fla5
(Super) Skifoso!
Venerdì scorso sono andato a provare per la prima volta la skiarea di Gitschberg-Jochtal (Maranza-Valles) insieme a Fabio e dema.
La skiarea si trova all'inizio della Val Pusteria a pochi minuti dall'autostrada e si accede da Rio Pusteria dove c'è anche la fermata del treno con una funivia che porta direttamente al paese di Maranza (al momento non comoda da utilizzare per andare alla skiarea anche se nei prossimi anni la situazione dovrebbe migliorare).
Premetto che siamo arrivati sulle piste presto (intorno alle 9 eravamo sulla prima discesa) e che avevamo sci con lamine ben fatte. La neve è sparata 80% in quota e 100% a valle, inoltre il 24 dic ha piovuto, tuttavia venendo da 2 gg a Sesto (Tre Cime Dolomiti) mi sarei aspettato un livello di preparazione simile (neve ben lavorata, fresata più volte e nuova artificiale per evitare fondo duro/ghiaccio). A fine report capirete il senso di questa premessa
Dunque si parte da Maranza con la cabinovia Bergbahn-Nesselbahn e si arriva quasi in quota, da qui scendono un paio di piste interessanti fino all'intermedia per poi proseguire come unico skiweg fino ai parcheggi e campi scuola a valle. In quota troviamo la nuovissima cabinovia Ski Express che serve una nuova rossa e una nera per il primo tratto mentre dall'intermedia in poi (solo sul ramo di salita) si ha una pista più facile ideale per i principianti. Ancora più in quota troviamo la seggiovia Gitschberg, o per dirla in italiano Monte Cuzzo, che porta sul punto più alto a circa 2500 metri. Ci sarebbe anche uno skilift con curva (a gasolio!) in un vallone a sx della Gitschberg che però non avendo innevamento artificiale era chiuso.
La cabinovia Bergbahn e la pista di rientro
La nuova cabinovia Ski Express dall'arrivo della Nesselbahn e il Monte Cuzzo
Saliamo fino a Monte Cuzzo dove c'è un ottima vista sulle dolomiti in lontananza e le alpi di confine. Il panorama non è dolomitico e non ci sono nemmeno montagne importanti al cospetto della skiarea
La pista servita dalla seggiovia è molto larga e abbastanza regolare, neve invernale anche se preparata così così per via di svariati sgrumi in pista
Qualche scatto interessante si riesce comunque a fare
Proseguendo la discesa si incontra il tratto alto della cabinovia Ski Express che serve una blu ideale per i principianti e di fatto sostituisce una seggiovia quadriposto
Tutti gli altri possono proseguire con la nera Segerwiese, pista non male e senza muri eccessivamente pendenti. Probabilmente come neve una delle migliori della giornata.
Sullo sfondo si intravede la partenza del vecchio skilift, ora invece si prosegue sulla destra per riprendere la cabinovia
La nuova pista rossa Wastl Huber è sulla carta molto interessante: regolare, con una bella pendenza e molto larga. Peccato che il manto era stato lavorato male, quindi di prima mattina non era al massimo del potenziale, poi con il sole ha leggermente smollato e si viaggiava bene.
Un grosso difetto è l'accesso, la pista infatti si prende dalla rossa Gaisraste (che scende all'intermedia della Bergbahn/Nesselbahn) ed essendo stretta crea un vero collo di bottiglia sia come affollamento che come qualità della neve che diventa ben presto gobbe alternate a fondo duro.
La nuova Ski Express con la rossa Wastl Huber, sul finale la pista di divide in due
Questo è il tratto che dicevo prima:
< sulla sx l'accesso ala Segerwiese
> sulla dx l'accesso alla Wastl Huber e Gaisraste
L'arrivo è vicino alla Gitschberg
Il monte Cuzzo è un freeride paradise se in condizione, direi abbastanza esposto al vento
Sulla sx si intravede lo skilift Mitterwiese con la pista di accesso che scenderebbe nel vallone in primo piano (vallone che non ha mai visto una ruspa e pertanto necessita di molta neve naturale per aprire)
Dall'arrivo della cabinovia di arroccamento si vede la Jochtal
Le piste di Jochtal delle seggiovie Steinermandl e Hinterberg
Non resta dunque che parlare delle due rosse della cabinovia Nesselbahn. La prima è la Nesselwiese che presenta subito un muro importante (più che rossa direi nera) con neve durissima anche con millerighe e le immancabili biglie di vetro.
Il muro va via via calando come pendenza per poi diventare un tratto di scorrimento più stretto.
Sulla sx un paio di baite di cui la prima con terrazza al sole.
Il tratto finale verso l'intermedia. Da sinistra arriva l'altra rossa, la Gaisraste e sempre in questa "buca" parte la cabinovia Gaisjoch verso Valles e la pista di rientro a Maranza.
La Gaisraste risulta più piacevole se non fosse per il tratto iniziale in comune con la Wastl Huber e per la larghezza in generale non proprio a standard Dolomiti Superski.
Dall'intermedia fino al paese c'è di fatto uno skiweg, nemmeno troppo scorrevole, che porta sui prati dell'altopiano di Maranza.
Qui con un paio di skiweg brevi si arriva ai campi scuola.
Lo skilift Brunner, molto bello perché in mezzo alle case e anche la sua pista non sarebbe nemmeno male, seppur corta, se non fosse che era a larghezza 1/3 e con scalini ogni metro, probabilmente dovuti alla pochissima neve sparata presente
Lo skilift Brunner
Ci sarebbe un secondo skilift dove non siamo andati perché ancora non collegato con il Brunner (per via della poca neve)
Uno sguardo da valle con le cabinovia Bergbahn e Nesselbahn, la pista Nesselwiese e lo skilift Mitterwiese
