Edo
???
Buonasera,
Forse non tutti sanno che in Europa, all'infuori delle Alpi e dei Pirenei esistono alcune località sciistiche anche in altri paesi che uno a prima vista non collegherebbe allo sci.
Nei Balcani in particolare in ogni nazione si trova almeno un comprensorio sciistico. Il principale dei quali si trova in Bulgaria e rappresenta una specie di enclave "occidentale" all'interno della cenerentola dell'Unione Europea, cioè il paese più povero della comunità la cui attività principale, per una buona fetta della popolazione non sono sicuramente gli sport invernali ma piuttosto la lotta per la sopravvivenza, anche se - in netto contrasto con l'Italia - la situazione agli occhi dello straniero sembra migliorare di anno in anno, seppur piuttosto lentamente ed in modo discontinuo.
Passiamo al comprensorio: esso si trova a circa due ore di strada (discreta con un primo tratto di autostrada eccellente) a sud della capitale del paese e si compone di una decina di impianti moderni e di numerose piste che si snodano tra 1000 e 2600 metri, anche se il dislivello sciabile è di circa 1000 metri: un dato pur sempre da non sottovalutare (che ad esempio non vantano nemmeno molte località alpine) a sicuramente superiore a tutte le località concorrenti situate nei paesi limitrofi (un'altra località in Bulgaria nei dintorni presenta un dislivello simile ma è ancora un po' più arretrata di Bansko e la conformazione delle montagne è più svantaggiosa). Se dovessi fare un paragone, potrei definirla una Bormio al quadrato perchè volendo, con i pochi impianti presenti ed il numero di piste tutto sommato limitato si possono macinare tanti chilometri consecutivi su un buon dislivello.
Adesso qualche foto:
Innanzitutto, dove si trova:
Il paesone di Bansko si trova in fondovalle a circa 1000 metri di altitudine e presenta un grande numero di alberghi, appartamenti, ristoranti e servizi al pari di qualsiasi altra località alpina.
L'accesso al comprensorio si effettua, oltre che stradalmente (ma non so in che stato possa trovarsi la strada in pieno inverno) anche tramite una lunga (6315 m.) telecabina, piuttosto orizzontale che in due tronchi porta lo sciatore dai circa 1000 metri della stazione di partenza ai 1600 metri di quella d'arrivo. Questo impianto è la cosiddetta colonna vertebrale del comprensorio e, da ciò che ho potuto leggere in alta stagione crea giornalmente una lunga coda alla partenza, motivo per il quale l'alloggio nei pressi della "gondola" parrebbe essere il principale plusvalore della grossa offerta di ricettività che offre la località:
Su una montagna a "destra" del comprensorio, lo sciatore attento può scorgere la linea di una seggiovia non più in esercizio (anche se misteriosamente compare ancora sulla skimap, ma a quello uno sciatore dell'ovest italiano sarà sicuramente abituato) dalla linea piuttosto intrigante.
Seggiovia Tzarna Mogila:
Ed ingrandimento verso l'arrivo con un solitario seggiolino abbandonato ad un triste destino:
La skimap:
All'arrivo della telecabina si trova il front de neige dal quale inizia veramente il comprensorio sciistico: una serie di bellissimi pistoni che si snodano su un dislivello consecutivo di circa 1000 metri sono pienamente godibili per la presenta di sette moderne seggiovie automatiche Doppelmayr, alcune di esse dalla lunghezza ragguardevole (fino a 2500 metri).
Salgo con la seggiovia Kolarski:
Un ingrandimento sulle piste in altitudine:
E proseguo con la seggiovia Todorka, di recente costruzione e che sostituisce sulla stessa linea una precedente seggiovia triposto ad ammorsamento fisso della ragguardevole lunghezza di 2336 metri (!).:
Ora uno sguardo a valle:
La vetta a 2600 metri è raggiungibile con due seggiovie piuttosto esposte al vento (che quando tira - frequentemente - a Bansko non si scia).
