Revisioni auto: in arrivo regole europee serie... (speriamo)

pat

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http://www.repubblica.it/economia/d...nostra_auto_verra_dato_un_giudizio-194973150/

Per la prima volta in tutta l'U.E. verranno adottate le stesse regole.

Vedremo ancora per molto in giro auto anni 80-90 con fanali rotti, ammortizzatori scoppiati e barcollanti, magari con un bel carico sia all'interno che sul portapacchi? Di quelle che fai scongiuri quando le vedi sperando di non averne mai troppo vicino...

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La sicurezza stradale dipende anche dallo stato di salute dei veicoli su cui viaggiamo. Ne è convinta l’Ue che ha introdotto un nuovo certificato di revisione per tutti i veicoli a motore, al suo debutto in Italia dal prossimo 20 maggio. Si tratta di un attestato, in forma cartacea, che sarà rilasciato da officine e centri autorizzati in seguito al controllo tecnico della nostra quattro ruote. Su di esso i tecnici riporteranno i chilometri percorsi e una valutazione complessiva sul mezzo. A renderlo obbligatorio è una Direttiva europea (la 2014/45), recepita in Italia dal Dm 214/2017 e in vigore tra poche settimane.

Come una cartella clinica. Il certificato, firmato dal responsabile tecnico del centro di revisione, renderà conto di tutti i risultati emersi nel corso del test periodico: dunque conterrà i dati di tutte le prove svolte, con il corrispondente valore riscontrato e il range ammesso, che saranno anche trasmessi al Mit, il ministero Infrastrutture e Trasporti. Finora invece, ci si limitava a segnare sul libretto l’esito del controllo. I tecnici, inoltre, dovranno esprimere un voto sulle condizioni del mezzo: una valutazione generale che ne riveli le carenze, suddivise in lievi, gravi e pericolose. Infine sul certificato sarà indicata con precisione la data in cui svolgere il successivo controllo.

Contachilometri ai raggi X. Altra novità importante, il certificato riporterà per legge i chilometri effettivi percorsi dal veicolo. L’obiettivo è rendere la vita difficile a chi tenta di manomettere il contachilometri al fine di rivendere a prezzi elevati auto obsolete, spacciandole per quasi nuove. Una truffa che incide sulla sicurezza degli acquirenti. Viene istituita inoltre una responsabilità per il proprietario dell'auto, che diventa ora garante dello stato della sua vettura, anche in caso di manomissioni.

Controlli identici in tutta l’Ue. Per la prima volta l’Ue entra nel merito dei test. La Direttiva infatti, stabilisce i metodi di revisione cui le officine dovranno attenersi. Lo scopo è armonizzare i controlli a livello europeo mentre finora i regolamenti dei singoli paesi presentavano ancora notevoli differenze.

Giro di vite anche sulla qualità dei test. A svolgere le revisioni, si legge nel decreto, saranno ispettori ministeriali oppure tecnici autorizzati. In Italia finora sussiste una situazione un po’ anomala a riguardo: a partire dal 2000 infatti, le revisioni dei veicoli sono condotte, oltre che dalla Motorizzazione civile, anche da centri specializzati e officine private, a cui il Mit rilascia apposite concessioni. L’ingresso nel business delle revisioni dei centri autorizzati ha gettato un’ombra sull’attendibilità dei test. Dichiarare il buono stato di un’auto per le officine è un’occasione in meno di riparare un veicolo guasto, e ciò implica un inevitabile conflitto d’interessi.

Ma la Direttiva fissa ora regole più severe sia per il personale alle prese con i controlli, il quale dovrà “possedere un livello elevato di capacità e di competenze", acquisito tramite “una formazione iniziale e corsi periodici di aggiornamento o un esame appropriato”. Inoltre, il ministero effettuerà verifiche sull’omologazione delle apparecchiature usate e sulla preparazione del personale e potrà revocare la licenza a chi non rispetterà gli standard. Inoltre un organismo di supervisione vigilerà sui centri di controllo.

L’obbligo di revisione. Resta invariata la periodicità dei controlli cui dobbiamo sottoporre la nostra auto: la revisione, in base al Codice della strada (art.80), va effettuata 4 anni dopo la prima immatricolazione, e poi ogni due anni finché la vettura è iscritta al Pra (Pubblico registro automobilistico), anche in caso di veicoli di interesse storico. Chiunque circoli con un mezzo di trasporto non revisionato rischia una multa da 169 a 680 euro, che può raddoppiarsi in caso di omesso controllo per due volte di seguito. Se il veicolo non è in regola, in caso di sinistro la compagnia ha diritto di rivalersi sull'assicurato.

In Italia, rivela uno studio del comparatore Facile.it, circa il 20% di tutte le auto private in circolazione è privo di revisione, circa 7,4 milioni di mezzi
 
Quando ho iniziato a leggere il paragrafo. "....in Italia finora sussiste una situazione un po’ anomala a riguardo: a partire dal 2000 infatti, le revisioni dei veicoli sono condotte, oltre che dalla Motorizzazione civile, anche da centri specializzati e officine private, a cui il Mit rilascia apposite concessioni. L’ingresso nel business delle revisioni dei centri autorizzati ha gettato un’ombra sull’attendibilità dei test. Dichiarare il buono stato di un’auto per le officine è un’occasione in meno di riparare un veicolo guasto, e ciò implica un inevitabile conflitto d’interessi..." ho pensato 'ahhh se ne sono accorti'.
Ma già al quarto rigo ho capito che non si sono accorti di nulla, perché quando un centro revisioni privato fa passare la carabattola con problemi (che normalmente non passerebbe la revisione) ottiene 2 benefici economici: 1) Il propr. tornerà a fare la revisione e 2) magari ascolterà il consiglio di fare sistemare da loro il problema X che ....'per stavolta lo facciamo passare va!'
Esattamente l'opposto di quello che han capito gli euroburocrati autotrasportati.
 
