Contro il turismo planetario di massa

apo

curva ignorante di base
E' da un paio d'anni che la mia città Trieste, non si sa perchè, è diventata di moda: torme di turisti in ogni periodo dell'anno, e d'estate la piaga dei crocieristi. Coppie di spilungoni del nord europa con non meno di due pargoli al seguito, scosciate in calzoncini, bottiglietta d'acqua in una mano e stecco per i selfie nell'altra, orientali riflessivi con macchina fotografica, gente dell'est che definire sbracata è un complimento, rumore di trolley per terra in ogni momento, facce inspiegabilmente beate/beote con cartina e guida in mano....Ieri leggo su Repubblica che nel 2017 un miliardo e mezzo di esseri umani si sono messi in viaggio: tre ore di fila a Notre Dame, a Santorini sono scoppiate le fogne in quanto dimensionate per 10.000 cristiani, a Barcellona i residenti si stanno rivoltando....Ma io dico, che cosa spinge la gente a rompere le balle ai suoi consimili di altri paesi ? A me che me ne frega di andare a Tokyo, di conoscere il Texas o di visitare l'India se i miei dintorni li conosco a malapena ? Qua mi sa che l'importante è muoversi a prescindere, c'è come una frenesia di massa a spostarsi, ignorando il perchè: io son sicuro che se chiedo a un olandese che minchia è venuto a fare a Trieste quello manco sa rispondermi, al massimo mi dice "...viaggiare è bello...". Non so, sarò fatto male io: la mia unica aspirazione è trovare un po' di pace e relax in casa mia, fare qualche giro in bici qua intorno, concedermi una decina di giorni di riposo in montagna nel solito albergo nel solito posto, e lo sci d'inverno ovviamente, anche qui sempre nel solito posto a due ore da casa. Quelle poche volte che ho visitato città son tornato all'ovile più stanco e nervoso di quando son partito, odio camminare sotto il sole tra gli edifici, detesto i musei, nulla m'importa del cibo francese o vietnamita. E invece no, tutti in aereo (a proposito, giorni fa si è toccato il record degli aerei in volo in un sol giorno dai tempi dei fratelli Wright), tutti in nave, tutti incolonnati in autostrada....Mah.

Un pensiero di Pascal a chiusura dell'invettiva: "Ho scoperto che tutta l'infelicità degli uomini proviene da una cosa sola: dal non saper restare tranquilli in una camera". Buon ferragosto a tutti.
 
Allora apo ti racconto il non plus ultra dello spaccamento di balle che mi è capitato nella vita, altro che turismo. Hai presente il Molo Audace? Bene immagina di arrivare alla sua fine con una buona compagna sottomano, immagina il tramonto, immagina il lieve scroscio delle ondine increspate, immagina le immancabili meduse grigiotopo, immagina altre tranquillissime coppiette che sussurrano l'amore all' orecchio vicendevole, immagina la tranquillità estrema.... Poi scopri tre balordi col bongo che cominciano a scassare la minkia su quella lingua da trecento metri per 18.....tu sei disastrosamente accanto ai balordi e a trecento metri dall'inizio del molo.
L'esperienza più traumatica della mia esistenza.
 
hahaha, vero....li sentivo da casa.....ma devono aver messo qualche divieto, è da tempo che non li sento più.....
 
Non sapevo che i friulani fossero come i liguri!

C'è un fenomeno strano, avverso ai più, che sia chiama TURISMO... se in italia fossimo bravi la metà rispetto a tanti paesi del resto del mondo, potremmo vivere al 70% di quello...
Il nostro patrimonio artistico, paesaggistico, enogastronomico è invidiato da tutti.

Quel che ci manca, come sempre, è la mentalità... il turista è visto dagli abitanti come una rottura di palle, e dai commercianti come uno straccetto da strizzare fin quando non scende più nulla...
Eppure, nonostante tutto, vengono ancora in tanti e ben volentieri...
 

.

Teo che mi combini, presto modifica....colui è giuliano......eretico sei :shock:

Pardon, ma se han deciso di mettere tre nomi allo stesso posto, son problemi loro... d'altronde si sa che da quelle parti con i nomi fan casino, son riusciti a regalare il nome di una loro città a un vino veneto...
 
Caro Apo, prendere l'aereo mi piace.

