Ange_o
Well-known member
A inizio settimana avevo deciso: "sabato 28 voglio andare al Pian dei Fiacconi"!
Avevo programmato tutto e volevo chiamare per restare la notte in rifugio, in modo da non fare le solite corse da pendolare.
Poi però è successo questo...
...e per dormire almeno 5 ore prima di partire per la montagna, venerdì decido di rinunciare alla giornata in Dolomiti.
La voglia di andare in montagna però era tanta e non so come ringraziare Fabio per aver risvegliato la mia curiosità qualche giorno fa con l'aggiornamento delle condizioni della ferrata del Monte Gramolon.
IACERE:
Venerdì sera tiro fuori la cartina Tabacco 056 e decido: "rinuncio alla giornata in Dolomiti, rinuncio alla neve, ma non rinuncio alla montagna"!
Sabato mattina, sveglia alle 9 e non mi sembra vero poter dormire così tanto, preparo la roba, faccio la spesa e alle 12 sono al Rifugio Bertagnoli.
L'ambiente mi piace già e queste Piccole Dolomiti iniziano già a conquistarmi.
Parto carichissimo e alle 12:30 con le necessarie pause ad ammirare un paesaggio che non conoscevo sono all'attacco della ferrata con imbrago, caschetto e pronto a salire.
Faccio il primo pezzo, sempre carico e penso: "bell'ambiente, bella ferrata, mi piace molto"!
Arrivato però a metà delle scalette iniziali a strapiombo sento però che c'è qualcosa che non va e, nonostante l'abbondante doppia colazione e il pre-pranzo, l'energia non c'è. Decido quindi di rinunciare e di scendere.
Rinuncio alla ferrata, ma non rinuncio alla vetta. Metto quindi in zaino imbrago e caschetto e inizio a salire per il sentiero.
Arrivo al bivio e decido di prendere per il sentiero Bepi Bertagnoli 210
Molto bello il pezzo nel bosco con 1000 tornanti, poi esco dal bosco e scopro chi è Bepi e perchè il sentiero ha il suo nome.
Proseguo, affascinato dai panorami fino ad incrociare il sentiero 202 che decido di seguire per arrivare alla cima
Passo la suggestiva galleria
Poi vedo l'arrivo della ferrata, ma sono troppo preso ad immergermi nell'ambiente che non vedo il segnavia per il sentiero 211 e proseguo per il 202 che stranamente dopo un po' è in leggera discesa...
La cosa non mi torna e dopo un po' di curve mi ricordo della cartina guardata la sera prima con il sentiero 211 che alla fine della ferrata prosegue attraversando il 202. La tiro fuori, controllo e vedo che è proprio così.
Chi non ha testa ha gambe...e si torna a riprendere il 211 verso la cima.
Proseguo lungo il sentiero, saluto il "cavo nella roccia" della ferrata Ferrari che farò un'altra volta e alla fine raggiungo la vetta.
RELAX
Eravamo solo io, 3 camosci, alcuni uccelli e solo il rumore della natura. Le foto descrivono la bellezza del panorama, ma il resto non si può descrivere...
In realtà c'erano con me anche un pezzo del Pian dei Fiacconi provato dalla salita che ho messo ad asciugare e un panino con porchetta tagliata a mano e della birra friulana Made in Veneto.
Rilassato per un'oretta, fatto due chiacchiere con due ragazzi Emiliani che avevo incrociato al mio rientro dalla ferrata e inizio la discesa per i sentieri 211-202-221.
Il primo pezzo è bellissimo: c'è la neve! Sprofondo fino alle caviglie e questa oggi è la mia Marmolada
Poi sbaglio strada non vedendo i segnavia coperti dalla neve, proseguo felice seguendo la morbida lingua di neve che mi attira come le sirene con Ulisse, mi accorgo dell'errore dopo un po' e mi ricordo nuovamente che "chi non ha testa ha gambe" e, risalendo il pendio, entro in un circolo di pensieri filosofici del tipo "e se uno ad un certo punto non ha più gambe cosa fa" e sono giunto alla conclusione che senza gambe uno deve aver testa per non sentire la fatica e proseguire...però questo diventa un paradosso...
...è meglio quindi se torniamo alla gita.
Da qua è stata tutta in discesa...letteralmente!
E non sbaglio più strada, raggiungendo l'ambito premio!
Che dire, in una giornata di rinunce, queste piccole Dolomiti mi hanno affascinato ed ho proprio voglia di consumarla questa cartina Tabacco 056!!
Però è ora di chiudere il report con un serio spunto di riflessione: io (giustamente) porto i rifiuti a casa, ma chi riporta in quota tutti i sassi che scendono ogni giorno dal monte Gramolon???
Avevo programmato tutto e volevo chiamare per restare la notte in rifugio, in modo da non fare le solite corse da pendolare.
Poi però è successo questo...

