CRESTA DI CONFINE: IL RITORNO. Cima Palombino 19 agosto 2018

Blitz_81

Ravanatore seriale
Due anni fa, quando avevo fatto la prima cavalcata di confine sulla Pitturina, mi ero ripromesso di tornare in quei posti e fare il bis con un suo vicino, il Palombino.
Fare il bis, e rivedere le spettacolari Crode Longerin, da vicino, magari senza foschia e con la luce che meritano.
Un bel giro transfrontaliero ad anello partendo dalla Val Visdende, bellissima vallata di pascoli disseminata di malghe nella zona del Comelico, e valicando il confine prima a Forcella Dignas, e poi al Passo di Cima Vallona.

Il giro era previsto in due giorni, dormendo in Austria al Porzehütte, peccato che quando potevo io non avevano posto, e quando avevano posto non potevo io.
Bel casino vista la mancanza di allenamento... farlo in giornata è fattibile, ma 1500 di dislivello in un sol colpo (che sarebbero la normalità per me) in questa estate balorda non li ho ancora fatti...

Amen, o cosí o cosí.
E allora andiamo!

La mattina la sveglia suona ben presto, da Cortina ci vuole un' ora e mezza di strada e non vorrei dover lasciare la macchina in parcheggi lontani dalla partenza, visto che quello piú vicino è piccolo e quindi... chi primo arriva meglio alloggia!
Via, la strada scorre veloce, Passo Tre Croci, Auronzo, Santo Stefano di Cadore...
Arrivo all' inizio della dolcissima valle, pago il parcheggio (5 EUR per un giorno, si può lasciare la macchina in uno qualsiasi dei tanti parcheggi in zona) e vado a lasciare la macchina a Bivio Ciadon, dove c' è il parcheggio piú alto.

Si comincia!
Su lo zaino, e prendo il sentiero 170 verso Malga Dignas

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sentiero che in realtà è una comoda strada sterrata che sale molto tranquilla

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Subito compare la Cima Palombino, che viene a darmi il buongiorno :YIGO

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mentre ben presto una targa rivela la natura militare della strada: costruita negli anni 30, è stata risistemata dalla Compagnia Genio Pionieri della Brigata Alpina "Cadore" negli anni '60

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La strada scorre piacevole, mentre i panorami via via si aprono e la malga si avvicina

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ed in breve eccomi alla graziosa Malga Dignas

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Qua mi faccio una fetta di dolce ed un cappuccino, la giornata bisogna cominciarla bene :buongiorno:
Poi mi rimetto in marcia

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Le regine non si vedono, ma si sente il loro scampanellio: visto il caldo sono andate a pascolare tra gli alberi che hanno ricolonizzato i pascoli piú bassi, e se ne stanno belle fresche.
Anzi no, eccone un paio spuntare

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Un tempo tutta la testata della valle era un immenso pascolo e c' erano parecchie malghe attive, purtroppo l' industria dell' occhiale le ha fatte abbandonare, e cosí qua in alto mi pare ne restino attive giusto un paio, mentre le altre sono chiuse o usate per altri scopi, ed il bosco si sta impossessando di molti dei vecchi pascoli.

Arrivo ad un bivio: a destra il segnavia 170 prosegue lungo la Strada delle Malghe, un bellissimo percorso da fare a piedi o in MTB passando per tutte le vecchie malghe dell' alta valle, a sinistra invece si prosegue lungo la strada militare verso Forcella Dignas e l' Austria

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In breve la strada esce definitivamente dal bosco, e questi pascoli danno una sensazione di enorme serenità

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e davanti eccolo il Palombino

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È ancora presto, ed il silenzio è rotto solo da qualche ciclista e dai primi escursionisti - ben piú veloci di me - che salgono verso la ferrata italiana per la cima.