Detto questo anche io avendo casa in Val Brembana vado spesso lì, tuttavia mi piace anche conoscere altri angoli di Alpi che ancora non ho visto, e trovo interessante anche cogliere le differenze con la mia valle. Questa scoperta è bella in sé. Così quando vado in Mitteleuropa è bello vedere le differenze (architettoniche, gestionali, se il soggiorno è abbastanza lungo... Sociali) tra quel mondo e il mio mondo.
Vedere come una sola specie abbia prodotto differenze culturali. Vedere la città in cui è cresciuto Mozart non può non darti spunti nuovi quando ascolti la sua musica. Ma vale lo stesso per Verdi.
Se non vedi l'aspetto rustico dei cascinali dell'Oltrepò cremonese (si chiamava così prima dell'istituzione della Diocesi di Borgo San Donnino), non puoi immaginare a fondo il mondo culturale in cui è cresciuto.
Ma poi è così bello vedere la Grivola e le lingue glaciali della VDA, e poi andare all'Alpe di Siusi a vedere la sfilata di sassi dolomitici. Vedere il Bernina e poi le Odle.
Ammirare il fascino tirolese di Bressanone, e poi vedere Bobbio in Val Trebbia. Guardare il Mare dal Marmagna (PR), e tornare sulle rive del Lago Santo assaggiando un prosciutto riserva della Val Parma.

Se potessi non farei a meno di Yellowstone, o della Nuova Zelanda (o la Paragonia).. Se non avrò l'opportunità di vederle, vivrò bene comunque, ma se potessi sarebbe una bella esperienza.
Domani andrò ad Assisi per studiare (l'ho già vista), poi andrò a Ledro per un corso, poi a Portogruaro per lo stesso motivo, poi di nuovo nella tranquillità brembana per studiare. Certo non andrei MAI a Portogruaro per turismo ma è una necessità. Tuttavia sono contento di arricchire i i miei ricordi con luoghi che altrimenti mai avrei visto.
In pratica non sono così contrario alle folle di viaggiatori. Già Goethe fece un grand tour....
 
Io su quella che pare sia diventata un’isteria di massa mi domanderei più filosoficamente che nella pratica: cosa ci si porta a casa dalle esperienze di viaggio?
Se per come credo io per molti non è altro che un selfie da ostentare su Insagram, il problema è radicalmente sociale e della pochezza dell’individuo nella collettività odierna.

Io fra i monti ritrovo me stesso, se per altri è invecece necessario andare dall’altra parte del mondo, mi devo reputare fortunato. Sarà che mi colmano maggiormente le sensazioni che non le esperienze in sè, e per quelle può bastare anche solo un buon libro.

N.b: mi piace viaggiare, ma con moderazione
P.s: amo la spinta dei motori sulla pista di rullaggio
 
Per la gioia di Apo....
Traffico aereo sull'Europa :D:PPINK

219236-screenshot20180813-163941.png


- - - Updated - - -

Per non farsi mancare niente... USA

219237-screenshot20180813-163853.png
 
Non sapevo che i friulani fossero come i liguri!

Ecco il prodotto del turismo di massa: si conoscono usi e costumi dei paesi più assurdi ma si ignora la geografia di casa propria....


A UN TRIESTINO HAI DATO DEL FRIULANO !!!!!!!

:skifrusta::skifrusta::skifrusta::skifrusta::skifrusta::skifrusta::skifrusta:

Ma poi è così bello vedere la Grivola e le lingue glaciali della VDA, e poi andare all'Alpe di Siusi a vedere la sfilata di sassi dolomitici. Vedere il Bernina e poi le Odle.

Ma io mica contesto questo...avessi tempo e soldi m'impegnerei a conoscere un po' meglio non dico le Alpi tutte, ma almeno quelle dall'Ortles al Triglav.....è farsi 10 ore di aereo per portare il sedere su qualche atollo del cazz o passare le ferie d'agosto in qualche città di tendenza che mi fa pensare....

- - - Updated - - -

Pardon, ma se han deciso di mettere tre nomi allo stesso posto, son problemi loro... d'altronde si sa che da quelle parti con i nomi fan casino, son riusciti a regalare il nome di una loro città a un vino veneto...

Ma quanto sei bestia, e pure in storia ? Il posto non è affatto lo stesso: han preso due regioni distinte - Friuli e Giulia - e le han messe assieme perchè dopo la guerra la seconda era stata quasi completamente amputata a favore della Jugoslavia. Quanto alla frazione di Trieste chiamata Prosecco, il nome non è altro che l'italianizzazione del nome sloveno della località Prosek...quindi col vino veneto il nome coincide per puro caso.
 
Ma io mica contesto questo...avessi tempo e soldi m'impegnerei a conoscere un po' meglio non dico le Alpi tutte, ma almeno quelle dall'Ortles al Triglav.....è farsi 10 ore di aereo per portare il sedere su qualche atollo del cazz o passare le ferie d'agosto in qualche città di tendenza che mi fa pensare....