...e per dormire almeno 5 ore prima di partire per la montagna, venerdì decido di rinunciare alla giornata in Dolomiti.
La voglia di andare in montagna però era tanta e non so come ringraziare Fabio per aver risvegliato la mia curiosità qualche giorno fa con l'aggiornamento delle condizioni della ferrata del Monte Gramolon.
Venerdì sera tiro fuori la cartina Tabacco 056 e decido: "rinuncio alla giornata in Dolomiti, rinuncio alla neve, ma non rinuncio alla montagna"!
Sabato mattina, sveglia alle 9 e non mi sembra vero poter dormire così tanto, preparo la roba, faccio la spesa e alle 12 sono al Rifugio Bertagnoli.
L'ambiente mi piace già e queste Piccole Dolomiti iniziano già a conquistarmi.

Parto carichissimo e alle 12:30 con le necessarie pause ad ammirare un paesaggio che non conoscevo sono all'attacco della ferrata con imbrago, caschetto e pronto a salire.
Faccio il primo pezzo, sempre carico e penso: "bell'ambiente, bella ferrata, mi piace molto"!

Arrivato però a metà delle scalette iniziali a strapiombo sento però che c'è qualcosa che non va e, nonostante l'abbondante doppia colazione e il pre-pranzo, l'energia non c'è. Decido quindi di rinunciare e di scendere.
Rinuncio alla ferrata, ma non rinuncio alla vetta. Metto quindi in zaino imbrago e caschetto e inizio a salire per il sentiero.
Arrivo al bivio e decido di prendere per il sentiero Bepi Bertagnoli 210

Molto bello il pezzo nel bosco con 1000 tornanti, poi esco dal bosco e scopro chi è Bepi e perchè il sentiero ha il suo nome.

Proseguo, affascinato dai panorami fino ad incrociare il sentiero 202 che decido di seguire per arrivare alla cima

Passo la suggestiva galleria




Poi vedo l'arrivo della ferrata, ma sono troppo preso ad immergermi nell'ambiente che non vedo il segnavia per il sentiero 211 e proseguo per il 202 che stranamente dopo un po' è in leggera discesa...
La cosa non mi torna e dopo un po' di curve mi ricordo della cartina guardata la sera prima con il sentiero 211 che alla fine della ferrata prosegue attraversando il 202. La tiro fuori, controllo e vedo che è proprio così.
Chi non ha testa ha gambe...e si torna a riprendere il 211 verso la cima.

Proseguo lungo il sentiero, saluto il "cavo nella roccia" della ferrata Ferrari che farò un'altra volta e alla fine raggiungo la vetta.
RELAX
Eravamo solo io, 3 camosci, alcuni uccelli e solo il rumore della natura. Le foto descrivono la bellezza del panorama, ma il resto non si può descrivere...




In realtà c'erano con me anche un pezzo del Pian dei Fiacconi provato dalla salita che ho messo ad asciugare e un panino con porchetta tagliata a mano e della birra friulana Made in Veneto.


Rilassato per un'oretta, fatto due chiacchiere con due ragazzi Emiliani che avevo incrociato al mio rientro dalla ferrata e inizio la discesa per i sentieri 211-202-221.
Il primo pezzo è bellissimo: c'è la neve! Sprofondo fino alle caviglie e questa oggi è la mia Marmolada



Poi sbaglio strada non vedendo i segnavia coperti dalla neve, proseguo felice seguendo la morbida lingua di neve che mi attira come le sirene con Ulisse, mi accorgo dell'errore dopo un po' e mi ricordo nuovamente che "chi non ha testa ha gambe" e, risalendo il pendio, entro in un circolo di pensieri filosofici del tipo "e se uno ad un certo punto non ha più gambe cosa fa" e sono giunto alla conclusione che senza gambe uno deve aver testa per non sentire la fatica e proseguire...però questo diventa un paradosso...

...è meglio quindi se torniamo alla gita.
Da qua è stata tutta in discesa...letteralmente!





E non sbaglio più strada, raggiungendo l'ambito premio!

Che dire, in una giornata di rinunce, queste piccole Dolomiti mi hanno affascinato ed ho proprio voglia di consumarla questa cartina Tabacco 056!!
Però è ora di chiudere il report con un serio spunto di riflessione: io (giustamente) porto i rifiuti a casa, ma chi riporta in quota tutti i sassi che scendono ogni giorno dal monte Gramolon???