La strada sembra quasi andargli addosso, bello lui :skiamo:

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au suoi piedi ci sono anche un paio di mucche pioniere che cercando un po' di tranquillità son venute a pascolare qua in alto

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si, davvero incantevole questa valle :skiamo:

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Tralascio il bivio con il sentiero 172 che porterebbe alla cima per la ferrata, e proseguo passeggiando beatamente :MUCCA

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Arrivo cosí alle casermette di Forcella Dignas, costruite negli anni 30 per la Guardia di Finanza, e ristrutturate negli anni 60 come presidio del Battaglione Alpini Val Cismon nel periodo buio del terrorismo sudtirolese.

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Faccio qualche minuto di riposo, e mi accorgo che non sono l' unico ad avere avuto questa idea: in lontananza vedo un gruppetto di "regine pioniere" che si godono la giornata belle... stravaccate HIHIHI

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Via, mi rimetto in marcia, adesso in discesa

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e valico il confine

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Da qua prendo il sentiero austriaco 403: la lunghissima Altavia Carnica (da non confondere con la Traversata Carnica che in parte ha percorso diverso) che unisce Sillian, dietro Sesto, e Thörl, tra Tarvisio e Arnoldstein, dove si collega poi con il sentiero 603: l' Altavia delle Caravanche.

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Il sentiero é una bella mulattiera che scende a tornanti (dove incrocio parecchi italiani che salgono dall' Austria)

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con vista su Obertilliach e le Dolomiti di Lienz

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ed in breve mi porta al grazioso Porzehütte (tradotto sarebbe "Rifugio Palombino")

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Qua ci do dentro :skipasta: una bella goulaschsuppe seguita da würstel & patate: proprio uno spuntino leggero HIHIHI

Caffettino, grappino e :sig: e sono pronto a rimettermi in marcia, sempre lungo il sentiero 403

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il sentiero, in leggera discesa ed in un ambiente di estremo relax, mi permette di rimettermi in marcia senza accusare troppo lo sfondamento da cibo

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intanto mi godo il panorama sulla Obertilliacher Tal

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Continuo il passeggio digestivo, sempre in falsopiano

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intanto imparo a guardare le Dolomiti di Lienz, con Spitzkofel e Kreuzkofel a dominare la scena

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Arrivo ad un bivio: la pacchia è finita :sbonk:
Abbandono infatti il piacevole sentiero 403 per prendere il 17 ( già il nome è un programma :OO ) verso il Passo di Cima Vallona (in tedesco Porzescharte, che significherebbe Forcella Palombino)

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L' inizio è soft, e punta dritto alla bella parete Nord

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poi diventa meno soft, e prende a salire le ghiaie con una serie di tornanti

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Passano le ghiaie, ma non i tornanti :sudato:

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mentre alle spalle la testata della valle è dominata da una lunghissima cresta verde

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Entro finalmente nella Porzekar, la conca che si apre tra Palombino e Col de Lai: qua non serve risalire il ghiaione: il sentiero percorre questi ultimi metri piacevolmente tra i pascoli

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Ormai ci siamo, sono sotto il valico

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e cominciano a comparire i primi resti di reticolati

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Arrivo al confine, al Passo di Cima Vallona

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Qua i segni della guerra sono ben evidenti

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addirittura alcuni tratti di reticolato sono ancora in piedi! :shock:

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Al mio rientro in Italia vengo accolto da un gregge di pecore, con tanto di agnellini :love:

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... e con l' immancabile pecora nera

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Fanno un casino assurdo, sembra di essere al mercato :bla

BEEEEEEEH
BEH
BEEEHEHEHEHEHE

Ma il top è il montone che comanda il gregge: abbarbicato su per il pendio, manco fosse uno stambecco, sta là a fissarmi e comincia:

BOOH
BOOOOOOOOOOOH

Ora, probabilmente sono i metri di dislivello e la stanchezza che si fanno sentire, ma io gli rispondo!