Vedere città di tendenza mi importa proprio poco. E tra l'altro io non cerco nel viaggio motivazioni filosofiche, ma semplicemente la soddisfazione alla mia curiosità (poi andrei a vivere in montagna, ma è un altro discorso). Per esempio posti come New York o Los Angeles creano in me lo stesso interesse che mi crea il nuovo acquisto del Parma Calcio. O Dubai. Sono posti che vedrò solo se dovrò andarci per altre faccende, ma turisticamente parlando non mi attraggono.
Però per esempio se avessi l'occasione, anche solo turistica, di vedere la Città Proibita di Pechino, Santa Sofia a Costantinopoli, o la famosa Isola del Sud in Nuova Zelanda, ne sarei felice.
Diciamo che nel viaggio turistico cerco di soddisfare la mia idea di bello. Idea che trovo in Mala Stana a Praga, come nella conca del Diavolo di Tenda o di fronte alla Presanella. È vero che spesso non riusciamo a vedere tutto quello che ci circonda.
Per esempio io non ho ancora visito Montisola sul Lago d'Iseo, se non di passaggio, non ho visto Borghetto sul Mincio e nemmeno Chioggia. Sicuramente quando li vedrò mi stupiranno, e molto. Tuttavia, anche se non posso sapere tutto quello che vedrò e proverò, posso comunque farmene un'idea, per quanto imprecisa.
Così come, pur non essendo mai salito al Rifugio Curò, posso farmene una vaga idea, avendo vissuto molti ambienti orobici, e avendo visto la zona dal Rifugio Coca, li vicino.

Invece dal bello che si cerca molto lontano da casa, ci si aspetta uno stupore maggiore, dovuto al fatto che appartenendo ad un'altra cultura, il nostro cervello non sa neanche immaginarsi, neppure vagamente, cosa troverà. Non ho idea di come mi sentirei su un sentiero in Nuova Zelanda, o in Montana, o sulla Sierra Nevada.
Non so come mi sentirei a entrare negli edifici della città imperiale di Pechino.
Io in realtà non ho mai avuto occasione di uscire dall'Europa. Ma già in questo piccolo continente, ho avuto modo di provare stupore ed effetto di straniamento. A Tallinn, nella campagna dell'Inghilterra meridionale, in un (orrendo) quartiere ghetto a nord di Parigi, sulle scogliere di Mother in Irlanda, passeggiando poi nel grazioso paesino di Lisdoonvarna.
Insomma non sono contrario al viaggio. Poi è inevitabile che ci sia chi lo fa senza neanche sapere perché, con quel ridicolo bastoncino da selfie... Ma non per questo sono contrario a propri all'idea.
Oggi sono dieci ore d'aereo. Ma era molto più esotico venire in Italia a piedi e in carrozza dalla Germania nel 700 piuttosto che prendere l'aereo.
 
Ecco il prodotto del turismo di massa: si conoscono usi e costumi dei paesi più assurdi ma si ignora la geografia di casa propria....

Conoscere l'altro ed ignorare il proprio è sintomo di ignoranza quanto conoscere il proprio ed ignorare l'altro
 
Conoscere l'altro ed ignorare il proprio è sintomo di ignoranza quanto conoscere il proprio ed ignorare l'altro

Onestamente, di conoscere come campa un estone a casa sua posso fare comodamente a meno, e lo stesso lui. Ma è una mia opinione.

Quel che ci manca, come sempre, è la mentalità... il turista è visto dagli abitanti come una rottura di palle

Sì, e allora ? Non si può perchè non va a te ? Il turista qui da me porta il danaro ai tanti parassiti che hanno convertito le loro ricchezze immobiliari in bb, casa vacanze, o come si usa dire adesso, a qualche gelataio e a quella miriade di localini inutili (nati dalla chiusura di piccole attività commerciali, purtroppo) sorti negli ultimi anni. Punto. Per il resto solo rottura di maroni, traffico e gente col cappellino in ogni dove. Senza citare le navi bianche che attraccano in centro-città, che coi loro bei motori sempre accesi inquinano come non so quante migliaia di auto.

Poi non è un problema di liguri, friulani o venusiani.....(Trieste non è Barcellona, ci mancherebbe): https://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/barcellona_turismo_protesta-2529259.html
 
Onestamente, di conoscere come campa un estone a casa sua posso fare comodamente a meno, e lo stesso lui. Ma è una mia opinione.

Questa mi ha fatto scompisciare ... :DDD:DDD

- - - Updated - - -

C'è un fenomeno strano, avverso ai più, che sia chiama TURISMO... se in italia fossimo bravi la metà rispetto a tanti paesi del resto del mondo, potremmo vivere al 70% di quello...
Il nostro patrimonio artistico, paesaggistico, enogastronomico è invidiato da tutti.

Aridaje! E con sta segata dell'Italia che potrebbe campare solo di turismo direi che c'ho proprio le balle piene (e non è riferito a te in particolare, sia chiaro).

Questa visione per cui ci dovremmo trasformare tutti in albergatori, venditori di souvenirs, camerieri e lavapiatti per ricchi turisti esteri mi ha fatto sempre cadere le braccia (per usare un eufemismo).

E se poi si rompono le palle di ammirare le nostre "eccellenze"?

Io aspirerei a un paese che, data la sua forza, i turisti li esporta; non campare di elemosina. Perché così la vedo, ma riconosco che è un problema mio.
 
Top