Commento generale: dopo le prime piste appare subito evidente che la preparazione non era tra le migliori (per usare un eufemismo), molte le piste che anche con mille righe apparivano scalinate per via di una battitura poco attenta, inoltre su quelle esposte al sole e a bassa quota c'erano grumi ghiacciati e in quota biglie di vetro.
Ma se da un lato nelle ore centrali le piste al sole (come la nuova Wastl Huber) iniziavano leggermente ad ammorbidisi (smollare sarebbe eccessivo), dall'altro lo spazzolamento continuo ha creato gobbe (e fin qui tutto normale) scoprendo un fondo di marmo dove si vedevano i cigoli del gatto.
Ad ogni modo un po' sconfortati dal fatto che non si è riuscito ad infilare più di 5 curve in conduzione di seguito, passiamo allo Jochtal nella speranza che la situazione neve fosse migliore
Dalla "buca" si prende la cabinovia Gaisjoch che presenta una delle cambiate più alte che abbia mai visto per una cabinovia monofune, in pochi minuti si è sull'altro versante.
Nel punto di arrivo della Gaisjoch c'è anche la stazione a monte della cabinovia Schilling che serve nel primo tratto una lunga blu campo scuola e nel secondo la rossa Schwandt che si percorre per scendere a valle. I bambini possono utilizzare l'intermedia in discesa per evitare il tratto rosso alto
Sono bastati pochi metri per capire che la neve era anche peggio con il primo strato fresato (sottilissimo) completamente spazzolato e facendo uscire il ghiaccio
La pista è stata ricavata facendo una diagonale con terre armate, quindi con larghezza ridotta
Dopodiché si allarga verso il campo scuola
Anche questo poca neve, pista innevata non nella sua interezza e dura con tratti ghiacciati, sullo sfondo la cabinovia Jochtal e la pista Talabfahrt
Risalendo sull'altro versante si vede la Schwandt e la Schilling
In quota due seggiovie servono diverse piste
La Hinterberg è l'impianto più interessante con due rosse varie e divertenti (non commento la neve perché mi ripeterei
), una blu che fa il giro più largo e una funslope
In primo piano la Hinterberg
Dalla partenza sale anche la seggiovia Steinermandl che serve una blu più panoramica e un muro nero che aveva invece una bella neve
L'arrivo della cabinovia Jochtal, il rifugio e la rossa Hinterberg
Sull'altro lato la rossa Sonnenhang, la funslope e la blu Seepiste
Dalla cima della quadriposto il panorama spazia dalle dolomiti, la Val Pusteria e la Valle Isarco
La Plose con la pista Trametsch, sullo sfondo l'Odle
La Val Pusteria, le Tofane e la catena delle Dolomiti di Sesto con le Tre Cime. Si vede anche Plan de Corones con Hernegg e Ried e più in fondo il Monte Elmo con le due Raut e l'Orto del Toro con il muro
Verso la Valle isarco invece la skiarea di Monte Cavallo sopra Vipiteno
Di nuovo una panoramica sull'Hinterberg
Ultime piste da citare sono quelle della cabinovia Jochtal: la Jöchl è uno dei muri più pendenti mai visti (sui livelli della Holzreisei II per intenderci) con deve dura non proprio piacevole da sciare
Entrambe le nere finiscono sulla rossa Talabfahrt una discesa più varia con diversi punti non larghissimi e curve a gomito.
Da menzionare a valle un comodo totem con gli orari di skibus, della funivia da Maranza a Rio Pusteria e dei treni. In futuro con un collegamento più agevole tra la stazione e gli impianti può inserirsi benissimo nello SkiPustertalExpress insieme a Perca-Plan de Corones e Versciaco-Tre Cime Dolomiti
Per la valutazione sul comprensorio non posso non riparlare della neve: l'impressione è che sotto questo aspetto la skiarea non regga minimamente il confronto con il resto del DS, la poca neve sparata su alcune piste non consentiva di lavorare e fresare in profondità il manto ma anche laddove di neve vi era in abbondanza questo lavoro non è stato fatto, rendendo le piste impraticabili già alle 10 e dopo le 12 più che sciare sembrava di fare a gara a chi derapava meglio.
Per confronto dico che a Sesto, dove ha piovuto in modo simile, le piste fino alle 11 non presentano fondo duro salvo poi scoprirsi solo in alcuni punti e parliamo comunque di fondo duro e non ghiaccio vivo. Per quel che ho visto da San Candido si fa una passata di gatto la sera, si spara la notte e si ripassa la mattina. Già con 3 giorni di questo trattamento dopo la pioggia le piste erano tornate in ottimo stato.
In conclusione il giudizio di questa skiarea rimane in sospeso a metà perché il manto nevoso non mi ha fatto godere a pieno dei tracciati che pure mi sono sembrati divertenti sul lato Jochtal che in generale mi è sembrato più strutturato e vario mentre Maranza si sviluppa su pochi tracciati in quota con piste poco varie e talvolta strette.
La skiarea si trova all'inizio della Val Pusteria a pochi minuti dall'autostrada e si accede da Rio Pusteria dove c'è anche la fermata del treno con una funivia che porta direttamente al paese di Maranza (al momento non comoda da utilizzare per andare alla skiarea anche se nei prossimi anni la situazione dovrebbe migliorare).
Premetto che siamo arrivati sulle piste presto (intorno alle 9 eravamo sulla prima discesa) e che avevamo sci con lamine ben fatte. La neve è sparata 80% in quota e 100% a valle, inoltre il 24 dic ha piovuto, tuttavia venendo da 2 gg a Sesto (Tre Cime Dolomiti) mi sarei aspettato un livello di preparazione simile (neve ben lavorata, fresata più volte e nuova artificiale per evitare fondo duro/ghiaccio). A fine report capirete il senso di questa premessa