La seggiovia Plato (tipica grafia delle lingue dell'est che "importano" nomi stranieri e li trascrivono utilizzandone la pronuncia) sale appunto su un plateau sopra una larghissima pista blu "alla livignasca":
Ingrandimento sul paese in fondovalle:
E adesso una lunga discesa:
Risalita con la seggiovia Mosta:
Ripetendo la lunga discesa (piste 10 e 12) fino alla partenza della seggiovia Mosta e proseguendo oltre con una stradina abbastanza lunga, si raggiunge l'intermedia della Telecabina:
Qua si trova un'altra seggiovia automatica e si può sciare su due piste poco frequentate, una rossa ed una nera la quale è piuttosto ripida e divertente:
Altri ingrandimenti sul centro abitato:
La pista nera numero 16:
Che poi diventa la pista, sempre numero 16 blu di un campo scuola:
E la rossa numero 15:
Risalendo con la seggiovia Chalin Valog:
Una volta tornato sul front de neige, risalgo in altitudine con le due seggiovie Banderitsa 1+2 e termino la giornata ripetendo più volte gli ottimi pistoni in altitudine che godono ancora di un'ottima qualità della neve nonostante la stagione e l'ora tarda:
Purtroppo è ora di scendere: qua gli impianti chiudono presto alle 16 e la seggiovia sta già facendo magazzino (in modo molto frettoloso con gli sciatori ancora sopra) e l'ultima pista mi porterà dai circa 2600 metri ai 1000 in fondovalle:
Riesco ancora a percorrere una pista nuova: la variante 9A alla pista 9, inquadrata in precedenza che scende sotto la seggiovia quadriposto Banderitza 1:
La maggior parte degli sciatori scende con la telecabina ma io raggiungo la base degli impianti con una lunghissima stradina: apprezzabile il fatto che si ancora aperta nonostante la stagione e le temperature e curioso il rudimentale sistema di illuminazione artificiale:
Il centro abitato si divide in due parti: la parte alta si trova vicino alla partenza della "gondola" come scritto in precedenza e si compone di edifici ricettivi, piuttosto gradevoli alla vista che formano un quadretto assolutamente innaturale all'interno di un paese ancora particolarmente arretrato dove l'edilizia è piuttosto vecchia e sgarrupata e la povertà è sotto gli occhi di tutti:
(Basta una rapida occhiata alle zone meno in vista per tornare più in sintonia con l'area geografia nella quale ci troviamo ma forse con il tempo anche questo aspetto migliorerà):
Non tutti invece sanno che la parte bassa del centro abitato, la cosiddetta old town dispone di un gradevole centro storico, molto animato in estate dove si può cenare in localini molto caratteristici a prezzi modici per un italiano:
Conclusione: sicuramente un centro sciistico di buon livello che a mio avviso supera le aspettative di chi lo prova ed è abituato a sciare sulle Alpi. Un buon piano d'investimenti ed una buona gestione delle strutture (dal livello dei servizi offerti alla chiarezza delle informazioni che si trovano online, assolutamente un aspetto non scontato in certe zone più arretrate) hanno trasformato questa località nella principale destinazione turistica invernale della Bulgaria, attirando un buon numero di stranieri (prevalentemente inglesi ma ho sentito parlare anche francese, greco, spagnolo, turco, portoghese, russo e qualche altra lingua nordica e dell'est da me non perfettamente identificata) che possono sfruttare i prezzi moderati del paese in questione (lo skipass ad esempio costa 23 euro. Ho notato che in altri paesi (un po') più poveri dell'Europa occidentale (ad esempio la Slovacchia), in comprensori dove hanno pesantemente investito costruendo infrastrutture moderne lo skipass costa tanto quanto sulle Alpi.
Bonus finale: mi stupiscono sempre le automobili con targa russa; questa ad esempio ha percorso, alla meglio 5500 chilometri. Sarà venuta apposta per sciare??:think:
Grazie, è tutto!
Forse non tutti sanno che in Europa, all'infuori delle Alpi e dei Pirenei esistono alcune località sciistiche anche in altri paesi che uno a prima vista non collegherebbe allo sci.
Nei Balcani in particolare in ogni nazione si trova almeno un comprensorio sciistico. Il principale dei quali si trova in Bulgaria e rappresenta una specie di enclave "occidentale" all'interno della cenerentola dell'Unione Europea, cioè il paese più povero della comunità la cui attività principale, per una buona fetta della popolazione non sono sicuramente gli sport invernali ma piuttosto la lotta per la sopravvivenza, anche se - in netto contrasto con l'Italia - la situazione agli occhi dello straniero sembra migliorare di anno in anno, seppur piuttosto lentamente ed in modo discontinuo.
Passiamo al comprensorio: esso si trova a circa due ore di strada (discreta con un primo tratto di autostrada eccellente) a sud della capitale del paese e si compone di una decina di impianti moderni e di numerose piste che si snodano tra 1000 e 2600 metri, anche se il dislivello sciabile è di circa 1000 metri: un dato pur sempre da non sottovalutare (che ad esempio non vantano nemmeno molte località alpine) a sicuramente superiore a tutte le località concorrenti situate nei paesi limitrofi (un'altra località in Bulgaria nei dintorni presenta un dislivello simile ma è ancora un po' più arretrata di Bansko e la conformazione delle montagne è più svantaggiosa). Se dovessi fare un paragone, potrei definirla una Bormio al quadrato perchè volendo, con i pochi impianti presenti ed il numero di piste tutto sommato limitato si possono macinare tanti chilometri consecutivi su un buon dislivello.
Adesso qualche foto:
Innanzitutto, dove si trova:
Il paesone di Bansko si trova in fondovalle a circa 1000 metri di altitudine e presenta un grande numero di alberghi, appartamenti, ristoranti e servizi al pari di qualsiasi altra località alpina.
L'accesso al comprensorio si effettua, oltre che stradalmente (ma non so in che stato possa trovarsi la strada in pieno inverno) anche tramite una lunga (6315 m.) telecabina, piuttosto orizzontale che in due tronchi porta lo sciatore dai circa 1000 metri della stazione di partenza ai 1600 metri di quella d'arrivo. Questo impianto è la cosiddetta colonna vertebrale del comprensorio e, da ciò che ho potuto leggere in alta stagione crea giornalmente una lunga coda alla partenza, motivo per il quale l'alloggio nei pressi della "gondola" parrebbe essere il principale plusvalore della grossa offerta di ricettività che offre la località:
Su una montagna a "destra" del comprensorio, lo sciatore attento può scorgere la linea di una seggiovia non più in esercizio (anche se misteriosamente compare ancora sulla skimap, ma a quello uno sciatore dell'ovest italiano sarà sicuramente abituato) dalla linea piuttosto intrigante.
Seggiovia Tzarna Mogila:
Ed ingrandimento verso l'arrivo con un solitario seggiolino abbandonato ad un triste destino:
La skimap:
All'arrivo della telecabina si trova il front de neige dal quale inizia veramente il comprensorio sciistico: una serie di bellissimi pistoni che si snodano su un dislivello consecutivo di circa 1000 metri sono pienamente godibili per la presenta di sette moderne seggiovie automatiche Doppelmayr, alcune di esse dalla lunghezza ragguardevole (fino a 2500 metri).
Salgo con la seggiovia Kolarski:
Un ingrandimento sulle piste in altitudine:
E proseguo con la seggiovia Todorka, di recente costruzione e che sostituisce sulla stessa linea una precedente seggiovia triposto ad ammorsamento fisso della ragguardevole lunghezza di 2336 metri (!).:
Ora uno sguardo a valle:
La vetta a 2600 metri è raggiungibile con due seggiovie piuttosto esposte al vento (che quando tira - frequentemente - a Bansko non si scia).
