tanto cominciamo male perché, mamma e figlia, lì non ci dovevano neanche arrivare.
La piccola aveva l'età di mia figlia quindi mi sento ancor più vicino alla signora ed al resto della famiglia.
5 anni fa, cioè quando mia figlia aveva 4 anni, scendemmo con lo slittino dalla pista di Merano 2000 considerata facile parimenti a quella del Renon.
Sottolineo che si trattò di 5 anni fa, il peso di una bambina di 4 anni non è equiparabile al peso di una di 9 anni.
Feci una sola discesa con lei perchè tenere lo slittino con il mio peso + il suo era praticamente impossibile.
Abbiamo deliberatamente tentato 1 solo abbozzo di accelerazione, subito abortito dato che lo spazio di arresto in frenata decuplicava per una basilare legge fisica che regola la quantità di moto, essa si calcola moltiplicando la massa (kg) per la velocità (m/s).
Ma la velocità non è sempre e solo una scelta: certe volte dipende anche dalla pendenza e vi assicuro che la variante della 3 Schwarzersee, pur se breve, è molto ripida.
Capirete che aggiungere ad una donna adulta, il cui peso medio sarà sui 50-60 kg, i 25-30 kg di una bambina di 9 anni e moltiplicare il tutto per la velocità saltano fuori cifre ragguardevoli, difficilmente gestibili da 2 piedi che frenano sulla neve, magari ghiacciata.
Quindi ritengo avventata la scelta di 1 slittino per 2 passeggeri e poco chiaro il motivo per il quale le 2 malcapitate fossero lì.
Detto questo mi fermo rammaricato ed elevo un pensiero alla piccola.

Ciao
 
Ultima modifica:
Altra tragedia ieri, bimba e mamma in slittino su una nera: radio24 ha comunicato che le due donne hanno imboccato per errore una nera e si sono schiantate contro a un albero, con il risultato orribile della bimba morta e la mamma in condizioni disperate.

Io mi chiedo, al netto della tragedia, se la ricerca spasmodica delle altrui responsabilità, delle assicurazioni, di reti/sistemi/controlli per evitare incidenti, non ci abbia fatto perdere un poco di sana prudenza, tanto c'è sempre un altro a cui rivolgersi. Io mi chiedo come mai sempre meno si accorgono che l'impresa in cui si stanno per avventurare, e mi sono preso del "superman" per averne parlato in un altra discussione, è superiore alle loro possibilità. Sarà sempre e solo un errore o c'è un irresponsabilità personale di base?

Edit: ho letto adesso la discussione e vedo che ne stavate già parlando
 
Altra tragedia ieri, bimba e mamma in slittino su una nera: radio24 ha comunicato che le due donne hanno imboccato per errore una nera e si sono schiantate contro a un albero, con il risultato orribile della bimba morta e la mamma in condizioni disperate.

Io mi chiedo, al netto della tragedia, se la ricerca spasmodica delle altrui responsabilità, delle assicurazioni, di reti/sistemi/controlli per evitare incidenti, non ci abbia fatto perdere un poco di sana prudenza, tanto c'è sempre un altro a cui rivolgersi. Io mi chiedo come mai sempre meno si accorgono che l'impresa in cui si stanno per avventurare, e mi sono preso del "superman" per averne parlato in un altra discussione, è superiore alle loro possibilità. Sarà sempre e solo un errore o c'è un irresponsabilità personale di base?

Edit: ho letto adesso la discussione e vedo che ne stavate già parlando

Una mia riflessione, solo per questo caso, poteva essere evitato ? non conosco la zona quindi tutto è possibile, ma il personale alla stazione di arrivo in quota poteva notare la donna con la bambina e uno slittino in una zona dove non ci sono piste per lo slittino ( mi sembra di aver sentito) e bloccarla ? un po di zelo in più a volte può essere utile o si rischia sempre di essere dei scassa marons?
 
Una mia riflessione, solo per questo caso, poteva essere evitato ? non conosco la zona quindi tutto è possibile, ma il personale alla stazione di arrivo in quota poteva notare la donna con la bambina e uno slittino in una zona dove non ci sono piste per lo slittino ( mi sembra di aver sentito) e bloccarla ? un po di zelo in più a volte può essere utile o si rischia sempre di essere dei scassa marons?