Il nostro studio ha dei clienti che hanno una Jeep CJ5 V8 del 77 in garage in Engadina, 45'000 km, targata italiana, mai piü uscita dalla valle a sentire loro.
Mi domandavo proprio come avessero fatto le revisioni....
 
ho scoperto col portale dell' automobilista che le mi vecchie auto circolano ancora tutte..tranne una..
la metà ha i km taroccati......ho scoperto....
 
ho scoperto col portale dell' automobilista che le mi vecchie auto circolano ancora tutte..tranne una..
la metà ha i km taroccati......ho scoperto....

Infatti su subito o autoscout han cominciato a coprire le targhe dei veicoli in maniera più regolare.. sia mai che che ti accorgi che han fatto revisione prima della scadenza e con metà dei km... 😅😅😅
 

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Fotografata davanti a una casa popolare... molto popolare
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Eppur si muove? O ha le sospensioni pneumatiche tipiche delle Citroen che son passate alla storia e "alzano" la macchina?
 
Non servono nuove regole, serve più serieta da parti di tutti gli "attori". La settimana scorsa, dalle mie parti ho visto una Audi bianca di una quindicina di anni addietro, targata BG, non Bergamo, ma Bulgaria, con quattro soggetti di origine africana. Chisa in che stato stava l'auto con targa bulgara con 4 extracomunitari. Mi sono dimenticato, circolavano liberamente su di una statale, la 16, certo è che io non li potevo "fermare"

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Il nostro studio ha dei clienti che hanno una Jeep CJ5 V8 del 77 in garage in Engadina, 45'000 km, targata italiana, mai piü uscita dalla valle a sentire loro.
Mi domandavo proprio come avessero fatto le revisioni....

Se non circola ed è ricoverata in uno spazio privato, penso che come non serve la assicurazione non serve manco la revisione. Piuottusto il bollo si paga sempre.
 
Che poi, anche il discorso dei kilometri....invece che tirarli giù prima di rivendere un'auto ora toccherà tirarli giù prima della revisione, capirai...o mi sfugge qualcosa?
 
Che poi, anche il discorso dei kilometri....invece che tirarli giù prima di rivendere un'auto ora toccherà tirarli giù prima della revisione, capirai...o mi sfugge qualcosa?

E viene ancora un lavoro più PULITO, perché il revisionatore si limita a leggerli e trascriverli, quindi li hai scalati e CERTIFICATI...........geniale.
:CICCIO
 
Niente non sono informaticamente capaci, tutto rinviato di un anno

"Tutto rinviato al 31 marzo 2019. Per vedersi consegnare il certificato di revisione, in occasione del controllo periodico del veicolo, si dovrà aspettare ancora qualche mese, il tempo necessario per "l'implementazione delle procedure informatiche che consentiranno la produzione e stampa del certificato di revisione", come si legge nel decreto dirigenziale del ministero dei trasporti n. 211 del 18 maggio 2018. Certificato che, come più volte annunciato, conterrà una serie di informazioni sul veicolo e, soprattutto, una valutazione delle carenze dello stesso."

:CICCIO
 
Fotografata davanti a una casa popolare... molto popolare
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Eppur si muove? O ha le sospensioni pneumatiche tipiche delle Citroen che son passate alla storia e "alzano" la macchina?

Ha proprio le sospensioni idrattive con tanto di centralina elettronica che le abbassa automaticamente sopra i 110 km/h e le alza sui fondi dissestati sotto i 70 km/h, oltre a mantenere i comandi "manuali" per dossi e cunette.
Il passaruota non dovrebbe penzolare in quel modo ma quello è un altro discorso.
La generazione successiva (2008) montava quelle sospensioni solo nelle versioni più lussuose e non erano più previste per quelle di gamma medio-bassa.

Tornando al topic, i costruttori hanno molto interesse a spingere la gente ad acquistare auto nuove con una certa frequenza. Sbandierano ambiente e sicurezza ma in realtà vogliono solo farti rottamare l'auto per vendertene una nuova.
 
E viene ancora un lavoro più PULITO, perché il revisionatore si limita a leggerli e trascriverli, quindi li hai scalati e CERTIFICATI...........geniale.
:CICCIO

Non fosse che il dato rilevato in revisione non è una certoficazione di nulla.... in sostanza non ha valore legale... detto questo sulle vetture con meno di 4 anni non si può fare nulla.... ma su quelle che hanno fatto più revisioni, da quando il dato è pubblico ne sono venute fuori delle belle... l’usato in Italia è schilometrato a livelli infimi... 😅😅😅
 
Non fosse che il dato rilevato in revisione non è una certoficazione di nulla.... in sostanza non ha valore legale... detto questo sulle vetture con meno di 4 anni non si può fare nulla.... ma su quelle che hanno fatto più revisioni, da quando il dato è pubblico ne sono venute fuori delle belle... l’usato in Italia è schilometrato a livelli infimi... 😅😅😅

Valore legale? É una certificazione di revisionatore abilitato, certo che é legale, cosa volevi Mattarella?
Addirittura fanno fede anche le rilevazioni chilometriche delle officine ufficiali quando scrivono le fatture e le schede di ritiro del veicolo. Sono tutte ufficiali e poco contestabili.....

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La vera domanda è: con la nuova revisione si passa anche senza DPF? :TTTT

Se i valori allo scarico sono nei parametri si, nessuno va a controllare sotto, almeno io mai visto il controllo sotto vettura; al max dentro il cofano motore.
 
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