Dunque si parte da Maranza con la cabinovia Bergbahn-Nesselbahn e si arriva quasi in quota, da qui scendono un paio di piste interessanti fino all'intermedia per poi proseguire come unico skiweg fino ai parcheggi e campi scuola a valle. In quota troviamo la nuovissima cabinovia Ski Express che serve una nuova rossa e una nera per il primo tratto mentre dall'intermedia in poi (solo sul ramo di salita) si ha una pista più facile ideale per i principianti. Ancora più in quota troviamo la seggiovia Gitschberg, o per dirla in italiano Monte Cuzzo, che porta sul punto più alto a circa 2500 metri. Ci sarebbe anche uno skilift con curva (a gasolio!) in un vallone a sx della Gitschberg che però non avendo innevamento artificiale era chiuso.
La cabinovia Bergbahn e la pista di rientro


La nuova cabinovia Ski Express dall'arrivo della Nesselbahn e il Monte Cuzzo

Saliamo fino a Monte Cuzzo dove c'è un ottima vista sulle dolomiti in lontananza e le alpi di confine. Il panorama non è dolomitico e non ci sono nemmeno montagne importanti al cospetto della skiarea

La pista servita dalla seggiovia è molto larga e abbastanza regolare, neve invernale anche se preparata così così per via di svariati sgrumi in pista

