Ultime pisganate... Firn o pappetta?

WellnessGourmet

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Siamo saliti in 4 amici a 3000 sul Presena alle 9.30 (questo già ci qualifica ;) ) decisi a fare il Pisganino (minimo) o il Pisgana, il meteo fa un po' schifo ma l'obiettivo minimo rimane il Pisganino e partiamo, in realtà la visibilità non è male e saliamo al Corno di Bedole.
Ero intenzionato ad esplorare una linea tra i due rami del ghiacciaio che avevo visto durante la mia prima discesa del Pisgana, riscendiamo dentro al Pisganino, tagliamo tutto a sinistra, giungiamo sulla cresta del monte che divide i due ghiacciai... Iniziamo a scendere rimanendo in cresta e buttando l'occhio di qua e di là per vedere cosa c'è di interessante.... Finché, poco sotto, sulla sinistra, la linea che cercavo: una picchiata a pendenza costante che sembra non finire più, che va a finire subito prima del "salto" finale del Pisgana, meravigliosa, con un solo "MA", che fugherò il prossimo anno: forse la pendenza è un po' scarsa per la polvere profonda... Vedremo.

La neve in alto presenta uno strato di 10 cm della fresca caduta 2 gg fa, appesantita ma ancora gradevole da sciare.

Più sotto arriva gradualmente la "pappetta", una neve che conosco bene in pista ma non avevo mai trovato fuori (avendo iniziato quest'anno) e che amo molto (in pista e anche fuori), dà più sicurezza perché il fondo sotto sembra tenere molto bene e consente di mollare gli sci, peccato perché è un po' lenta e non risponde benissimo, colpa anche degli sci che non hanno la reattività di quelli da pista e colpa anche mia che è un po' che non scio in pista e la tecnica ne sta un po' risentendo. Comunque una sciata memorabile, di segmenti come quelli del video se ne possono fare almeno 8 in quella linea che sembra non finire mai.


(vado talmente forte che perdo i pezzi per strada ;) )

Peccato per i 45 minuti di camminata finali (in Val Narcanello la neve è finita e tocca scarpinare un bel po' ormai...), ma devo dire che ne è stra-valsa la pena.

Ho fatto qualche uscita primaverile nelle ultime 3 settimane e devo dire che ho apprezzato il fatto che nella pappetta le parti già trifolate sono addirittura meglio sciabili di quelle vergini dove magari c'è ancora la crostaccia, per esempio sul Pisganino la scorsa settimana ho apprezzato tutta la discesa dall'inizio alla fine, anche perché i tratti troppo piatti quando c'è polvere invece sono divertenti sulla pappa e lo sarebbero ancor di più sul duro, ma sono sempre arrivato troppo tardi per trovare quel momento magico di trasformazione dal duro alla pappa...

Detto tutto questo, guardando la definizione di "firn" su wikipedia vedo che non sembra essere semplicemente la neve trasformata di notte... Quindi è sbagliato chiamare firn la neve trasformata, indurita nella notte?

Oppure è corretto dire che al mattino c'è il ghiaccione che poi diventa firn quando inizia a mollare che poi diventa pappetta?

Insomma chemminchia è 'sto firn?

Andrea
 
Siamo saliti in 4 amici a 3000 sul Presena alle 9.30 (questo già ci qualifica ;) ) decisi a fare il Pisganino (minimo) o il Pisgana, il meteo fa un po' schifo ma l'obiettivo minimo rimane il Pisganino e partiamo, in realtà la visibilità non è male e saliamo al Corno di Bedole.
Ero intenzionato ad esplorare una linea tra i due rami del ghiacciaio che avevo visto durante la mia prima discesa del Pisgana, riscendiamo dentro al Pisganino, tagliamo tutto a sinistra, giungiamo sulla cresta del monte che divide i due ghiacciai... Iniziamo a scendere rimanendo in cresta e buttando l'occhio di qua e di là per vedere cosa c'è di interessante.... Finché, poco sotto, sulla sinistra, la linea che cercavo: una picchiata a pendenza costante che sembra non finire più, che va a finire subito prima del "salto" finale del Pisgana, meravigliosa, con un solo "MA", che fugherò il prossimo anno: forse la pendenza è un po' scarsa per la polvere profonda... Vedremo.

La neve in alto presenta uno strato di 10 cm della fresca caduta 2 gg fa, appesantita ma ancora gradevole da sciare.

Più sotto arriva gradualmente la "pappetta", una neve che conosco bene in pista ma non avevo mai trovato fuori (avendo iniziato quest'anno) e che amo molto (in pista e anche fuori), dà più sicurezza perché il fondo sotto sembra tenere molto bene e consente di mollare gli sci, peccato perché è un po' lenta e non risponde benissimo, colpa anche degli sci che non hanno la reattività di quelli da pista e colpa anche mia che è un po' che non scio in pista e la tecnica ne sta un po' risentendo. Comunque una sciata memorabile, di segmenti come quelli del video se ne possono fare almeno 8 in quella linea che sembra non finire mai.


(vado talmente forte che perdo i pezzi per strada )
Andrea

Ho visto ! Cosa erano?
 

Dalla definizione di wiki e da alcune foto trovate:
https://en.wikipedia.org/wiki/Firn#/media/File:Firn_field_on_the_top_of_Säuleck.jpg
http://www.physicalgeography.net/fundamentals/images/massbalance.jpg
mi pare di capire che si usa impropriamente il termine "firn" per indicare la neve trasformata che gradualmente molla durante la giornata, anche se il firn è in realtà un'altra cosa.

Comunque il termine è così figo che mi sembra più che giusto usarlo.

Il termine corretto per quello che intendiamo come firn dovrebbe essere pappetta che mi rendo conto non essere altrettanto figo ;)

Per quanto riguarda il thread, interessante, tuttavia ci si è un po' persi dietro le polemiche pappa sì pappa no, a mio parere la pappa è bella solo quando rende un po' più facile il duro che c'è sotto, e consente comunque un minimo di conduzione seppur spazzolata, anzi proprio il fatto di non riuscire a piantare la lama nella neve rende la sciata più facile e meno gravosa per le articolazioni, ma consente comunque di andare forte in sicurezza.
Le condizioni del video erano ancora più che buone anche se avrei preferito un pelo più duro il fondo e un pelo meno pappa sopra, ma non è che si può avere sempre il top e questo vale anche in pista a febbraio... Esiste un intervallo di accettabilità all'interno del quale ci si diverte comunque.

Il granitone che si forma quando molla per davvero è interessante ma solo se la neve è sicura, ovvero se è ancora scorrevole e non troppo pesante, e se il pendio è ripido, in quelle condizioni un corto aggressivo lo si può ancora fare ed è molto divertente. Per esempio ieri nei due canaloni ripidi in fondo al Pisgana c'erano quelle condizioni.

Andrea
 
Consapevole che sto commentando la sciata di un maestro e non ne ho assolutamente alcun titolo, ma solo tanta tanta invidia e rispetto, ma quando vedo sciare a gambe così larghe non riesco ad apprezzare, specialmente poi se lo sciatore sono io (e io non scendo così veloce e piegato).
Ma se non mi piace nemmeno la sciata di un maestro, mi sa che devo rivedere i miei canoni.:think::think::think:
 

.

Beh, sicuramente la sciata nel video non è da prendere come riferimento.

Come mi sembra che ammetta anche Andrea, Sembra mancare la fiducia nella risposta della neve.
E secondo me manca l'adattamento dello sciatore a una neve che offre minor appoggio rispetto a
nevi dure e sulla quale bisogna essere più graduali.
 
Consapevole che sto commentando la sciata di un maestro e non ne ho assolutamente alcun titolo, ma solo tanta tanta invidia e rispetto, ma quando vedo sciare a gambe così larghe non riesco ad apprezzare, specialmente poi se lo sciatore sono io (e io non scendo così veloce e piegato).
Ma se non mi piace nemmeno la sciata di un maestro, mi sa che devo rivedere i miei canoni.:think::think::think:

È probabilmente il mio più grosso difetto, se rimango concentrato lo correggo, altrimenti ci ricasco dentro paro paro:

Qui come vedi quando mi concentro sulla larghezza delle gambe la figura migliora molto e anche la prestazione (maggior carico sull'esterno), ma quando faccio i video in pista lo scopo è quello di correggere gli errori, ieri era ignoranza pura:

https://youtu.be/6-ZMWyoWu6U

e comunque in quasi tutte le run in pista avrei voluto tener i piedi ancor più vicini... Ma come si dice "il coraggio uno non se lo può dare", un difetto difficilmente si elimina, l'importante è renderlo il meno penalizzante possibile.

Andrea

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Ho visto ! Cosa erano?

Maschera e bertocca ;)

Sciavo con gli occhiali da sole perché con la maschera da ghiacciaio non ci vedevo una sega.
 
Ultima modifica:
Beh, sicuramente la sciata nel video non è da prendere come riferimento.

Come mi sembra che ammetta anche Andrea, Sembra mancare la fiducia nella risposta della neve.
E secondo me manca l'adattamento dello sciatore a una neve che offre minor appoggio rispetto a
nevi dure e sulla quale bisogna essere più graduali.

Avessi avuto gli sci da pista penso che le condizioni avrebbero consentito tranquillamente di carvare. Con quelli da scialpinismo (3,2 kg sci + attacco + scarpone... quanto il mio scarpone da pista) faccio fatica a carvare in pista, figuriamoci lì... Nel segmento dopo ero quasi riuscito a carvare e a piegare ancor di più, ma era l'ultimo... Il difficile in quelle condizioni è entrare in fretta in condizione (hai poche cartucce da sparare ovvero segmenti da sciare) riuscire a capire fin dove ti puoi spingere, la neve cambia ogni segmento, sei in mezzo a un ghiacciaio sperduto nel nulla, se succede qualcosa puoi solo chiamare l'elisoccorso, non sai esattamente cosa ti capiterà sotto i piedi la prossima curva, hai attrezzatura che non ti consente di spingere al massimo, sei più o meno stanco dalla salita... Quando apri il gas l'adrenalina scorre molto più potente rispetto a quando sei in pista e in ogni caso ti viene sempre naturale (e ci mancherebbe) di tenere un margine che in pista non tieni mai. Questo aspetto dello scialpinismo, devo dire, mi affascina molto. Se dovessi fare un parallelo con la pista, può essere quello che provi quando ti butti giù per un tracciato di GS.

In ogni caso se prima di partire avessi pensato al mio difetto, avrei sicuramente sciato meglio.

Andrea
 
Grande Andrea, accettare commenti da chi ha sciato molto ma proprio molto meno di te è sintomo di grande umiltà. Vedere che anche un maestro non è a suo completo agio in fuoripista con l'attrezzo da scialpinismo mi consola un pochino e mette nella giusta prospettiva la mia sciata. Devo anche dirti che qualche anno fa, mentre ero in seggiovia con un maestro l'ho sentito commentare "io con quella roba ai piedi non so sciare" e stavamo guardando uno scialpinista "tutina" salire. Ciò non toglie che continuerò a cercare di stringere gli appoggi :D.
 
Grande Andrea, accettare commenti da chi ha sciato molto ma proprio molto meno di te è sintomo di grande umiltà. Vedere che anche un maestro non è a suo completo agio in fuoripista con l'attrezzo da scialpinismo mi consola un pochino e mette nella giusta prospettiva la mia sciata. Devo anche dirti che qualche anno fa, mentre ero in seggiovia con un maestro l'ho sentito commentare "io con quella roba ai piedi non so sciare" e stavamo guardando uno scialpinista "tutina" salire. Ciò non toglie che continuerò a cercare di stringere gli appoggi :D.

In realtà ci si abitua. Io all'inizio pensavo che con quel set di sci + scarponi non mi sarei mai divertito. Poi li ho usati parecchio in pista per insegnare e ho imparato a farci un po' di tutto, anche le curve carvate e il corto raggio. Certo, devi lavorare molto di più per farli vincolare ma non bisogna basarsi sulle prime impressioni perché per adattarsi ci vuole un po'. Poi quando torno a sci e scarponi da pista mi pare di avere gli sci da super G sotto i piedi... Insomma è un mondo difficile!

Sul Pisgana ero con altri due maestri e anche loro, rispetto a come so che sciano con attrezzatura da pista, erano abbastanza inguardabili ;)

Andrea
 
È probabilmente il mio più grosso difetto, se rimango concentrato lo correggo, altrimenti ci ricasco dentro paro paro:

Qui come vedi quando mi concentro sulla larghezza delle gambe la figura migliora molto e anche la prestazione (maggior carico sull'esterno), ma quando faccio i video in pista lo scopo è quello di correggere gli errori, ieri era ignoranza pura:

https://youtu.be/6-ZMWyoWu6U

e comunque in quasi tutte le run in pista avrei voluto tener i piedi ancor più vicini... Ma come si dice "il coraggio uno non se lo può dare", un difetto difficilmente si elimina, l'importante è renderlo il meno penalizzante possibile.

Andrea

Ecco così mi piace HIHIHI:premiato:
 
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