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Interessante questa opinione, ma in che senso?
Beh, era per dire che c’è un abisso tra il grado di progresso tecnologico, urbanistico e anche umano della Cina rispetto a Singapore.
Forse ho sbagliato a parlare di « terzo mondo ». Sarebbe più appropriato parlare di « medioevo », rispetto alla Cina.
In effetti, dato che il grosso dell’emigrazione cinese nella penisola malese è di molto anteriore alla rivoluzione culturale nella Cina continentale, la Malesia e Singapore sono in un certo senso la memoria storica vivente della Cina, e vi si possono trovare tradizioni e aspetti culturali che nella « madrepatria » sono stati spazzati via da tempo (templi, danze popolari, cibi e modi di vivere in generale).
E questo è l’aspetto secondo me più interessante di Singapore.
Per il resto, trovo che la fama di Singapore come la « Svizzera dell’Asia » sia vera solo per quanto riguarda la parte finanziaria. Anzi : per fortuna (o purtroppo) la Svizzera, al contrario di Singapore, ha ormai perso il suo status di paradiso fiscale. La facilità di cambiare legalmente per strada qualsiasi tipo di valuta a tassi di cambio vantaggiosissimi è effettivamente sorprendente.
Per quanto riguarda invece efficienza, rispetto delle regole e sicurezza, per me Singapore è estremamente sopravvalutato: i trasporti pubblici funzionano, è vero, ma c’è anche da dire che non sono così capillari e le fermate sono distanti (il territorio è comunque piccolissimo, di notte non c’è la metro e il servizio è molto ridotto) ; il fatto che si venga severamente puniti se si attraversa fuori dalle strisce è più che altro un mito (l’ho fatto spesso, impunemente, e ho visto moltissimi singaporesi farlo), le formalità doganali scortesi e inefficienti (almeno arrivando via terra dalla Malesia).
Per il resto, non ho visto niente «all’avanguardia», o che mi abbia colpito particolarmente. Ho trovato a Singapore, in termini di infrastrutture e servizi, quello c’era scritto nella guida. Al contrario della Cina, dove qualsiasi cosa si possa leggere, nel momento in cui la stai leggendo è già superata.
Tra le cose che mi hanno sorpreso c’è la mancanza di inquinamento : non so come sia possibile, ma non ho trovato smog da nessuna parte. Auto e moto private? Tutto elettrico ! Gente che sputa per terra ? Basta, vietato ! Strade ? Pulizia ovunque ! Sicurezza ? Molto più elevata che a Singapore. L’inglese ? Gli adulti continuano a non saperlo, ma i bambini dell’asilo e delle elementari lo parlano benissimo. Metro e bus efficientissimi. Questo nelle grandi città. Fuori i cambiamenti sono un po’ più sfumati, ma comunque strabilianti. Mi ha sconvolto vedere che tutti i pagamenti sono diventati virtuali, tramite app, ovunque : dalle grandi città agli accampamenti di pastori anziani e semi-analfabeti sulle montagne a più di 4000 metri. Montagne su cui si circola per il momento su ampi e comodi stradoni a più corsie, ma non basta : sta arrivando anche la mega autostrada e l’alta velocità a quasi 5000 metri. Autostrade, treni ad alta velocità, funivie, cantieri ovunque. Le montagne traforate e violentate, e le masse di turisti ovunque sono state forse la parte più claustrofobica e inquietante di tutto il viaggio, ma non si più dire che non si tratti di « modernità » strabiliante, nel bene e nel male. d’altra parte dal punto di vista naturalistico, anche Singapore ha raso al suolo tutto da parecchio tempo e tutto quello che rimane della sua foresta equatoriale sono gli alberi finti del Garden by the Bay.
Potrei sbagliarmi su molte cose, ovviamente. Queste sono solo le mie impressioni dopo un viaggio di 3 settimane in giro per la Cina (agosto 2018) e di 4 settimane tra Malesia e Singapore (estate 2015).