Qualche scatto interessante si riesce comunque a fare

Proseguendo la discesa si incontra il tratto alto della cabinovia Ski Express che serve una blu ideale per i principianti e di fatto sostituisce una seggiovia quadriposto

Tutti gli altri possono proseguire con la nera Segerwiese, pista non male e senza muri eccessivamente pendenti. Probabilmente come neve una delle migliori della giornata.
Sullo sfondo si intravede la partenza del vecchio skilift, ora invece si prosegue sulla destra per riprendere la cabinovia



La nuova pista rossa Wastl Huber è sulla carta molto interessante: regolare, con una bella pendenza e molto larga. Peccato che il manto era stato lavorato male, quindi di prima mattina non era al massimo del potenziale, poi con il sole ha leggermente smollato e si viaggiava bene.
Un grosso difetto è l'accesso, la pista infatti si prende dalla rossa Gaisraste (che scende all'intermedia della Bergbahn/Nesselbahn) ed essendo stretta crea un vero collo di bottiglia sia come affollamento che come qualità della neve che diventa ben presto gobbe alternate a fondo duro.


La nuova Ski Express con la rossa Wastl Huber, sul finale la pista di divide in due


Questo è il tratto che dicevo prima:
< sulla sx l'accesso ala Segerwiese
> sulla dx l'accesso alla Wastl Huber e Gaisraste


L'arrivo è vicino alla Gitschberg

Il monte Cuzzo è un freeride paradise se in condizione, direi abbastanza esposto al vento


Sulla sx si intravede lo skilift Mitterwiese con la pista di accesso che scenderebbe nel vallone in primo piano (vallone che non ha mai visto una ruspa e pertanto necessita di molta neve naturale per aprire)

Dall'arrivo della cabinovia di arroccamento si vede la Jochtal

Le piste di Jochtal delle seggiovie Steinermandl e Hinterberg

Non resta dunque che parlare delle due rosse della cabinovia Nesselbahn. La prima è la Nesselwiese che presenta subito un muro importante (più che rossa direi nera) con neve durissima anche con millerighe e le immancabili biglie di vetro.

Il muro va via via calando come pendenza per poi diventare un tratto di scorrimento più stretto.
Sulla sx un paio di baite di cui la prima con terrazza al sole.


Il tratto finale verso l'intermedia. Da sinistra arriva l'altra rossa, la Gaisraste e sempre in questa "buca" parte la cabinovia Gaisjoch verso Valles e la pista di rientro a Maranza.

La Gaisraste risulta più piacevole se non fosse per il tratto iniziale in comune con la Wastl Huber e per la larghezza in generale non proprio a standard Dolomiti Superski.



Dall'intermedia fino al paese c'è di fatto uno skiweg, nemmeno troppo scorrevole, che porta sui prati dell'altopiano di Maranza.
Qui con un paio di skiweg brevi si arriva ai campi scuola.

Lo skilift Brunner, molto bello perché in mezzo alle case e anche la sua pista non sarebbe nemmeno male, seppur corta, se non fosse che era a larghezza 1/3 e con scalini ogni metro, probabilmente dovuti alla pochissima neve sparata presente

Lo skilift Brunner

Ci sarebbe un secondo skilift dove non siamo andati perché ancora non collegato con il Brunner (per via della poca neve)

Uno sguardo da valle con le cabinovia Bergbahn e Nesselbahn, la pista Nesselwiese e lo skilift Mitterwiese


Commento generale: dopo le prime piste appare subito evidente che la preparazione non era tra le migliori (per usare un eufemismo), molte le piste che anche con mille righe apparivano scalinate per via di una battitura poco attenta, inoltre su quelle esposte al sole e a bassa quota c'erano grumi ghiacciati e in quota biglie di vetro.
Ma se da un lato nelle ore centrali le piste al sole (come la nuova Wastl Huber) iniziavano leggermente ad ammorbidisi (smollare sarebbe eccessivo), dall'altro lo spazzolamento continuo ha creato gobbe (e fin qui tutto normale) scoprendo un fondo di marmo dove si vedevano i cigoli del gatto.
Ad ogni modo un po' sconfortati dal fatto che non si è riuscito ad infilare più di 5 curve in conduzione di seguito, passiamo allo Jochtal nella speranza che la situazione neve fosse migliore
Dalla "buca" si prende la cabinovia Gaisjoch che presenta una delle cambiate più alte che abbia mai visto per una cabinovia monofune, in pochi minuti si è sull'altro versante.