BOOOOOH

e niente, attacchiamo bottone e andiamo avanti a discutere quasi 10 minuti, senza neanche sapere che cavolo ci stiamo dicendo :rotlf: :rotlf: :rotlf:

Ad un certo punto inizio a riavermi dalla stanchezza ed a rendermi conto del delirio, sto singhiozzando dal ridere, e qua accade l' incommensurabile: ridendo mi parte un BOOOOH particolarmente potente: non ho la piú pallida idea di che cavolo abbia detto con quel verso, fatto sta che di colpo le pecore ammutoliscono, pure il montone, si girano di scatto e partono tutti come soldatini su per il monte :shock:

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Non ho la piú pallida idea di dove stiano andando, ma ho una certezza: se niente niente c' è il pastore, bene che vada finisco impallinato come un fagiano :PAAU
Meglio tagliare la corda! :eek:rd:

Via, mi fiondo sul sentiero 160, che sale alla cresta da sud bypassando la ferrata (ero in astinenza di un po' di ravanamento HIHIHI )

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Il vecchio sentiero inizia contornando la base delle pareti

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Poi ti guarda e ti dice: hai voluto la bicicletta? Bene, su di qua! :sbonk:

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Comincio lo sbudellamento, mentre alle spalle ho Cima Vallona ed il suo Cadín, teatro il 25 giugno 1967 di un' ignobile strage dei terroristi

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ai margini del Cadín si intravvede anche il bivacco dedicato ad Armando Piva - Alpino di leva del Battaglione Val Cismon - una delle vittime di quel vigliacco gesto.

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Lo sbudellamento è faticoso, ma breve, ed un roccione piantato in piedi mi segnala che sono alla fine del canale

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Arrivo su, mi affaccio e...

SBADADAM!!! :shock: :shock: :shock: :skiamo: :skiamo: :skiamo:

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Eccole, ecco le Crode dei Longerín, uno spettacolo di aghi e di guglie incredibile, sono stupende! :ad: :arf:

Qua mi siedo e resto alcuni minuti in contemplazione, non si può tirar dritto indifferenti a questo spettacolo.

E aspetta che non è finita, perché in fondo compaiono anche le Dolomiti Pesarine con i loro torrioni :ad:

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Bon, ciccio animo che è ancora lunga, in marcia!
Si, ma dove? :???

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La traccia diciamo che non è il massimo, ho trovato sentieri "fantasma" messi decisamente meglio, comunque si lascia percorrere, fino ad arrivare ad uno strappetto-ravanino che porta a prendere quota

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Da qua punta tutto sotto cresta fino a ricongiungersi con la ferrata bypassata, e diventa ben piú evidente

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Inoltre anche la pendenza diventa modesta

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ed il tutto si trasforma in una piacevolissima passeggiata con vista Longerin: non male, no? :YIGO

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Affronto un ultimo passaggio scavato nella roccia

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e poi TAAAAC, come per magia mi trovo su un bel sentierino tra i prati, manca solo la nonna col nipotino HIHIHI

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Ultimi sforzi, manca poco alla cima

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Eccola, è là!

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ed ecco comparire le prime caverne: la cima infatti è stata contesa nei primi mesi di guerra, prima di passare definitivamente in mano italiana

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ECCOLAAAAA! Ci siamo!!! :PPINK :PPINK :PPINK

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Butto giú lo zaino, mi siedo, e mi accendo la :sig: della soddisfazione.
E mi siedo proprio SUL confine, visto che il cippo è esattamente in vetta

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Poi mi dedico al panorama, faccio l' appello

Dolomiti Pesarine, gruppo del Rinaldo, e cupolone del Peralba ✓

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Dolomiti di Lienz ✓

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Cavallino e Col Quaternà ✓

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Crode Longerin :ad: e Dolomiti di Sesto e del Comelico ✓

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Direi che ci siamo :YIGO

Bene, posso mettermi in marcia, e mi incammino lungo il sentiero 142, che mi porterà a seguire quella dorsale verde in basso, la Cresta del Palombino, punto di partenza per l' attacco italiano alla cima.

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Inizio a discendere la piacevole traccia

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che in breve diventa un sentierino tra i pratoni

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inframmezzato solo da un breve passaggio - ancora una volta - scavato nella roccia

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Poi si torna definitivamente nel verde, ed inizio a rilassare le gambe mentre lo sguardo si colma di questi scenari :skiamo:

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eccomi quindi in vista della selletta che separa Cima Palombino dalla sua Cresta

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Qua tralascio il sentiero che scende diretto a Malga Dignas lungo la Val Palombino

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do uno sguardo alle spalle, verso la Cima da cui sono appena sceso

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e mi preparo ad affrontare gli ultimi cinquanta metri di salita della giornata

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Il sentiero tradisce chiaramente la sua origine di mulattiera militare, cosí come le rocce tradiscono la loro origine cosí diversa dai calcari della cima o dalle dolomie dei Longerin

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Le opere militari in questa zona abbondano, e guardando indietro mi nasce piú di qualche sospetto...

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Guarda, riguarda... si, c' è piú di qualcosa di sospetto... :think:

Via, prendiamo nota e andiamo avanti, altrimenti si fa notte!

Arrivo sulla bella cresta verde, dove trincee e camminamenti si sprecano

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Ora il sentiero cambia versante

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e segue i vecchi camminamenti protetti

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passando davanti ad alcune caverne rinforzate

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mentre possenti muraglie dominano l' orizzonte alle mie spalle :ad:

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La discesa se ne va cosí, per piacevoli e rilassanti pratoni

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godendo di meravigliose vedute

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Guarda che spettacolo questa valle tutta verde, con in fondo il Peralba ed il gruppo del Rinaldo a fare da sfondo :skiamo:

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Ma il meglio deve ancora arrivare.

All' inizio del report ho scritto "rivedere le spettacolari Crode Longerin, da vicino, magari senza foschia e con la luce che meritano".
Sono vicino.
La foschia non c' è e le nuvole se ne sono andate.
C' è una luce bassa che è qualcosa di assurdo.

ELAMADONNA :skiamo: :skiamo: :skiamo: :arf: :arf: :arf:

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Penso che neanche nei desideri piú profondi avessi mai immaginato di trovarmici con queste condizioni, è tutto semplicemente perfetto, da non crederci :shock:

Perdo il conto di quanto tempo resto imbambolato, poi - quasi controvoglia - vado ad aggirare un dosso infilandomi nel bosco

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Quando ne esco sono a Passo Palombino, valico che separa la Val di Londo (laterale della Val Visdende) dalla Val Melín (laterale della Val Digón) ed importante crocevia di sentieri

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Adesso le splendide crode le guardo dal basso, mentre mi appresto a scendere lungo il sentiero 167 per Malga Londo

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Scendo rapido attraversando i pascoli, ed ecco comparire le regine

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Io educatamente saluto :pIACERE:

e loro ricambiano

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Un paio addirittura si avvicinano e vengono a farsi fare i grattini :love:

Dopo l' incontro con le padrone di casa, il sentiero riprende le antiche sembianze di strada militare

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ed in breve mi porta alla grande Malga Londo

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Da qua in pochi minuti sono di ritorno alla macchina, stanco morto (ed ho ancora un' ora e mezza di strada :ARR ), ma la soddisfazione è proporzionale alla stanchezza, le Crode Longerin mi hanno fatto davvero un bel regalo.
 
Ultima modifica:
bellissima la Val Visdende, che ho sempre vissuto da turista merenderos beandomi dei paesaggi di valle.

Dimmi un po': per la ferrata alla Cima Palombino dunque si può fare un giro ad anelllo? E può servire la bici per un duathlon per avvicinamento o è un anello puro?

Le Crode Longerin sono spettacolari ed il loro realtivo isolamento le fa risaltare ancor di più.:ad:
 
Stupendo, bellissimo!!! Anche se non è un ravanamento totale anche se è un giro più umano lo hai fatto diventare eccezionale con foto e soprattutto con una descrizione unica!! Dovresti unire tutti i tuoi report così come sono, metterci due,tre note didascaliche e proporlo ad una casa editrice: io lo compro di sicuro.
 