Anche io ho pensato la stessa cosa: l'impiantista poteva avvertirla, non avrebbe dovuto essere distratto ed è anche vero che è lì apposta (in verità credo che passerà qualche grana...ndr), però quello che vorrei rimarcare è che non si può (o non di dovrebbe) delegare al prossimo la propria vita e quella dei propri cari. Quando attraverso sulle striscie pedonali un'occhiata a destra e sinistra la dò sempre, anche se ho il diritto di passaggio.
 

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Una mia riflessione, solo per questo caso, poteva essere evitato ? non conosco la zona quindi tutto è possibile, ma il personale alla stazione di arrivo in quota poteva notare la donna con la bambina e uno slittino in una zona dove non ci sono piste per lo slittino ( mi sembra di aver sentito) e bloccarla ? un po di zelo in più a volte può essere utile o si rischia sempre di essere dei scassa marons?
Magari non sono state viste, anzi sicuramente è cosi
 
"BOLZANO. Sono due gli indagati per la morte di Emily F., la bambina di 8 anni di Reggio Emilia morta a seguito di un tragico incidente con lo slittino ieri su una pista del Corno del Renon. La Procura di Bolzano titolare dell'inchiesta ha iscritto nel registro la madre della bambina, Renata D. di 38 anni e un responsabile della società che gestisce il comprensorio sciistico del Corno del Renon.
L'ipotesi di reato è di omicidio colposo. La Procura ha, inoltre, posto sotto sequestro la pista nera "Schwarzsee 2" su cui è avvenuto l'incidente. Oggi è stato effettuato un sopralluogo dal pm di turno ..." altoadige.it/cronaca
 
"BOLZANO. Sono due gli indagati per la morte di Emily F., la bambina di 8 anni di Reggio Emilia morta a seguito di un tragico incidente con lo slittino ieri su una pista del Corno del Renon. La Procura di Bolzano titolare dell'inchiesta ha iscritto nel registro la madre della bambina, Renata D. di 38 anni e un responsabile della società che gestisce il comprensorio sciistico del Corno del Renon.
L'ipotesi di reato è di omicidio colposo. La Procura ha, inoltre, posto sotto sequestro la pista nera "Schwarzsee 2" su cui è avvenuto l'incidente. Oggi è stato effettuato un sopralluogo dal pm di turno ..." altoadige.it/cronaca

E cartelli di divieto accesso slittini solo in tedesco.
Allucinante.
 
A me più che la pendenza della pista fa pensare che i due occupanti della slitta non la sapessero usare nemmeno da ferma, dalla slitta si scende se si perde il controllo, basta buttarsi di lato. Ma l'importante è accusare gli altri delle proprie incapacità...almeno in Italia
 
Come sempre non sono a fare polemiche ma è come la questione del bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno.
Il cartello è scritto in tedesco, è vero, pure io l’ho notato nelle svariate volte che abbiamo sciato sul Renon però il logo dello slittinista con il divieto sopra è chiaro e trascende gli idiomi.
Quindi per l’avvocato dell’accusa quel cartello in tedesco sarà il fulcro delle arringhe, per l’avvocato della difesa il punto sarà quel logo inequivocabile.

Sarebbe come se uno volesse entrare in aereo con la pistola solo perché il divieto non è scritto in 5436535747 lingue ma c’è solo il logo di una pistola stilizzata con il divieto sopra.

Poi mi pare strano che una polacca di meno di 40 anni non sappia il tedesco.

https://www.ilgazzettino.it/index.php?p=articolo&id=4211148&sez=nordest&start=0&orderby=rating
Tutta da verificare la reale presenza di testimoni e le urla di avvertimento.
Ma se questo fosse vero ci sarebbero delle lacune.
Il signore ha urlato dall’esterno della stazione alla moglie quando lei era dentro alla cabinovia?
Parrebbe di no, pare che il signore abbia urlato alla moglie quando lei stava per imboccare la pista ma dalla stazione intermedia non si vede l’inizio della pista nera.
Forse anche il signore era alla stazione a monte?
Però nell’articolo dicono che lui era sceso con l’altro figlio alla intermedia quindi qualcosa non torna.