La seggiovia Plato (tipica grafia delle lingue dell'est che "importano" nomi stranieri e li trascrivono utilizzandone la pronuncia) sale appunto su un plateau sopra una larghissima pista blu "alla livignasca":
Ingrandimento sul paese in fondovalle:
E adesso una lunga discesa:
Risalita con la seggiovia Mosta:
Ripetendo la lunga discesa (piste 10 e 12) fino alla partenza della seggiovia Mosta e proseguendo oltre con una stradina abbastanza lunga, si raggiunge l'intermedia della Telecabina:
Qua si trova un'altra seggiovia automatica e si può sciare su due piste poco frequentate, una rossa ed una nera la quale è piuttosto ripida e divertente:
Altri ingrandimenti sul centro abitato:
La pista nera numero 16:
Che poi diventa la pista, sempre numero 16 blu di un campo scuola:
E la rossa numero 15:
Risalendo con la seggiovia Chalin Valog:
Una volta tornato sul front de neige, risalgo in altitudine con le due seggiovie Banderitsa 1+2 e termino la giornata ripetendo più volte gli ottimi pistoni in altitudine che godono ancora di un'ottima qualità della neve nonostante la stagione e l'ora tarda:
Purtroppo è ora di scendere: qua gli impianti chiudono presto alle 16 e la seggiovia sta già facendo magazzino (in modo molto frettoloso con gli sciatori ancora sopra) e l'ultima pista mi porterà dai circa 2600 metri ai 1000 in fondovalle:
Riesco ancora a percorrere una pista nuova: la variante 9A alla pista 9, inquadrata in precedenza che scende sotto la seggiovia quadriposto Banderitza 1:
La maggior parte degli sciatori scende con la telecabina ma io raggiungo la base degli impianti con una lunghissima stradina: apprezzabile il fatto che si ancora aperta nonostante la stagione e le temperature e curioso il rudimentale sistema di illuminazione artificiale:
Il centro abitato si divide in due parti: la parte alta si trova vicino alla partenza della "gondola" come scritto in precedenza e si compone di edifici ricettivi, piuttosto gradevoli alla vista che formano un quadretto assolutamente innaturale all'interno di un paese ancora particolarmente arretrato dove l'edilizia è piuttosto vecchia e sgarrupata e la povertà è sotto gli occhi di tutti:
(Basta una rapida occhiata alle zone meno in vista per tornare più in sintonia con l'area geografia nella quale ci troviamo ma forse con il tempo anche questo aspetto migliorerà):
Non tutti invece sanno che la parte bassa del centro abitato, la cosiddetta old town dispone di un gradevole centro storico, molto animato in estate dove si può cenare in localini molto caratteristici a prezzi modici per un italiano:
Conclusione: sicuramente un centro sciistico di buon livello che a mio avviso supera le aspettative di chi lo prova ed è abituato a sciare sulle Alpi. Un buon piano d'investimenti ed una buona gestione delle strutture (dal livello dei servizi offerti alla chiarezza delle informazioni che si trovano online, assolutamente un aspetto non scontato in certe zone più arretrate) hanno trasformato questa località nella principale destinazione turistica invernale della Bulgaria, attirando un buon numero di stranieri (prevalentemente inglesi ma ho sentito parlare anche francese, greco, spagnolo, turco, portoghese, russo e qualche altra lingua nordica e dell'est da me non perfettamente identificata) che possono sfruttare i prezzi moderati del paese in questione (lo skipass ad esempio costa 23 euro. Ho notato che in altri paesi (un po') più poveri dell'Europa occidentale (ad esempio la Slovacchia), in comprensori dove hanno pesantemente investito costruendo infrastrutture moderne lo skipass costa tanto quanto sulle Alpi.
Bonus finale: mi stupiscono sempre le automobili con targa russa; questa ad esempio ha percorso, alla meglio 5500 chilometri. Sarà venuta apposta per sciare??:think:
Grazie, è tutto!
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