pat
Well-known member
Fino al venerdì precedente non sapevo esattamente la meta: sarei stato con un amico che voleva fare qualcosa di particolare, gli avevo proposto due giorni in VdA (cascate del Rutor + Deffeyes un giorno e rif Bezzi in Valgrisenche il giorno successivo, oppure il rif Degli Angeli il primo giorno ...e riposo il secondo) oppure, in base al tempo previsto, un giro al Claudio e Bruno in val Formazza o un week end a Chiareggio per il rif Del Grande Camerini... insomma per me sui 1000m di dislivello diventano molto impegnativi anche se il tracciato non presenta difficoltà particolari. Delego a lui la ricerca dell'alloggio in VDA ma non trova nulla, tutto pieno... allora punto sulla Val Formazza e chiamo il mio punto d'appoggio preferito in valle cioè l'agriturismo ROSS WALD; hanno posto e prenoto al volo. Per quelle zone Booking non è molto efficiente... meglio la conoscenza diretta.
Propongo l'idea del Claudio e Bruno con qualche titubanza sulla mia tenuta fisica, sia perchè in generale faccio le uscite di questo tipo alla fine della stagione delle passeggiate (che per me dura al massimo un mese, cioè quattro week end), sia perchè qualche anno fa avevo già intrapreso quel percorso (da solo) ma mi ero trovato in forte difficoltà con le ginocchia a causa di una eccessiva superficialità nel fare lo zaino, che era rimasto stupidamente troppo pesante (avevo lasciato dentro anche le cose che mi servivano per il pernottamento e i ricambi di abiti "civili"); però sapevo che era bellissimo, e che avrebbe fatto effetto... e che io sarei stato più accorto nella gestione dei pesi.
Il sabato ci saremmo giocati tutte le nostre carte, dato che per la domenica 3bmeteo prevedeva pioggia fin dal mattino (ma Meteosvizzera solo nubi e sprazzi di sole... e aveva ragione Meteosvizzera).
Dopo una breve presentazione in agriturismo, prendiamo la strada per Riale e parcheggiamo vicino alla diga alle 9:40.
Ci attende, appena fuori dalla macchina, un arietta frizzante per la temperatura bassa... e decisamente effervescente per il vento teso che ci accompagna lungo tutto il sentiero carrozzabile che costeggia il lago di Morasco
- - - Updated - - -
- - - Updated - - -
Abbandonato il lago ci sono tre possibilità:
- una (sconsigliata perchè fino non molto tempo fa era a rischio per caduta massi) passa proprio sopra il canyon del rio Sabbione e si inerpica faticosamente a vista già dal fondovalle
- una (alternativa alla prima) gira un po' più larga all'inizio e si immette sulla prima circa a due terzi del tratto più ripido, rimanendo comunque abbastanza ripida e faticosa anch'essa; noi abbiam fatto questa.
- la terza sarebbe quella che sale al vallone del Bettelmatt e arriva al rif Città di Busto, dalla sponda opposta rispetto al rif Mores (chiuso) e al vicino rif Somma Lombardo; noi abbiam scelto questa via per il ritorno, e abbiam fatto bene.
scusate i colori, ma i settaggi di questa Nikon Coolpix sono continuamente cambiati dai miei figli.. e in montagna non è facile accorgersene dallo schermino che già si vede poco. Prima forse c'era un filtro che puntava sul blu ...
Questa è la parte finale del secondo sentiero, che corre parallelo al primo (che si troverebbe alla sinistra, un filo più in basso, nascosto da quella sponda di terra); lo sguardo è rivolto alla zona opposta rispetto alla nostra direzione, come se ci fossimo girati all'indietro.
salendo, invece, si vedono già i residui del ghiacciaio del Siedel, zona da "sci estivo" per duri e puri che si appoggiano al rif 3A sito a quasi 3000m , appena sopra il Claudio e Bruno (2710)
La macchia scura sulla chiazza di neve più bassa è un gatto delle nevi tipo "Pisten Bully"; il signore che ho davanti, oltre ad essere l'attuale padrone di Sky (no... non è il signor Murdoch... Sky è il bel pastore tedesco che ci ha accompagnato) era stato anche il padrone dello skilift di Epinel, vicino a Cogne. Mentre raccontava aneddoti non aveva neanche il fiatone (70 anni...), mentre noi che lo ascoltavamo sì.
il tetto del 3A
arrivati alla diga dei Sabbioni si nota un piccolo skilift che va dalla zona dell'ex rif Mores al rif Somma Lombardo
Questa e' stata scattata col cell del mio amico
A destra si vede l' Hochsand e il rif Claudio e Bruno è proprio lì dirimpetto, appena dietro la linea erbosa a destra... manca poco ... 50 minuti. Temperatura al lago : 10 gradi
Propongo l'idea del Claudio e Bruno con qualche titubanza sulla mia tenuta fisica, sia perchè in generale faccio le uscite di questo tipo alla fine della stagione delle passeggiate (che per me dura al massimo un mese, cioè quattro week end), sia perchè qualche anno fa avevo già intrapreso quel percorso (da solo) ma mi ero trovato in forte difficoltà con le ginocchia a causa di una eccessiva superficialità nel fare lo zaino, che era rimasto stupidamente troppo pesante (avevo lasciato dentro anche le cose che mi servivano per il pernottamento e i ricambi di abiti "civili"); però sapevo che era bellissimo, e che avrebbe fatto effetto... e che io sarei stato più accorto nella gestione dei pesi.
Il sabato ci saremmo giocati tutte le nostre carte, dato che per la domenica 3bmeteo prevedeva pioggia fin dal mattino (ma Meteosvizzera solo nubi e sprazzi di sole... e aveva ragione Meteosvizzera).
Dopo una breve presentazione in agriturismo, prendiamo la strada per Riale e parcheggiamo vicino alla diga alle 9:40.
Ci attende, appena fuori dalla macchina, un arietta frizzante per la temperatura bassa... e decisamente effervescente per il vento teso che ci accompagna lungo tutto il sentiero carrozzabile che costeggia il lago di Morasco
- - - Updated - - -
- - - Updated - - -
Abbandonato il lago ci sono tre possibilità:
- una (sconsigliata perchè fino non molto tempo fa era a rischio per caduta massi) passa proprio sopra il canyon del rio Sabbione e si inerpica faticosamente a vista già dal fondovalle
- una (alternativa alla prima) gira un po' più larga all'inizio e si immette sulla prima circa a due terzi del tratto più ripido, rimanendo comunque abbastanza ripida e faticosa anch'essa; noi abbiam fatto questa.
- la terza sarebbe quella che sale al vallone del Bettelmatt e arriva al rif Città di Busto, dalla sponda opposta rispetto al rif Mores (chiuso) e al vicino rif Somma Lombardo; noi abbiam scelto questa via per il ritorno, e abbiam fatto bene.
scusate i colori, ma i settaggi di questa Nikon Coolpix sono continuamente cambiati dai miei figli.. e in montagna non è facile accorgersene dallo schermino che già si vede poco. Prima forse c'era un filtro che puntava sul blu ...
Questa è la parte finale del secondo sentiero, che corre parallelo al primo (che si troverebbe alla sinistra, un filo più in basso, nascosto da quella sponda di terra); lo sguardo è rivolto alla zona opposta rispetto alla nostra direzione, come se ci fossimo girati all'indietro.
salendo, invece, si vedono già i residui del ghiacciaio del Siedel, zona da "sci estivo" per duri e puri che si appoggiano al rif 3A sito a quasi 3000m , appena sopra il Claudio e Bruno (2710)
La macchia scura sulla chiazza di neve più bassa è un gatto delle nevi tipo "Pisten Bully"; il signore che ho davanti, oltre ad essere l'attuale padrone di Sky (no... non è il signor Murdoch... Sky è il bel pastore tedesco che ci ha accompagnato) era stato anche il padrone dello skilift di Epinel, vicino a Cogne. Mentre raccontava aneddoti non aveva neanche il fiatone (70 anni...), mentre noi che lo ascoltavamo sì.
il tetto del 3A
arrivati alla diga dei Sabbioni si nota un piccolo skilift che va dalla zona dell'ex rif Mores al rif Somma Lombardo
Questa e' stata scattata col cell del mio amico
A destra si vede l' Hochsand e il rif Claudio e Bruno è proprio lì dirimpetto, appena dietro la linea erbosa a destra... manca poco ... 50 minuti. Temperatura al lago : 10 gradi
Ultima modifica: