Cocojambo
Ski & Beer
Escursione d'agosto, tempo un po' così...ma lo stesso godibile.
Il parco giochi è sempre il gruppo del Canin (Alpi Giulie), in questo caso sono salito pigramente con a cabinovia fino al rifugio Gilberti (1850 m)
prendo il 632 e salgo lungo il sentiero botanico verso ovest
sulla mia sinistra le pareti della classica mini-uscita invernale per salire a sella usric e dintorni
in breve arrivo a sella Bila Pec (2005 m) ove incontro i resti della casermetta di guerra
la supero restando sul 632, che diventa un simpatico e lungo sentiero di cengia, che passa sopra il Ta Za Goliko (se qualcuno mi aiuta nella traduzione ) e Foran dal Muss, due grandi depressioni, dove passa il sentiero basso 632a e dove si passa in invernale per raggiungere il lontano monte Sart
la depressione
il 632...
...dove si notano opere di rinforzo
giugno al bivio che porta sul monte Canin via ferrata Julia, ma proseguo dritto
sempre in cengia
in fondo il Sart e più vicino il Picco di Grubia
alla mi destra si intravvede il gruppo del Montasio
ma guardiamoci un po' anche dietro...tipico paesaggio carsico con in fondo l'isolato bivacco speleologico Davanzo-Picciola-Vianello (1960 m), piazzato sul Col delle Erbe
mentre davanti compare il bivacco Marussich (5040 m)
Posizionato giusto sotto sella di Grubia (2045 m), da dove si può (potrebbe in questo caso) ammirare la Val Resia
Bivacco da bivacco
da qui seguo l'Alta Via Resiana verso sud-est (praticamente tornando indietro patallelamente al sentiero 632), contraddistinta da triangoli rossi e dal fatto di essere quasi tutta cresta, almeno in questo tratto
si guadagna subito un po' di quota
avanzando in cresta
dietro si vede il sentiero di salita al Picco di Grubia e continuazione dell'Alta Via Resiana
si continua fino alla parte superiore di quel visibile piano inclinato verso l'alto da sx a dx
l'esposizione non manca mai, e si notano alcune tende, che mi sa che sono quasi fisse...credo siano di speleo, visto l'enorme quantità di cavità della zona
si intravvede la conca dell'ormai ex ghiacciaio del Canin
si passano alcune strettoie
dove è bene non perdere quota
intanto mi sento osservato...chi sarà mai?
si prende il famoso piano inclinato
si supera la sentinella con il suo collega
e si arriva all'attacco della via ferrata Grasselli, che attraversa tutto il Picco di Carnizza lungo la sua cresta
la ferrata parte subito verticale
e con una buona esposizione
da dove si può notare il sentiero 632 percorso prima
poi va un po' in verticale e un po' di traverso
e un po' ti fa drizzare il pelo per come non è messa a posto :O
anche i traversi sono sempre carini
altro che ponti che cadono...
si trova pure qualche scaletta staffata, sempre bella ripida e per fortuna ben messa
un'altra sentinella
intanto il sentiero manda di qua...apperò :O
la comoda posizione della sentinella
finito il tratto ripido si arriva in cresta, dove non ci sono attrezzature
neanche per i nuovi tratti verticali
Foran dal Muss e Val Raccolana
ultimo tratto...
...e si arriva in cima al Picco di Carnizza (2441 m), con la sua pacchiana croce di vetta
si continua scendendo per agile sentiero...
...piu o meno
per poi passare a un sentiero poco esposto...
persa un po' di quota si rinizia a salire lungo canalini...
...e cenge
a tratti attrezzati
per guadagnare così l'ultimo tratto di cresta...
che tende ad affilarsi, mostrandoci le pareti da dove si scenderà ed il fù ghiacciaio del Canin
escursionisti che arrivano da una della 4 vie classiche
ed in fine cima del Canin (2587 m)...
aimè con ottimo panorama
si scende, un corvo fa segno che bisogna girare a sinistra verso nord per la discesa...
lungo la ferrata Julia
(PS: è sicuramente più appagante continuare lungo il sentiero sloveno che porta ad est prima alla Kaninska Skrbina, poi fino ad aggirare il monte Forato e poi riporta al rif. Gilberti da Sella Prevala. Meglio se non è nuvoloso)
ferrata abbastanza semplice e le attrezzature sono in ottimo stato.
di fronte abbiamo il Col delle Erbe ed in fondo i Piani del Montasio
Si arriva alla base
si nota l'indicazione per la via delle cenge, sentiero che sale parallelo alla ferrata.
