Giornata piena in quel di La Plose. Dopo aver passato la mattina a correre su e giù per Rossalm e Trametsch, visto che avevo gli sci larghi e zaino in auto ho detto "proviamo a fare il Monte Gabler". Ho sempre pensato si chiamasse Monte Fana, invece il Monte Fana è quello in cui arriva la nuova cabinovia.
Il monte Gabler è quel triangolo sullo sfondo.
Cambio di setup e via con la comoda cabinovia.
L'idea per arrivare in vetta è stata: anziché fare la stradina e la schiena in salita, prendo l'impianto, faccio la cresta e, se è fattibile salgo altrimenti pazienza mi godrò il bellissimo vallone delle meraviglie.
L'idea della cresta da fare: mi raccomando state alti se la neve non è super assestata!
Cartina completa della gita con salita o via stradina + schiena o via cresta:
Non è immediato prendere il ritmo con gli sci ai piedi. In spalla non vale la pena. Piano piano si va.
Dopo un po' meglio proseguire a piedi, sempre con calma... si è a 2500 m.
La tentazione di mandare tutto al diavolo e buttarsi nel vallone (e l'idea che poi con la cabinovia si possa ripetere in pochi minuti è molto allettante).
Sotto un po' di scarica. Anche quando sono passato io pur rimanendo alto ho sentito un paio di "whom". Occhio.
Il versante verso Luson e tutta quella zona che non conosco è allettante.
Moooolto allettante.
Magari ci si torna da sotto in più persone...
Estremamente allettante. Che gola...
Lasciamo che la sirena del vallon in super firn di destra e quello in piena polvere di sinistra cantino, dobbiamo arrivare in vetta stavolta.
Si prosegue...
Ecco la cresta, finalmente si vede. Capisco che la si può salire senza timore.
Prima parte con neve portata dal vento un po' faticosa.
Parte centrale ripida ma ben scalinata
E poi via tranquilli
Quell'altopiano in fondo mi ha molto incuriosito. Dovrebbe essere la zona di Rodegno, zona particolarmente isolata e bella (ma non sono sicuro sia quella).
Cresta vista da sopra e crinale della discesa. Se la neve non è super assestata non fate tagli.
La grande Croce di vetta, la cima piatta ed il silenzio favoriscono la contemplazione del maestoso panorama.
Panorama oltremodo interessante perché mette a confronto due tipi di estetica molto diversi:
Ciaspolatore in vetta
Panorama verso la Val Badia
Super Sass da Putia
Panorama verso le piste di Maranza ed i giganti della Val di Fundres.
Ciccione su ciccioni
La zona "SkiHutte" dove si può lasciare l'auto.
E' una chicca quella zona: dimenticata e snobbata da tutti. Con la strada forestale, anche a piedi, in mezzora sei uno dei più ammalianti paradisi delle Dolomiti.
Ecco l'area che vi dicevo. Baite, alcuni rifugi (uno penso aperto anche in inverno e chissà che cucina..) e ambiente che potete immaginare.
La zona baite e rifugi è in fondo.
Come per il sindaco di genova:
"Come è questa neve?"
"Pendio a sud a fine febbraio, veda lei".
Sciata 5 stelle: firn portante di fine febbraio.
No comment. Peccato tutti i big siano in ombra. Immaginatevi il panorama con il sole.
Si vede la stradina per le passeggiate.
La stradina di ritorno ai parcheggi.
Attenzione alla tanta gente ed ai troppi cani, quelli al guinzaglio ok, ma quelli di piccola taglia, acidi, inferociti e liberi ti fan venire strane idee (ma non avendo mai lamine non potevo affettarli).
E con calma e attenzione si torna ai parcheggi.
Occhio ai cani.
La fine o partenza della stradina.
Panoramica dalla vetta del Monte Gabler
Volete fare una facile, semplice e tutto sommato breve scialpinistica panoramica? Ideale il Monte Gabler. Forse ideale anche come primissima uscita di skialp a patto di sapere sciare un minimo.
Abbinata ad una sosta al rifugio penso sia il massimo.
Il monte Gabler è quel triangolo sullo sfondo.
Cambio di setup e via con la comoda cabinovia.
L'idea per arrivare in vetta è stata: anziché fare la stradina e la schiena in salita, prendo l'impianto, faccio la cresta e, se è fattibile salgo altrimenti pazienza mi godrò il bellissimo vallone delle meraviglie.
L'idea della cresta da fare: mi raccomando state alti se la neve non è super assestata!
Cartina completa della gita con salita o via stradina + schiena o via cresta:
Non è immediato prendere il ritmo con gli sci ai piedi. In spalla non vale la pena. Piano piano si va.
Dopo un po' meglio proseguire a piedi, sempre con calma... si è a 2500 m.
La tentazione di mandare tutto al diavolo e buttarsi nel vallone (e l'idea che poi con la cabinovia si possa ripetere in pochi minuti è molto allettante).
Sotto un po' di scarica. Anche quando sono passato io pur rimanendo alto ho sentito un paio di "whom". Occhio.
Il versante verso Luson e tutta quella zona che non conosco è allettante.
Moooolto allettante.
Magari ci si torna da sotto in più persone...
Estremamente allettante. Che gola...
Lasciamo che la sirena del vallon in super firn di destra e quello in piena polvere di sinistra cantino, dobbiamo arrivare in vetta stavolta.
Si prosegue...
Ecco la cresta, finalmente si vede. Capisco che la si può salire senza timore.
Prima parte con neve portata dal vento un po' faticosa.
Parte centrale ripida ma ben scalinata
E poi via tranquilli
Quell'altopiano in fondo mi ha molto incuriosito. Dovrebbe essere la zona di Rodegno, zona particolarmente isolata e bella (ma non sono sicuro sia quella).
Cresta vista da sopra e crinale della discesa. Se la neve non è super assestata non fate tagli.
La grande Croce di vetta, la cima piatta ed il silenzio favoriscono la contemplazione del maestoso panorama.
Panorama oltremodo interessante perché mette a confronto due tipi di estetica molto diversi:
- le architetture irrazionali delle Dolomiti da una parte e
- l'imponenza delle Alpi Aurine e dei giganti delle Alpi centrali dall'altra.
Ciaspolatore in vetta
Panorama verso la Val Badia
Super Sass da Putia
Panorama verso le piste di Maranza ed i giganti della Val di Fundres.
Ciccione su ciccioni
La zona "SkiHutte" dove si può lasciare l'auto.
E' una chicca quella zona: dimenticata e snobbata da tutti. Con la strada forestale, anche a piedi, in mezzora sei uno dei più ammalianti paradisi delle Dolomiti.
Ecco l'area che vi dicevo. Baite, alcuni rifugi (uno penso aperto anche in inverno e chissà che cucina..) e ambiente che potete immaginare.
La zona baite e rifugi è in fondo.
Come per il sindaco di genova:
"Come è questa neve?"
"Pendio a sud a fine febbraio, veda lei".
Sciata 5 stelle: firn portante di fine febbraio.
No comment. Peccato tutti i big siano in ombra. Immaginatevi il panorama con il sole.
Si vede la stradina per le passeggiate.
La stradina di ritorno ai parcheggi.
Attenzione alla tanta gente ed ai troppi cani, quelli al guinzaglio ok, ma quelli di piccola taglia, acidi, inferociti e liberi ti fan venire strane idee (ma non avendo mai lamine non potevo affettarli).
E con calma e attenzione si torna ai parcheggi.
Occhio ai cani.
La fine o partenza della stradina.
Panoramica dalla vetta del Monte Gabler
Volete fare una facile, semplice e tutto sommato breve scialpinistica panoramica? Ideale il Monte Gabler. Forse ideale anche come primissima uscita di skialp a patto di sapere sciare un minimo.
Abbinata ad una sosta al rifugio penso sia il massimo.