Il mio parere è che questi signori avessero la Ritten Card, tessera turistica che permette una sola corsa sulla cabinovia.
La signora ha sbagliato, non è scesa all’intermedia.
Piuttosto di rifare tutto il giro della cabinovia (l’intermedia permette l’uscita solo per le corse in salita) e giocarsi l’unica corsa ha preferito slittare direttamente.
Lì poteva scegliere tra 2 piste, una azzurra e una nera, comunque entrambe piste da sci vietate allo slittino.
Ha scelto la nera perchè l’azzurra fa il giro della montagna e pare allontanarsi dalla stazione intermedia.
Non è andata bene.

Ciao
 
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Due considerazioni.
A) Quest'anno porterò mia figlia solo dopo aver accuratamente verificato, passo passo, ogni pista adatta a lei.

B ) Tra qualche anno si scierà solo con scuola sci obbligatoria, patentino progressivo bianco/azzurro/rosso/nero, e accesso alle piste con tornello elettronico che legge il patentino.

Non serve la palla di vetro, andrà così.
 
Sono d’accordo, in linea generale, con chi cita la responsabilità personale. Ed anche con il fatto che una componente di rischio anche grande nello sci ci sarà sempre e non è elimininabile.
Nonostante questo c’è evidentemente qualcosa in questi due episodi che porta a delle considerazioni più ampie. Perché purtroppo ogni anno c’è gente che muore in pista, ma non sempre la notizia risalta così.
Sull’incidente di Sauze pesa moltissimo in fatto che a pochi metri e nello stesso identico modo sia morto qualcuno un anno fa. Pur accettando il rischio, a me questo fa una certa impressione. Mettere delle protezioni in corrispondenza delle traiettorie di impatto con ostacoli creati dall’uomo non equivale a ingabbiare tutte le piste. Le protezioni ci sono per i piloni degli impianti, per i cannoni, per le baite. Forse ci dovevano essere anche per quelle barriere, considerando l’episodio dell’anno scorso.
Sul Renon ci sono una somma di piccole assurdità che purtroppo si verificano quotidianamente e che questa volta, sonmate, hanno generato la tragedia. D’accordo che la povera signora ha sbagliato gravemente. Però è normale che un principiante possa salire a piedi in seggiovia all’imbocco di una pista nera? Perché l’addetto all’impianto non le ha dato indicazioni (considerando che nel 99% dei casi i pedoni vengono assistiti nella discesa dalla seggiovia)? Perché le segnalazioni non erano adeguate al contesto (ovvero piste molto difficili e possibile presenza di pedoni)? Perché i cartelli erano in tedesco?
Cone detto prima, io sono d’accordo sull’assunzione di responsabilità individuale e sul rischio dello sci. Il problema è che, specialmente tra i principianti, questa percezione spesso manca e gli operatori non fanno abbastanza per rimarcarla. Ovviamente perché a loro non conviene sottolineare il pericolo e rischiare di perdere clienti. Reti o non reti, questo é un errore grave.

P.s.: ma è davvero più strano che una 40enne polacca non parli teredco, piuttosto che in Italia i cartelli siano solo in tedesco??? A me questo elemento pare incredibile. E se vogliamo discutere sul cartello: il simbolo era molto piccolo rispetto alla scritta. Altro errore.
 
Non è detto che ai pedoni fosse vietata la salita a monte, perché se c'è un rifugio, i pedoni possono salire e scendere con l'impianto. Magari l'operatore pensava solo che andassero al rifugio, e non ci ha fatto caso.
 
Non è detto che ai pedoni fosse vietata la salita a monte, perché se c'è un rifugio, i pedoni possono salire e scendere con l'impianto. Magari l'operatore pensava solo che andassero al rifugio, e non ci ha fatto caso.

Infatti dalla stazione a monte della cabinovia del Renon partono un paio di belle passeggiate in quota, molto panoramiche fruibili anche d’inverno.

Ciao
 
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