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Ecco, vacanza in Pusteria saltata per il secondo anno di fila e puntuale arriva il report dalle zone in cui bazzico con la bici. Te possino. HIHIHI
 
Dimmi un po': per la ferrata alla Cima Palombino dunque si può fare un giro ad anelllo? E può servire la bici per un duathlon per avvicinamento o è un anello puro?
La ferrata la puoi inanellare in tre modi:

1- sali fino quasi a Forcella Dignas, fai la ferrata alla cima, e da la fai il mio giro a ritroso (Passo Cima Vallona - Porzehütte, Forcella Dignas).
Puoi usare la bici per l' avvicinamento ma... dove la lasci?

2- come il primo fino alla cima, poi scendi per il 142 alla sella tra Cima Palombino e Cresta Palombino, e da là torni giú a Malga Dignas.
Puoi usare avvicinarti in bici lasciandola a Malga Dignas

3- come il primo fino alla cima, poi discesa come la mia (Cresta del Palombino - Passo Palombino - Malga Londo). In questo caso è un anello puro.

Le Crode Longerin sono spettacolari ed il loro realtivo isolamento le fa risaltare ancor di più.:ad:
ASSOLUTAMENTE :YIGO

Grande come al solito, però ora ti svelerò un segreto sulle "regine" HIHIHI

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:rotlf: :rotlf: :rotlf:

Tutto pedalabile sino al bivio per forcella Palombino? Gran bel giro.
mi associo alla domanda.. tutta la prima parte fino in forcella sembra pedalabile.. o sbaglio?
Sicuramente dal parcheggio fino alle casermette di Forcella Dignas dove si potrebbe arrivare anche in jeep (sent. 170 + 403a) e dal parcheggio fino a Passo Palombino (sent. 167) il resto non credo

Stupendo, bellissimo!!! Anche se non è un ravanamento totale anche se è un giro più umano lo hai fatto diventare eccezionale con foto e soprattutto con una descrizione unica!! Dovresti unire tutti i tuoi report così come sono, metterci due,tre note didascaliche e proporlo ad una casa editrice: io lo compro di sicuro.
Grazie :D
Impacchettarli interi è problematico, ne uscirebbe na bibbia da migliaia di pagine, però una versione "compact"... :wink:

Ecco, vacanza in Pusteria saltata per il secondo anno di fila e puntuale arriva il report dalle zone in cui bazzico con la bici. Te possino. HIHIHI
sai che sono bastard inside... a telepatia HIHIHI HIHIHI HIHIHI
 
blitz non hai idea di quanto sogni anche io di beccarmi le crode longerin in quella situazione:MONKEY:MONKEY:MONKEY:MONKEY:MONKEY
ieri passando davanti l'ingresso della val visdende mi è salita un po' la scimmietta:MONKEY:MONKEY, poi mi becco sto report...e che caz:PAAU

pure il palombino ce l'ho in mira da un po'...quel canale iniziale ce l'ho sempre in mente eheh...dovrà avanzare un po' nella lista delle escursioni da fareHIHIHI
 
Stupendo, bellissimo!!! Anche se non è un ravanamento totale anche se è un giro più umano lo hai fatto diventare eccezionale con foto e soprattutto con una descrizione unica!! Dovresti unire tutti i tuoi report così come sono, metterci due,tre note didascaliche e proporlo ad una casa editrice: io lo compro di sicuro.

io anche...dovresti pensarci seriamente Blitz !
 
Fatta in parte sabato scorso: partendo dalla piana siamo arrivati a Bivio Ciadon, da qui a Malga Dignas e l'intenzione era di arrivare al Porze Hutte in Austria, ma complici le nuvole che coprivano la forcella Dignas e la notizia che il Porze Hutte era probabilmente chiuso, abbiamo ripiegato sulla strada delle malghe fino alla malga Campobon. Da qui ritornati a Malga Dignas dove abbiamo pranzato: eravamo solo noi 4 ed il malgaro (persona squisita che ci ha cucinato al momento i funghi che aveva raccolto la mattina... ed offerto alla fine un paio di grappini fatti da lui). Pranzo ottimo, ed ottima anche la caciottina che ho comprato.
 
Mah guarda, non ricordo nulla di trascendentale... l' unica cosa è che se hai l' occhio un attimo clinico... quando sei su Cresta del Palombino le distrazioni non mancano HIHIHI
 
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