Nel punto di arrivo della Gaisjoch c'è anche la stazione a monte della cabinovia Schilling che serve nel primo tratto una lunga blu campo scuola e nel secondo la rossa Schwandt che si percorre per scendere a valle. I bambini possono utilizzare l'intermedia in discesa per evitare il tratto rosso alto

Sono bastati pochi metri per capire che la neve era anche peggio con il primo strato fresato (sottilissimo) completamente spazzolato e facendo uscire il ghiaccio


La pista è stata ricavata facendo una diagonale con terre armate, quindi con larghezza ridotta

Dopodiché si allarga verso il campo scuola


Anche questo poca neve, pista innevata non nella sua interezza e dura con tratti ghiacciati, sullo sfondo la cabinovia Jochtal e la pista Talabfahrt

Risalendo sull'altro versante si vede la Schwandt e la Schilling


In quota due seggiovie servono diverse piste

La Hinterberg è l'impianto più interessante con due rosse varie e divertenti (non commento la neve perché mi ripeterei

In primo piano la Hinterberg

Dalla partenza sale anche la seggiovia Steinermandl che serve una blu più panoramica e un muro nero che aveva invece una bella neve


L'arrivo della cabinovia Jochtal, il rifugio e la rossa Hinterberg

Sull'altro lato la rossa Sonnenhang, la funslope e la blu Seepiste

Dalla cima della quadriposto il panorama spazia dalle dolomiti, la Val Pusteria e la Valle Isarco
La Plose con la pista Trametsch, sullo sfondo l'Odle

La Val Pusteria, le Tofane e la catena delle Dolomiti di Sesto con le Tre Cime. Si vede anche Plan de Corones con Hernegg e Ried e più in fondo il Monte Elmo con le due Raut e l'Orto del Toro con il muro

Verso la Valle isarco invece la skiarea di Monte Cavallo sopra Vipiteno

Di nuovo una panoramica sull'Hinterberg


Ultime piste da citare sono quelle della cabinovia Jochtal: la Jöchl è uno dei muri più pendenti mai visti (sui livelli della Holzreisei II per intenderci) con deve dura non proprio piacevole da sciare



Il muro poi continua con un tratto più scorrevole dove confluisce anche la Mitterling, un secondo muro che parte sempre dall'arrivo della cabinovia e va giù dritto per dritto. A occhio ancora più pendente. Al momento ancora chiuso e in fase di innevamento.

Entrambe le nere finiscono sulla rossa Talabfahrt una discesa più varia con diversi punti non larghissimi e curve a gomito.



Da menzionare a valle un comodo totem con gli orari di skibus, della funivia da Maranza a Rio Pusteria e dei treni. In futuro con un collegamento più agevole tra la stazione e gli impianti può inserirsi benissimo nello SkiPustertalExpress insieme a Perca-Plan de Corones e Versciaco-Tre Cime Dolomiti

Per la valutazione sul comprensorio non posso non riparlare della neve: l'impressione è che sotto questo aspetto la skiarea non regga minimamente il confronto con il resto del DS, la poca neve sparata su alcune piste non consentiva di lavorare e fresare in profondità il manto ma anche laddove di neve vi era in abbondanza questo lavoro non è stato fatto, rendendo le piste impraticabili già alle 10 e dopo le 12 più che sciare sembrava di fare a gara a chi derapava meglio.
Per confronto dico che a Sesto, dove ha piovuto in modo simile, le piste fino alle 11 non presentano fondo duro salvo poi scoprirsi solo in alcuni punti e parliamo comunque di fondo duro e non ghiaccio vivo. Per quel che ho visto da San Candido si fa una passata di gatto la sera, si spara la notte e si ripassa la mattina. Già con 3 giorni di questo trattamento dopo la pioggia le piste erano tornate in ottimo stato.
In conclusione il giudizio di questa skiarea rimane in sospeso a metà perché il manto nevoso non mi ha fatto godere a pieno dei tracciati che pure mi sono sembrati divertenti sul lato Jochtal che in generale mi è sembrato più strutturato e vario mentre Maranza si sviluppa su pochi tracciati in quota con piste poco varie e talvolta strette.