per agevolare la salita lungo il ghiaione o l'eventuale neve è stata installata una catena
vediamo un po' da dove son sceso...ihih
di fronte si fa vedere la piramide del Jof Fuart, e più a sinistra Foronon dal Buinz con il bivacco Vuerich e il Medeon dal Buinz
si scende fino a riprendere il sentiero 632, al bivio nominato in precedenza, riprendendo così la comoda cengia
si riguadagna sella Bila Pec, con l'omonimo monte e la casermetta
guardando la finestra dalla finestra (Monte Forato con il suo foro)
e riprendendo infine il sentiero botanico
per raggiungere il Rif. Gilberti
Il parco giochi è sempre il gruppo del Canin (Alpi Giulie), in questo caso sono salito pigramente con a cabinovia fino al rifugio Gilberti (1850 m)
prendo il 632 e salgo lungo il sentiero botanico verso ovest
sulla mia sinistra le pareti della classica mini-uscita invernale per salire a sella usric e dintorni
in breve arrivo a sella Bila Pec (2005 m) ove incontro i resti della casermetta di guerra
la supero restando sul 632, che diventa un simpatico e lungo sentiero di cengia, che passa sopra il Ta Za Goliko (se qualcuno mi aiuta nella traduzione ) e Foran dal Muss, due grandi depressioni, dove passa il sentiero basso 632a e dove si passa in invernale per raggiungere il lontano monte Sart
la depressione
il 632...
...dove si notano opere di rinforzo
giugno al bivio che porta sul monte Canin via ferrata Julia, ma proseguo dritto
sempre in cengia
in fondo il Sart e più vicino il Picco di Grubia
alla mi destra si intravvede il gruppo del Montasio
ma guardiamoci un po' anche dietro...tipico paesaggio carsico con in fondo l'isolato bivacco speleologico Davanzo-Picciola-Vianello (1960 m), piazzato sul Col delle Erbe
mentre davanti compare il bivacco Marussich (5040 m)
Posizionato giusto sotto sella di Grubia (2045 m), da dove si può (potrebbe in questo caso) ammirare la Val Resia
Bivacco da bivacco
da qui seguo l'Alta Via Resiana verso sud-est (praticamente tornando indietro patallelamente al sentiero 632), contraddistinta da triangoli rossi e dal fatto di essere quasi tutta cresta, almeno in questo tratto
si guadagna subito un po' di quota
avanzando in cresta
dietro si vede il sentiero di salita al Picco di Grubia e continuazione dell'Alta Via Resiana
si continua fino alla parte superiore di quel visibile piano inclinato verso l'alto da sx a dx
l'esposizione non manca mai, e si notano alcune tende, che mi sa che sono quasi fisse...credo siano di speleo, visto l'enorme quantità di cavità della zona
si intravvede la conca dell'ormai ex ghiacciaio del Canin
si passano alcune strettoie
dove è bene non perdere quota
intanto mi sento osservato...chi sarà mai?
si prende il famoso piano inclinato
si supera la sentinella con il suo collega
e si arriva all'attacco della via ferrata Grasselli, che attraversa tutto il Picco di Carnizza lungo la sua cresta
la ferrata parte subito verticale
e con una buona esposizione
da dove si può notare il sentiero 632 percorso prima
poi va un po' in verticale e un po' di traverso
e un po' ti fa drizzare il pelo per come non è messa a posto :O
anche i traversi sono sempre carini
altro che ponti che cadono...
si trova pure qualche scaletta staffata, sempre bella ripida e per fortuna ben messa
un'altra sentinella
intanto il sentiero manda di qua...apperò :O
la comoda posizione della sentinella
finito il tratto ripido si arriva in cresta, dove non ci sono attrezzature
neanche per i nuovi tratti verticali
Foran dal Muss e Val Raccolana
ultimo tratto...
...e si arriva in cima al Picco di Carnizza (2441 m), con la sua pacchiana croce di vetta
si continua scendendo per agile sentiero...
...piu o meno
per poi passare a un sentiero poco esposto...
persa un po' di quota si rinizia a salire lungo canalini...
...e cenge
a tratti attrezzati
per guadagnare così l'ultimo tratto di cresta...
che tende ad affilarsi, mostrandoci le pareti da dove si scenderà ed il fù ghiacciaio del Canin
escursionisti che arrivano da una della 4 vie classiche
ed in fine cima del Canin (2587 m)...
aimè con ottimo panorama
si scende, un corvo fa segno che bisogna girare a sinistra verso nord per la discesa...
lungo la ferrata Julia
(PS: è sicuramente più appagante continuare lungo il sentiero sloveno che porta ad est prima alla Kaninska Skrbina, poi fino ad aggirare il monte Forato e poi riporta al rif. Gilberti da Sella Prevala. Meglio se non è nuvoloso)
ferrata abbastanza semplice e le attrezzature sono in ottimo stato.
di fronte abbiamo il Col delle Erbe ed in fondo i Piani del Montasio
Si arriva alla base
si nota l'indicazione per la via delle cenge, sentiero che sale parallelo alla ferrata.
per agevolare la salita lungo il ghiaione o l'eventuale neve è stata installata una catena
vediamo un po' da dove son sceso...ihih
di fronte si fa vedere la piramide del Jof Fuart, e più a sinistra Foronon dal Buinz con il bivacco Vuerich e il Medeon dal Buinz
si scende fino a riprendere il sentiero 632, al bivio nominato in precedenza, riprendendo così la comoda cengia
si riguadagna sella Bila Pec, con l'omonimo monte e la casermetta
guardando la finestra dalla finestra (Monte Forato con il suo foro)
e riprendendo infine il sentiero botanico
per raggiungere il Rif. Gilberti
Ultima modifica: