Interessante ragionamento scientifico applicato allo sci.
Ragioniamo un attimo.
Se approssimiamo la traiettoria di una ottima carvata assumendo che sia perfettamente equidistante da un teorico fulcro della circonferenza (in modo da non avere picchi di forze opponenti) otteniamo che quanto più pesi tanto, in maniera lineare moltiplicato per quanti G si riescono a "tenere", si va a riflettere sulla forza centrifuga che spinge sul centro degli sci.
A tale forza centrifuga deve, per riuscire a mantenere una ottima conduzione, controbilanciarsi una forza centripeta che consiste nel mantenere un giusto assetto tale da permettere agli sci di scaricare con i propri spigoli tale forza sulla neve.
Ebbene, se il ragionamento è giusto, in una ipotetica curva fatta a 2G (valore casuale) e a medesima velocità angolare da uno sciatore di 60 kg e uno di 100 kg avremo che le forze, sempre premettendo di saper gestire tecnicamente la situazione, scaricate a terra tramite gli sci saranno 120 Kg e 200 kg.
A prima vista, quindi sembrerebbe che una persona più pesante sia "agevolata" nel far flettere gli sci sotto il maggior peso che sviluppa grazie all'aumentare della forza che effettivamente deve scaricare a terra per mantenere la propria traiettoria.
Quello che, tuttavia, a prima vista può sembrare positivo non è completamente tale... reggere tecnicamente una forza centrifuga di 120 kg è sempre più facile di tenere un assetto idoneo con 200 kg di spinta centrifuga che spingono per farti perdere la "corda" della curva. Senza considerare che se si pesa 100 kg si è probabilmente un pochino in sovrappeso e quindi con un indice di massa grassa un pò troppo alto, cosa che da contraltare da per sicuro una efficienza muscolare non di primo livello.
Tutto questo ragionamento per dire che se è vero che con maggior peso (e quindi forza centrifuga) hai maggiore "facilità" di piegare in curva gli sci per quanto duri possano essere, è altrettanto vero che dovrai avere una tecnica ancora più sopraffina tale da riuscire a "domare" tali forze. Ed ecco che si ritorna nuovamente a parlare solamente di "durezza" dello sci. Di conseguenza, il risultato del ragionamento porta sempre alla solita questione: <Si è in grado di gestire la durezza dello sci che si ha sotto agli scarponi?>... in fin dei conti per far curvare uno sci bisogna applicargli una determinata forza...ma questa forza non è applicabile in maniera statica come potrebbe essere per un peso da palestra; è invece applicabile solo tramite un accurata entrata e tenuta tecnica delle forze che sovvengono durante la carvata con particolare attenzione alla capacità di scaricare a terra questa medesime forze.
Perdonate se mi sono dilungato e spero di aver spiegato in maniera chiara quale era il punto che volevo cogliere.