Sentiero Braggion: dalla jungla alla cresta (trekking "minori" ma interessanti)
Premesso che non sono zone per le quali un turista si fa 100naia di km di strada per farsi questi trekking, mi dispiace però che i local, io stesso mi ci metto per primo, trascurino queste piccole perle. Oggi ho fatto il sentiero Braggion di Campotamaso di Valdagno.
Che meraviglia (tutto da rapportare, da normalizzare... non siamo sul Sassolungo o sul Pelmo). La prima parte sale una valle ricchissima di cascate e vegetazione da jungla, poi uno scorrevole tratto di cresta addirittura esposto in alcuni punti ed infine una strada forestale fino alla Chiesa.
Dicono sia di 7-8 km, mettono 3 ore e mezza ma si fa in molto meno se non ci si ferma a mangiare un panino con la sopressa. Qui spiegano meglio: http://www.campotamaso.it/html/sentiero_braggion.html
Alcune foto.
Si può parcheggiare appena sotto la Chiesa. Messe le scarpe si sale alla chiesa e si incontra il primo cartello.
Ci si infila per una strada sterrata che dopo 10-20 minuti porta ad una idilliaca ed isolata contrada. Proseguire DRITTI! Io qui ho sbagliato per 2 volte infognandomi per i boschi della zona.
Dopo 5 minuti dalla contrada si incontra il cartello che ufficialmente dà inizio al Sentiero Braggion.
Si beve molto nella zona. Quindi spesso la gente sente o vede strani personaggi in giro per i boschi
L prima parte in Val del Boia sembra il Vietnam: stupenda. Vegetazione rigogliosa e cascate ogni 10 metri.
E' un continuo attraversare il torrente per salire dove la valle è più debole. Ottimo il lavoro di manutenzione del sentiero!
Piove tanto in questa zona e ci sono tanti fonti di acque minerali. Le fontane sono presenti in ogni contrada e sono sparse anche in giro per le montagne forse zona di vecchi alpeggi.
La Baita del Vecio: da qui parte la tratta più bella del sentiero Braggion, un'aerea cresta su roccia bianca con panorami sulla Pianura.
La Valle dell'Agno. In fondo forse i volli Berici? Boh.
Un piccolo tratto è esposto ma c'è un cordino di supporto in caso di terreno scivoloso.
Passo Turigi.
Spettacolare vista sulla Pianura.
Si vede la pista di Recoaro Mille.
Si giunge al punto più panoramico del sentiero in cui è presente un osservatorio che indica le vette visibili. E anche Bolca la città dei Fossili.
Fine del sentiero Braggion (o inizio per chi lo fa in questo verso).
Strada che riporta a Campotamaso.
Ultimo bivio (o primo per chi lo fa in senso opposto al mio).
E ultimo panorama.
E questa è la cartina con l'altimetria.
Buone passeggiate.
Premesso che non sono zone per le quali un turista si fa 100naia di km di strada per farsi questi trekking, mi dispiace però che i local, io stesso mi ci metto per primo, trascurino queste piccole perle. Oggi ho fatto il sentiero Braggion di Campotamaso di Valdagno.
Che meraviglia (tutto da rapportare, da normalizzare... non siamo sul Sassolungo o sul Pelmo). La prima parte sale una valle ricchissima di cascate e vegetazione da jungla, poi uno scorrevole tratto di cresta addirittura esposto in alcuni punti ed infine una strada forestale fino alla Chiesa.
Dicono sia di 7-8 km, mettono 3 ore e mezza ma si fa in molto meno se non ci si ferma a mangiare un panino con la sopressa. Qui spiegano meglio: http://www.campotamaso.it/html/sentiero_braggion.html
Alcune foto.
Si può parcheggiare appena sotto la Chiesa. Messe le scarpe si sale alla chiesa e si incontra il primo cartello.
Ci si infila per una strada sterrata che dopo 10-20 minuti porta ad una idilliaca ed isolata contrada. Proseguire DRITTI! Io qui ho sbagliato per 2 volte infognandomi per i boschi della zona.
Dopo 5 minuti dalla contrada si incontra il cartello che ufficialmente dà inizio al Sentiero Braggion.
Si beve molto nella zona. Quindi spesso la gente sente o vede strani personaggi in giro per i boschi
L prima parte in Val del Boia sembra il Vietnam: stupenda. Vegetazione rigogliosa e cascate ogni 10 metri.
E' un continuo attraversare il torrente per salire dove la valle è più debole. Ottimo il lavoro di manutenzione del sentiero!
Piove tanto in questa zona e ci sono tanti fonti di acque minerali. Le fontane sono presenti in ogni contrada e sono sparse anche in giro per le montagne forse zona di vecchi alpeggi.
La Baita del Vecio: da qui parte la tratta più bella del sentiero Braggion, un'aerea cresta su roccia bianca con panorami sulla Pianura.
La Valle dell'Agno. In fondo forse i volli Berici? Boh.
Un piccolo tratto è esposto ma c'è un cordino di supporto in caso di terreno scivoloso.
Passo Turigi.
Spettacolare vista sulla Pianura.
Si vede la pista di Recoaro Mille.
Si giunge al punto più panoramico del sentiero in cui è presente un osservatorio che indica le vette visibili. E anche Bolca la città dei Fossili.
Fine del sentiero Braggion (o inizio per chi lo fa in questo verso).
Strada che riporta a Campotamaso.
Ultimo bivio (o primo per chi lo fa in senso opposto al mio).
E ultimo panorama.
E questa è la cartina con l'altimetria.
Buone passeggiate.